Ritorno di Gundam in TV (decisamente OT)
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
successo di Goldrake ha dello straordinario. Gli spettatori superano i quattro milioni a puntata, termini come "Alabarda Spaziale" e "Lame Rotanti" diventano parte integrante dell'immaginario collettivo e del linguaggio dei bambini e ragazzi di quel periodo.
Il merchandising che riproduce il robot e i protagonisti del cartone animato va letteralmente a ruba, spaziando dalle figurine ai diari scolastici, dalle carte da gioco ai modellini in scala.
L'Italia di quegli anni sta però vivendo un momento storico molto particolare e delicato. Sono infatti gli anni delle Brigate Rosse e della lotta armata che culmineranno nel sequestro, e poi, nell'assassinio dell'onorevole Aldo Moro.
Psicologi, associazioni di genitori e addirittura politici, spesso e volentieri senza averne approfondito contenuti e tematiche, accusano Goldrake di essere diseducativo, violento e minare alla radice l'integrità dei piccoli telespettatori. I quotidiani e le riviste dell'epoca riportano numerosi interventi contro quello che Nantas Salvataggio, in un articolo pubblicato dal settimanale Oggi, chiamava "il mostro dai cento occhi", il "satanasso made in Japan".
Ma non è tutto. Anche il Parlamento e il Governo italiano vengono coinvolti in quella che potremmo definire una vera e propria "crociata". Silverio Corvisieri, allora deputato del Partito di Unità Proletaria per il Comunismo-Democrazia Proletaria, presenta un'interpellanza in Parlamento (poi ripresa in un celebre articolo comparso su Repubblica del 7-8 gennaio 1979) in cui accusa Goldrake di celebrare addirittura "l'orgia della violenza annientatrice (...), la religione delle macchine elettroniche, il rifiuto viscerale del diverso."
Un gruppo di circa 600 genitori di Imola, invece, agli inizi di aprile, nel 1980, scrive un esposto pubblico e lo invia a Clelio Darida, Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, ad Adolfo Sarti, Ministro della Pubblica Istruzione, alle televisioni ed ai giornali. L'eco di questa iniziativa è grandissimo tant'è che anche la trasmissione "L'altra Campana", condotta da Enzo Tortora, dà ampio risalto alla vicenda.
Non mancano certo le voci in difesa di Goldrake (tra questa quella di Gianni Rodari, il celebre scrittore per ragazzi che molti anni prima aveva anche difeso il 'medium' del fumetto contro la dura presa di posizione del segretario del Partito Comunista Palmiro Togliatti e di Nilde Jotti), ma la situazione ha raggiunto una criticità tale da indurre i vertici della Rai ad interrompere la trasmissione di serie robotiche (era nel frattempo iniziato anche Mazinga Z).
Tale decisione, quasi per contrappasso dantesco, fa non solo la fortuna delle serie animate giapponesi, ma anche quella delle nascenti Tv private. Ricordiamo infatti che il 28 luglio 1976 la Corte Costituzionale (sentenza n. 202) aveva di fatto spezzato il monopolio della televisione di stato stabilendo la possibilità di creare anche delle tv private (TeleBiella, in tale senso, è stata pioniera). La presenza di tante serie animate giapponesi, il loro prezzo d'acquisto relativamente basso, l'alto gradimento da parte del pubblico e la decisione della Rai di non trasmettere più serie robotiche rappresenta, di fatto, una concatenazione di eventi che consente alle televisioni private di riempire i propri palinsesti e potenziare sempre più la propria offerta.
Il merchandising che riproduce il robot e i protagonisti del cartone animato va letteralmente a ruba, spaziando dalle figurine ai diari scolastici, dalle carte da gioco ai modellini in scala.
L'Italia di quegli anni sta però vivendo un momento storico molto particolare e delicato. Sono infatti gli anni delle Brigate Rosse e della lotta armata che culmineranno nel sequestro, e poi, nell'assassinio dell'onorevole Aldo Moro.
