misha71 ha scritto:negli anni 80/90 una facoltà tipo ingegneria, soprattutto se fatta in una università italiana seria (Milano, Torino; Roma, Napoli) era di una difficoltà MOSTRUOSA.
poi, le riforme, il 3+2, i crediti, le strunzate varie che abbiamo visto da circa 20 anni a sta parte hanno reso il titolo na boiata inutile.
e cmq ora, in generale, l'univresità è diventata na specie di liceo. già ai miei tempi (laurea nel 95) il livello era basso. mo' è popo da sub-umani.
buon futuro, ventenni di oggi
quotone, anche per giurisprudenza è diventato così.
tuttavia rilevo che l'errore è stato il noto effetto post '68 cioè l'università di massa.
l'univsersità non è e non può essere di massa, deve rimanere dell'elite. che poi governa non già perché sa lei meglio cosa bene e cosa no ma perché, a differenza del popolo, non è "ventosa" (cioè mutevole e preda degli istinti) bensì capace di mantenere una rotta (governare, da gubernus: timone) anche quando i tempi si fanno duri e occorre prendere decisioni impopolari ma vere, giuste e necessarie per portare la nave in porto al riparo, oggi, dalle forti onde della finanza internazionale che, a fronte di una politica debole, vince sempre.
dunque tornare all'università di elite, pre 68. al liceo classico con il programma di gentile per poter accedere all'università.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.