[O.T.] Marco Travaglio

Scatta il fluido erotico...

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docu
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#466 Messaggio da docu »

e come hanno occupato il vostro paese?

non ci vuole chissa che per saperlo ... basta conoscere la storia ...

dopo garibaldi arrivano i mericani ...

e che fecero per penetrare nel nostro territorio?

il tallone d'achille dell'italia ... si chiama "sicilia" ... quella sembrerebbe essere la strada per arrivare prima a fermare il cuore del paese

leggete pure ...

La relazione di Nicola Tranfaglia al convegno di Palermo sui rapporti tra mafia, Vaticano e neofascismo nei documenti americani e italiani 1943-1947

Palermo 3 giugno. La sede del convegno è l'Aula magna della Facoltà di Lettere, il padrone di casa il preside Giovanni Ruffini, che con Salvatore Lupo, ordinario di Storia contemporanea è l'artefice di questo incontro, che vede seduti ad un tavolo storici e studiosi, impegnati a fare luce sulla verità dei fatti che riguardano la storia della nascita della nostra Repubblica, tra luci e ombre. Un'Aula magna gremita di gente di tutte la fasce di età , accomunate dal desiderio di recuperare la memoria storica, quella che permette ad ognuno di noi di guardare al futuro con le idee chiare. E in quest'ottica si inquadra la bella Antologia di Nicola Tranfaglia, silloge, documentario attento e accurato sulla nascita della Repubblica italiana e la Sicilia è al centro di questa antologia di documenti, utile per capire tale evento storico. Il primo intervento è quello del professore Lupo, attento studioso di quel periodo che ha segnato la nostra storia.
"La repubblica italiana- esordisce- , la nuova Italia non nasce indipendente ma sotto l'occupazione americana, che ci fa capire come la resistenza al fascismo abbia riscattato la sconfitta ma non del tutto, l'Italia resta un paese soggetto a tale occupazione che perdura dal '44 al 47'e poi segna il passaggio del nostro paese al Patto Atlantico". La sua formula del "doppio Stato con una doppia fedeltà " è interessante, indica accordi segreti tra un pezzo di Stato italiano e i servizi segreti americani. L'Italia si presenta come un paese sconfitto e l'Italia nel mezzogiorno non è certo un'Italia resistenziale. I tentativi al sud di arrivare ai livelli del centro nord non reggono, il movimento contadino, che parte in Sicilia dopo il 46', non è la resistenza italiana al fascismo. Nel Mezzogiorno di fatto non c'è stata la resistenza, quindi da qusto punto di vista il sud non riflette e non rappresenta i partiti di massa: socialisti, comunisti e cattolici. "Questo il contesto- dice Lupo- nel quale nascono logiche di potere occulte che tendono a reprimere la libertà di scelte politiche chiare. Al nord si assiste allo scontro tra democrazia cristiana e comunismo, al sud si cerca di costruire una rete clandestina per sconfiggere il nemico comune, i comunisti! Ecco quindi dopo la guerra la nascita di gruppi combattenti italiani anti-comunisti, infiltrati dalla Decima Massa. Il personaggio Paolo Borghese, esperto conoscitore di tecniche di sabotaggio navale si lega a tale tentativo".

Si arriva al PACTUM SCELERIS, lo scellerato accordo tra mafia e americani per lo sbarco in Sicilia degli alleati. I documenti scoperti in tal senso indicano chiaramente questo elemento. Gli americani non sanno che cos'è la mafia ma la cercano per avere ordine e utilizzare il minor numero di soldati. Il loro modello è quello di una società primitiva, che in realtà si presenta complessa e genera conflitti. Il ricorso all'Alta mafia è un punto di partenza, si presenta come una destra separatista, filo fascista. E il mandato viene dato a Salvatore Giuliano, bandita separatista e fascista! Bandito per noi, colonnello per gli americani! Occorre creare un accordo tra destra e democrazia e per saldare tale accordo, per costruire questa logica, la strage di Portella della Ginestra! I conti storici tornano, le carte parlano chiaro: l'intenzione americana era quella di organizzare movimenti neo fascisti a vantaggio di quella causa, quindi guardano con accondiscendenza all'Alta mafia e alla destra separatista. L'alta mafia è un movimento politico, gli americani cercano la classe dirigente, la intravedono prima nella mafia e poi nella chiesa. " L'asse tra America e la destra- conclude Lupo- sta alla base della nascita della nostra Repubblica ma era davvero così democratica?" Lo studioso Ernesto Burgio, il secondo ad intervenire al dibattito, esordisce dicendo che l'analisi fatta da Lupo è seria e documentata. I documenti americani e italiani, che vanno dal 1943 al 1947, presi in esame dimostrano i rapporti che intercorsero tra Borghese e personaggi americani e lo stesso Andreotti, legato ai servizi segreti americani fin dal 1946. Un altro principe risulta citato, Valerio Pignatelli, che si trova a coordinare una serie d' informatori al sud. Sbarco degli americani e strage di Portella della Ginestra: stessa regia occulta! I documenti dimostrano i collegamenti tra Cosa nostra americana e la mafia siciliana e i servizi segreti. Questi i giochi di potere, sbarco e strage, i due eventi sono complementari, s'inquadrano nello scenario della mafia locale e và oltre.

