
[O.T.] Libri consigliati?
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
- Jack de Quadri
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personalmente consiglio i libri di Carlos Castaneda tipo A scuola dallo strgone...

La vera battaglia dell'uomo non è quella che combatte con i suoi simili, ma con l'infinito, e non si puó neppure parlare di una battaglia; si tratta sostanzialmente di un'accettazione. Dobbiamo accettare volontariamente l'infinito.
Carlos Castaneda Impegnato in un progetto di ricerca antropologica in Arizona e Messico, l'autore incontra un vecchio sciamano yaqui, don Juan Matus, che, attraverso il racconto delle pratiche rituali in uso presso gli stregoni della sua stirpe, gli trasmette la conoscenza del loro universo cognitivo. Per il giovane antropologo inizia così un percorso che, da raccolta di dati scientifici, si trasforma in una sorta di rito di iniziazione, un viaggio interiore alla ricerca della libertà spirituale totale, della condizione di pura consapevolezza di sè. Una parabola esistenziale appassionante, attraverso la quale Castaneda accompagna il lettore in un mondo altro rispetto a quello reale dove ció che conta è vedere, cioè percepire l'energia che fluisce nell'universo. Un libro che, come afferma Walter Goldschmidt nella prefazione, "è etnografia e allegoria al tempo stesso".

La vera battaglia dell'uomo non è quella che combatte con i suoi simili, ma con l'infinito, e non si puó neppure parlare di una battaglia; si tratta sostanzialmente di un'accettazione. Dobbiamo accettare volontariamente l'infinito.
Carlos Castaneda Impegnato in un progetto di ricerca antropologica in Arizona e Messico, l'autore incontra un vecchio sciamano yaqui, don Juan Matus, che, attraverso il racconto delle pratiche rituali in uso presso gli stregoni della sua stirpe, gli trasmette la conoscenza del loro universo cognitivo. Per il giovane antropologo inizia così un percorso che, da raccolta di dati scientifici, si trasforma in una sorta di rito di iniziazione, un viaggio interiore alla ricerca della libertà spirituale totale, della condizione di pura consapevolezza di sè. Una parabola esistenziale appassionante, attraverso la quale Castaneda accompagna il lettore in un mondo altro rispetto a quello reale dove ció che conta è vedere, cioè percepire l'energia che fluisce nell'universo. Un libro che, come afferma Walter Goldschmidt nella prefazione, "è etnografia e allegoria al tempo stesso".
Chuck Norris ha risolto il problema del Triangolo delle Bermude col Teorema di Pitagora....
- gregor samsa
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in generale, tutti i libri di vonnegut vanno letti.XCLARAX ha scritto:mattatoio numero 5 di vonnegut
la mia personale classifica:
- la colazione dei campioni;
- hocus pocus;
- galapagos;
- perle ai porci;
- ex aequo tutti gli altri (ma mi piace moltissimo il racconto "long walk to forever" che ho trovato sul mulo in inglese ma non in italiano).
...se sbaglio, mi corigerete. (gpII)
oddio rampini no ....Radiogaga ha scritto:Ho appena finito di leggere "La speranza indiana" di Federico Rampini.
Tratta dell'India, di come era e del futuro ruolo di potenza modiale che avrà
da qui a 20 anni. Davvero interessante.
scusa radiogaga è che in cina con noi c'era una pseudoragazza che viaggiava sola e tutte le volte che vedavamo qocsa questa esordiva " ah bè basta leggere rampini" oppure "magari incontro rampini" o ancora "no rampini consiglia questo o quello..."
Alla fine del viaggio tutti quanto le hanno consigliato di non viaggiare più ma di leggersi solo rampini..e a tutti noi lui è venuto un po' indigesto

