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Istat, crollano gli ordini nell’industria (-15,3%) e nell’edilizia (-14%)
Le variazioni negative più marcate si registrano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-26,0%), nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-23,8%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-21,9%). Incrementi invece degli ordinativi riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 20 febbraio 2013
Gli ordinativi totali dell’industria registrano una riduzione congiunturale dell’1,8%, sintesi di un calo dell’1,3% degli ordinativi interni e del 2,5% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono del 3,7% rispetto al trimestre precedente. Secondo i dati dell’Istat nel confronto con il mese di dicembre 2011, l’indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 15,3%. Il calo tendenziale è il peggiore da ottobre 2009. Scoraggianti anche i dati nel settore delle costruzioni con un -14%, dato peggiore dal 1995.
I dati sull’industria. L’aumento più marcato si registra nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+11,4%), mentre il calo più rilevante si osserva nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-26,0%). Incrementi dell’indice grezzo degli ordinativi riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+11,4%) e la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+9,1%); le variazioni negative più marcate si registrano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-26,0%), nella fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-23,8%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-21,9%).
A dicembre il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, aumenta dello 0,8% rispetto a novembre, con una crescita dello 0,5% sul mercato interno e dell’1,5% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo registra una flessione del 2,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di dicembre 2011), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 6,3%, con un calo del 9,2% sul mercato interno e dello 0,5% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per i beni strumentali (+3,9%) e per i beni di consumo (+0,1%), mentre sono in diminuzione energia (-0,8%) e beni intermedi (-0,1%). L’indice grezzo del fatturato scende, in termini tendenziali, del 9,2%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi. Nell’intero anno 2012 il fatturato è diminuito del 4,3% rispetto al 2011. L’incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra – prosegue l’Istat – nel settore della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+25,1%), mentre la diminuzione più marcata riguarda le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-18,7%). Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali di industrie segnano variazioni congiunturali positive per i beni strumentali (+3,9%) e per i beni di consumo (+0,1%, con +2,5% per quelli durevoli e -0,4% per quelli non durevoli) e variazione negative per l’energia (-0,8%) e per i beni intermedi (-0,1%).
L’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in dicembre diminuisce in termini tendenziali del 7,2% per i beni intermedi, del 6,8% per l’energia, del 5,9% per i beni strumentali e del 5,5% per i beni di consumo (-7,1% per quelli durevoli e -5,1% per quelli non durevoli). In dicembre, nel confronto con lo stesso mese del 2011, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario – rileva ancora l’Istat – segna variazioni positive nei settori della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+25,1%) e delle fabbricazioni di prodotti chimici (+1,7%); le contrazioni più significative si rilevano nelle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-18,7%), nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-13,2%) e nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-12,4%).
I dati sull’edilizia. L’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è aumentato dell’1,6% a dicembre scorso rispetto a novembre. Nella media del trimestre ottobre-dicembre ha registrato una flessione del 3,3% rispetto al trimestre precedente. L’indice corretto per gli effetti di calendario, a dicembre 2012, è diminuito in termini tendenziali del 15,4% (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di dicembre 2011). Nella media dell’intero 2012 la produzione è diminuita del 14,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A dicembre l’indice grezzo ha segnato un calo tendenziale del 18,3% sullo stesso mese 2011. Nel confronto tra la media del 2012 e quella dell’anno precedente la produzione è diminuita del 14,0%. Si tratta, spiegano – del dato peggiore dall’inizio delle serie storiche (1995) e tiene conto sia della produzione di nuovi fabbricati sia della manutenzione.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995