Psicologi, associazioni di genitori e addirittura politici, spesso e volentieri senza averne approfondito contenuti e tematiche, accusano Goldrake di essere diseducativo, violento e minare alla radice l'integrità dei piccoli telespettatori. I quotidiani e le riviste dell'epoca riportano numerosi interventi contro quello che Nantas Salvataggio, in un articolo pubblicato dal settimanale Oggi, chiamava "il mostro dai cento occhi", il "satanasso made in Japan".
Ma non è tutto. Anche il Parlamento e il Governo italiano vengono coinvolti in quella che potremmo definire una vera e propria "crociata". Silverio Corvisieri, allora deputato del Partito di Unità Proletaria per il Comunismo-Democrazia Proletaria, presenta un'interpellanza in Parlamento (poi ripresa in un celebre articolo comparso su Repubblica del 7-8 gennaio 1979) in cui accusa Goldrake di celebrare addirittura "l'orgia della violenza annientatrice (...), la religione delle macchine elettroniche, il rifiuto viscerale del diverso."
Un gruppo di circa 600 genitori di Imola, invece, agli inizi di aprile, nel 1980, scrive un esposto pubblico e lo invia a Clelio Darida, Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, ad Adolfo Sarti, Ministro della Pubblica Istruzione, alle televisioni ed ai giornali. L'eco di questa iniziativa è grandissimo tant'è che anche la trasmissione "L'altra Campana", condotta da Enzo Tortora, dà ampio risalto alla vicenda.
Non mancano certo le voci in difesa di Goldrake (tra questa quella di Gianni Rodari, il celebre scrittore per ragazzi che molti anni prima aveva anche difeso il 'medium' del fumetto contro la dura presa di posizione del segretario del Partito Comunista Palmiro Togliatti e di Nilde Jotti), ma la situazione ha raggiunto una criticità tale da indurre i vertici della Rai ad interrompere la trasmissione di serie robotiche (era nel frattempo iniziato anche Mazinga Z).
Tale decisione, quasi per contrappasso dantesco, fa non solo la fortuna delle serie animate giapponesi, ma anche quella delle nascenti Tv private. Ricordiamo infatti che il 28 luglio 1976 la Corte Costituzionale (sentenza n. 202) aveva di fatto spezzato il monopolio della televisione di stato stabilendo la possibilità di creare anche delle tv private (TeleBiella, in tale senso, è stata pioniera). La presenza di tante serie animate giapponesi, il loro prezzo d'acquisto relativamente basso, l'alto gradimento da parte del pubblico e la decisione della Rai di non trasmettere più serie robotiche rappresenta, di fatto, una concatenazione di eventi che consente alle televisioni private di riempire i propri palinsesti e potenziare sempre più la propria offerta.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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- vertigoblu
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fu solo una delle piccole "bestialità " ..ANTONY ha scritto:MA "ATLAS" CHI àˆ?
I più attenti di voi se ne saranno sicuramente accorti, ma benchè questa edizione in DVD si intitoli "UFO Robot Goldrake", quando Actarus & C. arrivarono per la prima volta in Italia il loro cartone animato si chiamava "Atlas Ufo Robot".
E qui sorge spontanea una domanda: chi è mai questo Atlas??
In tutta la serie non appare nessun personaggio con questo nome, perció capire le origini di questo titolo è un'opera piuttosto complicata. Abbiamo trovato la soluzione per caso, quando l'occhio ci è caduto su un vecchio pacco di fotocopie: ma intanto, alcune premesse.
"UFO Robot Goldrake" si intitolava in Giappone "UFO Robot Grendizer". Anche tutti i personaggi avevano in origine nomi diversi da quelli dell'edizione italiana (consigliamo di consultare la loro pagina per farsene un'idea); peró il nome Atlas non appare da nessuna parte neppure nella versione giapponese. E allora da dove viene?
