
[O.T.] Noi, le donne di SuperZeta.
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ma non si parlava di trans???? ahahhaahhcytherea ha scritto:Per me ogni donna dovrebbe essere in grado di studiare il proprio look per valorizzare la sua bellezza. La donna, quando è brutta, soffre moltissimo.
"Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta
ch'ogne lingua deven tremando muta
e li occhi no l'ardiscon di guardare..."

sta vita te sfreggia, primo nun se cazzeggia
Prima, molto prima!XCLARAX ha scritto:ma non si parlava di trans???? ahahhaahhcytherea ha scritto:Per me ogni donna dovrebbe essere in grado di studiare il proprio look per valorizzare la sua bellezza. La donna, quando è brutta, soffre moltissimo.
"Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta
ch'ogne lingua deven tremando muta
e li occhi no l'ardiscon di guardare..."

peró se è brutta ma si sente a suo agio come la mettiamo?cytherea ha scritto:Per me ogni donna dovrebbe essere in grado di studiare il proprio look per valorizzare la sua bellezza. La donna, quando è brutta, soffre moltissimo.
"Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta
ch'ogne lingua deven tremando muta
e li occhi no l'ardiscon di guardare..."
soffre comunque?
sta vita te sfreggia, primo nun se cazzeggia
[b:dee56a0969]Beatrice e Monnalisa[/b:dee56a0969]
Renzo Manetti non ha dubbi. La Gioconda è Leonardo
La tesi sostenuta dallo scrittore e studioso
Beatrice e Monnalisa sono due figure capaci di sollecitare la fantasia di tutti, in particolare di chi ama il bello ed è incline alla poesia, e riesce a interrogarsi. Renzo Manetti, scrittore e studioso del simbolismo medievale, si è fatto catturare da queste due donne ed è voluto andare oltre con il suo saggio "Beatrice e Monnalisa" (Polistampa, pagg. 192, euro 14). Infatti, individua il fondamento del notissimo dipinto di Leomardo da Vinci nella stessa filosofia che ha dato vita a Beatrice di Dante e ha permeato, poi, il Rinascimento fiorentino. Come Beatrice - sostiene Manetti - anche Monnalisa sarebbe l'alter ego celeste che guida alla Sapienza e, per questo, avrebbe la stessa fisionomia dell'autore, Leonardo da Vinci.
Il libro è stato presentato dalla studiosa americana Lillian Schwartz, la quale con un video ha avvalorato la tesi di Manetti: il confronto computerizzato mette in evidenza che il Genio utilizzò il proprio volto per realizzare la Gioconda.
Le affermazioni di Manetti sono una risposta a quanti hanno sempre sostenuto che quel sorriso ambiguo del capolavoro di Leonardo non fosse di donna, ma di un uomo, di un giovinetto.
Renzo Manetti si pone un'altra volta all'attenzione, con un certo scalpore, dopo aver fatto altrettanto l'anno sorso con la pubblicazione di "Madonne del Parto. Icone templari", edito sempre da Polistampa, che è arrivato già alla seconda edizione.
Renzo Manetti non ha dubbi. La Gioconda è Leonardo
La tesi sostenuta dallo scrittore e studioso
Beatrice e Monnalisa sono due figure capaci di sollecitare la fantasia di tutti, in particolare di chi ama il bello ed è incline alla poesia, e riesce a interrogarsi. Renzo Manetti, scrittore e studioso del simbolismo medievale, si è fatto catturare da queste due donne ed è voluto andare oltre con il suo saggio "Beatrice e Monnalisa" (Polistampa, pagg. 192, euro 14). Infatti, individua il fondamento del notissimo dipinto di Leomardo da Vinci nella stessa filosofia che ha dato vita a Beatrice di Dante e ha permeato, poi, il Rinascimento fiorentino. Come Beatrice - sostiene Manetti - anche Monnalisa sarebbe l'alter ego celeste che guida alla Sapienza e, per questo, avrebbe la stessa fisionomia dell'autore, Leonardo da Vinci.
