marziano ha scritto:... viene fuori e si scopre la vera natura della persona con cui si stava e con cui, in certi casi, si stava per condividere una vita insieme.
peggio quando poi c'è di mezzo un bene immobile in comunione indivisa.
coppia convivente con idea di future nozze compra casa assieme. lei ci mette la maggioranza dei soldi.
si mollano (lei molla lui, pervero ma proprio perché il lui non si prende la responsabilità della decisione); lui (ed anhe qualcuno dei suoi familiari che lui ha tirato in mezzo), che sembrava un tipo remissivo e per bene, si rivela, dopo il mollaggio un figlio di puttana vendicativo e psicologicamente oppressivo, che perseguita lei dicendole che non potrà mia liberarsi di lui, che sarà il suo incubo, etc etc, ed inoltre che sulla casa darà battaglia etc etc.
bella merda. mi colpisce in tutto ciò come emerga in queste circostanze la vera natura delle persone che si hanno davanti e che prima accecati o, per meglio dire, riconcoglioniti (non tanto dall'amore in sè quanto piuttosto) dall'idea dell'amore, ci si rifiutava o non si era stati capaci di vedere.
a volte magari invece capita che si lasci con dolore, ok, ma senza desiderio di vendetta. la capacità di comprendere la decisione dell'altro è la prova che l'amore con cui tanto ci si riempiva la bocca non era una balla. cioè, come spesso definirei le frasi che sento tra le coppie, non era "un bel giro di parole, vuote, ma doppiate".
la bottom line è che: se l'amore si traforma in odio, non era amore nemmeno prima.
non mi trovi d'accordo sulla parte in grassetto, quella riflessiva,
amare è amare, punto.
non ci sono regole ne linee guida, ognuno lo fa secondo la propria natura e le proprie linee guida.
altrimenti si dovrebbe anche indicare in quale capitolo del manuale tecnico sulla vita, si trova la definizione giusta di amore.
che piaccia o meno amore ed odio sono la stessa identica cosa
eguale vettore solo con verso invertito
ciò che fa stare bene viene amato ciò che fa stare male odiato
(con mille sfumature, ma la regola generale è quella)
senza togliere che per il vivere comune l'amore che si trasforma in odio
non è conveniente, non è cool, è da sfigati (il vero uomo scaccia i chiodi?)
è distruttivo, etc etc
ma spiega ad una persona innamorata che vista dal di fuori è patetica e schifosamente sdolcinata
con un grado di giudizio annullato tanto da sembrare incapace di intendere e volere
e dirà che sei un povero disperato che parla cosi perchè non sa cosa è l'ammore
http://www.youtube.com/watch?v=c9AefU5KbVY
poi vai da uno stalker, ex innamorato, spiegagli che è inutile quello che fa,
che col suo comportamento aumenterà soltanto il grado di sofferenza nel mondo
che è un povero sfigato che non sa gestire i suoi sentimenti,
che è una merda e tutto il resto..
ed avrai fondamentalmente la stessa risposta
solo un po piu cruda
cioè che la minchia nel culo degli altri è un filo di paglia
l'unico tipo di lavoro che si puo fare è a monte, cioè a freddo
decidendo cosa si vuole e come lo si vuole
sperando poi di riuscire ad essere cosi fermi da rispettare questa morale autocostruita
non si decide quando e come amare
lo stesso vale per l'odio
e questo è un punto fermo gia da oltre un paio di milenni
(carme 85)
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill