[O.T.] Crisi economica

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dboon
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6286 Messaggio da dboon »

Samaras a rapporto dalla Merkel

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Econo ... 53522.html

qui servirebbe una bella foto di Dostum

aspettiamo che rientri dalla ferie... :roll:
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Helmut
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6287 Messaggio da Helmut »

Mr. G ha scritto:IN FONDO AL TUNNEL? LA GUERRA
di Piero Laporta
Ma anche no.
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repeat
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6288 Messaggio da repeat »

GeishaBalls ha scritto:
repeat ha scritto:
GeishaBalls ha scritto:ah, ora è tutto chiaro.

La colpa della crisi degli stati è del Fondo Monetario Internazionale (e del resto la colpa della crisi delle aziende è delle banche). Bene, ho chiaro cosa ci capisci.

Peccato perdere quel po' di informazione sana mischiandola con teorie che non so come definire.
No, per carità! Le Banche sono dei poveri agnellini! Non vorrei mai rovinarti la favoletta grazie alla quale ti addormenti ogni notte!
Buon riposo, GeishaBalls.

... e mi raccomando: sentiti in colpa e continua a pagare in silenzio. Da buon suddito quale sei.
Ma quale favoletta e quali sensi di colpa? Suddito? Ma di che parli senza elementi? (faccina con occhi spalancati)

Non riesci a contemplare il fatto che hai dei limiti. Parli di cose più grandi della tua comprensione e la cosa ti spaventa, così ci metti sopra una storia. Per chi ha la tua capacità di pensiero i tuoni sono creati da Giove o da Thor, il vento dal respiro di un gigante.
Guarda che sei tu, fra noi due, quello che pensa che il FMI diffonde il benessere e la felicità nel mondo. Io penso che la sua funzione fondamentale sia quello di asservire definitivamente il pianeta alla logica del neoliberismo e all'imperialismo delle multinazionali. E ci sarebbero anche dati e fatti a supporto di questa tesi che potresti leggere, se non avessi capito che SEI TU quello più interessato alla mitologia di Thor e Giove.
D'altra parte, mica devi dar retta a me! Fior di economisti, politici, giornalisti e premi nobel parlano di queste cose. Basta leggere e interessarsi un minimo, giusto per uscire dal "Pensiero Unico" e dalla mitologia di Thor dentro il quale sei, evidentemente, intrappolato.

La mia critica al sistema è radicale, ed essendo tale non accetta e non riconosce nessuna delle sue "istitiuzioni", FMI incluso. Puoi anche non condividerla, ovviamente, ma non puoi prendermi nè per scemo, nè per pazzo e nè per ingenuo.

Il mio diritto di critica si basa non sulla mia presunzione o sulla mia ignoranza, come tu vuoi far credere, ma sul mio non riconoscere i parametri che QUESTO SISTEMA ha usato e continua ad usare per misurare il (presunto) "benessere" di una società o del suo sistema economico.

Il PIL, ad esempio, per me, non misura affatto la "crescita" o la "ricchezza" di una società. Un sistema economico che si basa sul PIL è un sistema economico sbagliato. E' un sistema ANTI-economico!
Il CONSUMO, per me, non è la misura della "felicità" e del "benessere" di una società. Misura, semmai, la sua nevrotica frustrazione e la sua imbecillità! Più consumiamo e più sprechiamo; e più sprechiamo, più inquiniamo e distruggiamo risorse; e più inquiniamo e distruggiamo risorse, più ci spariamo sui coglioni. Ma - e questa è la beffa! - in questo assurdo modello di società anche l'inquinamento e la distruzione sono PIL... e quindi "benessere" e "ricchezza"! E quindi, VIVA L'INQUINAMENTO, perché darà lavoro e farà alzare il PIL! W il cancro, quindi, perché garantirà PIL! Viva la delinquenza, perché anch'essa è PIL! E Viva la guerra, perché non c'è cosa più "PIL" al mondo di una bella guerra (distruzione + ricostruzione)!

Porsi il problema della "crescita" o quello dell'uscita dalla crisi è un falso problema, secondo me. Posso sbagliare, ma la penso così. Ci dovremmo porre, semmai, il dilemma di come eventualmente risolvere i mali strutturali del sistema, non dei suoi effetti. Dovremmo, cioè, inventarci altri parametri per misurare il "benessere" di una società o la sostenibilità di un sistema economico. E qui entrano in gioco tanti di quegli elementi e tante di quelle variabili che non basterebbero dieci pagine per parlarne.
Uno di questi elementi, nel nostro caso particolare, è l'euro, per esempio. Ho già detto la mia su questa questione, non mi ripeterò. Un altro è il pieno ripristino delle funzioni e del potere delle democrazie in tutta l'Unione Europea. Ci sarebbe da rispensare il modo in cui produrre, puntando non alla "competitività" dei prodotti ma alla loro "efficacia", alla loro "durata" e alla loro ecosostenibilità. E' più utile produrre un televisore che si rompe dopo un anno o è più utile (e quindi efficace) produrne uno che duri almeno 10 anni? I teorici del consumo compulsivo ti diranno che, per il bene del PIL, è meglio produrne uno a prezzi "competitivi" che si rompa o sia obsoleto dopo un solo anno, così la gente poi dovrà comprarsene un altro, riavviando il ciclo dei consumi. La mia idea è opposta, ovviamente. Quel tipo di consumo e di produzione è SUICIDA. Serve solo al Capitale, non alle persone. E neppure alle risorse del pianeta, che - essendo finito - sono per forza limitate.
Ci sarebbe da parlare della politica energetica (anche comunitaria) che vogliamo fare nell'immediato futuro. Abbiamo il Sole, il vento e altri 10 modi diversi da cui trarre energia pulita e a poco prezzo: che vogliamo fare? Ci diamo una mossa oppure aspettiamo che il prossimo presidente degli USA faccia un'altra guerra per assicurare agli USA e a tutto l'occidente un'altra fonte di petrolio per i prossimi 30 anni?

Dovremmo provare a mettere al centro della nostra vita non il Capitale e la finanza ma la difesa della dignità della persona, la sua salute, l'ambiente in cui vive, quel po' di felicità che avrebbe diritto di trovare in questo mondo e in questa vita. Ci sarebbe bisogno di ripensare PROFONDAMENTE il ruolo e le dimensioni delle banche, di tornare a dare importanza ai dati reali dell'economia e della produzione e del consumo, e non a quelli "virtuali" del gioco speculativo in borsa o delle scommesse sui derivati. Potremmo investire in ricerca e sviluppo, potremmo riconvertire l'industria, producendo quel che ci serve davvero e buttando nel cesso quel che non ci serve più, e invece siamo ancora lì' a comprare caccia bombardieri e a progettare "grandi opere" completamente inutili o dannose (oltre che costose!).

Insomma, ci sarebbero davvero mille cose da fare e da pensare o ri-pensare... per farlo, però, bisogna smontare pezzo dopo pezzo tutte queste sovrastrutture e questi centri di potere che ci hanno messo sopra la nostra testa. Finchè comandano loro, noi non avremo mai voce in capitolo. In fondo, è questa la cosa che mi addolora di più: al di là del sistema economico e delle ingiustizie nel mondo, è triste e avvilente sapere di non contare mai un emerito cazzo e di non poter far nulla!

In questo devo dare ragione ad Helmut che, pur nel suo cinismo, è certamente onesto.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

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Helmut
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6289 Messaggio da Helmut »

repeat ha scritto: è triste e avvilente sapere di non contare mai un emerito cazzo e di non poter far nulla!
Non puoi fare nulla adesso, data la limitazione temporale della vita umana, ma puoi adoperarti per le generazioni future.

Tu non ne vedrai i frutti, ma porrai buoni semi per il domani.

