hermafroditos ha scritto: ↑29/10/2022, 10:05
Azophfaz ha scritto: ↑28/10/2022, 17:31
hermafroditos ha scritto: ↑28/10/2022, 14:12
Synaesthesia ha scritto: ↑28/10/2022, 13:58
In America prevale il forte senso di patriottismo e devozione alla Costituzione, cosa che ormai, in questo paese abbiamo perso da anni.
Ognuno, ormai, pensa solo ai fatti suoi, e come va va.
Domani il pazzo del Cremlino potrebbe buttare una bomba sulle nostre teste, e ci sarebbe ancora gente che pensa ai cazzi suoi come se niente fosse.
Leggo ancora di gente che spende 2000-5000 Euro al colpo per comprare un telefono o un computer con una Mela di merda stampata sopra, e poi piangono miseria su IG o FB o fanno i falsi moralisti, mentre postano foto di vacanze a Dubai o quant'altro su IG.
Non abbiamo più un senso di civiltà, di pudore e di riguardo nei confronti del prossimo.
La nostra Costituzione andrebbe riscritta da cima a fondo. Punto.
Abbiamo lasciato questo paese in mano a gente che non trova manco il cazzo nelle mutande (cit. Salvatore Conte), gente della buon ora che ha pensato solo a fare i beati cazzi suoi e, che ha, indirettamente, "iniettato" quel senso del I don't give a fuck alla stragrande maggioranza degli Italiani.
La politica degli ultimi 20 anni si potrebbe riassumere in questo modo: quando c'erano la Sinistra e PD, hanno fatto acqua da tutte le parti, con le loro metafore e chiacchiere da sinistroidi perbenisti del cazzo. Poi sono arrivati i Grillini che hanno aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno, rovesciando olio da tutte le parti con le loro riforme e con il loro santo RDC. E adesso la Meloni si ritrova a dover "camminare" su una pozza larga di acqua e olio e, si sa, acqua e olio non si lavano facilmente via.
Ormai l'Italia è come il Titanic: va tutto a fondo, piano piano.
Oggi c'è la Meloni, domani Renzi e Calenda.
Non cambia assolutamente niente, finchè la gente non fa vedere i pugni.
Gli US sono nati nel 1776 come repubblica, noi nel 1861 come monarchia.
Abbiamo un problema culturale gravissimo e con radici profonde, segnato dalla mancanza e di senso della collettività e di consapevolezza del bene comune. Siamo fondamentalmente tutti discendenti di servi della gleba e bottegai che vivevano in città fantasma popolate solo da preti e suore.
Il fascismo poi ha tentato di creare ex nihilo il mito della patria, i risultati abbiamo visto quali sono stati.
Questi due commenti mi sembrano un piangersi addosso, tanto e male.
Sono gli USA che hanno un problema culturale gravissimo, basterebbe guardare i fatti, quello che è successo in quel Paese solo negli ultimi 2-3 anni. Tra proteste, violenze e dulcis in fundo una quasi guerra civile, l'assalto in quello che ancora viene definito come il cuore della democrazia. E molte altre cose avverranno in quel Paese a breve. Sono però sicuro di una cosa, ci sarà sempre qualcuno che li definirà come Paese culturalmente idoneo a spargere esempi di principi morali e democratici
Gli usa sono un Impero morente al collasso economico, noi siamo un Paese satellite dell'impero morente. Guardando la storia possiamo vedere cosa succede ai Paesi satellite, o più in gergo vassalli di un impero che cessa di esistere.
Quando muore un impero i Paesi satelliti si salvano, a volte si affrancano ad un nuovo Signore e padrone, a volte diventano addirittura indipendenti sfruttando occasioni per mutare la propria struttura. Quindi allegria.
