Giulio Tremonti ha scritto:Barabino ha scritto:
Appunto: la copia e' cosi' facile e veloce che il contributo lavorativo del copiatore e' nullo. Fare una torta richiede lavoro/tempo e materiali, piu' del duplicare un dvd.
Anche duplicare un dvd ha un costo, seppur piccolo: ci vuole il software, l'hardware, il tempo. Stando alle tue considerazioni, avremmo la conseguenza paradossale che organizzare la copia in maniera industriale sarebbe legittimo perchè richiederebbe impegno di capitali, lavoro e tempo!
Comunque, questo è assolutamente secondario. L'azione non è più o meno lecita a seconda del costo che ha il copiatore. Stiamo parlando dell'eticità dell'atto di usare l'idea di un altro e duplicarla, indipendentemente dal fatto se costa fatica o soldi a chi lo fa.
E' vero che per esempio su youtube tutti hanno grosso modo la stessa visibilita', pero' i grossi riescono a sfruttare diversi canali distributivi per avere un ritorno economico, mentre i piccoli no, quindi sarebbero ancora piu' schiacciati.
Ma forse non ho capito, fammi un esempio di qualche situazione senza copyright.
Beh, siamo su forum porno, quale migliore esempio? Prima degli anni Ottanta c'era un oligopolio di fatto nell'industria pornografica, dato che i film erano appannaggio dei pochi che possedevano la tecnica e mezzi per produrre e distribuire film. Con l'avvento del VHS e, soprattutto, del digitale e di Internet, il mercato è esploso in maniera esponenziale e gran parte del merito è dovuto al fatto che molto del materiale è reperibile copiato.
Eppure, nonostante la gigantesca mole di materiale 'piratato', non c'è stato il collasso dell'industria, che è una delle più floride in rete. Al contrario di quanto dicono i difensori interessati del copyright, la pirateria non ha ucciso l'industria nè la produzione di nuovi contenuti, che sono invece moltiplicati. Non c'è mai stata tanta diffusione e diversificazione di materiale porno come ora. Più offerta, più diversificazione e prezzi più bassi.
Chi ha perso molti soldi e quote di mercato sono state le majors storiche dell'adult enterteinment come Penthouse, Hustler, Playboy e quelle più propriamente pornografiche, da una parte, e le 'star', dall'altra, costrette a produrre di più e guadagnare di meno.
Fidati che il copyright è un male, te lo dico da una posizione liberista. E' lo strumento che permette solo a pochi di copiare e distribuire, garantendosi rendite gigantesche perchè tutelato dalla legge. Rendite non giustificate, dal punto di vista economico, di cui beneficiano soprattutto majors e superstars.
ottima analisi
l'unica cosa negativa forse ,e' il fatto di aver fatto chiudere molti negozi fisici,l'esplodere del porno su internet.se non ricordo male,anni fa lessi su di una rivista che piu del 60%delle entrate di una videoteca era dato dai porno
con il crollo di questi,unito ai film normali,i videonoleggi classici sono crollati,tra cui blockbuster

e un mio amico
aggiungo questo articolo
A
ndiamo su internet a vedere un film?
Tra web e mobile device, sta cambiando il consumo di cinema. E a breve arriverà anche il 3D per i dispositivi mobili, senza occhialini
'Star Trek' sull'iPad
di Roberta Saiardi
"Il piacere di guardarsi l'ultimo Star Trek, noleggiato prima di partire e scaricato in dieci minuti nella hall dell'hotel oppure a diecimila metri di quota sopra l'Atlantico è qualcosa che è impareggiabile". E' il racconto di uno dei primi viaggi con l'iPad, condiviso sul web. Era aprile 2010, l'iPad sarebbe atterrato in Italia a maggio. Siamo a settembre e vedere un film sull'iPad non è il massimo della comodità - sempre di una tavoletta si tratta - eppure questa pratica diventa sempre meno inconsueta. Aiutata anche dalle guide sui siti specializzati che spiegano come convertire i formati video e renderli compatibili con la "tavoletta magica". Così con questo mezzo, o con un suoi tanti alter ego - si finisce per entrare in confidenza. Ma, si chiede qualcuno, non è meglio andare al cinema?