"E'la prima strage di Stato quella di Portella della Ginestra"- Burgio è categorico- personaggi oscuri come Borghese, Pignatelli, il principe Alliata erano collegati ai servizi segreti americani!". In 60 anni di storia risulta evidente la strategia imperiale dell'America. Ancora oggi tragicamente attuale. Lino Buscemi, il terzo studioso ad intervenire, punta il dito contro la censura di entrambi i paesi "Abbiamo avuto negati per decenni l'accesso a queste carte e misteri da chiarire ce ne sono ancora molti. Il ruolo della mafia nello sbarco in Sicilia degli americani era quello di controllare il territorio, per mantenere l'ordine e creare una classe dirigente vicina alle loro aspettative. La prima vera strage dell'Italia liberale fu quella di Portella della Ginestra, 24 morti, strage di Stato, con un piano politico mafioso!". La strategia della tensione in rapporto alla posizione strategica della Sicilia, in un'area del Mediterraneo da tenere sotto controllo. Ci fu L'ordine di dire ai signori mafiosi, ai separatisti: sbloccatevi! Il separatismo non lo possiamo accettare. E sono gli Anglo- americani che consigliano di fondare un fronte autonomista, preludio alla concessione della grande autonomia regionale, che noi tutti conosciamo e che soddisfa grandemente le esigenze di "autogoverno". E'un periodo truce, oscuro per la storia e tali cose sono avvenute col silenzio colpevole di chi in quel momento aveva il dovere d'intervenire. Ci sono due lettere del segretario comunista Montalbano indirizzate a Togliatti, il 27 ottobre del '44, lettere rimaste senza risposta e poi sottratte all'attenzione degli studiosi. La strage di Portella doveva essere rimossa, non ci doveva essere alcuna risposta da parte del primo ministro della Repubblica. Poi l'Alta mafia sono diventati sottosegretari di Stato, deputati, senatori, tutte "onorevoli" persone! Un vero riciclaggio e l'avviso dell'Alta mafia è chiaro: se il governo italiano non si prende cura della Sicilia, ci saranno altra stragi. Si fece credere ai separatisti che la Sicilia poteva diventare la 49 stella americana. Se non si ha memoria di questo, dice Ugo Oietti, un grande scrittore d'inizio secolo, il popolo italiano è un popolo di contemporanei! Perché non ha memoria. La testimonianza di un altro studioso dell'argomento, Giuseppe Casarrubea, preside di una scuola media a Partinico, il quarto ad intervenire al simposio. Procede per punti.

Sono sei, estremamente importanti. Il primo riguarda la questione degli agenti. " Nella Sicilia degli anni che vanno dal '43 al '48, gli agenti hanno una funzione abbastanza decisa. Sono ben pagati dal dipartimento di Stato americano per non vanificare l'esperienza dell'occupazione. Questi signori sono citati ampliamente nell'Antologia di Tranfaglia, che rappresenta per noi studiosi dei fatti un incipit, una fase di avvio preliminare per future ricerche. Il suo libro, infatti, non è un libro che conclude ma che apre un percorso, che è fondato sotto il profilo scientifico, in quanto ci sono corrispondenze di fonti, che vengo a certificare". A titolo esemplificativo Casarrubea cita, come conferma alle ipotesi formulate nella documentazione, un rappresentante della Decima Massa, un tale Nino Cuttazzoni (spero che la voce non gli arrivi, ndr) , che comandava il battaglione Pega, un battaglione ricavato dalla Decima Massa, ultrà specializzato in certe operazioni. Con l'obiettivo non tecnico ma politico del sabotaggio, con l'uso di strumentazione tecnica, funzionale al raggiungimento dell'obiettivo politico. Che nel caso specifico era la lotta contro il partito comunista. Uomo quindi della destra ultrà , che dà vita ad un esercito clandestino anticomunista. Scrive infatti: Abbiamo a disposizione armi, depositi al completo, faccio contattare anche gruppi di nuotatori paracadutisti dal sud!
Altro esempio. Altro nome. "Da altri documenti sappiamo che il battaglione Vega aveva al suo interno un personaggio di nome Salvatore Sapienza, di Montelepre, che si esercita come parà a Verona e che è imparentato con alcuni membri della banda monteleprina, tra cui Giuseppe Sapienza. Questo signore se ne stava a Verona e per circa 8 mesi si era esercitato nell'uso delle armi per guidare i gruppi dei battaglioni Vega, certamente presenti in Sicilia, anche con un altro personaggio citato dai documenti, un certo Fortunato Colbani (speriamo che la voce non gli arrivi, ndr). L'Alta Mafia non solo è presente in Sicilia con Calò Vizzini, Genco Russo etc.. Ci sono anche nomi di persone autorevoli saliti poi ai vertici del comando! Questi signori che sono dell'Alta mafia fanno un'operazione importante sotto la guida del generale Giuseppe Castellano, quello che firma l'armistizio e poi dà origine alla nascita del percorso statuale in loco. Questo signore convoca tutti i capi mafia , come risulta da fonti di documentazione, resi noti dalla desecretazione alle carte. I rappresentanti dell'alta mafia convocati da Castellano fondano un partito politico, il fronte democratico dell'ordine siciliano, presidente don Calò Vizzini con il compito di mettere ordine nelle cose siciliane. Giustamente è stato detto: Gli americani trovano la Sicilia in un grande disordine" e veramente volevano mettere ordine. Commettono solo il "piccolo" errore di fare in modo che siano i capi- mafia a mettere ordine sociale e la pax in Sicilia costa molto sangue! Perché l'alta mafia che decide era perfettamente d'accordo con l'esercito e con le forze di occupazione, che avevano assieme concordato il progetto dell'ordine futuro della Sicilia. Quell'ordine che invece le sommosse popolari, le conferenze, i bisogni cercavano di impostare su un piano diverso.

Casarrubea conclude cosi ad ulteriore chiarezza " Non c'era solo la spia di Giuseppe Pazienza del battaglione Vega. Abbiamo una fonte archivistica parallela, che si chiama Fonte di documentazione del SISS via Appia, Roma., consultata per conto del giudice Guido Salvini dallo Storico Aldo Giannuli. Il quale ha dimostrato che la banda di Salvatore Giuliano non era che un plotone di esecuzione agli ordini del generale della Guardia nazionale repubblichina di Salò, rispondente al nome di MARTINA (non so se è vivo, speriamo che la voce non gli arrivi), il quale aveva a sua disposizione appunto un nucleo, da cui dipendeva la banda di Salvatore Giuliano. Quindi questa favola che Giuliano era il bandito analfabeta, che Giuliano aveva fatto la strage, che dietro di lui forse c'era qualcuno che gli aveva armato la mano, che ci sono tanti misteri, non regge più rispetto ai dati della ricerca. Perché noi ci siamo rotti l'anima per trovare nomi, cognomi, piste e indirizzi che ci aiutino in un percorso di superamento della Sicilia misteriosa, affinché ciascuno abbia la competenza e la consapevolezza di ciò che realmente è accaduto". E'il turno dello storico Giuseppe Carlo Marino, quinto intervento al dibattito. Il grande tema del libro di Tranfaglia. "E'una raccolta di documenti notevoli, questo il suo merito fondamentale, che lancia una serie di spunti e di ipotesi interpretative con l'intento di mobilitare curiosità . Un titolo, Come nasce la Repubblica, non soltanto ad effetto. Mi pare che voglia dire che la nostra Repubblica nasce circondata e permeata dal mistero.Con il quale noi storici ci confrontiamo costantemente, come i filosofi fanno nella ricerca dell'essenza, della cosa in sé. E qual è la cosa in sé, l'essenza della storia della Repubblica? Probabilmente esiste ma esiste al di là di quello che finora è stato scritto e di quello che ancora sappiamo.

Il rapporto con il mistero che abbiamo come storici è il rapporto faticoso e difficile, come archivi chiusi, documenti smarriti, testimonianze reticenti. E' con tutto questo che ci troviamo a lottare, la ricerca delle tracce, degli indizi e dagli indizi possiamo arrivare alla costruzione di sensate ipotesi interpretative, che rappresentano, al di là della verità assoluta, qualcosa di più rispetto al già detto, al sentito, al conosciuto e comunque una spia storiografica a cercare ancora. Questo è l'impegno della costruzione alla verità e mi pare che il libro sia funzionale a un obiettivo di questo tipo. "Cita una sua personale esperienza di scrittore degli eventi della storia d'Italia. Strage di Portella della Ginestre. Si trova di fronte un giovane di 24 anni, Salvatore Giuliano, un uomo di poca cultura, che di colpo diventa filo-americano di ferro e si sente autorizzato a scrivere a Truman, dove si proclama capo di un esercito di guerriglieri pronti a scendere in campo per la difesa della democrazia minacciata dai comunisti. Ma chi aveva messo addosso a questo contadinotto, ignorante, una casacca di anticomunismo e addirittura una casacca di guerrigliero per la democrazia? Usa nelle lettere un linguaggio da Intelligence, da servizi. Qualcuno gliele aveva scritte queste lettere agli americani con questa terminologia: democrazia, lotta per la libertà , il comunismo minaccia le libertà dell'occidente. "La CANEA ROSSA è un termine che trovo nei documenti dei servizi e in affermazioni attribuite ai fascisti. Anche Giuliano parla di Canea Rossa.
Non mi convinceva che questo fosse diventato di colpo un esemplare di fiero anticomunista per sua scelta personale, per sua evoluzione ideologica. Così come non mi convinceva il fatto che a sparare sui contadini fosse stato solo lui. Lui in fondo era il Robin Hood dei contadini. Come poteva trasformarsi di colpo in giustiziere, da uomo del popolo diventare uno che spara sul popolo? Si da perdere la faccia, di buttare a mare la sua personale tradizione di bandito! E non mi convinceva neanche che la responsabilità esclusiva della strage fosse solo della mafia. In realtà scopro che scopo della strage era quello di creare una grande provocazione per potere buttare i comunisti fuori dalla legalità . Un'operazione che fa parte di una strategia mediterranea dell'imperialismo americano. I fatti siciliani vanno collegati ad uno scenario più vasto, come testimoniano le lettere di Montalbano a Palmiro Togliatti.

I due grandi leaders della storia politica nazionale, Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi, sono entrambi consapevoli del fatto che l'Italia vive una condizione di libertà vigilata. Entrambi sono consapevoli delle condizioni terribili della sovranità limitata". Lo storico conclude il suo intervento spiegando che la sovranità limitata in quel periodo era una doppia sovranità limitata. Non soltanto quindi nei confronti dell'impero informazione degli USA ma anche nei confronti del Vaticano, che era la struttura portante, dominante della società italiana. Aveva in mano la società italiana. Doppia sovranità limitata. E in questi giochi s'inserivano vari personaggi. Come Giulio Andreotti, che in una lettera ai servizi segreti americani OSS il 19 febbraio scriveva alcune rivelazioni fatte da De Gasperi. Era quindi un informatore dell'OSS (ufficio dei servizi strategici), l'odierna CIA. Ed era contestualmente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Qualcuno lo aveva messo a fianco di De Gasperi per controllare e riferire che cosa stava facendo. E De Gasperi lo sapeva benissimo! Atro episodio emblematico. Pio 12°, anticomunista in modo feroce ma siamo nel '46 e non esclude la possibilità che i comunisti, i socialisti e la democrazia cristiana si presentino insieme alle elezioni, purché il partito comunista e socialista siano considerati un partito solo, in modo da garantire alla DC pari rappresentanti rispetto ai due partiti della sinistra. Stupefacente infine il fatto che la Sicilia, l'autonomia siciliana, nasce dalle lotti popolari e dagli impegni di massa e però fu anche decisa e sostenuta a tavolino da un incontro dell'Alta mafia, di cui esiste un documento assai esplicito. E' stato un verbale, che ne conteneva un altro, del console americano Alfred T. Nester (console a Palermo dal '44 fino alla fine del '46). Questo documento conferma quanto detto. "Confrontiamoci col mistero e probabilmente la nostra consapevolezza della realtà e la nostra attrezzatura su come affrontarla migliorerà ".Le conclusioni a Nicola Tranfaglia.

Il quale ringrazia la Facoltà di Lettere e Salvatore Lupo per avere organizzato a Palermo questo dibattito, che a lui stava molto a cuore. Non soltanto perché la Sicilia è al centro di questa Antologia di documenti ma anche perché dimostra l'importanza del fatto che la Sicilia sia stata la prima regione italiana separata, dopo la caduta del fascismo. L'Antologia fornisce a tutti gli studiosi, non solo italiani, la possibilità di partire da questi documenti e dalle note che sono state scritte ai documenti per andare avanti nella ricerca. Il problema del ruolo di Giulio Valerio Borghese e dei fascisti. Non dei neofascisti. "Perché questi erano fascisti e lo sono rimasti dopo la liberazione, in tutta la fase di lotta al partito comunista, che si è svolta in Italia in quegli anni. Io non credo affatto che con la situazione italiana tra il 1945 e il 1951 non ci sia stata nessuna attività di questi gruppi. Ne abbiamo tracce sia negli archivi italiani che nella memorialistica di attività che vengono svolte da questi gruppi. E Borghese è un personaggio importante, di cui non abbiamo una storia critica. Andrebbe studiato meglio e di più. E'un uomo che aveva tutta una serie di competenze tecniche, è un uomo che aveva dietro questa Decima Massa, con un vincolo di fedeltà molto forte al comandante. E Borghese, non bisogna dimenticarlo, è poi l'uomo che nel 1970 arriva vicino al golpe. E si ferma soltanto dopo aver ricevuto una telefonata, su cui non riferirà mai che ha la forza da indurlo a tornare indietro. Questo è un altro fatto storico che non possiamo ignorare della storia italiana. Quindi dobbiamo andare avanti nella ricerca". Tranfaglia rende omaggio al sistema democratico americano che ha permesso la desecretazione ogni anno di nuovi documenti. Mentre in Italia i documenti dei servizi segreti non sono disponibili, esiste ancora il segreto di Stato. L'unico tentativo di eliminarlo venne fatto da Prodi, Presidente del Consiglio nel 1998, che inviò una direttiva alle amministrazioni dello Stato di abolire i vincoli alla consultabilità degli atti. Ma gran parte della amministrazione dello Stato non rispose a Prodi e comunque non rese affatto disponibile la documentazione, utile per capire tutta una serie di elementi e retroscena della nostra Storia.