E sarai un valoroso. :o
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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zio
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6290 Messaggio da zio »

Drugo ha scritto:Entro per la prima volta in questo topic.
minchia che due palle di citazione.
ma un bel link no eh?
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw

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zio
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6291 Messaggio da zio »

riporto un passo:
Nasce allora il Sudamerica moderno.
E cresce e si diffonde il mito di Rafael Correa, presidente eletto dell’Ecuador. Non un contadino indio come Morales, un sindacalista come Lula, un operaio degli altiforni come Chavez. Tutt’altra pasta. Proveniente da una famiglia dell’alta borghesia caraibica, è un intellettuale cattolico. Laureato in economia e pianificazione economica a Harvard, cattolico credente e molto osservante, si auto-definisce “cristiano-socialista come Gesù Cristo, sempre schierato dalla parte di chi ha bisogno e soffre”. Il suo primo atto ufficiale consiste nel congelare tutti i conti correnti dello Ior nella banche cattoliche di Quito e tale cifra viene dirottata in un programma di welfare sociale per i ceti più disagiati. Fa arrestare l’intera classe politica del precedente governo che viene sottoposta a regolare processo. Finiscono tutti in carcere, media di dieci anni a testa con il massimo rigore. Beni confiscati, proprietà nazionalizzate e ridistribuite in cooperative agricole ecologiche. Invia una lettera a papa Ratzinger dove si dichiara “sempre umile servo di Sua Illuminata Santità” dove chiede ufficialmente che il vaticano invii in Ecuador soltanto “religiosi dotati di profonda spiritualità e desiderosi di confortare i bisognosi evitando gli affaristi che finirebbero sotto il rigore della Legge degli uomini”.
Tutto ciò lo si può raccontare oggi, grazie alla bella pensata del Foreign Office, andati nel pallone. In tutto il pianeta Terra, oggi, si parla di Rafael Correa, dell’Ecuador, del debito immorale, del nuovo Sudamerica che ha detto no al colonialismo e alla servitù alle multinazionali europee e statunitensi.


dunque mettetelo a confronto con questo:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... colo=10432

dove, fra le altre cose, Riotta scrive:
"Pur di non andare alla sbarra a Stoccolma, Assange sceglie Correa, accusato nel rapporto 2012 di Freedom House di «reprimere la stampa nel suo Paese». Chi non è d’accordo con Correa non parla, radio o tv che sia. Ultima stazione radio chiusa Radio Net, il 6 giugno nella città di Ambadio, la quinta emittente censurata dal regime in due settimane. Le critiche al governo fanno scattare la chiusura della tv Morona Santiago, di una radio a Sucumbios, di un canale tv e radio della provincia amazzonica di Napo. La repressione è così diffusa che la Commissione diritti umani e la Commissione per la libertà di stampa dell’Organizzazione stati americani condannano l’Ecuador: per rappresaglia Correa impone ai ministri di non concedere più interviste a media indipendenti. Che Julian Assange, che tanti in rete continuano a ritenere Robin Hood che ruba notizie ai ricchi per darle ai poveri, abbia amici del genere suscita l’amarezza del ministro svedese Carl Bildt, da sempre impegnato sui diritti: in un tweet Bildt lamenta la furbizia con cui i militanti di Wikileaks mescolano il caso dei dossier diffusi a quello delle accuse di stupro. Sotto l’egida di Correa e con il plauso di Putin e del Venezuela di Chavez."

bene e ora fatevi un'idea dell'articolo postato in precedenza dove si fa l'agiografia di Correa.
quanto ad Assange, in altri tempi erano chiamate spie.
credo gli sia andata di lusso solo perché il materiale pubblicato era imbarazzante per le persone ma non metteva a rischio i rapporti fra gli stati. questa naturalmente è una mia opinione.
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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6292 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Helmut ha scritto:Non puoi fare nulla adesso, data la limitazione temporale della vita umana, ma puoi adoperarti per le generazioni future.
Bravo Helmuttone. Pensa che Lenin, raggiunta faticosamente la Svizzera nel 1915, riteneva pur avendo lanciato la parola d'ordine "trasformare la guerra imperialista in guerra civile" che forse la sua generazione non avrebbe visto la Rivoluzione. Pensava allora di prepararla in Svizzera o in Svezia. Poi gli è andata bene ma "spiritualmente" era pronto a sacrificarsi per le generazioni future.

