[O.T.] Crisi economica

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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7141 Messaggio da dostum »

Capitan un parere spassionato ci arriveremo anche stavolta?
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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7142 Messaggio da Capitanvideo »

dostum ha scritto:Capitan un parere spassionato ci arriveremo anche stavolta?
http://en.wikipedia.org/wiki/Executive_Order_6102
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Non credo, ma non si può mai dire.

Nel caso bisognerebbe affidarsi al mercato nero, visto che i banchi metalli sarebbero preclusi ai cittadini.

Glielo fiondiamo in culo lo stesso, non c'è problema.

Tu procedi con le Sovrane, siamo ai minimi rispetto agli ultimi mesi.
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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7143 Messaggio da Capitanvideo »

La Germania vuole il rimpatrio dell’oro depositato negli USA, ma i forzieri della Federal Reserve son vuoti :015

Le autorità germaniche hanno informato il governo degli Stati Uniti dell’intenzione di rimpatriare parte delle circa 1’500 tonnellate di lingotti depositati presso la Federal Reserve di New York.

C’è chi dice che la Germania chiede il rimpatrio del proprio oro unicamente a causa di pressioni politiche interne e che nessun altro paese seguirà l’esempio.
Invece il co-direttore generale dell’azienda di gestione di investimenti Pimco, Mohammed al Erian, dichiara che “non vi è dubbio che la richiesta tedesca si traduce in pressione su altri paesi per rimpatriare gli averi in oro depositati nelle banche centrali estere.”

Il redattore economico britannico Ambrose Evans Pritchard, scrive su The Telegraph : “Le banche centrali nel mondo intero hanno acquistato nel 2012 il più grande volume di oro degli ultimi 50 anni. Hanno accumulato 536 tonnellate supplementari, diversificando le nuove riserve e evitando le monete “sospette” : dollaro statunitense, euro, lira sterlina e yen.
L’Accordo di Washington (siglato nel settembre 1999, impegnava le banche centrali a limitare le vendite delle riserve auree per cinque anni) in virtù del quale ogni anno la Gran Bretagna, la Spagna, i Paesi Bassi, l’Africa del sud, la Svizzera e altri paesi hanno venduto parte del loro oro sembra già appartenere all’epoca illusoria in cui gli investitori pensavano che l’euro avrebbe rimpiazzato l’oro diventando un pilastro accanto al dollaro.
Questa speranza è svanita. In 10 anni gli averi delle banche centrali in euro-obbligazioni sono calate del 26%.

Euro e dollaro non ispirano fiducia. L’Unione monetaria europea è una costruzione malandata, incline a barcamenarsi di crisi in crisi senza il supporto di un dipartimento del Tesoro comune. Quanto al dollaro, è seduto su una piramide di debiti.

Ned Taylor-Leyland, della Cheviot Asset Management, sostiene che la Federal Reserve e la Banca d’Inghilterra non restituiranno mai l’oro ai proprietari stranieri, in quanto questo oro non esiste più.
Altri affermano che più precisamente Stati Uniti e Gran Bretagna non hanno venduto le riserve d’oro, le proprie e quelle estere, ma le hanno date in prestito o impegnate come garanzia. Di fatto dunque non le possiedono.
E’ stato documentato che la Federal Reserve ha dato in prestito gran parte delle sue riserve in oro e che le grandi banche prendono in prestito l’oro alle banche centrali, prestandolo a loro volta a molteplici terze parti.
Dunque, non sarebbe sorprendente se la Federal Reserve avesse bisogno di anni per poter restituire alla Germania 300 tonnellate di lingotti d’oro [...] anche se la Fed afferma di avere 6’720 tonnellate del prezioso metallo nella sola sede di New York.

Il co-direttore generale di Pimco Bill Gross dichiara : “Ogni mese la Federal Reserve acquista obbligazioni del Tesoro e crediti ipotecari per 85 miliardi di dollari. In realtà, non ha di che garantirli, niente oltre alla fiducia.”
Quando un operatore di primaria importanza come J.P. Morgan o Bank of America vende le sue obbligazioni al Tesoro della Fed, ottiene un credito denominato “riserva”. Può spendere le sue “riserve” in cambio di altro, ma a questo punto un’altra banca ottiene un credito per le sue riserve, ecc. ecc.
La Federal Reserve ha detto alle banche : “Dateci la vostra fiducia, onoreremo sempre le “riserve”. Dunque le banche danno fiducia alla Fed, le aziende i i singoli danno fiducia alle banche e avanti in questo modo.