"Soltanto l'anno scorso è stato girato dalla parte giusta - ci ricorda Tranfaglia - l'armadio della vergogna, in cui c'erano tutti i fascicoli contro i criminali nazisti e fascisti, messi da parte perché non si facesse alcun processo. E quando si dice che i ministri italiani degli anni '50, in modo particolare i ministri della Difesa e dell'Interno, del governo Scelba, avevano dato ordine ai Procuratori generali (che lo hanno accolto) di girare dall'altra parte l'armadio dei procedimenti penali iniziate nelle istruttorie....ebbene, voglio dire, non si è fatto soltanto per la Germania, alleata degli Stati Uniti, ma perché li' c'erano una serie di fascicoli sui generali e militari italiani che erano stati reintegrati nelle loro cariche ed erano in attività nell'esercito italiano. Per quanto riguarda il peso dell'associazione mafiosa, devo registrare che è accertato che l'associazione mafiosa ha avuto un ruolo notevole nei sindaci che sono stati messi in Sicilia, dopo lo sbarco. E dunque d'accordo con gli americani. E che dire di Angleton, capo dei servizi segreti americani? Un personaggio che ha un rilievo nella storia degli Stati Uniti del secondo dopoguerra. Repubblicano, massone e fascista come suo padre, che era stato Presidente della Camera di commercio italo-americana di Milano. E arriva in Sicilia con un piano molto preciso, nella direzione dell'anticomunismo e dell'utilizzazione dei fascisti. Un aspetto importante dell'Antologia è quello che riguarda la riorganizzazione dei fascisti in Sicilia. C'è un capitolo molto ampio di documenti che dimostra da una parte che i fascisti si riorganizzano ben prima della fondazione di organizzazioni politiche neofasciste e dall'altra che l'arrivo in Sicilia non solo di meridionali ma anche di puri settentrionali fa si che questi abbiano un ruolo notevole in tutta la lotta che la destra organizza contro la sinistra, contro i comunisti. Su questo esisteva soltanto un libro di Michele Fatica intitolato "Il fascismo clandestino"che aveva potuto utilizzare solo documenti italiani per fare un passo avanti nello studio dell'organizzazione del fascismo, dopo il '45 e la sua attività tra il '45 e il '48." Tranfaglia è tra quelli che ha diretto la Storia dell'Italia Repubblicana, pubblicata da Einaudi alla fine degli anni '90. "A noi tutti sembra ormai evidente un elemento importante, la tesi della DOPPIA REALTA' E DEL DOPPIO STATO, valida per gli studi sull'Italia contemporanea. Per far capire come noi entriamo a far parte di un sistema politico internazionale che sicuramente, almeno fino all'89, forse anche oltre ha avuto un peso rilevante su quella che è stata la nostra stessa storia nazionale.


fonte...
Ultima modifica di docu il 01/06/2008, 20:03, modificato 1 volta in totale.
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#467 Messaggio da docu »

conosciamoli meglio

Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'ENI: 10 milioni di euro

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Giancarlo Cimoli, che guidava Alitalia, due milioni e 790mila euro, oltre a compensi vari finiti nel mirino della procura di Roma.

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chissà  cosa starà  dicendo qui ...
magari

"il segreto per essere un vincente è afferrare la preda e spolparla fino all'osso..."

Roberto Poli, presidente dell'ENI: 2,8 milioni di euro.

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Vittorio Mincato, presidente di Poste Italiane: 4,8 milioni di euro. Ricevette una buonuscita di 25 milioni di euro dall'ENI.

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Elio Catania, ex presidente delle Ferrovie: 2 milioni di euro.

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Piero Gnudi, Amministratore delegato dell'ENEL: 2,6 milioni di euro.

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Mario Draghi, Governatore della Banca d'Italia: 450 mila euro l'anno.

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Corrado Calabró, Presidente dell'Autority delle Telecomunicazioni: 440 mila euro.

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con i suoi 37.000 al mese sembrerebbe un poveraccio ... ma considerando che alcuni guadagnano 27.000 ...

al giorno certo ...
è quello messo peggio!!!

:DDD :DDD :DDD


Pierfrancesco Guarguaglini, Finmeccanica: 2,6 milioni di euro

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p.s.
Alfio La Manna , vice presidente della società  Esercizi aeroportuali di Milano: 2,26 milioni di euro ...

è ancora poco in vista sul web ...

:DDD :DDD
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#468 Messaggio da Scorpio »

Squirto ha scritto:
docu ha scritto:italiani pecore ....
continuate ....continuate pure ad andare in sardegna ...
infatti... gente come fiorani, costantino e lele mora possono rimanere a casa loro, non li vogliamo! :)
ma nemmeno noialtri....
se penso che soprattutto il finocchione (Fede e Maurizio scusate..) detta ancora legge nel palinsesto di Rai2, coi € del nso canone.... bastardo,...
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

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#469 Messaggio da alex1jd1 »

mi sembra che l'ultimo libro di Travaglio stia andando bene nelle vendite, è un buon segno anche se modesto.... ci vorrebbe ben altro per risvegliare tutti quelli che si sono rimbambiti dopo decenni di "televisione deficiente" (per citare un'espressione dell'amatissima sig.ra Franca Ciampi).

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#470 Messaggio da Prof.Fontecedro »

alex1jd1 ha scritto:mi sembra che l'ultimo libro di Travaglio stia andando bene nelle vendite, è un buon segno anche se modesto.... ci vorrebbe ben altro per risvegliare tutti quelli che si sono rimbambiti dopo decenni di "televisione deficiente" (per citare un'espressione dell'amatissima sig.ra Franca Ciampi).
ho poca fiducia....di italiani che vogliono fare bene ce ne son tanti(dx,sx,centro,anarco)....ma saranno sempre in minoranza. spero di sbagliarmi

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#471 Messaggio da Errante »

Ecco il link al sito di youtube sul solito commento di Travaglio del lunedì pomeriggio..

http://it.youtube.com/watch?v=KKD6JeG_zW4

per quelli che hanno la connessione a 56k o che cmq non possono usufruire di youtube
ecco il testo del video,ripreso dal sito di beppegrillo..