Eh certo, in quella situazione, con quella pseudoragazza che lo faceva assurgere a dività orientale, la tua reazione mi sembra quantomeno comprensibile!Pimpipessa ha scritto:oddio rampini no ....Radiogaga ha scritto:Ho appena finito di leggere "La speranza indiana" di Federico Rampini.
Tratta dell'India, di come era e del futuro ruolo di potenza modiale che avrà
da qui a 20 anni. Davvero interessante.
scusa radiogaga è che in cina con noi c'era una pseudoragazza che viaggiava sola e tutte le volte che vedavamo qocsa questa esordiva " ah bè basta leggere rampini" oppure "magari incontro rampini" o ancora "no rampini consiglia questo o quello..."
Alla fine del viaggio tutti quanto le hanno consigliato di non viaggiare più ma di leggersi solo rampini..e a tutti noi lui è venuto un po' indigesto

La perplessità è l'inizio della conoscenza (Kahlil Gibran).
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Ho letto questo

Se, come me, adorate Ammaniti, vi piacerà tantissimo
Se non conoscete Ammaniti vi consiglio di iniziare a leggere i suoi romazi precedenti a questo (che per certi versi è un po' spiazzante)
Se non vi piace Ammaniti lasciate stare, davvero.
Il motivo per cui segnalo qui sto libro peró è un altro. Ad un certo punto Ammaniti parla di un aneddoto: la "questione Belladonna".
E' un esisodio molto marginale, e prende il nome da un personaggio altrettanto marginale, l'avvocato Ettore Belladonna.
Peró non appena ho letto "questione Belladonna" ho avuto un'illuminazione: Ammaniti legge Super Zeta. Ne sono certo e me ne compiaccio.
Ciao Niccoló, ti stimo

Se, come me, adorate Ammaniti, vi piacerà tantissimo
Se non conoscete Ammaniti vi consiglio di iniziare a leggere i suoi romazi precedenti a questo (che per certi versi è un po' spiazzante)
Se non vi piace Ammaniti lasciate stare, davvero.
Il motivo per cui segnalo qui sto libro peró è un altro. Ad un certo punto Ammaniti parla di un aneddoto: la "questione Belladonna".
E' un esisodio molto marginale, e prende il nome da un personaggio altrettanto marginale, l'avvocato Ettore Belladonna.
Peró non appena ho letto "questione Belladonna" ho avuto un'illuminazione: Ammaniti legge Super Zeta. Ne sono certo e me ne compiaccio.
Ciao Niccoló, ti stimo

"Impara l'arte e giocatela a carte"
- Steiner74
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Oppure è un fan degli Anthrax...Come Quando Fuori Piove ha scritto: Peró non appena ho letto "questione Belladonna" ho avuto un'illuminazione: Ammaniti legge Super Zeta.
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida."
http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
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Cazzo non ci avevo pensato.Steiner74 ha scritto:Oppure è un fan degli Anthrax...Come Quando Fuori Piove ha scritto: Peró non appena ho letto "questione Belladonna" ho avuto un'illuminazione: Ammaniti legge Super Zeta.
Peró a dire il vero, tra i personaggi del libro ce n'è anche uno ossessionato da un film porno (la protagonista è una tale Ramona, mi pare) e questo suffraga la mia tesi.
Per essere sicuro aspetto solo un Mp di Ammaniti

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- Steiner74
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Molto probabilmente è un fan degli Anthrax che legge SZ (nulla di più facile)Come Quando Fuori Piove ha scritto:Cazzo non ci avevo pensato.Steiner74 ha scritto:Oppure è un fan degli Anthrax...Come Quando Fuori Piove ha scritto: Peró non appena ho letto "questione Belladonna" ho avuto un'illuminazione: Ammaniti legge Super Zeta.
Peró a dire il vero, tra i personaggi del libro ce n'è anche uno ossessionato da un film porno (la protagonista è una tale Ramona, mi pare) e questo suffraga la mia tesi.
Per essere sicuro aspetto solo un Mp di Ammaniti

"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida."
http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
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Il problema tra Rampini e la Cina è che non conosce la lingua, legge le agenzie governative in inglese, al massimo il China Dayly, quotidiano in inglese del governo, avrà magari un interprete, ma tutto quello che scrive non è esperienza diretta, non è parlare con la gente. E' il classico inviato che passa dalla hall di un hotel al ricevimento in ambasciata... Pensare di conoscere la Cina attraverso lui è abbastanza campato in aria. Sull'India, che tra l'altro preferisce perchè secondo lui è una vera democrazia, non mi pronuncio.
Dato che ci sono vi consiglio un autore cinese Mo Yan. Ho letto diversi suoi libri, in questo momento sto leggendo