Dovete sapere che Goldrake non arrivó in Italia direttamente dal Giappone, ma dalla Francia, dove era stato importato e trasmesso poco prima dell'Italia (la Rai "superó" poi i cugini d'oltralpe trasmettendo le ultime puntate molto prima di loro). Ebbene, quando si propone un programma a un'emittente televisiva bisogna fornire ai responsabili della stessa una serie di informazioni dettagliate (per esempio, di cosa tratta il programma, quali sono i personaggi principali, a quale pubblico è indirizzato ecc.).
Tutte queste informazioni sono raccolte in un opuscoletto chiamato al giorno d'oggi con l'inglese "Guide Book" o, in versione piu' dettagliata, "Style Book". Senonchè i francesi, negli anni '70, lo chiamavano in un altro modo: "Atlas" (= atlante, guida). Così quel funzionario Rai che si trovó tra le mani un opuscolo intitolato "Atlas UFO Robot" (= Guida a UFO Robot) probabilmente ritenne che quell'Atlas fosse parte del titolo.
A volte è proprio vero che sono delle piccolezze a cambiare la storia...
la cosa più divertente ed inspiegabile fu il cambiare i nomi a personaggi della serie che convivevano nello stesso universo narrativo.
cosicchè:
in mazinga z (il capostipite dei robottoni di go nagai ma trasmesso dopo goldrake) koji kabuto viene chiamato rio.
nel grande mazinga nel finale quando torna a dar manforte a testsuya ha il suo nome vero,ed in goldrake veniva chiamato alcor ,pur essenso sempre lo stesso personaggio.
all'epoca già sospettavo qualcosa e mi chiedevo il perchè il personaggio fosse sempre eguale graficamente pur cambiando nome, ma fu soprattutto vedendo al cinema le puntate speciali ed i cross over de "gli ufo robot contro gli invasori spaziali"(titolo del caxxo)dove fanno capire che alcor in realtà era koji kabuto ossia il pilota di mazinga z.
i cross over più belli che mi ricordo erano l'episodio del dragosauro,e goldrake contro il grande mazinga dove per anni io ed altri maniaci abbiam litigato per stabilire chi fosse realmente il più potente...

"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky
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certi cartoni sono immortali...
di questga cosa ha pure palrato il tiggi
(ci son i sottotitoli....)
http://www.youtube.com/watch?v=zkjZJFvvtT8
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(ci son i sottotitoli....)
http://www.youtube.com/watch?v=zkjZJFvvtT8
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Ricordo bene una puntata di ATLAS UFO ROBOT dove compare Boss che saluta Alcor come un vecchio amico. Tu la ricordi?vertigoblu ha scritto:in mazinga z (il capostipite dei robottoni di go nagai ma trasmesso dopo goldrake) koji kabuto viene chiamato rio.
nel grande mazinga nel finale quando torna a dar manforte a testsuya ha il suo nome vero,ed in goldrake veniva chiamato alcor ,pur essenso sempre lo stesso personaggio.
all'epoca già sospettavo qualcosa e mi chiedevo il perchè il personaggio fosse sempre eguale graficamente pur cambiando nome, ma fu soprattutto vedendo al cinema le puntate speciali ed i cross over de "gli ufo robot contro gli invasori spaziali"(titolo del caxxo)dove fanno capire che alcor in realtà era koji kabuto ossia il pilota di mazinga z.
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si certo solo che appunto atlas ufo robot era il primo cartone della serie di go nagai trasmesso in italia,per cui non potevamo sospettare chi fosse boss,solo dopo avremmo capito che era il ciccione che guidava il bossrobot amico di koji e tetsuya in mazinga z e il grande mazingervbman ha scritto:Ricordo bene una puntata di ATLAS UFO ROBOT dove compare Boss che saluta Alcor come un vecchio amico. Tu la ricordi?vertigoblu ha scritto:in mazinga z (il capostipite dei robottoni di go nagai ma trasmesso dopo goldrake) koji kabuto viene chiamato rio.
nel grande mazinga nel finale quando torna a dar manforte a testsuya ha il suo nome vero,ed in goldrake veniva chiamato alcor ,pur essenso sempre lo stesso personaggio.
all'epoca già sospettavo qualcosa e mi chiedevo il perchè il personaggio fosse sempre eguale graficamente pur cambiando nome, ma fu soprattutto vedendo al cinema le puntate speciali ed i cross over de "gli ufo robot contro gli invasori spaziali"(titolo del caxxo)dove fanno capire che alcor in realtà era koji kabuto ossia il pilota di mazinga z.