"Buongiorno a tutti. Spero si possa ancora dire che l'intervento del Capo dello Stato in occasione della festa del 2 giugno tenuto ieri è stato tutt'altro che soddisfacente. Io per esempio non l'ho condiviso per niente. Non perché i principi che ha enunciato non siano giusti: basta con l'intolleranza, basta con le ribellioni allo Stato.

Dipende da che cosa sta dicendo e a chi si sta riferendo. Si riferiva a Bossi? Che ha di nuovo minacciato che se non si faranno le riforme che vuole lui di marciare su Roma con cinquecentomila padani, peraltro tutti da individuare. Non si sa se questa volta armati, disarmati, travestiti da Obelix, o come diavolo si presenterebbero.

Si riferiva a Berlusconi, che si è appena ribellato allo Stato, cioè agli arresti disposti dalla magistratura napoletana per lo scempio dei rifiuti, per le discariche truccate, per la monnezza non trattata che veniva nascosta sotto lievi coltri di monnezza trattata e magari anche profumata con la calce viva come dalle intercettazioni dell'enturage di Bertolaso e dalla immarcescibile FIBE-FISIA del gruppo Impregilo che hanno continuato a lucrare soldi nostri senza smaltire un grammo di rifiuti? Si riferiva a ..?

Chi sono quelli che si ribellano allo Stato? Sono quelli che vogliono abolire le intercettazioni perché funzionano troppo, come hanno dimostrato anche in questo caso? Berlusconi ha approfittato del ricevimento al Quirinale per primo giugno per annunciare una legge contro le intercettazioni, cioè per disarmare una magistratura che già è stata messa in ginocchio da quindici anni di riforme di destra e sinistra che ormai provocheranno a ben breve il risultato della chiusura di alcuni tribunali e di alcuni uffici giudiziari che dichiareranno fallimento.

Chi si ribella allo Stato è per caso chi manda a fare carotaggi e analisi a Chiaiano e poi dà i risultati prima che siano finiti i carotaggi medesimi dicendo che va tutto bene e che quello è il posto giusto per portarci l'immondizia? In una delle poche oasi incontaminate, dove si coltivano frutti di eccellenza, dove a pochi passi ci sono gli ospedali, nel centro della città .


Quelli che si ribellano allo Stato chi sono? Sono quelli che dal 1999 calpestano le sentenze della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato, della Corte Europea di Giustizia, le messe in mora e le procedure di infrazione della Commissione Europea sulle frequenze concesse a Rete4 senza concessione, anziché a Europa7, che la concessione ce l'ha? Chi si ribella allo Stato chi è?

Quello che stava facendo fallire definitivamente Alitalia dopo aver messo in fuga i francesi di Airfrance che l'avrebbero probabilmente salvata? Chi si ribella allo Stato è per caso il senatore Schifani, presidente del Senato, che oggi regala le costituzioni ai bambini e che ha dato il suo nome, Schifani, a una delle leggi più incostituzionali che si ricordino, il "lodo Schifani", che garantiva l'impunita alle cinque più alte cariche dello Stato, soprattutto a una, la più bassa, e che fu incenerito dalla Corte Costituzionale nel 2003?

Chi si ribella allo Stato sono i politici campani, di cui Napolitano fino a prima di essere eletto presidente della Repubblica faceva parte, perché è li che aveva il suo collegio elettorale, che hanno creato per quindici anni l'emergenza immondizia e che adesso pretenderebbero di farla risolvere dagli stessi che l'hanno creata, compreso Bertolaso, che due anni fa era commissario alla monnezza e che non ha combinato niente, come tutti gli altri e che adesso viene riproposto, come la peperonata che ritorna sempre su, a risolvere un problema che anche lui ha contribuito a creare e ad aggravare?

Chi si ribella allo Stato è chi non ha dato la protezione a questo imprenditore che aveva cominciato a parlare e che per questo è stato ammazzato, come tutti quelli che parlano in Campania, come in Calabria, come in Sicilia?

Chi si ribella allo Stato è forse chi ha definito in campagna elettorale "eroe" Vittorio Mangano, cioè un malavitoso che non ha parlato? Allora, se in questo Paese gli eroi sono i mafiosi che non hanno parlato, allora questo che è stato ucciso per ha parlato non era un eroe. Dobbiamo decidere...

Ma temo che non intendesse parlare di queste categorie e di questi suoi colleghi il Capo dello Stato in questo suo, per così dire, infelice discorso per la festa della Repubblica. Temo che si riferisse alla gente di Chiaiano che difende la sua oasi, che difende la sua qualità della vita, che difende la possibilità di andare prima a verificare se un sito è o non è idoneo a ricevere rifiuti, e poi dopo utilizzarlo. E non viceversa.


Ma è tutto sconvolto, non solo il vocabolario delle nostre istituzioni. è sconvolta la logica, è sconvolto l'ordine pubblico, è sconvolta la Costituzione.

Di fatto vengono sospese le garanzie costituzionali, vengono vietate le manifestazioni come simboli di complicità con la monnezza e viene espropriata la magistratura del suo diritto-dovere di perseguire i reati e presto non avremo più nemmeno il controllo delle intercettazioni.


Avremo l'esercito che andrà a militarizzare sempre più spesso, come peraltro Beppe Grillo aveva previsto, le situazioni che la politica non riesce più a governare se non con la forza, con i manganelli e con l'uso delle armi.
Stefano e Luigi, nel blog di Beppe Grillo, mi chiedono di spiegare la sentenza del Consiglio di Stato, sul caso Europa7. Che sarebbe il caso di chiamare "caso Rete4", in realtà .

Diciamo lo scandalo delle frequenze negate a Europa7 da nove anni da parte dello Stato, al quale qualcuno si è ribellato, ma non era la gente di Chiaiano e non era nemmeno l'imprenditore di Europa7, Francesco Di Stefano.

è l'azienda del nostro presidente del Consiglio, che non ha nemmeno bisogno di ribellarsi perché è da 25, 30 anni, fin dai decreti che Craxi faceva su misura per il Cavaliere, riesce a comandare in materia televisiva sia prima, sia durante, sia dopo la sua permanenza al governo.

