[O.T.] Devo entrare in analisi?

[Helmut]

Ahò Helmuttò non ti metterai a fare il Casto Giuseppe eh?

Giuseppe per lealtà verso Putifarre che lo accolse come un figlio, non gli trombo' la pur avvenente moglie.

Giuseppe certo trombava non per cercare conferme, non avendo quel senso di inadeguatezza dell'uomo occidentale post-borghese, che se non tromba si sente una nullità.

Era un giusto e un valoroso.

[scb]

Ahò Helmuttò non ti metterai a fare il Casto Giuseppe eh?

Giuseppe per lealtà verso Putifarre che lo accolse come un figlio, non gli trombo' la pur avvenente moglie.

Giuseppe certo trombava non per cercare conferme, non avendo quel senso di inadeguatezza dell'uomo occidentale post-borghese, che se non tromba si sente una nullità.

Era un giusto e un valoroso.

e di abramo che mi dici?

e di onan?

[Helmut]

e di abramo che mi dici?
e di onan?

Tutto il Libro é pieno di valorosi.
Come anche di vili e sleali.

Un personaggio che incontra il mio favore é Gedeone, l'intelligente inventore della guerra psicologica e dell'esercito professionale.
GIUDICI 7,16-22

[scb]

Dai, se vieni a Trani andremo a fare lunghe passeggiate sul lungomare al tramonto, circondati da belle fighette, ma noi, valorosi, discorreremo di sacre scritture.

[Helmut]

Dai, se vieni a Trani andremo a fare lunghe passeggiate sul lungomare al tramonto, circondati da belle fighette, ma noi, valorosi, discorreremo di sacre scritture.

No, racconteremo loro (alle fighette) la storia di Daniele, un valoroso giovane che ha salvato da morte certa la bellissima Susanna, condannata a morte sicura da due vecchi viziosi che la volevano trombare, nulla in confronto a Fede e Mora, e da una magistratura israeliana giustizialista e politicizzata cui il pool di Milano avrebbe fatto un baffo.

Leggiti DANIELE 13.

NB: per noi riformati é un testo apocrifo, contrariamente per voi cattolici che é parte integrante del Libro.

[dostum]

Ahò Helmuttò non ti metterai a fare il Casto Giuseppe eh?

Giuseppe per lealtà verso Putifarre che lo accolse come un figlio, non gli trombo' la pur avvenente moglie.

Giuseppe certo trombava non per cercare conferme, non avendo quel senso di inadeguatezza dell'uomo occidentale post-borghese, che se non tromba si sente una nullità.

Era un giusto e un valoroso.

Ahò Helmuttò nun mefreghi pureloro ne facevano di cotte e di crude

Tamar escogitò allora uno stratagemma: si travestì da prostituta e senza essere riconosciuta (si era velato il volto) sedusse Giuda.[7] Per unirsi a lei, Giuda promise a Tamar un capretto del suo gregge e le lasciò in pegno il suo sigillo, il cordone e il bastone.[8]

Quando Giuda venne informato che sua nuora si era prostituita ed era rimasta incinta, la condannò al rogo:[9] ma la donna inviò al suocero gli oggetti che le aveva lasciato e gli mandò a dire che l'uomo con cui si era prostituita era il proprietario di quelle cose. Giuda riconobbe il suo sigillo e gli altri oggetti e riconobbe il suo peccato, cioè di non aver dato in marito a Tamar Sela, il suo terzo figlio.[10

[pan]

Mode Drogato_di_porno on

Nel post di dostum qui sopra brilla in tutta la sua grandezza transtemporale il pensiero di Silvio che appare nella firma, ma che benissimo sintetizza la morale della storia biblica narrata.

Mode Drogato_di_porno off

[pan]

Per Hemingway intendevo il concetto del perdente con onore. Partendo dall'assunto che la sconfitta è una componente essenziale della vita dell'uomo, arrivare ad affrontarla come tale, e lottare nonostante l'esito negativo più che probabile.

Prima del vecchio Ernie viene Don Qujote, il cavaliere psicotico protagonista del primo romanzo della storia.
Di lui Nazim Hikmet disse che era Invincibile proprio perché si rialzava dopo ogni sconfitta e con spirito indomito si proiettava verso un'altra avventura.

