Con Lavezzi ed Hamsik dietro avrebbe avuto tantissime occasioni di segnare.
Peccato che il posto è già occupato dal raccomandato Lucarelli

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Fa zero punti?Antonchik ha scritto:Allegri ha dato l'ultimatum, mi spiegate che cazzo di ultimatum è?!
Se la squadra perde... che succede?
repeat ha scritto:Fa zero punti?Antonchik ha scritto:Allegri ha dato l'ultimatum, mi spiegate che cazzo di ultimatum è?!
Se la squadra perde... che succede?
mi spiace essere del sud solo per non poter sentire le tue bestemmie in direttaLonewolf ha scritto:stasera non gioca Seedorf![]()
stasera gioca Aquilani, credo. O almeno spero. Per carità, non è il massimo della vita sperare in Aquilani, ma tant'è...
stasera torna Robinho, per fortuna. Per carità, un anno fa mai avrei pensato di essere felice per il ritorno di Robinho,ma tant'è...
Pochi cazzi, l'ultimatum lo dò io stasera, altro che Allegri. Se le cose si dovessero mettere male, sarò in grado di unire il nord Italia al sud in un'unica riecheggiante bestemmia. Da una baita sulle Dolomiti fino al guardiano del faro di uno scoglio al largo delle Eolie, aprendo un balcone, potranno sentirla.
Mi preoccupano due cose :
il nano in bikini che gioca con loro e il nostro centrocampo (specie se dovesse giocare un altro al posto di Aquilani, l'unico in assenza del culone nero in grado di fare un lancio di 40 metri o di pensare qualcosa di diverso dal passaggio a un metro vanbommeliano).
Pronto alla bestemmia, dura, nuda, cruda e blasfema.Lonewolf ha scritto:stasera non gioca Seedorf![]()
stasera gioca Aquilani, credo. O almeno spero. Per carità, non è il massimo della vita sperare in Aquilani, ma tant'è...
stasera torna Robinho, per fortuna. Per carità, un anno fa mai avrei pensato di essere felice per il ritorno di Robinho,ma tant'è...
Pochi cazzi, l'ultimatum lo dò io stasera, altro che Allegri. Se le cose si dovessero mettere male, sarò in grado di unire il nord Italia al sud in un'unica riecheggiante bestemmia. Da una baita sulle Dolomiti fino al guardiano del faro di uno scoglio al largo delle Eolie, aprendo un balcone, potranno sentirla.
Mi preoccupano due cose :
il nano in bikini che gioca con loro e il nostro centrocampo (specie se dovesse giocare un altro al posto di Aquilani, l'unico in assenza del culone nero in grado di fare un lancio di 40 metri o di pensare qualcosa di diverso dal passaggio a un metro vanbommeliano).
Lanzie, burini, trattore, caciotte, formellesi...ecc ecc....il loro livello è questo, degno di un bimbominkia 14enne.matador72 ha scritto:Woyzeck ha scritto:Poi ci sono quelli che vanno a vivere in città ma continuano a tifare la squadretta di campagna.
Qui a Roma ce ne sono pure troppi.
Mi ha sempre affascinato la caratteristica del tifoso romanista a cui gli raccontano una storiella e lui a forza di sentirsela raccontare alla fine è sicuro che si tratti di "verita'"
Non ho mai capito su cosa è fondata questa storiella che il tifoso laziale è un tifoso che proviene dalle campagne perchè la storia dice una cosa diversa e provo brevemente a raccontartela.
Gli avi del tifoso laziale si appassionarono alle varie discipline che dal 9 gennaio 1900 svolgeva la Societa' Sportiva Lazio, tra queste discipline vi era anche una sezione dedicata al calcio e molti romani tifavano per la Lazio calcio.
Gli avi del tifoso romanista invece per i primi 27 anni del 900 divisero il loro tifo tra quello per la Alba Roma, Fortitudo e Roman.
Solo dal 1927, e solo per volere di Benito Mussolini che volle riunire le squadre di roma in un'unica societa', gli avi del tifoso romanista poterono iniziare a tifare per l'attuale As Roma.
Di quella fusione doveva farne parte anche la Societa' Sportiva Lazio, ma il Generale Giorgio Vaccaro si rifiuto' e così la Lazio pote' continuare a vivere di vita propria.
Questi sono i fatti realmente accaduti, fatti che chiunque sia tifoso di una o dell'altra squadra della capitale sa, ma mentre una parte, quella biancoceleste ricorda e cita con un certo orgoglio, quella giallorossa spesso dimentica o fa finta di dimenticare rivendicando una superiorita' del suo tifo.
La prima volta che mi raccontarono la storia della diversita' che esiste nella nascita delle due squadre romane la persona che me la racconto' finì il suo racconto con una delle frasi del Generale Giorgio Vaccaro che passarono alla storia:
"La Lazio è altro. La Lazio non proviene da: la Lazio è.
Prima è nata la Lazio: i tifosi sono venuti dopo.
Per gli altri c'erano i tifosi e gli è stata data una squadra da tifare.