CanellaBruneri ha scritto:scb ha scritto:zio ha scritto:
io credo di esser stufo di questo necessario schierarsi. o bianchi o neri, o guelfi o ghibellini.
quando ti chiedevo un approfondimento, mi interessava si andasse al cuore del problema culturale in italia.
e cioè: che molti autori sono sopravvalutati per interessi politici.
punto.
poi io ti dico, da uomo non di sinistra: nonostante la prevalenza e la preminenza di idee di cultura di sinistra (sarebbe poi interessante definirla questa sinistra una buona volta!) quando si presenta un'opera geniale, questa trova sempre spazio. o dal basso, cioè attraverso il popolo, o , sarebe il top, dall'alto, cioè da chi gestisce la cultura in italia.
Non lo dire a me, che il termine schierarsi è del tutto estraneo alla mia vita. Le folle osannanti mi hanno sempre suscitato un moto di profondo fastidio. Motivo per cui le adunate-fake di Berlusconi mi sono sempre state sul cazzo, proprio perchè l'antitesi del pensiero libero.
Ora tu mi dici, sì, ma anche a sinistra ecc. ecc.
E io ti rispondo: hai ragione e quindi?
E tu mi dici: però ti piace Santoro che è di sinistra ecc....
E io ti dico: guarda che Santoro mi piace perchè a sentirlo bene mi sembra schierato ma intellettualmente e professionalmente libero da certe logiche che non sopporto
E tu mi dici: si però non fa informazione e la cultura va sempre a sinistra e tu sei un comunista anche se non ammetti di esserlo.
E io poi ecc......
Oddio...ridurre la storia del cinema Italiano esclusivamente a beghe politiche è proprio una grossa sciocchezza. E' una storia che inizia a Torino ai primi del '900, con D'Annunzio a scrivere sceneggiature, sotto il Duce si fece dell'ottimo Cinema, dopodichè abbiamo anche inventato un linguaggio autonomo e straordinario. Tipo mettersi a giudicare Michelangelo perchè lavorava per il Papa, ma dai
Ma infatti io non ho assolutamente ridotto il cinema a mere beghe politiche. Concordavo, sia pur polemicamente, con Zio sul fatto che Bertolucci sia stato un filo "pompato" da certa critica politicizzata. Poi, per me l'arte è arte, a prescindere dal colore e dall'appartenenza. D'Annunzio sicuramente è uno dei padri nobili del cinema italiano, quantomeno a livello di concetti, e sulle sue idee politiche (molto confuse in realtà) possiamo concordare almeno che non erano di sinistra. Rossellini era se non vado errato iscritto al PCI, come molti grandi registi della sua generazione.
Non credo che la mia personale classifica in fatto di gusti cinematografici si basi su idee politiche, quanto piuttosto sulle opere, su come sono state realizzate.
Ergo: Sergio Leone, Rossellini, Monicelli, puoi essere di sx o di dx, possono piacerti o meno, ma oggettivamente facevano film belli, almeno secondo me.
Sul riferimento che fai a Michelangelo, sinceramente non l'ho capito... perhcè se credi che basi le mie opinioni in materia di cinema sul "mandante" delle opere stesse, come ti ho scritto prima ti sbagli

Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017