Le leggi in materia televisiva, da 25 anni a questa parte, le scrive sempre Berlusconi.

Solo che prima era costretto a pagare Craxi per sdebitarsi, mentre adesso le fa direttamente lui e quindi non deve più pagare nessuno. Diciamo che risparmia.

A me piacerebbe molto poter spiegare questa sentenza del Consiglio di Stato, ma questa sentenza del Consiglio di Stato non c'è.

O meglio, c'è, ma i vertici del Consiglio di Stato hanno pensato bene di chiuderla in una cassaforte sabato mattina, poi se ne sono partiti per il weekend lasciando ai giornalisti un comunicato scritto in ostrogoto, forse in sanscrito.

Nessuno ha capito cosa voglia dire, quindi dobbiamo andare a tentoni. Diciamo, fidandoci di alcune parole chiave che emergono in questo comunicato.

Domani speriamo di avere finalmente la sentenza sotto mano. Qual è il problema? Il problema nasce nel 1999 quando lo Stato italiano decide di riassegnare, secondo dei criteri previsti dalla legge, per gli otto soggetti che hanno titolo a trasmettere su scala nazionale.

Si presentano vari pretendenti: si presenta la Rai con le sue tre reti, si presenta Mediaset con le sue tre reti, si presenta l'allora Telemontecarlo, si presentano vari soggetti presenti all'epoca - Telepiù, c'era ancora Telepiù nero - si presenta anche questo nuovo editore, Francesco Di Stefano, con due reti: una è Europa7, l'atra è 7plus.

Vince la concessione a trasmettere su scala nazionale con una di queste due reti, Europa7, mentre perde la concessione nazionale Rete4. Perché? Perché fin da cinque anni prima la Corte Costituzionale aveva stabilito che Mediaset, come tutti i soggetti privati, non può possedere più di due reti sull'analogico terrestre, cioè sul nostro telecomando classico che utilizziamo per cambiare canale.

Quindi, una delle reti o viene ceduta, o viene trasferita sul satellite liberando le frequenza dell'analogico terreste, che sono limitate e che quindi devono andare a chi ne ha diritto.


Nella fattispecie, Europa7 ha vinto la concessione e quindi dovrebbe avere le frequenze.
Chi c'è al governo in quel periodo? Massimo D'Alema. Il governo D'Alema fa un bel decreto ministeriale in cui dice Europa7 ha diritto, anzi davanti all'authority che si è occupata di esaminare i requisiti delle varie televisioni che chiedono di poter trasmettere, Europa7 ha addirittura vinto su tutte le altre per la qualità dei programmi del suo progetto di palinsesto che ha presentato. In questo decreto c'è scritto che quindi Europa7 ha diritto di trasmettere, ma si dimenticano di precisare su quali frequenze esattamente, perché?

Perché le uniche frequenze libere sono quelle che sono ancora occupate da Rete4 e da Telepiù Nero. Rete4 di Berlusconi, Telepiù Nero degli amici di Berlusconi, i quali naturalmente non hanno alcuna intenzione di liberarle se il governo non glielo imporrà .

E il governo non glielo impone, anzi, consente a Mediaset di continuare a trasmettere su quelle frequenze anche senza concessione per Rete4, in attesa di nuovi sviluppi.

Per cui Rete4, formalmente abusiva, cioè senza più concessione, ottiene una proroga che non si sa quando finirà . A questo punto interviene la Corte Costituzionale per la seconda volta.

La prima volta nel '94: principio antitrust, due reti per ogni soggetto privato, la terza, via. Dato che nessuno ha fatto niente in quei sette anni, nel 2001 la Corte Costituzionale torna a ribadire: "guardate che Mediaset deve scendere da tre reti a due.

è incostituzionale non agire. è incostituzionale ogni legge che le consente di trasmettere su tre reti. Panico, ovviamente, in Mediaset, ma chi c'è al governo? C'è Berlusconi.

Con l'apposito ministro Gasparri. Prima versione, viene bocciata da Ciampi perché incostituzionale. Dicembre 2003. A questo punto a Natale del 2003, Berlusconi in persona firma un decreto legge che si chiama "salva Rete4". Cioè decide che Rete4 può continuare a trasmettere.

Nel frattempo entra in vigore la Gasparri 2, questa Ciampi la firma. Nell'aprile del 2004, la Gasparri 2 stabilisce che, fino al momento in cui entrerà in vigore il digitale terrestre, Rete4 potrà trasmettere, perché tanto il digitale terrestre è dietro l'angolo. Gasparri lo prevede nel 2006.

Digitale terrestre moltiplicherà il numero delle rete a centinaia e centinaia, tutti avranno centinaia di televisioni tra le quali scegliere, per cui che saranno mai quelle piccole tre reti di Mediaset? Rete4 quindi può rimanere. Naturalmente è tutta una balla. Il digitale terrestre non esiste nemmeno oggi.

Siamo nel 2008. Non esisterà nemmeno del 2010. Non esisterà nemmeno nel 2012. Forse, si dice, arriverà nel 2015, ma molto probabilmente arriverà prima la televisione su Internet che lo supererà e lo renderà già vecchio.

In ogni caso era una balla, era una truffa, che è servita a procrastinare sine die questa fase transitoria che non finisce mai, perché è in vista di un digitale terrestre che non arriva mai. E intanto Di Stefano continua a rimanere al palo con la sua televisione, per la quale ha investito una marea di soldi per creare un centro di produzione di 22.000 metri sulla Tiburtina, otto studi di registrazione, gli uffici, le tecnologie, la library con tremila ore di programmi. Tutto ciò era necessario appunto per ottenere la concessione.

E tutto questo è una Ferrari che arrugginisce nel garage. Perché? Perché non gli danno le frequenze. Non gliele da il centrosinistra. Non gliele da Berlusconi nei cinque anni di governo. Lui si rivolge, come fa un cittadino modello, ai tribunali. Il TAR, che gli da parzialmente torto. Ricorre al Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato, per far passare un po' di tempo, o forse perché non ha chiaro qual è il problema, manda tutto alla Corte di Giustizia Europea chiedendo se le normative italiane che consentono questa situazione e che sono state create nel corso degli anni da destra e sinistra, sono o non sono compatibili con le norme europee.

