[O.T.] Libri consigliati?
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- Come Quando Fuori Piove
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Ultima modifica di Come Quando Fuori Piove il 06/01/2009, 20:47, modificato 1 volta in totale.
"Impara l'arte e giocatela a carte"
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un bel libro, mi è piaciuto parecchio. Se avete la possibilità , recuperate il film che ne è stato tratto: umberto orsini nella parte del poliziotto Spada meriterebbe un bacio socialista ( alla breznev, per capirci)dostum ha scritto:QUESTO
Ferretti pare in fase mistica

Abbiamo preso Rostov, ma è costata cara...intanto avanziamo verso il Volga.....
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Ancora meglio della Variante di Luneburg:
Paolo Maurensig
L'uomo scarlatto
"La memoria si è in gran parte dissolta nella mia mente; è come se il fuoco avesse bruciato, oltre alla pelle, anche il mio passato."
Il romanzo inizia con un pretesto letterario non del tutto inconsueto: il narratore finge di aver incontrato casualmente un personaggio molto particolare, Josè Maria Kokubu, figlio di un diplomatico giapponese e di una cantante argentina, nato a Berlino, laureato in medicina, che si era trasferito, completati gli studi, in Argentina. Questo sconosciuto, dichiara che dopo un tragico incidente in cui aveva perso moglie e figlia, aveva intrapreso la strada della conoscenza. Per raggiungere questo scopo si stava per trasferire, in completa solitudine, in Giappone dove avrebbe cercato di sperimentare l'isolamento, in un Paese popolosissimo. Prima di congedarsi (il suo nome riapparirà solo alla fine del romanzo) consegna un pacco contenente cinque nastri magnetici al narratore il cui contenuto sarà materia dell'intero romanzo.
I capitoli sono scanditi dalla durata dei singoli nastri e l'andamento sarà dialogico, praticamente vengono fatte trascrizioni delle registrazioni di sedute psicoanalitiche. Il dialogo terapeutico si svolge tra il dottor Klein e un misterioso uomo il cui viso sfigurato dal fuoco gli conferisce un aspetto demoniaco, in quanto il rosso scarlatto della carne è andato a sostituire la pelle completamente bruciata del viso. Questo individuo è costretto da anni a frequentare una clinica svizzera dove compiono degli avanzatissimi trapianti di pelle volti alla ricostruzione, almeno parziale, di un aspetto meno orripilante. Nella clinica si aggirano personaggi misteriosi ed è la loro apparizione, come in una passerella degli orrori, che crea un'atmosfera davvero perturbante. I misteri poi, bobina dopo bobina, si infittiscono appaiono esseri stranissimi, si narrano vicende paranormali, fatti di sperimentazione genetica, il tutto in un clima di crescente tensione emotiva. Non vengono descritte vicende cruente quanto un continuo scarto dalla realtà , deviazioni dalla norma che creano insicurezza, paura, angoscia. Un apocalittico ballo chiude praticamente tutta questa parte del libro, qualcosa che ricorda certe scene dell'ultimo Kubrick, di quel Eyes Wide Shut così complesso e controverso. L'ultimo capitolo contiene la chiave di lettura dell'intero libro (si invitano caldamente i lettori a non leggerlo anticipatamente, altrimenti si perde il fascino di tutta la narrazione) e riconduce l'intera storia alla razionalità .
Questo scrittore goriziano riesce a stupire per la varietà d'ispirazione, per la sicurezza narrativa e per la naturalezza con cui attraversa i vari generi e se nella precedente prova forse predominata l'elemento tecnico e la professionalità di scrittore, in questo Uomo scarlatto l'equilibrio è maggiore e il coinvolgimento del lettore più intenso.
L'uomo scarlatto di Paolo Maurensig
149 pag., euro 14.46 - Edizioni Mondadori (Scrittori italiani e stranieri)
ISBN 88-04-48821-2
Paolo Maurensig
L'uomo scarlatto
"La memoria si è in gran parte dissolta nella mia mente; è come se il fuoco avesse bruciato, oltre alla pelle, anche il mio passato."
Il romanzo inizia con un pretesto letterario non del tutto inconsueto: il narratore finge di aver incontrato casualmente un personaggio molto particolare, Josè Maria Kokubu, figlio di un diplomatico giapponese e di una cantante argentina, nato a Berlino, laureato in medicina, che si era trasferito, completati gli studi, in Argentina. Questo sconosciuto, dichiara che dopo un tragico incidente in cui aveva perso moglie e figlia, aveva intrapreso la strada della conoscenza. Per raggiungere questo scopo si stava per trasferire, in completa solitudine, in Giappone dove avrebbe cercato di sperimentare l'isolamento, in un Paese popolosissimo. Prima di congedarsi (il suo nome riapparirà solo alla fine del romanzo) consegna un pacco contenente cinque nastri magnetici al narratore il cui contenuto sarà materia dell'intero romanzo.
I capitoli sono scanditi dalla durata dei singoli nastri e l'andamento sarà dialogico, praticamente vengono fatte trascrizioni delle registrazioni di sedute psicoanalitiche. Il dialogo terapeutico si svolge tra il dottor Klein e un misterioso uomo il cui viso sfigurato dal fuoco gli conferisce un aspetto demoniaco, in quanto il rosso scarlatto della carne è andato a sostituire la pelle completamente bruciata del viso. Questo individuo è costretto da anni a frequentare una clinica svizzera dove compiono degli avanzatissimi trapianti di pelle volti alla ricostruzione, almeno parziale, di un aspetto meno orripilante. Nella clinica si aggirano personaggi misteriosi ed è la loro apparizione, come in una passerella degli orrori, che crea un'atmosfera davvero perturbante. I misteri poi, bobina dopo bobina, si infittiscono appaiono esseri stranissimi, si narrano vicende paranormali, fatti di sperimentazione genetica, il tutto in un clima di crescente tensione emotiva. Non vengono descritte vicende cruente quanto un continuo scarto dalla realtà , deviazioni dalla norma che creano insicurezza, paura, angoscia. Un apocalittico ballo chiude praticamente tutta questa parte del libro, qualcosa che ricorda certe scene dell'ultimo Kubrick, di quel Eyes Wide Shut così complesso e controverso. L'ultimo capitolo contiene la chiave di lettura dell'intero libro (si invitano caldamente i lettori a non leggerlo anticipatamente, altrimenti si perde il fascino di tutta la narrazione) e riconduce l'intera storia alla razionalità .
Questo scrittore goriziano riesce a stupire per la varietà d'ispirazione, per la sicurezza narrativa e per la naturalezza con cui attraversa i vari generi e se nella precedente prova forse predominata l'elemento tecnico e la professionalità di scrittore, in questo Uomo scarlatto l'equilibrio è maggiore e il coinvolgimento del lettore più intenso.
L'uomo scarlatto di Paolo Maurensig
149 pag., euro 14.46 - Edizioni Mondadori (Scrittori italiani e stranieri)
ISBN 88-04-48821-2
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A me è sembrato uno di quei libri che voleva essere triste a tutti i costiCome Quando Fuori Piove ha scritto:Up!Da parte mia vi suggerisco "Ti prendo e ti porto via" di Niccoló Ammaniti, un libro davvero bellissimo, le ultime pagine sono davvero da pelle d'oca.
"Ridatemi l'effimero, rivoglio Diana Est" (da 'Generation of love', di Matteo B.Bianchi)
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Tra le cose lette ultimamente m'è piaciuto molto 'Playlist' del signor Bignardi, Luca Sofri.
Non è un romanzo ma una piccola enciclopedia, del tutto soggettiva, della musica, in cui conoscenze tecniche, ricordi, informazioni e ironia si fondono in un insieme davvero piacevole.
Non è un romanzo ma una piccola enciclopedia, del tutto soggettiva, della musica, in cui conoscenze tecniche, ricordi, informazioni e ironia si fondono in un insieme davvero piacevole.
"Ridatemi l'effimero, rivoglio Diana Est" (da 'Generation of love', di Matteo B.Bianchi)
Un capolavoro:
Ma come cazzo ho fatto a perdermelo in tutti questi anni?