"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
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Ti riporto la versione di Wikipedia.ANTONY ha scritto:MA "ATLAS" CHI �
I più attenti di voi se ne saranno sicuramente accorti, ma benchè questa edizione in DVD si intitoli "UFO Robot Goldrake", quando Actarus & C. arrivarono per la prima volta in Italia il loro cartone animato si chiamava "Atlas Ufo Robot".
E qui sorge spontanea una domanda: chi è mai questo Atlas??
In tutta la serie non appare nessun personaggio con questo nome, perció capire le origini di questo titolo è un'opera piuttosto complicata. Abbiamo trovato la soluzione per caso, quando l'occhio ci è caduto su un vecchio pacco di fotocopie: ma intanto, alcune premesse.
"UFO Robot Goldrake" si intitolava in Giappone "UFO Robot Grendizer". Anche tutti i personaggi avevano in origine nomi diversi da quelli dell'edizione italiana (consigliamo di consultare la loro pagina per farsene un'idea); peró il nome Atlas non appare da nessuna parte neppure nella versione giapponese. E allora da dove viene?
Dovete sapere che Goldrake non arrivó in Italia direttamente dal Giappone, ma dalla Francia, dove era stato importato e trasmesso poco prima dell'Italia (la Rai "superó" poi i cugini d'oltralpe trasmettendo le ultime puntate molto prima di loro). Ebbene, quando si propone un programma a un'emittente televisiva bisogna fornire ai responsabili della stessa una serie di informazioni dettagliate (per esempio, di cosa tratta il programma, quali sono i personaggi principali, a quale pubblico è indirizzato ecc.).
Tutte queste informazioni sono raccolte in un opuscoletto chiamato al giorno d'oggi con l'inglese "Guide Book" o, in versione piu' dettagliata, "Style Book". Senonchè i francesi, negli anni '70, lo chiamavano in un altro modo: "Atlas" (= atlante, guida). Così quel funzionario Rai che si trovó tra le mani un opuscolo intitolato "Atlas UFO Robot" (= Guida a UFO Robot) probabilmente ritenne che quell'Atlas fosse parte del titolo.
A volte è proprio vero che sono delle piccolezze a cambiare la storia...

Il nome Grendizer deriva secondo alcuni dal Gren, il metallo alieno di cui sarebbe fatto il robot, mentre altri sostengono più semplicemente che derivi dalla parola inglese grand (grandioso, imponente). L'origine del nome italiano, invece, ha un grosso debito (si fa per dire) con la Francia, dove la serie riscosse un successo altrettanto clamoroso e dove la RAI l'acquistó. In particolare, Goldrake è l'inglesismo di Goldorà k, il nome inventato chissà perchè dai francesi, mentre Atlas UFO Robot è il frutto di una vera e propria svista dei funzionari RAI: come detto, la serie fu acquistata in Francia e, come ogni programma televisivo, era accompagnata da quella che tutti gli addetti ai lavori chiamano guide book, ossia la scheda illustrativa, tutti tranne i francesi, che la chiamano atlas, cosicchè la dicitura Atlas UFO Robot stampata sulla guida fu scambiata per il titolo originale della serie.
- vertigoblu
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pure io...ANTONY ha scritto:Ricordo che avevo il televisore in bianco e nero e quando andai a vederlo da un vicino che aveva appena comprato la tv a colori rimasi letteralmente sbalordito dai colori
anche se già in bianco e nero si intuiva una ricchezza cromatica senza precedenti per gli standard dell'epoca!
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