Io domattina non faccio la Rivoluzione, preferisco stare a letto a poltrire. Come diceva Gaber: "Qualcuno era comunista perchè la Rivoluzione oggi no, domani neppure, ma dopodomani...sicuramente!"
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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GeishaBalls
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6293 Messaggio da GeishaBalls »

@ Repeat: ti invito a citarmi dove pensi che io dica che la finanza è tutta buona o che il sistema capitalistico è tutto buono.

Purtroppo - citando il maestro Helmut - quando i rivoluzionari da tastiera terminano la critica radicale dicono o "sono tutti uguali" oppure "sono tutti d'accordo" oppure "non cambierà mai nulla". Oggettivamente siete i migliori alleati dei conservatori.

Inoltre credo di conoscere un po' delle attività ed qualche persona della banca mondiale e non mi sono sembrata gente strana, o gente senza valori o gente che non sapesse i disastri del neocolonialismo. Poi lavorano in queste istituzioni per fare qualcosa, magari per le future generazioni come suggerisce il maestro Helmut.

Ho anche conosciuto qualche Banca di Credito Cooperativo e gente che ha preso un mutuo e non ho avuto l'impressione che fossero tutti coglioni, avvoltoi, sudditi.

Ma tanto chi ti smuove, attacchi un etichetta a chi ti parla e che bisogno hai di pensare? hai già la ragione infallibilmente dalla tua

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repeat
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6294 Messaggio da repeat »

Drogato_ di_porno ha scritto:
Helmut ha scritto:Non puoi fare nulla adesso, data la limitazione temporale della vita umana, ma puoi adoperarti per le generazioni future.
Bravo Helmuttone. Pensa che Lenin, raggiunta faticosamente la Svizzera nel 1915, riteneva pur avendo lanciato la parola d'ordine "trasformare la guerra imperialista in guerra civile" che forse la sua generazione non avrebbe visto la Rivoluzione. Pensava allora di prepararla in Svizzera o in Svezia. Poi gli è andata bene ma "spiritualmente" era pronto a sacrificarsi per le generazioni future.

Io domattina non faccio la Rivoluzione, preferisco stare a letto a poltrire. Come diceva Gaber: "Qualcuno era comunista perchè la Rivoluzione oggi no, domani neppure, ma dopodomani...sicuramente!"
Eh, ma su questo son d'accordo anch'io con Helmuttone. Sai come si dice, no? Roma non fu costruita in un giorno...

Il processo "rivoluzionario" sarà lungo, anche perché gli strumenti a disposizione, i mezzi, sono limitati. Il cittadino è stato, nel frattempo, derubato di poteri e di diritti e ci vorrà tempo e sudore prima di recuperare il terreno perso.
Però, su ogni singola questione e su ogni argomento sarà il caso di cominciare a ragionare re-interpretando "la lotta di classe" del secolo scorso come "lotta di popolo" contro le istituzioni e le leggi esistenti. Senza dogmatismi e senza "partito preso", ma solo guardando ai nostri interessi.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
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Painkiller
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6295 Messaggio da Painkiller »

Repeat, ti accorgi che sbraiti contro un sistema che, a tuo avviso, deruba i cittadini di poteri e diritti e poi sogni un sistema che quei poteri e diritti non li prevede proprio?

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Re: [O.T.] Crisi economica

#6296 Messaggio da Helmut »

repeat ha scritto: Il processo "rivoluzionario" sarà lungo
In primis, vi manca la base teorica.
Rivoluzione cosa...??? Su quale reale progetto sarà costruita la Nuova Società...???
(non dirmi il comunismo altrimenti dovro' ricorrere al solito pernacchione e chiudere la discussione :-D )

Secundis, non avete il personale rivoluzionario, la "minoranza organizzata", che dovrà sostituire la classe dirigente (politica, industriale, amministrativa, militare) attuale che dovrebbe essere spazzata via.