Il mio preferito è

I suoi sono grandi affreschi storici, mirabolanti racconti dove c'è tutta la gamma delle esperienze della vita, dalla passione estrema all'orrore...
Dato che ci sono vi consiglio un autore cinese Mo Yan. Ho letto diversi suoi libri, in questo momento sto leggendo

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I suoi sono grandi affreschi storici, mirabolanti racconti dove c'è tutta la gamma delle esperienze della vita, dalla passione estrema all'orrore...
"Questa è l'Italia del futuro: un paese di musichette...mentre fuori c'è la Morte!" - Boris 3 -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
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http://www.internetbookshop.it/code/978 ... ldati.html
Ron Leshem, 13 soldati, Rizzoli.
Il romanzo narra la convivenza di un gruppo di soldati di stanza a Beaufort, avamposto ebraico in Libano proprio nei mesi in cui gli israeliani decidono di disfarsene e di restituirlo ai libanesi. Una base talmente sotto assedio che non puoi toglierti le scarpe e nemmeno urinare come decenza prescrive: perchè abbassarsi i calzoni è considerato un suicidio. «Benvenuti a Beaufort. Se esiste il paradiso, il panorama è questo, se esiste l'inferno, ci si vive così» dice il comandante ai nuovi arrivati.
Io narrante molto coinvolto, pecca in qualche ingenuità proprio perchè a volte si necessita un distacco. Ma è una cosa nuova nel panorama italiano.
Ron Leshem, 13 soldati, Rizzoli.
Il romanzo narra la convivenza di un gruppo di soldati di stanza a Beaufort, avamposto ebraico in Libano proprio nei mesi in cui gli israeliani decidono di disfarsene e di restituirlo ai libanesi. Una base talmente sotto assedio che non puoi toglierti le scarpe e nemmeno urinare come decenza prescrive: perchè abbassarsi i calzoni è considerato un suicidio. «Benvenuti a Beaufort. Se esiste il paradiso, il panorama è questo, se esiste l'inferno, ci si vive così» dice il comandante ai nuovi arrivati.
Io narrante molto coinvolto, pecca in qualche ingenuità proprio perchè a volte si necessita un distacco. Ma è una cosa nuova nel panorama italiano.
Se la mia professoressa di fisica fosse uscita con me a 17 anni e me l'avesse data, non sarei il pervertito che oggi sono diventato.
- Steiner74
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Qualcuno di voi ha letto "Amabili resti" di Alice Sebold?
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida."
http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
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Baalkaan te gusta questo?
Leggenda, storia e fantasia di Marco Dolcetta
Gli spettri del Quarto Reich
di Enrico Pietrangeli
Marco Dolcetta, giornalista, scrittore e autore d'importanti serie televisive sul Terzo Reich, torna alla ribalta con un altro consistente lavoro dopo quello sul "Nazionalsocialismo esoterico" pubblicato per Castelvecchi. Il libro include anche un'interessante postfazione sviluppata da Giorgio Galli, che conclude con una congrua riflessione sul postmoderno. In questo nuovo saggio si percorrono vie molto più tangibili, a partire dalle numerose interviste ed indagini giornalistiche portate avanti dall'autore, ma la leggenda non viene mai meno, incontra la storia e si fa sintesi e spunto per importanti considerazioni. Le strade che si diramano alla volta dell'ipotetico "Quarto Reich", sembrerebbero più che mai trasversali e pericolosamente concrete nel loro forgiarsi attraverso la "mitostoria".
