Lo faccio anch'io, partendo da personaggi come Manson e Bundy, attraverso altri quali Caryl Chessman, su su fino a leggere libri che possano insegnarmi il perchè di epoche di tortura (compresa la nostra, of courseSilente ha scritto:Il tuo avatar attuale è una foto di Ted Bundy giovane... io sono affascinata dalle menti malate, dai loro meccanismi, e studio più che posso, nel mio piccolo, per comprendere.
SIL

Bundy, Manson, chiunque del genere, sono soli dei post-it che metto lì per ricordarmi che ci sono cose che vanno aldilà del quotidiano, pur facendone tristemente parte. A volte diventano fenomeni culturali con tanto di T-shirt, altre ancora nomi da sussurrare nel buio sperando che nessuno ti senta, perchè altrimenti chissà cosa potrebbero pensare di te. Se trovi certe immagini di cattivo gusto, essendone il propugnatore ti chiedo scusa. Ma il volto di un Bundy è - alla fine della fiera - solo un volto. E l'ho inserito perchè dopo Manson (discusso in altro topic) era interessante vedere quale reazione poteva esserci. La reazione è venuta da parte tua che conosci "l'ambiente", ma da qui ad etichettarmi in base ad una foto credo che ce ne passi. O forse l'utilizzo di una foto è più esemplare della lettura di un libro? Come dire: usare la foto di un Bundy significa condividerne gli orizzonti, mentre leggere di lui mi mette al riparo da qualunque illazione perchè più "nobile" e didattico? Io non credo.
Un abbraccio.