Il calo del 2,2% degli incassi durante il ponte del Memorial Day negli USA dice che no, non è meglio andare al cinema. Se guardiamo in casa nostra, i dati del box office sono pure più sconfortanti. E sorpresa delle sorprese: il 3D negli Stati Uniti si sta rivelando un flop, tanto che tre dei "top five performing movies" dell'estate (la stagione d'oro del cinema americano) non hanno neanche un singolo fotogramma in 3D! Non siamo al d-day del cinema, piuttosto all'alba del giorno dopo, alla vigilia del business della ricostruzione.
Anche perché centinaia di migliaia di film da scaricare sui circuiti P2p e la previsione di 28 milioni di iPad venduti nel 2011 (stima di UBS Investment Research) sono cifre che descrivono vecchie abitudini e nuove tendenze di consumo. Insomma, la gente non ha mai smesso di amare il cinema: ha soltanto smesso di andarci. E questo nonostante il 3D, nonostante le sale ipertecnologiche e iperaccessoriate.
Lo spettatore guarda oltre e altrove. Ai nuovi mezzi e modi di fruire il cinema. Ecco allora l'esplosione del "cinema al computer", rigorosamente scaricato da internet. Non è semplice come infilare un dvd nel lettore ma vuoi mettere la soddisfazione di comprare per pochi euro un film da iTunes o Zune o di scaricarlo gratis da eMule, aprirlo con VLC o Mplayer e vederlo in originale con i sottotitoli presi gratuitamente dalle community? Chiamateli pure pirati ma anche questo è un nuovo pubblico e vale milioni di dollari.
Ben vengano quindi gli accordi tra major e YouTube e nuovi tempi di uscita di un film dalla sala all'online. Sì, perché 40 giorni sono troppi per una comunità di internauti abituata a vedere il suo serial preferito 24 ore dopo la messa in onda o l'ultimo film di Nolan in contemporanea con gli States o col cinema di quartiere.
Del resto la guerra alla pirateria attraverso le leggi si sta rivelando inefficace ed diventa anche un inutile spreco di risorse pubbliche. Dare la caccia ai pirati sì, ma in modo nuovo e redditizio sulla scia dei multimedia device come Apple, Microsoft, HP o la Sony, che con la sua Internet TV ha immesso sul mercato il device per accogliere la fruizione legale del cinema (e non solo) on line. Uno strumento che prova a innovare modello IPTV (morto e risorto mille volte) e che ha l'ambizione di fissare un nuovo standard dei media center.
E' il cinema che arriva a casa e che ti porti dove vuoi e quando vuoi. E' il mercato del mobile enterteinment: laptop ultrapiatti, smartphone, iPhone, iPad etc. Tutti questi dispositivi di ultima generazione supportano il video (anche in HD), si collegano a internet e hanno capacità audio sorprendenti. Sono dei veri e propri media center in movimento. Strumenti per vedere e sentire, oltreché parlare e navigare. Principe di questo nuovo modo di vedere, è sicuramente l'iPad e tutta le nuove generazioni di Tablet PC. Il prodotto Apple ha avuto un avvio incerto nell'ambito video (supporto inesistente per Dvix, Xvid, flv e Flash) ma grazie alla community degli sviluppatori e alle iApps è riuscito ad uscire dal guado imponendosi come device principale per il video (e quindi il cinema) mobile. Lo hanno capito - in ritardo - anche gli altri colossi dell'hi-tech fra cui HP che con il suo "Slate" sta puntando proprio al settore video per scalzare l'iPad dalla posizione di privilegio.
Ormai la sfida è lanciata e si gioca sempre di più su due fronti: multistandard (capacità di riprodurre tutti i formati video) ed experience (capacità di rendere la visione più immersiva, piena, emozionante). E in questa chiave riemerge anche la tecnologia 3D, per altro senza la necessità di indossare degli occhialini. L'annuncio arriva dalla società Spatial View che in una data non precisata di questo autunno aprirà il negozio online 3DeeCentral (vendite solo negli Stati Uniti) dove sarà possibile acquistare al prezzo di 20 dollari una pellicola speciale da applicare sullo schermo di iPhone (a breve sull'iPad) per poter visualizzare i contenuti con effetto 3D. E' il cinema del futuro. E domani è già passato.
qualcuno mi ha ascoltato

il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!