Anche la Corte di Giustizia Europea non è che impieghi poco tempo per studiare il caso, anche perché è un caso unico al mondo, e alla fine il 31 gennaio di quest'anno, il 2008, emette la sua sentenza: le norme italiane che consentono a Rete4 di trasmettere al posto di Europa7 in questa infinita fase transitoria sono contrarie al diritto comunitario, quindi sono illegali, quindi lo Stato italiano le deve disapplicare. è come se non esistessero.

Perché? Perché il diritto comunitario vale più delle normative nazionali. Quindi il governo potrebbe sbaraccare la legislazione attuale, imporre a Rete4 di sparire dall'analogico terrestre, levarle comunque le frequenze - che non sono di Rete4, sono nostre, sono un bene pubblico, che viene dato in concessione a un privato se rispetta delle regole, ora che si dice che non rispetta quelle regole, perché quelle europee valgono più di quelle italiane, toglie le frequenze e le dai al legittimo, non proprietario, ma colui che legittimamente le può utilizzare in base alla concessione vinta nel '99. Invece il governo Prodi ormai è semi defunto, è appena caduto, è in fase - diciamo - di disbrigo degli affari correnti in attesa delle elezioni.

Non se la sente di fare ciò che nemmeno prima, quando era nel pieno delle sue funzioni Gentiloni aveva mai fatto, e cioè dare le frequenze a chi ne ha diritto, e quindi viene varato un decreto per ottemperare a varie prescrizioni che ci fa l'Europa, tranne questa della Corte Europea di Giustizia.

Nel frattempo la Commissione Europea, cioè il governo d'Europa, il governo Barroso tramite il commissario Kroes, ha aperto una procedura di infrazione sulla Gasparri a proposito di un altro "buco" della Gasparri, e cioè il fatto che la Gasparri garantisce l'accesso a questo mitologico digitale terrestre solo ai soggetti che sono già presenti sull'analogico, e cioè Mediaset e Rai. Invece di aprire il mercato, come ci era sempre stato raccontato, proprio la legge Gasparri, fa entrare nel digitale terrestre solo quelli che sono già presenti nell'analogico terrestre, il che significa non solo che oggi abbiamo il duopolio Rai-Mediaset, ma che ce lo avremo per sempre. Per l'eternità , perché nessuno di quelli esclusi oggi dall'analogico terrestre potrà entrare nel digitale terrestre.

E per questo ci ha messo in mora nel 2006 avvertendoci che se entro un paio di anni non avessimo sbaraccato la Gasparri, sarebbe partita una multa retroattiva proprio dal 2006 fino addirittura ad arrivare a 3-400.000 euro al giorno, che se li spalmiamo su tre anni diventano addirittura 300 milioni di euro che ci potrebbero capitare se entro qualche mese la Gasparri non fosse risolta.

A questo punto arriva il governo Berlusconi. Torna Berlusconi per la terza volta. Tenta immediatamente di fare un colpo di mano, cioè di rispondere all'Europa dicendo "chi ha avuto, ha avuto. Chi ha dato ha dato. Scurdammoce ‘o passato" e scurdammoce soprattutto le sentenze della Corte Costituzionale, le sentenze della Corte Europea, la messa in mora della Commissione Europea, la procedura di infrazione. Lo status quo rimane così, finché non ci sarà il digitale terrestre. Cioè in un futuro che forse arriverà tra sei, sette anni. Vogliono stabilire e cristallizzare una situazione illegale, per evitare di dare a Europa7 ciò che anche la Corte Europea ha stabilito sia suo diritto avere. Ultima puntata, sabato, il comunicato che annuncia la sentenza.

Sentenza che dovrebbe chiudere questo contenzioso che è basato su ben sette cause che Europa7 ha fatto allo Stato italiano. Dice, in sintesi, il comunicato che: "il ricorso che aveva fatto Mediaset, - qui si parla di RTI, perché è la società che si chiama così - viene respinto, e spetterà all'amministrazione, cioè al governo, cioè al sottosegretario ad personam, o ad aziendam, Paolo Romani, applicare la sentenza della Corte Europea di Giustizia e rideterminare le frequenze in base alle richieste di Europa7". Che cosa voglia dire tutto questo, non lo sappiamo.

Non sappiamo se il Consiglio di Stato dice al governo: "dai le frequenze a Europa7 e toglile a Rete4". Oppure: "decidi tu come vuoi". Oppure: "facci sapere cosa vuoi fare, dopodichè noi stabiliremo quale sarà il risarcimento che dovremo dare a Europa7, senza che però nessuno le dia le frequenze". Sono formule ambigue che però speriamo finiscano domani, quando arriverà finalmente il testo completo della fatidica sentenza.

Quello che si può arguire fino a questo momento è che il Consiglio di Stato affida al governo Berlusconi di risolvere un problema che è stato creato dai governi Berlusconi per favorire l'azienda di Berlusconi; oltrechè dalla cosiddetta opposizione di Berlusconi che ha remato dalla sua parte, come sempre è avvenuto in materia televisiva.

Vedremo che cosa dirà la sentenza. Certo che affidare a Berlusconi la risoluzione del problema Rete4/Europa7 ricorda tanto l'affidare a Berlusconi e a Bertolaso la risoluzione del problema della monnezza, d'accordo con Bassolino. Cioè d'accordo con l'altro, che con Berlusconi e Bertolaso ha collaborato a crearlo.

è come se, di fronte a un delitto, si affidasse il compito di risolvere il caso all'assassino."
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#472 Messaggio da Drogato_ di_porno »

carina la ragazza bruna dietro Maroni a ballaró. pur se di destra, dev' essere del suo staff. la sto analizzando politicamente.
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#473 Messaggio da Scorpio »

Errante ha scritto:Ecco il link al sito di youtube sul solito commento di Travaglio del lunedì pomeriggio..

http://it.youtube.com/watch?v=KKD6JeG_zW4
Travaglio è un gigante! Se penso alla maggior parte degli altri giornalisti...
sich..
:-(
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

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#474 Messaggio da CanellaBruneri »

Scorpio ha scritto:
Errante ha scritto:Ecco il link al sito di youtube sul solito commento di Travaglio del lunedì pomeriggio..

http://it.youtube.com/watch?v=KKD6JeG_zW4
Travaglio è un gigante! Se penso alla maggior parte degli altri giornalisti...
sich..
:-(
http://www.repubblica.it/2008/05/sezion ... ifani.html


http://www.repubblica.it/2008/05/sezion ... erita.html


I giornalisti seri in Italia ci sono, ci sonostati, ci saranno, così come gli idraulici, gli avvocati, i medici, i muratori etcetc
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie

Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
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#475 Messaggio da Helmut »

CanellaBruneri ha scritto:
Scorpio ha scritto:
Errante ha scritto:Ecco il link al sito di youtube sul solito commento di Travaglio del lunedì pomeriggio..

http://it.youtube.com/watch?v=KKD6JeG_zW4
Travaglio è un gigante! Se penso alla maggior parte degli altri giornalisti...
sich..
:-(
http://www.repubblica.it/2008/05/sezion ... ifani.html


http://www.repubblica.it/2008/05/sezion ... erita.html


I giornalisti seri in Italia ci sono, ci sonostati, ci saranno, così come gli idraulici, gli avvocati, i medici, i muratori etcetc
Concordo con D'Avanzo.

