scb ha scritto:Altro capitolo della saga pugliese:
Ricetta facile facile ma di grandissimo impatto scenico e gusto, con questa ci ho campato di rendita con almeno due donne, prendendole per la gola e convincendole a rimanere per il "dopocena":
AVVERTENZA: non è una vera e propria ricetta, sono istruzioni per rimorchiare, credetemi:
allora: un'orata più o meno di queste dimensioni, fresca e rigorosamente di mare, non di allevamento. Se è pescata nel golfo di manfredonia (gargano), oppure nel canale d'Otranto, è meglio, poco da fare.
Prendete questa orata, pulitela bene privandola delle interiora, delle pinne e delle squame (può farvelo anche il pescivendolo) e tenetela in una zuppiera coperta da un panno bagnato.
Arriva la signorina (o signora...) a casa. Ok. Prendete l'orata, e metteteci nell'apertura o tra le branchie una fettina sottilissima di limone, meglio senza buccia che darebbe un gusto un pò amaro. Praticate sui fianchi dell'orata due tagli per fianco, non troppo profondi. Il taglio non va fatto se, al posto di un'unica orata grande, ne preparate due piccole.
Spennellatela all'esterno sui due lati con un pò d'olio ( mi raccomando all'olio...).
In una teglia mettete olio d'oliva ( più o meno mezzo bicchiere), uno spicchio d'aglio in camicia (ossia con la buccia attorno), olive nere se preferite già denocciolate (taggiasche, ma anche quelle spagnole nel barattolo vanno bene), un pò di rosmarino e se vi piace quattro pomodorini piccoli tagliati a spicchi.
Adagiate l'orata nella teglia, e irrorate il tutto con un bicchiere abbondante di vino bianco secco, anche due bicchieri.
mettete in forno già caldo (200°C) e lasciae andare.
La cottura varia a seconda delle dimensioni del pesce, ma aiutandovi con l'occhio (quello del pesce, deve diventare bianco) sarà difficile sbagliarvi. Orientativamente 25 min.
Nel frattempo che la cottura và, versate due bicchieri di vino bianco freddo e seccco (magari quello che avete aperto per preparare il pesce) e intrattenete l'ospite con cazzate di varia natura. Se la tipa non è pugliese, ed avete una buona parlantina, iniziate a descriverle con amore e poesia la bellezza della vostra terra: l'intellettuale un pò fregnone ma in fondo semplice ed amante della buona cucina, e della propria terra, è figura maschile che ottiene sempre bei successi.
Un buon pinzimonio di soli finocchi freschi e olio d'oliva (mi raccomando l'olio), le aprirà lo stomaco, le farà bere un buon quantitativo di vino senza sbronzarla, ma rendendola allegra, recettiva e ben disposta ad ascoltare le vostre cazzate.
Bene, l'orata è pronta. Portatela in tavola su un bel vassoio. Pulitela voi, mentre lei, che è già seduta al tavolo, bellissima e con gli occhi un pò illanguiditi dal modesto contributo alccolico a stomaco vuoto, vi guarda ammirata.
Una volta fatte le porzioni, irroratele con il sugo di cottura, e guarnite con le olive cotte nello stesso.
Se siete arrivati qui, seguendo alla lettera quanto vi ho raccontato, e sopratuttto se il pesce è fresco e buono, il risultato è (quasi) garantito.
Se siete pugliesi doc e vi piace conquistare le donne in questo modo un pò aristocratico, un pò scalcinato, togliete il quasi.
Bon appetit