[O.T.] Global Warm(n)ing

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#1891 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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markome
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#1892 Messaggio da markome »

Questo è solo l'aperitivo di quello che potrebbe succedere se il sistema si sovraccaricasse per l'eccessiva richiesta di energia elettrica.
Chi ha orecchi per intendere, intenda.

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GeishaBalls
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#1893 Messaggio da GeishaBalls »

SoTTO di nove ha scritto:
30/04/2025, 10:32
GeishaBalls ha scritto:
30/04/2025, 3:06
SoTTO di nove ha scritto:
29/04/2025, 18:17
Devo ancora conoscerlo quello che non vuol sentire parlare di cambiamento climatico perchè gli mette ansia.
Vedo tutt'al più ansia in chi ne vuol parlare.

P.s. Se l'uomo si estinguerà per colpa della Co2 ci sarà da fargli un applauso. Ci sono rischi enormemente maggiori che succeda per cose ben più impattanti.
Devi conoscere molte cose, ad esempio qualche nozione di base di psicologia. Oppure devi concscere come digitare “negare un problema” su google. In prima pagina trovi

“Cos'è la negazione?
La negazione, proposta da Anna Freud, è un meccanismo di difesa in cui l'individuo rifiuta di accettare la realtà, bloccando la consapevolezza degli eventi esterni. Quando una situazione diventa difficile da gestire, la persona può negare la sua esistenza o evitare di percepirla, rifiutando così di confrontarsi con essa.“
Non è che sei te che hai una idea e pretendi che sia giusta?
So benissimo che una persona può ragionare come lo spieghi te se c'è un pericolo. Ma non al riguardo del cambiamento climatico. è troppo fumoso come pericolo per creare ansia a tal punto dal negarlo.
Chi ne ha ansia in questo caso sono esclusivamente quelli che ne parlano. e magari tra quelle fila si annida anche il caso estremo che lo rimuove.
Ma a quello che viene additato come negazionista non gliele sbatte la minchia nemmeno per un secondo del cambiamento climatico. Poteva avere un senso su una cosa come il covid dove sicuramente esisteva quel tipo di negazionista ma qui stiamo parlando di un problema che non ricade direttamente sull'individuo da portarlo a negarlo per ansia.
Te invece continui a sostenere che uno che non ne parla ne sia in realtà spaventato a tal punto da negarlo. Ma mi faccia il piacere.
Non solo vuoi convincere gli altri che il CC sia un problema ma pretendi pure di trasformare i negazionisti in eco ansiosi.
quindi esistono gli eco ansiosi che si deprimono ma non quelli che negano. Ok

Il problema di reazioni eccessive esiste solo per quelli che si agitano troppo, non quelli che con le stesse informazioni negano la realtà. Ok

Let’s agree to disagree

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SoTTO di nove
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#1894 Messaggio da SoTTO di nove »

Scusa ma dove avrei scritto che non esistono quelli che negano il cambiamento climatico?
Io ho scritto che chi lo nega non lo fa per una sorta di autodifesa in quanto ansioso ma perchè semplicemente non ci crede.
e lo sottolineo perchè ogni volta che fai un post qui ci infili il discorsetto sul fatto che chi lo nega lo fa per paura. Ma dai.
L'eco ansia è rivolta alla sorte del pianeta. e chi ne soffre tenderà ad ingigantirne gli effetti altro che chiudersi in se stessa e negarlo.

Insomma, si parla di una paura che non riguarda il singolo individuo che arriva a negarla per difendersi ma di una paura che un modo di vivere faccia danni. Quindi che cazzo c'azzecca quello che lo nega per una sorta di rimozione della paura.

