Helmut ha scritto:Giulio, é un vecchio, vecchissimo discorso...sono persino stanco di sentirlo

...nanismo delle societa', scarsa capitalizzazione, mancanza cronica di infrastrutture, peso del debito, parassittismo pubblico, eccessiva spesa pubblica improduttiva, poca produttivita' delle imprese etc.
Bei discorsi, buoni propositi, ma finche' tutto rimane giornalismo stiamo freschi.

Da parte della classe dirigente questa consapevolezza io non la vedo ed è totalmente assente nel dibattito politico. Anzi, vedo piuttosto tentativi di negare la peculiarità della situazione del nostro Paese che da un un decennio a questa parte ha perso posizioni nei confronti degli altri paesi europei: "noi ne siamo usciti meglio" è il refrain governativo. Invece la crisi l'abbiamo anticipata ed è stata più pesante che per gli altri.
Oltre ai temi cui facevi riferimento tu, Draghi interviene su argomenti di stretta attualità
- stimulus plans. Impedire i fallimenti, oltre a far pagare alla collettività la cattiva gestione del privato, produce e alimenta azzardo morale in nome del pericolo del rischio sistemico.
- I tagli alla spesa sono necessari ma quelli lineari possono diventare controproducenti (riferimento esplicito all'ultima finanziaria).
- inefficienza della giustizia civile. Il diritto di proprietà in Italia non viene tutelato adeguatamente e questo produce distorsioni nel mercato che lo rendono poco efficiente ed attrattivo (vedi anche il punto successivo). Lo sanno bene coloro che hanno provato l'odissea di far valere un titolo di credito con certi furbetti, amministrazioni pubbliche comprese; chi vuol far rispettare uno sfratto esecutivo, licenziare un fancazzista ecc.
- carenza di investimenti esteri. Chi dall'estero vuol investire da noi si trova a dover avere a che fare, tra le altre cose, con una legislazione del lavoro incredibilmente complicata, la conflittualità permanente di certo sindacalismo ideologizzato e anacronistico, l'illegalità diffusa, inefficienza e corruzione della PA, ecc.
- Meritocrazia e concorrenza nell'università, altro tema attuale.
- Dualismo del mercato del lavoro. In particolare, un punto che molti ancora non hanno compreso è che non si può dare magiore tutela al precariato se non si introduce flessibilità nei contratti dei lavoratori più garantiti.
- Ammortizzatori sociali più equi e universali per chi perde il lavoro, non solo per una minoranza di privilegiati che generano incentivi perversi, vedi cassa integrazione.
- Interessi corporativi. L'Italia è il paese delle mille caste e interessi di bottega (letteralmente). Piccole minoranze rumorose che tengono in ostaggio la società se minacciate nei loro interessi particolari.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]