Apparati economici e servizi segreti sono le principali risorse usate per operare nel "sole nero", quello dell'attesa, pianificando il tutto prima della fine della guerra nel saldo riferimento dell'archetipo innescato nella leggenda. Si parte dalla storia, quella degli ultimissimi giorni, dall'oggettiva incertezza sulla fine del Fà¼hrer, per arrivare agli indizi di fuga e gli omessi confronti scientifici sulle poche prove certe rimaste. Dà¶nitz, imprevisto successore, e le vicende degli ancora efficienti U-Boot traghettano le fondamenta per quella che sarà meglio nota come organizzazione della "rete di Odessa". Il continente latino-americano, da lungo tempo al centro delle attenzioni naziste, ne divenne anche la principale destinazione nella disfatta. Il Paraguy di Stroessner, a lungo considerato il paradiso dei fuggitivi, è già antica patria dell'embrionale utopia ariana.
L'Argentina di Evita manovra capitali in Svizzera e lì affiora il profilo di Genoud, banchiere elvetico, già prodigo di missioni in oriente per conto del Fà¼hrer. Il faccendiere contatta Ami al-Husseini, muftì di Gerusalemme "che contribuisce a creare due divisioni SS di soli musulmani", ma anche Bose in India, integralista indù della prima ora. Con le migrazioni dei cervelli del Terzo Reich, non saranno solo Stati Uniti e Unione Sovietica a giovare di accresciute prospettive di ricerca spaziale. Attraverso Richter, infatti, l'Argentina tenterà un'impennata da superpotenza entrando persino in programmi nucleari che falliranno prematuramente per mancanza di un'adeguata struttura industriale. Ricche di significativi dettagli sono le interviste incluse con Leon Degrelle e Horia Sima, entrambi personaggi con radici tra il cattolicesimo più integralista e il mito nazista. Rocambolesco, romantico e ridondante fino a confondersi con lo stesso Hilter nel suo epico avventurismo che lo vide, infine, approdare in Spagna, è il profilo che contraddistingue lo stravagante "mancato figlio di Hilter".
Sima, protagonista della stagione nazional-legionaria rumena, arriva a teorizzare un vero e proprio stato teocratico con tanto di monaci guerrieri. Insieme costituiscono le due icone di riferimento dell'estrema destra internazionale degli anni Settanta. Il regime franchista ne diverrà il punto d'incontro per vecchie e nuove generazioni. Affascinante e allarmante è lo studio dell' "hitlerismo esoterico" da parte di Miguel Serrano, filosofo, scrittore, poeta e diplomatico cileno, che, a sua volta intervistato, parla di cadaveri di monaci buddisti rinvenuti nel bunker di Berlino e di segreti sulla clonazione. Il Cile, poi, riporta a "Colonia Dignidad", già comprata dai nazisti nel '43, definibile come vera e propria isola extraterritoriale controllata da Paul Shaffer. Sul piano culturale, figure come quella di Leo Strauss, allievo di Carl Schmitt, ma anche ebreo costretto a fuggire negli Stati Uniti, configurano la filosofia politica di uno stato autoritario e decisionista che, a quanto pare, è anche parte formativa di Bush e di un'intera generazione di conservatori americani.
Il filo conduttore con l'est, a partire dal patto Molotov-Ribbentrop del ‘39, ha tentacoli di intelligence anche dopo l' "Operazione Barbarossa"; supporterà , poi, la resistenza comunista nell'Europa occidentale dell'immediato dopoguerra per facilitare l'accesso a vie di fuga come la Grecia e l'Italia. Quest'ultima, nel '46, conoscerà anche l'amnistia di Togliatti, accanto alle misericordie vaticane. Oltre ai "Sette anni in Tibet", c'è un "mondo perduto" nel cuore dell'Antartide che addirittura sfocia nel fantastico con gli "ufo nazisti" e prende forma dalla storia delle missioni che, nel '39, portarono anche qui gli artigli della croce uncinata.
Altrove, lo stesso Dolcetta, fa riferimento anche ad una più incredibile spedizione di sola andata su Marte. Simili leggende, dall'inverosimile, lasciano spazio alle più folli inventive, tanto biologiche quanto astrali, che partono, rispettivamente, da Auschwitz e dalle V2. Ciò che emerge, in sostanza, è un vivido disegno di un' "internazionale nazista" che, nelle contrapposizioni tra imperialismo, economie emergenti e mondo islamico, gioca tuttora un ruolo determinante accrescendo tensioni anche se operante tra maturate frammentazioni. Di fondo, ma anche di fatto, resta quel potente coagulante della mitopoiesi, frutto della stessa mistica del nazismo