54 trilioni di dollari (1 trilione = 1’000 milioni) di credito nel sistema finanziario degli Stati Uniti basati unicamente sulla fiducia verso una banca centrale, che nei suoi forzieri non ha di che garantire né la fiducia né tutti questi soldi.

Lingotti in tungsteno laccato d’oro sono stati trovati un po’ ovunque e un esperto germanico conferma l’esistenza di falsi lingotti d’oro segnati con il marchio ufficiale degli Stati Uniti.
La Federal Reserve ha respinto una richiesta del governo di Berlino di ispezionare le proprie riserve in oro depositate nei forzieri di New York.
Ovvio che i tedeschi abbiano perso fiducia nell’affidabilità della Fed e vogliano avere il proprio oro a casa, sotto controllo.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7144 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Spettro si aggira per l'Europa
"La Merkel? Viene dalla Ddr"

Di fronte agli imprenditori brianzoli, Silvio non ha potuto non parlare di economia, finanza ed equilibri europei. Nel mirino è finita ancora una volta la cancelliera tedesca Angela Merkel: "La signora Merkel è una donna intelligente ma è nata nella Germania dell'Est. Si è costruita come un burocrate della Germania dell'Est che è un’economia centralizzata". Non parla mai di comunismo, ma il senso è chiaro: "La profonda cultura della Merkel prevede che l'economia sia organizzata in modo ferreo e pensa che ogni stato debba avere un bilancio annuale con un deficit massimo dello 0,50 ma questo non è possibile per tutti gli Stati". Berlusconi ricorda poi l'esempio fatto tempo fa, e ciò che sarebbe come pretendere "che tutti gli uomini abbiano 42 di piede e le donne 40". Un riferimento anche alla Tobin tax: "La Merkel con il suo maggiordomo Sarkozy, la presentò al G20 e venne bocciata tra l'ilarità generale".
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7145 Messaggio da dostum »

Jena Ridens
Se lo dice pure il capo cravattaro vuol dire che siamo nella palta fino ed oltre il collo

Roma. “Non c’è ancora un miglioramento dell’economia reale, sebbene ci siano segnali di stabilizzazione”. Così ieri il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha sintetizzato lo stato dell’Eurozona: stagnazione, nel migliore dei casi. Con il rischio aggiuntivo di deflazione in vista per tutti, se è vero che l’inflazione annuale “continua a moderarsi” e scenderà sotto il 2 per cento, quindi sotto il livello indicato come ottimale dalla Bce, “nel breve periodo”, ha aggiunto Draghi parlando di fronte al Parlamento europeo. Il banchiere centrale ha ribadito di avere già fatto molto, ora tocca ai governi aggiustare la rotta. Non abbandonando il rigore fiscale, ma riducendo il livello della spesa pubblica (visto che le tasse sono “già molto elevate” nell’area dell’euro) e offrendo ai mercati maggiori “dettagli” sui piani fiscali di medio periodo, così da renderli più certi e credibili.
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Artie
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7146 Messaggio da Artie »

Drogato_ di_porno ha scritto:Spettro si aggira per l'Europa
"La Merkel? Viene dalla Ddr"

Di fronte agli imprenditori brianzoli, Silvio.. "La signora Merkel è una donna intelligente ma è nata nella Germania dell'Est..."
ma quanto ballista è? :DDD

Frau Merkel è nata ad Amburgo, poi è vissuta nella DDR grazie al papino intrallazzatore
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Kronos
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7147 Messaggio da Kronos »

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02 ... 09/506038/


Istat, crollano gli ordini nell’industria (-15,3%) e nell’edilizia (-14%)
Le variazioni negative più marcate si registrano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-26,0%), nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-23,8%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-21,9%). Incrementi invece degli ordinativi riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 20 febbraio 2013


Gli ordinativi totali dell’industria registrano una riduzione congiunturale dell’1,8%, sintesi di un calo dell’1,3% degli ordinativi interni e del 2,5% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono del 3,7% rispetto al trimestre precedente. Secondo i dati dell’Istat nel confronto con il mese di dicembre 2011, l’indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 15,3%. Il calo tendenziale è il peggiore da ottobre 2009. Scoraggianti anche i dati nel settore delle costruzioni con un -14%, dato peggiore dal 1995.