Il libro è stato presentato dalla studiosa americana Lillian Schwartz, la quale con un video ha avvalorato la tesi di Manetti: il confronto computerizzato mette in evidenza che il Genio utilizzò il proprio volto per realizzare la Gioconda.
Le affermazioni di Manetti sono una risposta a quanti hanno sempre sostenuto che quel sorriso ambiguo del capolavoro di Leonardo non fosse di donna, ma di un uomo, di un giovinetto.
Renzo Manetti si pone un'altra volta all'attenzione, con un certo scalpore, dopo aver fatto altrettanto l'anno sorso con la pubblicazione di "Madonne del Parto. Icone templari", edito sempre da Polistampa, che è arrivato già alla seconda edizione.
Ultima modifica di cytherea il 19/02/2008, 17:04, modificato 2 volte in totale.
Direi di no. E' una sintesi.XCLARAX ha scritto:gioia la butti giù facile eh?cytherea ha scritto:Se allo specchio si vede bella, il gioco è fatto!XCLARAX ha scritto:
peró se è brutta ma si sente a suo agio come la mettiamo?
soffre comunque?
Sono figlia di una donna che si è sempre sentita brutta e inadeguata a vivere. Ho osservato a lungo mia madre, 38 anni credo siano sufficienti per avere qualche idea. Ho notato come si è trasformata quando l'ho aiutata a sentirsi bella.
peró dimmi la verità era bella anche quando si sentiva inadeguata vero? secondo me sì eccome!!!!!!cytherea ha scritto:Direi di no. E' una sintesi.XCLARAX ha scritto:gioia la butti giù facile eh?cytherea ha scritto:Se allo specchio si vede bella, il gioco è fatto!XCLARAX ha scritto:
peró se è brutta ma si sente a suo agio come la mettiamo?
soffre comunque?
Sono figlia di una donna che si è sempre sentita brutta e inadeguata a vivere. Ho osservato a lungo mia madre, 38 anni credo siano sufficienti per avere qualche idea. Ho notato come si è trasformata quando l'ho aiutata a sentirsi bella.
sta vita te sfreggia, primo nun se cazzeggia
Di bello aveva, ed ha tutt'ora, soprattutto gli occhi, color del tempo.XCLARAX ha scritto:peró dimmi la verità era bella anche quando si sentiva inadeguata vero? secondo me sì eccome!!!!!!cytherea ha scritto:Direi di no. E' una sintesi.XCLARAX ha scritto:gioia la butti giù facile eh?cytherea ha scritto: Se allo specchio si vede bella, il gioco è fatto!
Sono figlia di una donna che si è sempre sentita brutta e inadeguata a vivere. Ho osservato a lungo mia madre, 38 anni credo siano sufficienti per avere qualche idea. Ho notato come si è trasformata quando l'ho aiutata a sentirsi bella.
Se le donne non capisco come valorizzare ció che possiedono, spesso si trasformarmano in dei cessi inguardabili.
verissimo, un'aggravante è l'essere pure fighe!!!!cytherea ha scritto:Di bello aveva, ed ha tutt'ora, soprattutto gli occhi, color del tempo.XCLARAX ha scritto:peró dimmi la verità era bella anche quando si sentiva inadeguata vero? secondo me sì eccome!!!!!!cytherea ha scritto:Direi di no. E' una sintesi.XCLARAX ha scritto: gioia la butti giù facile eh?
Sono figlia di una donna che si è sempre sentita brutta e inadeguata a vivere. Ho osservato a lungo mia madre, 38 anni credo siano sufficienti per avere qualche idea. Ho notato come si è trasformata quando l'ho aiutata a sentirsi bella.
Se le donne non capisco come valorizzare ció che possiedono, spesso si trasformarmano in dei cessi inguardabili.
una figa non valorizzata è teribbbbile

sta vita te sfreggia, primo nun se cazzeggia