Tuttavia si tratta di personaggi più che paradossali, in quanto impermeabili agli insegnamenti che pure la sconfitta e il dolore dispensano.
Può dirsi infatti esperienza un qualcosa che ci attraversa senza cambiarci minimamente? Al di là del segno negativo o positivo, le avventure vere sono quelle che ci restituiscono una nuova visione della relazione tra noi e il mondo, possibilmente migliore di quella che avevamo.

E' la stessa differenza che corre tra i coetanei Ulisse e Abramo.
Il primo funziona come le storie di Topolino, quasi privo di memoria attiva degli eventi passati, mentre il secondo reca ogni giorno il peso -talora fulgido, tal altra opprimente- della sua storia. Un Eroe Mitologico e un Uomo.

[nik978]

Per Hemingway intendevo il concetto del perdente con onore. Partendo dall'assunto che la sconfitta è una componente essenziale della vita dell'uomo, arrivare ad affrontarla come tale, e lottare nonostante l'esito negativo più che probabile.

non è facile.

Io ci ho provato e tutte le volte che oggettivamnete dipendeva da fattori esterni l'ho sempre presa bene.
Purtroppo ora non ci riesco più

Pensavo stesse andando meglio, ma oggi ho avuto una ricaduta pesnatissima e se vi dico il perchè non ci credete
Praticamente una persona ha scritto una cosa normal su facebook (banalità) e due tizie carine e tutto quanto gli ha risposto simpaticamente.

non vi dico........ di norma questi attacchi di nervoso duravano 5 minuit ma questo è durato tantissimo e difatto ho preso qualcosa che dovrebbe aiutare, ma da 5 minuti aspetto e non fa effetto..

Il tutto nasce da questa mia non accettazione della situazione di cui questa persona è specchio
Stessa età, esperienza maggiore la mia in tutti i settori (vita vissuta e lavoro),ma empatia nettamnete minore la mia.
Ma conti fatti due perosne potenzialmente di successo..che succede? Alle prime frequentazioni saltuarie viene fuori che lui non ha orar fissi e io invece devo timbrare alle 8. il che comporta che nelle serate dove si esce si diverte e SI FA MOVIMENTO io non posso esserci.
Poi..lavoro..azienda enorme la sua. tutta pagato..io un cazzo. (ora va meglio ma non sono ancora a si usoi livelli)
Quindi lui esce fa briga foto con fgihe..fighe a casa etc.. io zero. almeno però più o meno potevamo muoverci simili su altri fronti
Perdo il lavoro e finisco con uno stipendio infimo..lui continua a uscire a fare serata a shangha a macinare contatti su internet. Il che vuol dire spendere per spostarsi e cucinare per le ospiti.
Io passo 2 anni d'inferno e imbrocco un lavoro con prospettive simili con orari liberi etc solo a dicembre, anche se ho meno benefit e stipendio un pelo più basso pur essendo già un livello ben più alto.

ma oramai il distacco è enorme.unito al fatto che io sono molto selettivo nelle persone con cui uscire e lui, giustamente, non lo è ed ha un grosso giro di gente che vede cerca e sente e che quindi batte e ribatte su facebook o altrove. senza contare che lui è molto fashion e va in posti fighi etc, io sono più proletario e detesto quel tipo di ambiente, ma, VA AMMESSO CHE SE IN CINA VUOI TIRARE SU QUALCOSA DEVI ANDARE IN QUEI POSTI.....

Facendo movimento in cina di figa ne beccate uno sproposito anche di un certo livello. io purtroppo inoltre mi ritengo superiore sotto molti aspetti.......sono più intelelginte, non sono indisponente quando bevo, sono più acculturato, so gestire meglio i rapporti tra persone, sono più profondo in ogni considerazione....

Risultato:io non frequento nessuno. esco sempre da solo e si mi passo il tempo tra le persone, ma non ho una compagnia.
Lui ha un giro di mondo di gente che conosce, ha una valanga di contatti in altre città dove va regolamernte fa party etc.
Io detesto gli italiani all'estero trane poche eccezioni, lui invece basta che siano italiani e fa gruppo.