[img:9120391804]http://www.unilibro.it/find_buy/coperti ... 13633g.jpg[/img:9120391804]
Leggenda, storia e fantasia di Marco Dolcetta
Gli spettri del Quarto Reich
di Enrico Pietrangeli
Marco Dolcetta, giornalista, scrittore e autore d'importanti serie televisive sul Terzo Reich, torna alla ribalta con un altro consistente lavoro dopo quello sul "Nazionalsocialismo esoterico" pubblicato per Castelvecchi. Il libro include anche un'interessante postfazione sviluppata da Giorgio Galli, che conclude con una congrua riflessione sul postmoderno. In questo nuovo saggio si percorrono vie molto più tangibili, a partire dalle numerose interviste ed indagini giornalistiche portate avanti dall'autore, ma la leggenda non viene mai meno, incontra la storia e si fa sintesi e spunto per importanti considerazioni. Le strade che si diramano alla volta dell'ipotetico "Quarto Reich", sembrerebbero più che mai trasversali e pericolosamente concrete nel loro forgiarsi attraverso la "mitostoria".
Apparati economici e servizi segreti sono le principali risorse usate per operare nel "sole nero", quello dell'attesa, pianificando il tutto prima della fine della guerra nel saldo riferimento dell'archetipo innescato nella leggenda. Si parte dalla storia, quella degli ultimissimi giorni, dall'oggettiva incertezza sulla fine del Fà¼hrer, per arrivare agli indizi di fuga e gli omessi confronti scientifici sulle poche prove certe rimaste. Dà¶nitz, imprevisto successore, e le vicende degli ancora efficienti U-Boot traghettano le fondamenta per quella che sarà meglio nota come organizzazione della "rete di Odessa". Il continente latino-americano, da lungo tempo al centro delle attenzioni naziste, ne divenne anche la principale destinazione nella disfatta. Il Paraguy di Stroessner, a lungo considerato il paradiso dei fuggitivi, è già antica patria dell'embrionale utopia ariana.
L'Argentina di Evita manovra capitali in Svizzera e lì affiora il profilo di Genoud, banchiere elvetico, già prodigo di missioni in oriente per conto del Fà¼hrer. Il faccendiere contatta Ami al-Husseini, muftì di Gerusalemme "che contribuisce a creare due divisioni SS di soli musulmani", ma anche Bose in India, integralista indù della prima ora. Con le migrazioni dei cervelli del Terzo Reich, non saranno solo Stati Uniti e Unione Sovietica a giovare di accresciute prospettive di ricerca spaziale. Attraverso Richter, infatti, l'Argentina tenterà un'impennata da superpotenza entrando persino in programmi nucleari che falliranno prematuramente per mancanza di un'adeguata struttura industriale. Ricche di significativi dettagli sono le interviste incluse con Leon Degrelle e Horia Sima, entrambi personaggi con radici tra il cattolicesimo più integralista e il mito nazista. Rocambolesco, romantico e ridondante fino a confondersi con lo stesso Hilter nel suo epico avventurismo che lo vide, infine, approdare in Spagna, è il profilo che contraddistingue lo stravagante "mancato figlio di Hilter".
Sima, protagonista della stagione nazional-legionaria rumena, arriva a teorizzare un vero e proprio stato teocratico con tanto di monaci guerrieri. Insieme costituiscono le due icone di riferimento dell'estrema destra internazionale degli anni Settanta. Il regime franchista ne diverrà il punto d'incontro per vecchie e nuove generazioni. Affascinante e allarmante è lo studio dell' "hitlerismo esoterico" da parte di Miguel Serrano, filosofo, scrittore, poeta e diplomatico cileno, che, a sua volta intervistato, parla di cadaveri di monaci buddisti rinvenuti nel bunker di Berlino e di segreti sulla clonazione. Il Cile, poi, riporta a "Colonia Dignidad", già comprata dai nazisti nel '43, definibile come vera e propria isola extraterritoriale controllata da Paul Shaffer. Sul piano culturale, figure come quella di Leo Strauss, allievo di Carl Schmitt, ma anche ebreo costretto a fuggire negli Stati Uniti, configurano la filosofia politica di uno stato autoritario e decisionista che, a quanto pare, è anche parte formativa di Bush e di un'intera generazione di conservatori americani.
