Stavolta eravamo l'unica coppia, dunque tutta l'attenzione dei singoli si è concentrata su di noi etc. La cosa memorabile, in assoluto, è stata la bigliettaia all'ingresso: al momento di entrare, questa sobria signora di mezza età , dopo averci dato un'occhiata veloce, si premura di comunicarci, con fare scettico, che "questo è un cinema a luci rosse". Saremmo tentati di risponderle che lo sappiamo meglio di lei (fosse la prima volta che ci entriamo

ho anche delle recensioni scritte), ma ci limitiamo a sorridere e annuire. Lei peró insiste, sempre più incredula e sempre più scettica, domandando con apprensione "ma voi... siete ventenni, vero?". Siccome (arrotondando per eccesso e per difetto) siamo effettivamente ventenni, con molta perplessità la bigliettaia stacca due ingressi omaggio e ce li consegna. Non credo si sia ancora fatta una ragione che due individui così apparentemente perbene abbiano davvero messo piede al Garden, così come noi ancora non ci siamo fatti una ragione di come una signora così smaccatamente perbene possa davvero lavorarci dentro in maniera serena.