Fracaglio ha la "sindrome della televendita".
Vende un prodotto informando sulle sue caratteristiche. Non puó raccontare balle, pena la credibilità  del prodotto, ma ne amplifica le qualità  minimizzando le incongruenze.
In un'ambiente mediatico che dà  grande risalto al prodotto in commercio e pieno di compratori entusiasti.

E' come se si comprasse un'automobile con la mediazione di un venditore famosissimo che ti spiega i pregi straordinari del mezzo invece di acquistarlo direttamente da catalogo perchè si pensa di conoscerne tutte le caratteristiche avendo studiato perfettamente tutti i depliant.

Poi trovi uno che usa l'auto da anni e ti dice che i consumi sono quelli dichiarati, la velocità  pure, il bagagliaio è esattamente da 0,5 mc...ma le sospensioni sono rigide, lo sterzo è duro in parcheggio, la frizione slitta dopo 50.000 km.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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#476 Messaggio da Bola »

Grande Helmut riesco sempre ad essere in disaccordo con te, ad ogni tuo singolo post :DDD

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#477 Messaggio da Helmut »

Bola ha scritto:Grande Helmut riesco sempre ad essere in disaccordo con te, ad ogni tuo singolo post :DDD
:wink: ( :DDD )
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#478 Messaggio da Super Zeta »

Bola ha scritto:Grande Helmut riesco sempre ad essere in disaccordo con te, ad ogni tuo singolo post :DDD
Sei in buona compagnia Bola
Quando si inizia ad essere in linea con Helmut è tempo di pensare cosa c'è che non funziona nella propria vita... :DDD

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#479 Messaggio da Scorpio »

Helmut e Cannella,
andate pure ad Hammamet.....
Non ne sentrirei la mancanza..

H.: se il massimo della tua ironia è definirlo "Fracaglio", sei messo bene.
D'altronde uno che da dello statista a quello che non è stato altro che il capo di un'associazione a delinquere chiamata PSI
Uno statista padre e artefice di questo codice penale che dobbiamo ringraziare se la nostra repubblica delle banae è diventata il paradiso dei delinquenti e degli azzeccagarbugli...


D'avanzo... non cè nemmeno bisogno di storpiare il cognome...
mai cognome fu più appropriato ad un giornalaio da 4 soldi.
PS: spero perda la querela fatta da Marco.

bello il commento finale della serie ho fatto l'esempio ma non affermo sia vero.

e questo sarebbe giornalismo?

Mi domando e continuo a domandarmi come si faccia ad essere così ottusi da non chiedersi se veramente Skifani sia un mafioso e invece si accusa chi pone anche un solo legittimo dubbio.

Giusto sul tema; ieri sera mi ha fatto pena Floris, il vespino di sinistra: Gianantonio Stella faceva notare l'enorme e ridicola contraddizione della legge idiota, Bossi-Fini.
Un immigrato puó entrare solo se ha un contratto di lavoro.
Ma per averlo, il datore di lavoro dovrà  pur conoscere, avere un colloquio con esso?

La contraddizione è che da noi, tutti gli immigrati, son stati clandestini e qualcuno lo rimane ancora.

Possibile che a quella testa d'uovo di Maroni non gli venga il dubbio che la legge è perlomeno una presa x il kulo, dato che non cè nè uno, ripeto uno, che sia entrato già  col contrato di lavcoro in mano?

Stella l'aveva già  punzecchiato domandandosi se lui o suoi parenti non avessero badanti o colf "regolari".

La risposta del fenomenale ministro dell'Intero padano è che lui,ad esempio, aveva appena assunto un'immigrata "regolare", e sviava Stella, sul fatto che la "regolare" non fosse stata sempre così ma lo era diventata in seguito.
Sia Floris, che altri non hanno nemmeno insitito o richiesto al Ministro se sapesse dell'ingresso della "regolare" nel nso paese!

azzz... ed è il Ministro dell'Interno! Non sa o non vuiole dire, che informazioni ha preso su una che si mette in casa..

Il giornalista chi è ? Stella o Floris?
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

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#480 Messaggio da Helmut »

Scorpio ha scritto:Helmut e Cannella,
andate pure ad Hammamet.....
Non ne sentrirei la mancanza..

H.: se il massimo della tua ironia è definirlo "Fracaglio", sei messo bene.
D'altronde uno che da dello statista a quello che non è stato altro che il capo di un'associazione a delinquere chiamata PSI

Mi domando e continuo a domandarmi come si faccia ad essere così ottusi da non chiedersi se veramente Skifani sia un mafioso e invece si accusa chi pone anche un solo legittimo dubbio.
Skorpio, te l'ho già  scritto: "Fracaglio" non è mia. E' del Principe della Risata Antonio de Curtis, in arte Totó. (Aglio, Fracaglio, Corna , Bicorna :DDD )

Tu dai soprannomi a tutti quelli che ti stanno sui coglioni: quando ti toccano i tuoi beniamini t'incazzi come una bestia. Così non va. :wink:

Basta con Craxi. Il tuo velleitarismo con il paraocchi non merita discussioni.

Se Schifani è veramente un mafioso dal 1979 come sostiene Fracaglio allora abbiamo una magistratura inquirente e giudicante che fa cagare da 30 anni.
Come i reati di mafia prescritti prima del 1980 di Andreotti. Era al governo con il PCI nel 1978 (solidarietà  nazionale) e i "buoni" non si sono accorti di nulla...??? Più che "buoni" direi "fessi" o "collusi".

Riguardo alla tua filippica sull'immigrazione, il contratto di lavoro di entrata è previsto in molti Paesi UE. Anche in Germania.

http://www.meltingpot.org/http/www.melt ... o4513.html
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