Ciao A. grazie, caffè pagato!!! Peccato che quest'anno non potrò fare un altro stupendo capodanno da te e la tua bellissima moglieKrystalClub ha scritto:
Credo di non svelare un segreto se dico che dal mio osservatorio privilegiato in consolle dj, ho avuto occasione di vedere Kap “all’opera”, e c’è poco da fare: chi sa muoversi, chi è a proprio agio, chi sa interpretare le dinamiche, chi ha la capacità di anticipare, chi legge la psicologia altrui è mille passi avanti.
Lui lo sa fare.
Non vuole essere un panegirico; il punto è che Kap sa far sentire importante la donna che lo accompagna.
......Cosa poi accada nelle playrooms non è dato sapere, ma quando vedo che due persone riemergono abbracciate, con i capelli arruffati, e ridendo…posso arguire che tanto male non debba essere andata.
Il punto è –e concordo in pieno con la teoria del mio amico Kap- che se una coppia si siede su un divano, impermeabile ad ogni input, scansando qualsiasi occasione di socializzare, criticando l’abbigliamento di questa, l’acconciatura di quest’altra, la sguaiataggine di quella che balla sul palo…alla fine della serata si sentirà inevitabilmente frustrata.
La conclusione è che ci si deve saper adattare agli ambienti: se vado alla sagra, urlo, brindo col rabosello e faccio casino; se vado in un ristorante tre stelle Michelin, mi metto la cravatta e mi godo un ambiente raffinato.
Bisogna essere tanti piccoli Zelig.

Detto questo al mio caro amico, devo dire che, come spesso accade, ha centrato in pieno su un punto: la tua donna, la donna che ti accompagna, deve essere la numero 1! Anche se non lo fosse fisicamente deve sentirsi tale, avere l'attenzione del compagno e anche - se necessario - la sua concreta protezione (non una stanca protezione obbligata), solo così si lascerà andare, parteciperà al gioco non passerà la serata a guardare come tu guardi le altre. Certo le coppie "stagionate" e con questo non mi riferisco all'età ma alla perdita del divertimento nella coppia per cercarlo fuori, oppure singole "accompagnate" da prestanti maggiordomi, non possono capire o rideranno ma almeno è necessario che esigano il rispetto (se non sei cuckhold, dare in pasto la propria donna a orde di singoli infoiati solo perchè ci "risolvono un problema" non lo è). Nessuno pretende che scopare con la/il proprio compagna/o possa esser come farlo con una novità, appena conosciuta (mi riferisco a livello di adrenalina non sentimenti e prestazioni) ma si deve fare in modo che lei/lui possa partecipare del tuo piacere con l'altra/o, bisogna parlare, capirsi, condividere. Questo io credo di farlo con ognuna delle persone che mi hanno gratificato della loro compagnia nei privè negli ultimi quattro anni (anche con le amiche di due o tre sere), che non mi stancherò mai di ringraziare per quello che mi hanno dato e che mi onorano quando le sento dire (vero o non vero non mi importa): "certe cose riesco a farle solo con te". Vedete, ognuno di noi ha diritto di sentirsi unico, almeno ognuna di quelle persone che credono che l'amor proprio non sia solo una parola.