Anche in italia ha un giro pazzeco, un esmepio stupido: se lui rientra ha valigie piene di roba per gli amici in itlaia (valige che passa in sovrappeso pagate dalla ditta), io col cazzo..non ho questo concetto di "comprarmi" le amicizie senza contare che lui non so tutti sti sodli da dove li prende..boh..

Io ho mollato tutto quando non potevo spostarmi ne gestire niente e ora sono veramente scoraggiato anche a ripartire a conoscere e cercare persone....quindi non ho un cazzo di giro da nessuna parte. non ho costruito un cazzo di rapporto con nessuno (intendo rapporto in genere..). Prima ero un drago a raccattare ragazze in giro (come lui) ora ho paura anche a fare una ricerca su qualunque sito o simili (lui è un martello per ste cose..piacerebbe ad Helmut)-

motivo per cui oggi quello status di facebook mi ha ammazzato totalmente. ero talmente fuori controllo che ho anche commentato un commento "normale" ma che era anche ababstanza poco cripitco, poi l'ho cancellato per evitare scazzi e malintesi.

Meno male che da 2 settimane ho sempre in tasca qualcosa da prendere anche se, come detto, a sto giro non mi ha fatto un cazzo di effetto.. solo che non posso superare la dose da 0.5

é assurdo perchè tutto il mio male di vivere di questi ultimi 2 anni è solo ed esclusivamente catalizzato su questa perosna che. poveraccio, è sempre gentile e buonissimo con me anche se ha un ego smisurato pari al mio e per me sotto sotto la competizione la sente.. Situazione del cazzo comunque. Aspetto il 15 giugno dove finakmente parto a vivere con lo stipendio pieno e la consapevolezza di alcune cose, ma sento che dentro la testasi è rotto qualcosa..

e non solo perchè da credo 5 mesi sono sessualmente morto e sepolto e non do segni di vita..

merda...cazzo....

[Warm scarf]

Leggo di tante persone che scrivono in questo thread ma che in analisi "non ci entrano mai".
Leggo di tante persone che si lamentano ciclicamente della loro condizone di vita ma in analisi "non ci entrano mai".
Leggo di tante persone che si trovano imprigionate e non sanno come uscirne ma in analisi "non ci entrano mai".
Temo che per crescere interiormente, per imparare a entrare realmente nella propria vita, per non essere obbligati a scelte di comodo non basti scrivere in un topic dal titolo "devo entrare in analisi".
Credo occorra, una volta spento il pc, chiamare un analista.
Purtroppo è più facile continuare a lamentarsi di una vita cattiva e crudele che ci uccide e continuare cmq a seguire la scia che provare, a coglioni in mano, a prenderla per i capelli, guardarci dentro, sentire male, e cambiare rotta.
L'analisi è una cosa seria.
Nulla a che vedere con il lamento e lo scarico dei problemi quotidiani.
Per quello basta un aperitivo alle 18.
E solitamente i locali, a quell'ora, sono sempre pieni.

[Pim]

Leggo di tante persone che scrivono in questo thread ma che in analisi "non ci entrano mai".
Leggo di tante persone che si lamentano ciclicamente della loro condizone di vita ma in analisi "non ci entrano mai".
Leggo di tante persone che si trovano imprigionate e non sanno come uscirne ma in analisi "non ci entrano mai".
Temo che per crescere interiormente, per imparare a entrare realmente nella propria vita, per non essere obbligati a scelte di comodo non basti scrivere in un topic dal titolo "devo entrare in analisi".
Credo occorra, una volta spento il pc, chiamare un analista.
Purtroppo è più facile continuare a lamentarsi di una vita cattiva e crudele che ci uccide e continuare cmq a seguire la scia che provare, a coglioni in mano, a prenderla per i capelli, guardarci dentro, sentire male, e cambiare rotta.
L'analisi è una cosa seria.
Nulla a che vedere con il lamento e lo scarico dei problemi quotidiani.
Per quello basta un aperitivo alle 18.
E solitamente i locali, a quell'ora, sono sempre pieni.

Condivido in toto warm.