[img]http://www.tealibri.it/copertine/Perchè ... tianog.jpg[/img]
Squirto...almeno tu,potevi dirmelo no?
Ma come cazzo ho fatto a perdermelo in tutti questi anni?

[img]http://www.tealibri.it/copertine/Perchè ... tianog.jpg[/img]
Squirto...almeno tu,potevi dirmelo no?

Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.
Bellissimo libroOrtheus ha scritto:Un capolavoro:
Ma come cazzo ho fatto a perdermelo in tutti questi anni?
[img]http://www.tealibri.it/copertine/Perchè ... tianog.jpg[/img]
Squirto...almeno tu,potevi dirmelo no?



Calcol ha scritto:Bellissimo libroOrtheus ha scritto:Un capolavoro:
Ma come cazzo ho fatto a perdermelo in tutti questi anni?
[img]http://www.tealibri.it/copertine/Perchè ... tianog.jpg[/img]
Squirto...almeno tu,potevi dirmelo no?Adesso pero' per compensare dovresti leggere "Perche' non possiamo non dirci cristiani" di Croce
![]()
Dici ?
Dai,dammelo "per letto" dato che ho ascoltato più volte Buttiglione sull'argomento....

Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.
Ortheus ha scritto:Un capolavoro:
Ma come cazzo ho fatto a perdermelo in tutti questi anni?
[img]http://www.tealibri.it/copertine/Perchè ... tianog.jpg[/img]
Squirto...almeno tu,potevi dirmelo no?
ah, che ricordi... l'ho letto durante il mio primo anno all'università ... e subito lo girai a mia madre, che lo mise sul comodino vicino alla Bibbia...

Russell era un grandissimo cervello (anche se devo dire che alcune delle argomentazioni da lui utilizzate in quel libro sono facilmente smontabili... ma in un libro come quello, gli è concesso)
se ti è piaciuto questo, dovresti leggere anche "Matrimonio e morale" e gli altri saggi sulla morale...
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)