Per quanto riguarda la discendenza Italica. Il professor Barbero si incacchierebbe per questo tuo commento irriflessivo sui bottegai e servi della plebe, perché i popoli italici discendono direttamente da coloro che hanno instaurato le basi di quella che oggi chiamiamo civiltà. La lingua, l'alfabeto e regole di diritto, sono solo alcune delle innumerevoli cose che il mondo ha ereditato dalla civiltà romana.
Alessandro Barbero è un medievista affetto da manie di grandezza, quando esula dal suo campo di competenza spara castronerie a livello di qualunque divulgatore improvvisato. Non farei troppo affidamento a quello che dice.
Tra il 476 d.C. e il 1861 sono successe un bel po' di cose, sicuramente alla vigilia dell'Unificazione agli staterelli della Penisola era rimasto ben poco della grandezza di Roma sotto Ottaviano Augusto o Traiano.
Gli US non saranno *morenti* fin quando avranno la supremazia tecnologica e militare a livello globale. Sono sicuramente in una fase di grande decadenza.
hermafroditos ha scritto: ↑29/10/2022, 10:05
Alessandro Barbero è un medievista affetto da manie di grandezza, quando esula dal suo campo di competenza spara castronerie a livello di qualunque divulgatore improvvisato. Non farei troppo affidamento a quello che dice.
Tra il 476 d.C. e il 1861 sono successe un bel po' di cose, sicuramente alla vigilia dell'Unificazione agli staterelli della Penisola era rimasto ben poco della grandezza di Roma sotto Ottaviano Augusto o Traiano.
Gli US non saranno *morenti* fin quando avranno la supremazia tecnologica e militare a livello globale. Sono sicuramente in una fase di grande decadenza.
tralasciando la parentesi sul Prof Barbero che rientra nelle opinioni personalissime.
La tua risposta è vezzosamente ripiena di straordinaria mistificazione.
La storia e la discendenza di un popolo è il complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di una moltitudine di individui o di un gruppo etnico che condivide un bagaglio culturale simile, in relazione alle varie fasi di un processo evolutivo o ai diversi periodi storici o alle condizioni ambientali. Queste si tramandano. Quando parli di discendenza è come guardare un albero, ed è inutile che tu punti il ditino su un singolo ramo (servi della gleba e bottegai) come tu hai indicato per soffermarti su un esempio che tu reputi negativo, solo per generalizzare. Noi non discendiamo solo da quello ma anche da quel ramo. Fa parte di un bagaglio culturale molto variegato durante le differenti epoche storiche Siccome il processo evolutivo di una cultura si configura in molti rami che andranno ad intrecciarsi lungo il corso delle generazioni di un popolo.
Sarebbe bastato che leggessi poche righe del mio post per comprendere.
i popoli italici discendono direttamente da coloro che hanno instaurato le basi di quella che oggi chiamiamo civiltà. La lingua, l'alfabeto e regole di diritto, sono solo alcune delle innumerevoli cose che il mondo ha ereditato dalla civiltà romana.
Senza quei popoli antichi che hanno messo le fondamenta oggi non saremmo quello che siamo.
Puoi indicare una cosa negativa di una cultura presa nel mezzo, ma l'albero ha portato grandi cose, di cui tutti i popoli hanno beneficiato per costruire. Si chiamiano le fondamenta, quando costruisci una casa inizi con le fondamenta o la tua casa crolla.
Un esempio di cattive fondamenta sono proprio quelli che tu prendi come esempio positivo. Gli americani...
Io capisco che c'è una gran voglia di tafazzare perché alcuni ancora non hanno accettato il responso elettorale, ma da qui a farmi paragoni improponibili, parlando di arretratezza culturale, mettendo in parallelo un altro popolo come quello americano, ed elogiando la loro cultura,

Quando nel 2022 ci sta ancora il far west in quel Paese, stragi scolastiche ecc
Se oggi al posto di Meloni ci stava il signor Letta, si sarebbe parlato di cultura Italica come eminente cultura di grandiosa storia, e oggi sarebbe

un nuovo "rinascimento"