I dati sull’industria. L’aumento più marcato si registra nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+11,4%), mentre il calo più rilevante si osserva nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-26,0%). Incrementi dell’indice grezzo degli ordinativi riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+11,4%) e la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+9,1%); le variazioni negative più marcate si registrano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-26,0%), nella fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-23,8%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-21,9%).

A dicembre il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, aumenta dello 0,8% rispetto a novembre, con una crescita dello 0,5% sul mercato interno e dell’1,5% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo registra una flessione del 2,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di dicembre 2011), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 6,3%, con un calo del 9,2% sul mercato interno e dello 0,5% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per i beni strumentali (+3,9%) e per i beni di consumo (+0,1%), mentre sono in diminuzione energia (-0,8%) e beni intermedi (-0,1%). L’indice grezzo del fatturato scende, in termini tendenziali, del 9,2%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi. Nell’intero anno 2012 il fatturato è diminuito del 4,3% rispetto al 2011. L’incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra – prosegue l’Istat – nel settore della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+25,1%), mentre la diminuzione più marcata riguarda le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-18,7%). Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali di industrie segnano variazioni congiunturali positive per i beni strumentali (+3,9%) e per i beni di consumo (+0,1%, con +2,5% per quelli durevoli e -0,4% per quelli non durevoli) e variazione negative per l’energia (-0,8%) e per i beni intermedi (-0,1%).

L’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in dicembre diminuisce in termini tendenziali del 7,2% per i beni intermedi, del 6,8% per l’energia, del 5,9% per i beni strumentali e del 5,5% per i beni di consumo (-7,1% per quelli durevoli e -5,1% per quelli non durevoli). In dicembre, nel confronto con lo stesso mese del 2011, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario – rileva ancora l’Istat – segna variazioni positive nei settori della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+25,1%) e delle fabbricazioni di prodotti chimici (+1,7%); le contrazioni più significative si rilevano nelle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-18,7%), nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-13,2%) e nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-12,4%).

I dati sull’edilizia. L’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è aumentato dell’1,6% a dicembre scorso rispetto a novembre. Nella media del trimestre ottobre-dicembre ha registrato una flessione del 3,3% rispetto al trimestre precedente. L’indice corretto per gli effetti di calendario, a dicembre 2012, è diminuito in termini tendenziali del 15,4% (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di dicembre 2011). Nella media dell’intero 2012 la produzione è diminuita del 14,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A dicembre l’indice grezzo ha segnato un calo tendenziale del 18,3% sullo stesso mese 2011. Nel confronto tra la media del 2012 e quella dell’anno precedente la produzione è diminuita del 14,0%. Si tratta, spiegano – del dato peggiore dall’inizio delle serie storiche (1995) e tiene conto sia della produzione di nuovi fabbricati sia della manutenzione.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995

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Re: [O.T.] Crisi economica

#7148 Messaggio da dboon »

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Re: [O.T.] Crisi economica

#7149 Messaggio da anxxur »

Oggi mi è arrivata una lettera di Seat Pagine Gialle, con la quale mi si comunica che l'azienda è indistrialmente sana, ma gravata da eccessivi debiti di natura finanziaria. Per questo motivo ha presentato la richiesta di concordato preventivo "in bianco".

Pochi giorni fa stavo giusto pensando se rinnovare o meno il contratto con loro...
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PatBateman
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7150 Messaggio da PatBateman »

Ieri sono incappato su Rete4 nel documentario Made in Mediaset sulla Crisi attuale.

Fra gli esperti intervistati spiccavano Barnard, Brunetta e qualche Comunista Raccatato in giro.

Grazie al Cielo ho visto troppo poco per poter dare un'opinione.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7151 Messaggio da Painkiller »

Vista mezz'oretta. Oscena. Nemmeno Giacobbo avrebbe avuto lo stomaco di fare una schifezza del genere.

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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7152 Messaggio da Capitanvideo »

Se repubblicani e democratici non troveranno entro la mezzanotte di venerdì un accordo sul bilancio, saranno automaticamente applicati tagli per 85 miliardi di dollari.
Una cura di austerità che peserà drammaticamente sulla disastrata economia del paese.