Questo qui sotto è la sintesi fatta dalla IA di google alla domanda "chi nega il cambiamento climatico lo fa per paura?".
Mi sembra abbastanza intelligente come risposta. Ma forse hai ragione te.
Non è corretto affermare che chi nega il cambiamento climatico lo fa per paura. Il negazionismo climatico è un fenomeno complesso, alimentato da una serie di fattori, tra cui interessi economici, ideologie preconcettate e pregiudizi personali. La paura può essere un fattore che contribuisce alla resistenza al cambiamento, ma non è l'unico né il più influente.
Ecco alcuni punti chiave da considerare:
Interessi economici:
L'industria dei combustibili fossili ha un forte interesse a negare o minimizzare il cambiamento climatico, poiché il passaggio a fonti di energia rinnovabili potrebbe minare i loro profitti.
Bias e pregiudizi:
Alcuni individui possono essere portati a negare il cambiamento climatico a causa di pregiudizi politici, ideologici o religiosi.
Denialismo:
Il negazionismo può essere una forma di resistenza al cambiamento, alimentata da una mancanza di consapevolezza o da un rifiuto di accettare la realtà del problema.
Spreading fake news:
I negazionisti climatici spesso diffondono informazioni false o fuorvianti per sostenere la loro posizione.
Influenza dei mass media:
In alcuni paesi, la copertura dei media può essere sproporzionata a favore della comunità che nega il cambiamento climatico, contribuendo a diffondere la disinformazione.
Paura e ansia da cambiamenti climatici:
È vero che alcune persone possono provare ansia o paura per i potenziali effetti del cambiamento climatico, ma questo non è un motivo per negare il problema.
In sintesi, il negazionismo climatico è un fenomeno complesso che va oltre la semplice paura. È alimentato da una serie di fattori, tra cui interessi economici, ideologie e pregiudizi personali. Sebbene la paura possa essere un fattore che contribuisce alla resistenza al cambiamento, non è l'unico né il più influente.
Questa invece la risposta al perchè esistono gli eco ansiosi.
L'eco-ansia, una forma di ansia legata alla consapevolezza dei cambiamenti climatici e dei problemi ambientali, esiste perché la crisi ecologica e il degrado ambientale sono fonti di stress e ansia. L'eccessiva esposizione a notizie e informazioni sugli eventi ambientali può causare una sensazione di impotenza e smarrimento, mentre la consapevolezza del futuro incerto può alimentare un senso di paura e preoccupazione.
Ecco alcuni motivi specifici per cui le persone possono sviluppare l'eco-ansia:
Preoccupazione per il futuro:
La percezione di un futuro minacciato dai cambiamenti climatici e dai disastri ambientali può generare un forte senso di ansia e paura.
Sensazione di impotenza:
La consapevolezza che i cambiamenti climatici sono un problema complesso e difficile da risolvere può portare a una sensazione di impotenza e disperazione.
Impatto diretto o indiretto:
L'esposizione diretta a disastri naturali o all'inquinamento, ma anche la consapevolezza delle conseguenze globali, può innescare l'eco-ansia.
Delusione per le soluzioni:
La delusione per la lentezza delle azioni e delle tecnologie che dovrebbero mitigare i cambiamenti climatici può alimentare l'ansia.
Educazione e consapevolezza:
Un'educazione ambientale più forte e una maggiore consapevolezza dei problemi ambientali possono aumentare la sensibilità e la percezione dei rischi.
Vulnerabilità:
Alcune popolazioni, come quelle indigene o quelle che vivono in aree particolarmente colpite, possono essere più vulnerabili all'eco-ansia.
Quindi si, chi ci sfracassa le palle sul CC spesso è un eco ansioso. Chi lo nega lo fa prima di tutto perchè non ci crede (o ha interesse a negarlo), altro che rimuoverlo per la sua ansia.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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TeNz
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#1895 Messaggio da TeNz »

avete letto cosa ha dichiarato blair?
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.

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SoTTO di nove
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#1896 Messaggio da SoTTO di nove »

TeNz ha scritto:
30/04/2025, 20:27
avete letto cosa ha dichiarato blair?
Cazzo, dice quello che ho sempre sostenuto io. Abbandonare queste soluzioni ineffcaci e puntare sullo sviluppo tecnologico.
Insomma come quando io sostenevo che il contrasto al CC odierno fosse inutile e dannoso dal punto di vista finanziario perchè quando si vedranno i (minimi) risultati saremmo già tecnologicamente più avanzati da aver trovato una soluzione migliore.
Le politiche per raggiungere la neutralità carbonica e abbandonare i combustibili fossili «sono destinate al fallimento». Se a pronunciare questa frase fosse stato un politico conservatore, probabilmente la notizia non sarebbe finita sulle pagine dei giornali. Ma se a pronunciarla, come è accaduto, è Tony Blair, ex primo ministro laburista, allora è tutta un’altra storia. In un rapporto pubblicato dal suo Tony Blair Institute for Global Change – e intitolato The Climate Paradox: Why We Need to Reset Action on Climate Change – l’ex premier britannico rompe il fronte progressista e critica le politiche energetiche e di contrasto ai cambiamenti climatici. L’istituto fondato da Tony Blair, in realtà, riconosce eccome l’esistenza del riscaldamento globale e la necessità di arrestarne l’avanzata, ma si mostra anche molto scettico sulle politiche di mitigazione messe in campo dai governi, compreso quello britannico, definite «irrazionali».

Blair boccia le politiche verdi
Nei Paesi avanzati, si legge nel documento, «gli elettori si sentono chiamati a fare sacrifici finanziari e cambiamenti nel proprio stile di vita, sapendo che l’impatto sulle emissioni globali è minimo». La verità, scrive Blair, è che la domanda di combustibili fossili continuerà a crescere, trainata dall’aumento del traffico aereo, dall’urbanizzazione e dai consumi dell’intelligenza artificiale. Secondo l’ex premier, bisogna fare i conti con questi «fatti scomodi». E la soluzione, più che nelle rinnovabili o nel risparmio energetico, va cercata nell’innovazione tecnologica. Un esempio? La cattura e lo stoccaggio di anidride carbonica, verso la quale a suo parere andrebbero indirizzati più finanziamenti, anche se in realtà si tratta di una tecnologia ad oggi molto acerba e che divide la stessa comunità scientifica, incerta sul fatto che possa davvero giocare un ruolo nella lotta ai cambiamenti climatici.
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#1897 Messaggio da cicciuzzo »

Ma no, basterebbe staccare le utenze luce e gas e ritirare ogni strumento tecnologici (e loro derivati dal 1750 ad oggi) agli ecoansiosi e avremmo risolto il problema del cambiamento climatico

Vedremmo così andare in giro quell'ambientalista squinternata ma figa postata nuda come mamma l'ha fatta e saremmo tutti contenti
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Gargarozzo
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#1898 Messaggio da Gargarozzo »

The blair witch project
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.

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