Ma sai siamo su un forum, dove tutti passano , nessuno si conosce, si dice la propria e si volta pagina,

sono sempre stata dell'idea che a volte il forum, un commento, una parola giusta al momento giusto, sapere che qualcun altro ha passato quel che provi tu, possa avere una connotazione terapeutica....

[Helmut]

Il tutto nasce da questa mia non accettazione della situazione di cui questa persona è specchio

nik, con tutto il rispetto, ma mi sembra infantile trovarsi in competizione a questo modo.

A ognuno i propri talenti.

[Warm scarf]

Ma sai siamo su un forum, dove tutti passano , nessuno si conosce, si dice la propria e si volta pagina,
sono sempre stata dell'idea che a volte il forum, un commento, una parola giusta al momento giusto, sapere che qualcun altro ha passato quel che provi tu, possa avere una connotazione terapeutica....

Può avere connotazione consolatoria, questo è probabile, ma non terapeutica.
Sapere che qualcun altro ha passato ciò che stai passando tu ti permette di non sentirti "unica vittima del mondo brutto e cattivo".
E questo è già moltissimo.
Ma dal non sentirsi "solo nella disgrazia" al cercare di uscirne...c'è di mezzo il mare.
La parola consolatoria da parte di un amico, di un parente, anche solo di un utente del forum, può servirti a non crollare nell'immediato e a darti la forza di inizare però prima o poi a guardarti dentro davvero.
Può fare l'effetto di un analgesico durante un violento mal di denti.
Al momento ti permette di non sbattere la testa contro il muro.
Ma per la cura, reale, definitiva, serve il dentista.
Se no, 20 minuti dopo, il dolore riparte.
E sempre più sfibrante.
Nei denti...e nella vita.

[scb]

Il tutto nasce da questa mia non accettazione della situazione di cui questa persona è specchio

nik, con tutto il rispetto, ma mi sembra infantile trovarsi in competizione a questo modo.

A ognuno i propri talenti.

sono d'accordo con Helmut ( ).
Senza volerti psicanalizzare (non ne ho le competenze nè la voglia) a me il post di Nik ha trasmesso un grande senso di solitudine. A parte i tipi con cui vai a bere, i tipi con cui vai a far baldoria, le ragazze cinesi eccc, Nicola, hai almeno un amico con cui parlare?

[nik978]

Il tutto nasce da questa mia non accettazione della situazione di cui questa persona è specchio

nik, con tutto il rispetto, ma mi sembra infantile trovarsi in competizione a questo modo.

A ognuno i propri talenti.

Ovvio che è infantile. è quello che mi sconvolge. L'unica spiegazione è una sorta di rivincita verso la mia adolescenza..

Va detto però che ho sempre sostenuto che ad armi pari le cose sarebbero andate diversamente. stesso sitpendio, stessa disponibilità, stessi orari... fossimo partiti alla pari io, col mio stile più da battitore singolo, avrei ottneuto uguale comunque. Ok lui cucina molto bene e gli piace avere gente in casa, ma poi alla fine non credo siamo così diversi..

Mi sono demoralizzato perchè non abbiamo mai giocato ad armi pari.....e la cosa si è trasformata in una specie di persecuzione anche ora che, probabilmente, ho più cose "in pari" rispetto a prima. Diciamo che è come se mi si fosse rotto qualcosa in testa.. Il mio incuo è stato per due anni pensare a ui che poteva muoversi in tot modi e io che non potevo perchè in quel momento non avevo i mezzi, pur meritandomeli come lui.. (non a caso qui mi han assunto tempo 0)

SCB io ho gli amici in italia che non potrebbero capire nulla visto che le realtà qui sono diverse. Ci vuole uno che conosce le dinamiche sociali qui.
Localmente conosco una valanga di gente qui, ma li vedo un po distaccati, nel senso che le loro risposte sono le classiche "ma se meglio tu, ma guarda che lui paga seppur indirettamente, tu sei qui lui e laggiù etc etc" che mi sanno tanto di quelle risposte che dai ad uno per racconterargliela....

E counque non sono amici nel senso che quando esco con loro non sento empatia e connessione come dovrei sentire con degli amici.