

mi sei stato di grande aiuto con SPB.....
perchè angel ha un seno davvero niente male
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Finisco sempre nelle incomprensioni qua dentroShirley ha scritto:Non si parla di quel Pizzarro.cinematografaro ha scritto:pizarro di anni ne ha 30, 31 li compie a settembre. a parte questo, la roma non è un hard discount...al massimo vi rifiliamo qualche "sola" coi fiocchi, vedesi mancini...il peq sta bene dove sta.Frank_Buzzurro ha scritto:
Demel non l'ho mai visto, ma a quanto pare ha "solo" 29 anni ed è abbastanza fisico. Metti che magari possa essere un buon acquisto come rincalzo.
Pizarro ha 32 anni e il meglio lo ha già abbondantemente dato. E' buonissimo per carità, ma sarebbe stato da prendere 5-6 anni fa, non ora...
inizio OTPimpipessa ha scritto:![]()
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mi sei stato di grande aiuto con SPB.....
perchè angel ha un seno davvero niente male
Non so se è stato detto, ma, a completamento di questa notizia, pare che Leonardo il prossimo anno possa andare a sostituire Dunga sulla panchina del Brasile oppure prendere in mano l'organizzazione dei mondiali del 2014.Lonewolf ha scritto:Milan, i cinque punti di Leo
27.03.2010 08.54
Quelli tra Berlusconi e Leonardo sembrano rapporti meno distesi di quanto possa sembrare. Il brasiliano per non mollare avrebbe chiesto un codice di regole sue, riporta il Corriere dello Sport.
1) Ringiovanimento. Leonardo vuole giocatori giovani, gratificati con ingaggi morigerati, che possano essere addestrati alla concentrazione e all'attenzione in campo e fuori. Lo svecchiamento non sarà semplice perché molti senatori hanno contratti in essere ancora onerosi.
2) Scelte di mercato. Il trittico brasiliano Kakà-Pato-Thiago Silva ha ampiamente dimostrato che Leonardo è un profondo conoscitore del mercato. In estate aveva indicato Dzeko e Luis Fabiano.
3) Basso profilo. A Milanello già in questa stagione era stata imposta una regola molto precisa con la maggior parte degli allenamenti previsti di mattina per evitare tentazioni notturne. Ma Leonardo pretende, giustamente, anche una maggiore morigeratezza con la mondanità ridotta alle occasioni ufficiali.
4) Piena autonomia nelle scelte tecnico-tattiche. Leonardo ha escluso anche campioni a cinque stelle come Inzaghi, Gattuso, Zambrotta, Flamini, Abbiati e Seedorf. Scelte spesso controverse hanno creato un evidente malcontento che è riuscito a gestire con discreta disinvoltura.
5) Verifica di staff e strutture sanitarie. Il Milan ha perso troppi pezzi pregiati fin dal ritiro pre-campionato. Leonardo già nell'estate 2009 avrebbe gradito dei correttivi più concreti che, comunque, cercherà di ottenere prossimamente.
tutte wueste cose, secondo me, confermano che leo ha più una testa da dirigente che da allenatore.Lonewolf ha scritto:Milan, i cinque punti di Leo
27.03.2010 08.54
Quelli tra Berlusconi e Leonardo sembrano rapporti meno distesi di quanto possa sembrare. Il brasiliano per non mollare avrebbe chiesto un codice di regole sue, riporta il Corriere dello Sport.
1) Ringiovanimento. Leonardo vuole giocatori giovani, gratificati con ingaggi morigerati, che possano essere addestrati alla concentrazione e all'attenzione in campo e fuori. Lo svecchiamento non sarà semplice perché molti senatori hanno contratti in essere ancora onerosi.
2) Scelte di mercato. Il trittico brasiliano Kakà-Pato-Thiago Silva ha ampiamente dimostrato che Leonardo è un profondo conoscitore del mercato. In estate aveva indicato Dzeko e Luis Fabiano.
3) Basso profilo. A Milanello già in questa stagione era stata imposta una regola molto precisa con la maggior parte degli allenamenti previsti di mattina per evitare tentazioni notturne. Ma Leonardo pretende, giustamente, anche una maggiore morigeratezza con la mondanità ridotta alle occasioni ufficiali.
4) Piena autonomia nelle scelte tecnico-tattiche. Leonardo ha escluso anche campioni a cinque stelle come Inzaghi, Gattuso, Zambrotta, Flamini, Abbiati e Seedorf. Scelte spesso controverse hanno creato un evidente malcontento che è riuscito a gestire con discreta disinvoltura.
5) Verifica di staff e strutture sanitarie. Il Milan ha perso troppi pezzi pregiati fin dal ritiro pre-campionato. Leonardo già nell'estate 2009 avrebbe gradito dei correttivi più concreti che, comunque, cercherà di ottenere prossimamente.
forse la sua dimensione ideale sarebbe quella inglese,dove il tecnico è un manager a tutti gli effetti.gothem ha scritto:tutte wueste cose, secondo me, confermano che leo ha più una testa da dirigente che da allenatore.Lonewolf ha scritto:Milan, i cinque punti di Leo
27.03.2010 08.54
Quelli tra Berlusconi e Leonardo sembrano rapporti meno distesi di quanto possa sembrare. Il brasiliano per non mollare avrebbe chiesto un codice di regole sue, riporta il Corriere dello Sport.
1) Ringiovanimento. Leonardo vuole giocatori giovani, gratificati con ingaggi morigerati, che possano essere addestrati alla concentrazione e all'attenzione in campo e fuori. Lo svecchiamento non sarà semplice perché molti senatori hanno contratti in essere ancora onerosi.
2) Scelte di mercato. Il trittico brasiliano Kakà-Pato-Thiago Silva ha ampiamente dimostrato che Leonardo è un profondo conoscitore del mercato. In estate aveva indicato Dzeko e Luis Fabiano.
3) Basso profilo. A Milanello già in questa stagione era stata imposta una regola molto precisa con la maggior parte degli allenamenti previsti di mattina per evitare tentazioni notturne. Ma Leonardo pretende, giustamente, anche una maggiore morigeratezza con la mondanità ridotta alle occasioni ufficiali.
4) Piena autonomia nelle scelte tecnico-tattiche. Leonardo ha escluso anche campioni a cinque stelle come Inzaghi, Gattuso, Zambrotta, Flamini, Abbiati e Seedorf. Scelte spesso controverse hanno creato un evidente malcontento che è riuscito a gestire con discreta disinvoltura.
5) Verifica di staff e strutture sanitarie. Il Milan ha perso troppi pezzi pregiati fin dal ritiro pre-campionato. Leonardo già nell'estate 2009 avrebbe gradito dei correttivi più concreti che, comunque, cercherà di ottenere prossimamente.
papero....e' finita con prandelliPaperinik ha scritto:Non ci si annoia mai qui...
Fiorentina, il grande freddo. L'articolo di B. Ferrara su La Repubblica
27/03/2010
Quando di prima mattina gli hanno letto la Gazzetta al telefono, Cesare Prandelli non ci voleva credere, Lì per lì ha pensato ad uno scherzo. Poi si è fatto rileggere le parole del padrone della Fiorentina e socio azionista di RCS (e quindi anche del giornale a cui ha rilasciato l'intervista) e ha pensato per un istante di salutare tutti e tornarsene a Orzinuovi. Quindi si è calmato un po', ha parlato con qualche amico e ha preso atto della realtà. Lui che si aspettava una telefonata amichevole ha trovato un'intervista gelida su carta color rosa.
Lui che voleva discutere di programmi ha capito che il suo datore di lavoro non ha niente da dirgli e da proporgli. Nessuno gli urla in faccia: se ne vada. Semmai (da tempo) molti gli fanno capire che se è lui ad andarsene è quasi meglio. Certo, Prandelli se lo doveva aspettare. Bastava una partita persa (dopo il Bayern) e la replica del capo era già pronta. Soprattutto dopo quel coro della Fiesole. Quel "Prandelli uno di noi" non è stato troppo gradito e ha accelerato i tempi del contropiede: «Ci metta per iscritto in una letterina che non va alla Juventus», dice Ddv. E poi quella coltellata: «Possiamo anche incontraci, ma non saprei di cosa parlare con lui...».
Insomma, c´è un contratto da rispettare punto e basta. L´idea, secondo alcuni, sarebbe di provare a chiudere il rapporto senza sporcarsi le mani. Basta gettare il dubbio sul "traditore" al tifoso e il tifoso abbandona l´amore fuggiasco in nome del domani che verrà e, nel nostro caso, di una meravigliosa Cittadella viola che arriverà anche quella. O forse no, chissà.
Il concetto è: tutti passano e se ne vanno. La maglia, invece, resta. Vero. E sempre così sarà. Solo che Prandelli non avrebbe nessuna intenzione di tradire, visto che è stato contattato da tempo dalla Federazione, dalla Juventus e da uomini Inter e a tutti ha risposto la stessa cosa: ho un contratto da rispettare e, comunque, prima devo capire qual è l´intenzione della famiglia Della Valle, perché la mia prima opzione è sempre Firenze. Magari restava da capire il senso del progetto aggiornato dal 2010 in poi. Quello del dopo "scudetto 2011", per intenderci. Ma anche su questo punto Ddv è stato chiaro: l'investimento su un giocatore come Ljajic dimostra che il progetto va avanti.
Insomma, per capirci: ma questo allenatore cosa pretende? Lui che tra l´altro guadagna tanto? (E questo potrebbe essere uno dei problemi, perché il tetto ingaggi deve scendere). E magari servirebbe qualcuno più manovrabile, perché il tecnico di Orzinuovi è aziendalista tanto ma zerbino poco. E nemmeno interessato ai giochi dei soliti procuratori che frequentano le bianche stanze della sede. Di sicuro quando la gente ti ama, ti fai più nemici che amici. E questo Prandelli lo ha capito. Solo che lui questo potere carismatico non lo ha mai usato contro la sua società. Sempre dalla parte del suo datore di lavoro, che tra l´altro ha sempre stimato. Certo, le dimissioni di Andrea dalla presidenza per lui hanno rappresentato un colpo basso.
Ma le aziende funzionano così. Ci sono strategie che tu dipendente devi solo rispettare. Solo che questa sembrava una storia diversa dalle altre e tanta freddezza non sembrava far parte del gioco. Chissà. Ieri mattina, dopo aver letto la Gazzetta, Prandelli ha deciso di aspettare la sera e un incontro coi Della Valle. Ma né Andrea né Diego sono venuti a Firenze. La speranza è che il capo supremo e uno dei migliori allenatori escano dai giochini per guardarsi in faccia e prendere una decisione insieme. Se così non sarà si spargerà solo veleno sul finale di una stagione ancora viva e su una storia meravigliosa.
Benedetto Ferrara - La Repubblica
svogliato ha scritto:Chi fa un pronostico per Roma-Inter?
Mammagari!katmandu69 ha scritto:svogliato ha scritto:Chi fa un pronostico per Roma-Inter?
possono perdere tutte e due?![]()
Probabile.svogliato ha scritto:Mammagari!katmandu69 ha scritto:possono perdere tutte e due?svogliato ha scritto:Chi fa un pronostico per Roma-Inter?![]()
Scherzi a parte, io dico pareggio con molti gol (tipo 2-2).