NoSmoke ha scritto:Non sono d'accordo perche' le economie virtuose di molte aree d'Italia sono forti per il tessuto delle piccole imprese che sanno fare prodotti(...)
I loro manufatti (a parte qualche virtuoso caso isolato con prodotti di alta gamma) sono facilmente riproducibili a costo inferiore in altre parti del Globo (p.e. mobili della Brianza, occhiali del Bellunese, scarpe nelle Marche, sedie in Friuli etc.) quindi, o si lavora sui grandi numeri o si muore.
E la crisi che stanno vivendo (con migliaia di fallimenti) sta lì a dimostrarlo.
Inoltre, l'eccessiva polverizzazione produttiva ha elevati costi generali (infrastrutture, urbanizzazioni, trasporti, energia etc.) che incide sul prodotto finale, rispetto a una elevata concentrazione produttiva tipica di Paesi più forti (Germania, Usa, Svezia etc.)
Difficilmente si danno un assetto manageriale, nè si quotano in Borsa, quindi non rispondono a investitori esterni nè alle regole del mercato, tendono a sottocapitalizzarsi perchè preferiscono i patrimoni personali agli investimenti.
E,
last but not least nelle PMI italiane si concentra una quota significativa di evasione fiscale. Essendo in gran parte familiari, esercitano lo
splitting, ovvero spalmano il reddito sui componenti del nucleo.
Abbastanza profonda adesso la mia analisi...???