Obama va ripetendo da giorni che si deve evitare a ogni costo di portare il paese al taglio il bilancio di 85 miliardi sugli ultimi sette mesi dell’anno contabile.
Si tratterebbe di tagliare 8% per le spese della Difesa e 5% per le altre posizioni, mettere in disoccupazione gran parte dei funzionari statali e smembrare i servizi pubblici.

Se a pochi minuti dalla mezzanotte di venerdì i due partiti non avranno trovato un accordo – e al momento tutto lascia presagire che non lo troveranno – alle 23h59 Obama segnalerà ufficialmente il regime di austerità alla sua amministrazione.
Da lunedì centinaia di migliaia di funzionari saranno avvisati, a mezzo lettera, che devono attendersi di essere messi in congedo permanente non retribuito.


http://www.ticinolive.ch/2013/03/01/sta ... -la-colpa/

Ah, c'è da ricordare che hanno eliminato per decreto il tetto del debito (temporaneamente), altrimenti sarebbero già in default. Hanno tempo fino a Maggio per alzarlo o inventarsi altre primizie.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7153 Messaggio da Parakarro »

anxxur ha scritto:Oggi mi è arrivata una lettera di Seat Pagine Gialle, con la quale mi si comunica che l'azienda è indistrialmente sana, ma gravata da eccessivi debiti di natura finanziaria. Per questo motivo ha presentato la richiesta di concordato preventivo "in bianco".

Pochi giorni fa stavo giusto pensando se rinnovare o meno il contratto con loro...
a me invece hanno mandato una fattura per il rinnovo di quest'anno e del prossimo sia sulle pagine bianche che sulle pagine gialle che sulle pagine online.

ovviamente il mio contratto scadeva a fine 2012 ed ero stato bello attento a NON firmare la clausola del tacito rinnovo ma a firmare quello per il rinnovo annuale solo su mia richiesta.
chissà che risate quando mi chiameranno per intimarmi il pagamento e io mostrerò il mio bel contrattino firmato :awww:

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Re: [O.T.] Crisi economica

#7154 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Svizzera: stop al sangue per la Grecia
Troppi debiti: nel 2015 forniture bloccate


23:16 - La Svizzera ha deciso di ridurre le donazioni di sangue alla Grecia, di cui è principale fornitore, a partire dal 2015 a causa di mancati pagamenti da parte di Atene per cinque milioni di franchi (circa quattro milioni di euro). Lo riporta l'agenzia di stampa Swissinfo. L'obiettivo è dimezzare le forniture entro il 2020: due mesi fa il servizio di trasfusioni svizzero ha siglato con il ministero della Sanità greco un accordo in questa direzione.
Dopo i continui scioperi che hanno messo in ginocchio la sanità pubblica, la carenza di medicine negli ospedali e nelle farmacie, ecco spuntare per il cittadino greco anche la "paura trasfusione". Rudolf Schwabe, direttore delle donazioni di sangue della Croce Rossa svizzera, ha spiegato che il "sangue viene donato gratis": ma il denaro proveniente da Atene, tuttavia, serve a coprire costi logistici, amministrativi e di laboratorio. Per soddisfare la sua domanda di sangue, la Grecia avrebbe bisogno di 700.000 unità l'anno e dal centro nazionale ne arrivano tra le 600.000 e le 670.000. In questi anni la Svizzera ha fornito 30.000 unità di sangue ogni anno. Dal 2015 la Confederazione Elvetica ne fornira' 2.500 in meno. In Grecia, che si rifornisce di sangue dalla Svizzera sin dagli anni '70, circa il 10% della popolazione soffre di talassemia, una malattia ereditaria del sangue che impedisce a chi ne e' affetto di donarlo.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7155 Messaggio da cippirimerlo »

PatBateman ha scritto:Ieri sono incappato su Rete4 nel documentario Made in Mediaset sulla Crisi attuale.

Fra gli esperti intervistati spiccavano Barnard, Brunetta e qualche Comunista Raccatato in giro.

Grazie al Cielo ho visto troppo poco per poter dare un'opinione.
a proposito di Barnard: non so se qualcuno di voi lo segue su twitter. Io ho cominciato da un po' e lo trovo preoccupante.
https://twitter.com/paolobarnard

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