Beh da Bifo non mi aspettavo certo elementi condivisibili, porello, tuttavia qualcosa di giusto la dice, nel mucchio di fesserie:
Intanto parla di neoliberismo e nemmeno sa cosa sia, probabilmente per lui anche Berlusconi e' liberista.
riducendo le tasse ai possessori di grandi capitali si favorisce l’occupazione. Perché? Non l’ha mai capito nessuno. I possessori di grandi capitali non investono quando lo stato si astiene dall’intaccare i loro patrimoni, ma solo quando pensano di poter far fruttare i loro soldi. Perciò lo stato dovrebbe tassare progressivamente i ricchi per poter investire risorse e creare occupazione. La curva di Laffer che sta alla base della Reaganomics è una patacca trasformata in fondamento indiscutibile dell’azione legislativa della destra come della sinistra negli ultimi tre decenni.
Si parte in quarta, con una arrampicata che nemmeno Jennifer Jordan:
Sostiene che tassando i patrimoni l'imprenditore preferisca creare imprese.
L'imprenditore crea impresa quando ha senso, ovvio che con le regole attuali (tassazione al 60% solo i pazzi o i cinesi aprono aziende) uno investe il meno possibile. Io non assumo nessuno, ma sto valutando di aprire una filiale in Francia visto che per due anni non pago un cazzo.
Quello che dice lui non funzionerebbe nemmeno se ti tassassero il patrimonio al 90%. Nel caso i soldi vanno all'estero.
prolungando il tempo di lavoro degli anziani, posponendo l’età della pensione si favorisce l’occupazione giovanile. Si tratta di un’affermazione evidentemente assurda. Se un lavoratore va in pensione si libera un posto che può essere occupato da un giovane, no? E se invece l’anziano lavoratore è costretto a lavorare cinque sei sette anni di più di quello che era scritto nel suo contratto di assunzione, i giovani non potranno avere i posti di lavoro che restano occupati. Non è evidente? Eppure le politiche della destra come della sinistra da tre decenni a questa parte sono fondate sul misterioso principio che bisogna far lavorare di più gli anziani per favorire l’occupazione giovanile. Risultato effettivo: i detentori di capitale, che dovrebbero pagare una pensione al vecchietto e un salario al giovane assunto, pagano invece solo un salario allo stanco non pensionato, e ricattano il giovane disoccupato costringendolo ad accettare ogni condizione di precariato.
Qui avrebbe ragione, se non che non ricordo nessuno che abbia detto che bisogna prolungare l'età lavorativa per creare occupazione. Ma dove l'ha sentita? Casomai si ammette che lo si fa per risparmiare sulla pensione. Poi che la pensione al vecchio la paghi l'imprenditore da dove esce? Si pagano i contributi e al raggiungimento dell'età la pensione la paga lo Stato. Anzi, per l'imprenditore spesso e' meglio, visto che puo' assumere giovani con contratti vergognosi, mentre il vecchio aveva tutti i suoi bei diritti acquisiti.
Occorre privatizzare la scuola e i servizi sociali per migliorarne la qualità grazie alla concorrenza. L’esperienza trentennale mostra che la privatizzazione comporta un peggioramento della qualità perché lo scopo del servizio non è più soddisfare un bisogno pubblico ma aumentare il profitto privato. E quando le cose cominciano a funzionare male, come spesso accade, allora le perdite si socializzano perché non si può rinunciare a quel servizio, mentre i profitti continuano a essere privati.
Anche qui qualcosa di vero in un discorso confusionario (ma si fa ancora le canne a 60anni?)
LE migliori scuole al mondo sono quelle private, qualcuno gli dica che la Bocconi non e' nemmeno tra le prime 200 università al mondo.
Ovvio che la maggior parte di noi preferisca che alcuni servizi rimangano pubblici (scuola, assistenza sanitaria) ma non perche' migliori, solo perche' e' giusto che tutti possano usufruirne.
Che la liberalizzazione e la concorrenza peggiorino la qualità e' barzelletta. Ovvio che ci voglione regole ben precise, altrimenti l'imprenditore se ne approfitterebbe.
