1) Rudolf Erich Raspe: Le avventure del barone di Mà¼nchhausen.
c'è qualcosa di geniale in quel libro, uno che e spara talmente grosse da non doversi preoccupare di essere credibile. e una freschezza disarmante.
2) Signor Malaussène di Danièl Pennac: partenza folgorante. Ricordo che lo comprai nella libreria di facoltà appena prima di andare a fare un esame. Mi misi a leggerlo sulla panchina.. e all'esame mica ci andai quel giorno. il nome di quell'esame non me lo ricordo, il nome del libro invece sì: quindi scelsi bene.

3) Middlesex di Jeffrey Eugenides. Dovrei dire il perchè, immagino, ma non ce l'ho un perchè. C'è peró un aggettivo che mi sentirei di spendere: lieve.
Comunque secondo me ogni buon libro ha dentro un appuntamento con ciascuno di noi, solo che nessuno ci ha detto il giorno.. se ci va bene e lo azzecchiamo, beh, sono colpi di fulmine. Coi libri come coi dischi.
Una mia amica un giorno mi disse: quando leggo un libro come quando vedo un film cerco in esso qualcosa di me stessa, con certi libri lo faccio al punto di arrivare a cambiare me stessa pur di ritrovarmici..