Il filo conduttore con l'est, a partire dal patto Molotov-Ribbentrop del ‘39, ha tentacoli di intelligence anche dopo l' "Operazione Barbarossa"; supporterà , poi, la resistenza comunista nell'Europa occidentale dell'immediato dopoguerra per facilitare l'accesso a vie di fuga come la Grecia e l'Italia. Quest'ultima, nel '46, conoscerà anche l'amnistia di Togliatti, accanto alle misericordie vaticane. Oltre ai "Sette anni in Tibet", c'è un "mondo perduto" nel cuore dell'Antartide che addirittura sfocia nel fantastico con gli "ufo nazisti" e prende forma dalla storia delle missioni che, nel '39, portarono anche qui gli artigli della croce uncinata.
Altrove, lo stesso Dolcetta, fa riferimento anche ad una più incredibile spedizione di sola andata su Marte. Simili leggende, dall'inverosimile, lasciano spazio alle più folli inventive, tanto biologiche quanto astrali, che partono, rispettivamente, da Auschwitz e dalle V2. Ciò che emerge, in sostanza, è un vivido disegno di un' "internazionale nazista" che, nelle contrapposizioni tra imperialismo, economie emergenti e mondo islamico, gioca tuttora un ruolo determinante accrescendo tensioni anche se operante tra maturate frammentazioni. Di fondo, ma anche di fatto, resta quel potente coagulante della mitopoiesi, frutto della stessa mistica del nazismo
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MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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- The Mongoxxx
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Si è parlato recentemente di "Giornata della Memoria", in occasione della commemorazione e del ricordo di ció che fu l'Olocausto.
Da poco tempo, Einaudi ha pubblicato un cofanetto dal titolo:
SHOAH (di C.Lanzmann)
Il cofanetto comprende un libro, naturalmente, ma soprattutto 4 dvd della durata complessiva di oltre 9 ore e mezza.
I dvd -nati inizialmente come un unico film uscito nelle sale nel 1985 - racchiudono un autentico patrimonio di interviste a sopravvissuti, testimoni e carnefici, oltre ad una minuziosa ricostruzione dei luoghi e - per quanto possibile - dell'atmosfera respirata in quegli anni.
Non si tratta di una visione facile.
Comprensibilmente, non si tratta di un film nel senso puro del termine.
Ma volevo segnalare questa uscita per l'importanza che riveste, a prescindere dalle convinzioni e dalle idee che ognuno di noi possa formulare a proposito di un tema tanto delicato.

Da poco tempo, Einaudi ha pubblicato un cofanetto dal titolo:
SHOAH (di C.Lanzmann)
Il cofanetto comprende un libro, naturalmente, ma soprattutto 4 dvd della durata complessiva di oltre 9 ore e mezza.
I dvd -nati inizialmente come un unico film uscito nelle sale nel 1985 - racchiudono un autentico patrimonio di interviste a sopravvissuti, testimoni e carnefici, oltre ad una minuziosa ricostruzione dei luoghi e - per quanto possibile - dell'atmosfera respirata in quegli anni.
Non si tratta di una visione facile.
Comprensibilmente, non si tratta di un film nel senso puro del termine.
Ma volevo segnalare questa uscita per l'importanza che riveste, a prescindere dalle convinzioni e dalle idee che ognuno di noi possa formulare a proposito di un tema tanto delicato.

La verità non si pulisce i piedi prima di entrare in salotto. (Derek Raymond)