I salari sono troppo alti, abbiamo vissuto al disopra dei nostri mezzi dobbiamo stringere la cinghia per essere competitivi. Negli ultimi decenni il valore reale dei salari si è ridotto drasticamente, mentre i profitti si sono dovunque ingigantiti. Riducendo i salari degli operai occidentali grazie alla minaccia di trasferire il lavoro nei paesi di nuova industrializzazione dove il costo del lavoro era e rimane a livelli schiavistici, il capitale ha ridotto la capacità di spesa. Perché la gente possa comprare le merci che altrimenti rimangono invendute, si è allora favorito l’indebitamento in tutte le sue forme. Questo ha indotto dipendenza culturale e politica negli attori sociali (il debito agisce nella sfera dell’inconscio collettivo come colpa da espiare), e al tempo stesso ha fragilizzato il sistema esponendolo come ora vediamo al collasso provocato dall’esplodere della bolla.
Anche qui discorsi confusi.
E' vero che tutti (io no) viviamo al di sopra delle nostre possibilità, Stato e cittadini, questo e' il risultato di manipolazione sociale, di bombardamento mediatico, per cui se non hai l'auto nuova, se non vai in ferie, se non compri l'ultimo capo di moda sei un pezzente.
Questo ha creato una falsa economia che sta implodendo. La scuola austriaca lo dice da 70 anni che sarebbe finita così. L'agonia del capitalismo e' iniziata nel 1913 con la FED
La Banca europea preferisce provocare recessione, miseria, disoccupazione, impoverimento, barbarie, violenza, piuttosto che rinunciare ai criteri restrittivi di Maastricht, stampare moneta, dando così fiato all’economia sociale, e cominciando a redistribuire ricchezza. Per creare l’artificiale terrore dell’inflazione si agita lo spettro (comprensibilmente temuto dai tedeschi) degli anni ’20 in Germania, come se causa del nazismo fosse stata l’inflazione, e non la gestione che dell’inflazione fece il grande capitale tedesco e internazionale.
Si, fuma roba buona, lo contattero':
Secondo lui stampare carta straccia vuol dire creare ricchezza
L'ìnflazione e' la tassa piu' iniqua del mondo, peggio dell'IVA. A stampare moneta ci guadagna solo lo Stato, le banche e chi ne e' strettamente a contatto, cioe' i primi percettori della nuova massa monetaria.
Questa massa monetaria non farà altro che far lievitare i prezzi, e chi ci rimette saranno i poveracci (noi) che vedremo i prezzi piu' alti con i salari vecchi. Col tempo aumenteranno anche i salari, ma nel frattempo abbiamo pagato di piu', e così via.
Il nazismo e' nato per una serie di fattori, tra i piu' significativi c'e' l'umiliazione di un popolo costretto a vedersi fregare le ricchezze.
Nell’insurrezione ma anche fuori di essa dovrà crescere il movimento di reinvenzione d’Europa, ponendosi come primo obiettivo l’abbattimento dell’Europa di Maastricht, il disconoscimento del debito e delle regole che l’hanno generato e lo alimentano, e lavorando alla creazione di luoghi di bellezza e di intelligenza, di sperimentazione tecnica e politica.
Compito del movimento sarà proprio riarticolare un discorso europeo basato sulla solidarietà sociale, sull’egualitarismo, sulla riduzione del tempo di lavoro, sulla redistribuzione della ricchezza, sull’esproprio dei grandi capitali, sulla cancellazione del debito, e sulla nozione di sconfinamento, di superamento della territorialità della politica.
Fantastico cazzo, torniamo indietro di 100 anni, altri milioni di morti ole'.
Abolire Maastricht, abolire Schengen, per ripensare l’Europa come forma futura dell’internazionale, dell’uguaglianza e della libertà (dagli stati, dai padroni e dai dogmi)
Insomma, uno mi toglie il lavoro, la grana, la voglia di migliorarmi, creare, crescere, produrre e significa libertà?
Ogni tanto ci si fanno 4 risate con sti nostalgici del terrore.