Tertius:non esistono la condizioni oggettive, perché adesso non c'é nulla più reazionario della classe salariata, la quale invece, secondo i dettami classici, dovrebbe guidare la Rivoluzione (casa proprietà, voli low-cost, Bot, Cct, calcio, supermercati pieni)

Quartus:non vi rendete conto che la Rivoluzione non potrà che avvenire con sistemi violenti, e voi non avete il carattere, il temperamento, la formazione pratica (non sapete nemmeno cosa sia un'arma e non avete alba di un minimo di inquadramento militare, disciplina gerarchica, attitudine al comando)

Conclusione: per questo giro (intendo epoca storica, quindi un arco temporale di 150-200 anni) siete destinati a prenderlo nal culo alla grande. :o

Consigli: preparate la via per il futuro, per altre generazioni.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6297 Messaggio da Helmut »

Drogato_ di_porno ha scritto:Pensa che Lenin, raggiunta faticosamente la Svizzera nel 1915
Le teorie di Lenin erano completamente scombiccherate, lui pensava di fare la rivoluzione in Germania, in un Paese dove la classe operaia é la più avanzata e cosciente, e invece se la ritrovo' (grazie a un fortunoso colpo di stato) nella Russia zarista, il Paese più agricolo e arretrato d'Europa.

Infatti, già nel 1920, fu costretto a chiedere capitali alle banche tedesche, americane, giapponesi per far ripartire l'industria. Con prestiti che dovette restituire, altrimenti avrebbero ridotto alla fame i russi, che già non se la spassavano bene.

Il comunismo era già fallito nel 1920, non nel 1989, come ci vuol far credere la bassa propaganda.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6298 Messaggio da Drugo »

zio ha scritto:
Drugo ha scritto:Entro per la prima volta in questo topic.
minchia che due palle di citazione.
ma un bel link no eh?
Questa non l'ho capita. :-?

Mi sembra che l'hai capito che non sono entrato qua solo per scrivere che era la prima volta che ci entravo
bensì per portare sul tavolo qualcosa..

..e comunque se un angelo e un diavolo ti parlano prima l'uno e poi l'altro della stessa persona immagino
che faticherai a far collimare le due immagini che ti farai dai discorsi..

probabilmente veritas in midi est..

(..non credo che l'Ecuador si sia mai inculato gli Svedesi finora, lo sgarbo nasce solo dal fatto che si sa tutti che il processo in Svezia è una farsa per poterlo estradare negli USA. Che agli Svedesi poi ora gli sia entrato sul cazzo l'Ecuador.. bè, ça va sans dire)
"Bè,forse sei arrivato al punto. Forse hai appena trovato la definizione di vero amore. Amore è quando uno vuole il suo buco tutte le sere,ma dalla stessa ragazza..” Welsh
""Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte." Konrad Adenauer

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Re: [O.T.] Crisi economica

#6299 Messaggio da repeat »

Painkiller ha scritto:Repeat, ti accorgi che sbraiti contro un sistema che, a tuo avviso, deruba i cittadini di poteri e diritti e poi sogni un sistema che quei poteri e diritti non li prevede proprio?
Quali "poteri e diritti" non prevederei, perdonami?

Il potere di arricchirsi senza limiti o di mandare in rovina senza pensarci due volte?
Sì, non lo prevedo!
Il potere o il diritto di distruggere l'ambiente o di privatizzare i beni pubblici?
Sì, non lo prevedo!
Il potere o il diritto di comandare centinaia di milioni di persone a mezzo decreti di una sedicente Commissione Europea?
Sì, non lo prevedo!
Il potere o il diritto di possedere CONTEMPORANEAMENTE industrie, banche, giornali e televisioni?
Sì, non lo prevedo! Non mi piacciono le concentrazioni. Che ci vuoi fa?
Il potere o il diritto di licenziare, di precarizzare o di condannare una generazione alla disoccupazione a vita?
Sì, non lo prevedo!
Il potere o il diritto di investire in cacciabombardieri, in TAV o in Ponti sullo Stretto?
Sì, non lo prevedo!
Il potere o il diritto di fare del PIL o del "debito pubblico" un metro di misura valido per stabilire se una società è ricca o no?
Sì, non lo prevedo!


Io vorrei dare al cittadino tutti quei poteri e tutti quei diritti che oggi non ha, chè sono quelli che gli servirebbero davvero per vivere meglio e in armonia con gli altri e con il mondo. Il potere e il diritto, cioè, che derivano da una libertà responsabile e dal bene comune. Dal rispetto delle leggi. Il potere e il diritto, in altre parole, di non vivere solo per incularsi a vicenda. Di produrre e consumare secondo intelligenza, e non secondo profitto. Il diritto di conoscere le cose e, quindi, di scegliere cosa fare. Il potere e il diritto di rappresentare istanze o farle rappresentare, dando o chiedendo conto delle cose fatte o da fare. La democrazia, insomma: come dovrebbe essere, e non come l'abbiamo realizzata. Una forma di democrazia più diretta e meno partitocratica o burocratica. Già con il web, oggi, è possibile fare molte cose. Una forma di democrazia partecipativa più spinta non è in contrasto con l'interesse del cittadino, anzi è l'esatto opposto. Potessimo decidere noi su tante questioni, e non i soliti noti, molte delle scelte fatte in passato sarebbero state differenti o migliori.
E invece siamo arrivati al paradosso che i cittadini votano contro il finanziamento pubblico dei partiti e i partiti, fottendosene del popolo e della democrazia diretta, si votano il rimborso elettorale, decuplicando i finanziamenti aboliti per via referendaria. Questa è la "democrazia" che abbiamo sotto gli occhi. Questa è la "democrazia" dove il potere e i diritti del popolo e del singolo cittadino non contano nulla.

E' "rivoluzionario" ciò che chiedo?
Sì?
Bene, allora sono un rivoluzionario. Scemo io che pensavo di essere solo un democratico.


E qui la chiudo e torno a parlare solo di crisi e di euro. Se ne avrò voglia...
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#6300 Messaggio da repeat »

Helmut ha scritto:
repeat ha scritto: Il processo "rivoluzionario" sarà lungo
In primis, vi manca la base teorica.
Rivoluzione cosa...??? Su quale reale progetto sarà costruita la Nuova Società...???
(non dirmi il comunismo altrimenti dovro' ricorrere al solito pernacchione e chiudere la discussione :-D )

Secundis, non avete il personale rivoluzionario, la "minoranza organizzata", che dovrà sostituire la classe dirigente (politica, industriale, amministrativa, militare) attuale che dovrebbe essere spazzata via.

Tertius:non esistono la condizioni oggettive, perché adesso non c'é nulla più reazionario della classe salariata, la quale invece, secondo i dettami classici, dovrebbe guidare la Rivoluzione (casa proprietà, voli low-cost, Bot, Cct, calcio, supermercati pieni)

Quartus:non vi rendete conto che la Rivoluzione non potrà che avvenire con sistemi violenti, e voi non avete il carattere, il temperamento, la formazione pratica (non sapete nemmeno cosa sia un'arma e non avete alba di un minimo di inquadramento militare, disciplina gerarchica, attitudine al comando)

Conclusione: per questo giro (intendo epoca storica, quindi un arco temporale di 150-200 anni) siete destinati a prenderlo nal culo alla grande. :o

Consigli: preparate la via per il futuro, per altre generazioni.
Io mi preparo semplicemente a far valere i miei diritti e a scegliere e a decidere il 100% di quel che posso scegliere e decidere io personalmente, senza delegarlo ad altri. Altri strumenti non ho; non me ne hanno lasciati. Non posso neppure votarmi il deputato che più mi piace o mi convince, grazie a questa legge elettorale di merda che ci troviamo. Lo stato dell'arte, come si dice, rasenta la deriva elitaria e assolutista. Siamo al numero chiuso, al club esclusivo.
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