Drogato_ di_porno ha scritto: ↑08/12/2024, 19:09se è vero c'è stato negoziato
'Mosca ha avuto garanzie dai ribelli siriani sulle basi russe'
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... 78051.html
Ma sicuro
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Drogato_ di_porno ha scritto: ↑08/12/2024, 19:09se è vero c'è stato negoziato
'Mosca ha avuto garanzie dai ribelli siriani sulle basi russe'
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... 78051.html
è quello che scrivevo io poco tempo fa. Se i russi non hanno nemmeno risposto a parole raid israeliani che a ottobre avevano colpito le loro basi, significa che Assad lo avevano già dato per mezzo finito.Drogato_ di_porno ha scritto: ↑08/12/2024, 19:09[Scopri]Spoilerse è vero c'è stato negoziato
'Mosca ha avuto garanzie dai ribelli siriani sulle basi russe'
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... 78051.html
Una volta spostatosi in Iraq per combattere le truppe statunitensi dopo l'invasione dell'Iraq del 2003, rapidamente si mise in mostra nei ranghi di al-Qāʿida e si dice sia diventato uno stretto collaboratore del giordano Abū Muṣʿab al-Zarqāwī, il leader del gruppo noto come al-Qāʿida in Iraq. Dopo che al-Zarqāwī fu ucciso in un'operazione aerea statunitense nel 2006, al-Jawlānī abbandonò l'Iraq, risiedendo per un breve periodo in Libano, dove offrì supporto logistico al gruppo militante Jund al-Shām (L'esercito di Siria), che aderiva all'ideologia di al-Qāʿida. Tornò ancora in Iraq per continuare la sua lotta armata ma fu arrestato dai militari statunitensi e detenuto a Camp Bucca, alla frontiera iracheno-kuweitina. In quel campo di detenzione, dove i militari USA rinchiudevano migliaia di sospetti militanti, al-Jawlānī insegnò l'arabo classico ad altri prigionieri. Dopo essere stato rilasciato dalla prigione di Camp Bucca nel 2008, al-Jawlānī riprese il suo impegno militante, questa volta accanto ad Abu Bakr al-Baghdadi, allora a capo di al-Qāʿida in Iraq. Fu nominato responsabile delle operazioni di al-Qāʿida nella provincia di Mossul, ufficialmente chiamata Governatorato di Ninawa (ossia di Ninive).
https://it.wikipedia.org/wiki/Abu_Muhammad_al-Jawlani
se non gli serve piu’ non lo vedo durare tantoDrogato_ di_porno ha scritto: ↑08/12/2024, 19:13Cremlino, 'Assad è a Mosca con i familiari, concesso l'asilo'
Dopo una giornata di speculazioni su dove fosse finito l'ex raìs
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... c1758.html
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 417483.htm“ERDOGAN E I SUOI ALLEATI SUNNITI, JIHADISTI CON PATINA DI MODERAZIONE, È PADRONE DI QUASI TUTTA LA SIRIA” – L’ANALISI DI GIORDANO STABILE: “PUTIN PUÒ SALVARE AL MASSIMO LE SUE BASI A TARTUS E LATTAKIA. FORSE. KHAMENEI HA PERSO L’AUTOSTRADA SCIITA CHE ANDAVA DA BAGHDAD A BEIRUT. HEZBOLLAH RISCHIA DI ESSERE FATTO A PEZZI DA ISRAELE ALLA FINE DELLA TREGUA, A GENNAIO.
LE MILIZIE SCIITE SI DEVONO RITIRARE VERSO L’EST DELL’IRAQ, PAESE PER IL 70% SCIITA, ULTIMO CUSCINETTO DI PROTEZIONE PER L’IRAN. I GOVERNI DI GIORDANIA ED EGITTO TREMANO NEL VEDERE I LORO NEMICI MORTALI, I FRATELLI MUSULMANI, TRIONFARE IN QUELLA CHE È STATA LA CULLA DEL NAZIONALISMO ARABO LAICO. I PAESI DEL GOLFO HANNO SIMILI TIMORI. E’ NATO UN NUOVO MEDIO ORIENTE, PIÙ INSTABILE E PERICOLOSO”
Exclusive: Iran dramatically accelerating uranium enrichment to near bomb grade, IAEA says
https://www.bbc.com/news/articles/c20ee6qylwgo
Sì persino al maldestrissimo Tg1 meloniano oggi facevano paragoni con la LibiaDrogato_ di_porno ha scritto: ↑08/12/2024, 19:43infatti più che uno scenario iracheno ci vedo uno scenario libico...
- Toglierei il "forse": nessuno, tantomeno un furbastro come Erdogan, andrà a innervosire l'orso russo e puntare le milizie islamiste contro le basi russe. Questo sì che renderebbe Putin e la sua cricca molto nervosi;hermafroditos ha scritto: ↑08/12/2024, 19:36Ecco, uno dei pochi in Italia a conoscere realmente il Medio Oriente:
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 417483.htm“ERDOGAN E I SUOI ALLEATI SUNNITI, JIHADISTI CON PATINA DI MODERAZIONE, È PADRONE DI QUASI TUTTA LA SIRIA” – L’ANALISI DI GIORDANO STABILE: “PUTIN PUÒ SALVARE AL MASSIMO LE SUE BASI A TARTUS E LATTAKIA. FORSE. KHAMENEI HA PERSO L’AUTOSTRADA SCIITA CHE ANDAVA DA BAGHDAD A BEIRUT. HEZBOLLAH RISCHIA DI ESSERE FATTO A PEZZI DA ISRAELE ALLA FINE DELLA TREGUA, A GENNAIO.
LE MILIZIE SCIITE SI DEVONO RITIRARE VERSO L’EST DELL’IRAQ, PAESE PER IL 70% SCIITA, ULTIMO CUSCINETTO DI PROTEZIONE PER L’IRAN. I GOVERNI DI GIORDANIA ED EGITTO TREMANO NEL VEDERE I LORO NEMICI MORTALI, I FRATELLI MUSULMANI, TRIONFARE IN QUELLA CHE È STATA LA CULLA DEL NAZIONALISMO ARABO LAICO. I PAESI DEL GOLFO HANNO SIMILI TIMORI. E’ NATO UN NUOVO MEDIO ORIENTE, PIÙ INSTABILE E PERICOLOSO”
Forse ricordo male, ma Zelenksy (pagliaccio) non ha preso il potere grazie ad un colpo di stato e al comando di una milizia irregolare. Mi pare ci siano state elezioni nel 2019, giusto?
La tua risposta non c'entra assolutamente nulla con la mia osservazione, visto che io facevo riferimento alle elezioni del 2019 e pure sul resto sorvolo pietosamente. Non è necessario che tu mi risponda, tanto adesso interverranno Geisha ed est.texdionis ha scritto: ↑08/12/2024, 20:58[Scopri]SpoilerSì caro Floppy, hai proprio ragione...
Da Il Manifesto del 23/5/2019:
[...]L’obiettivo a cui il nuovo presidente del Tridente punta è la pace nel Donbass. È la promessa che lo ha portato a vincere le presidenziali e sembra intenzionato a mantenerla. Sa che finché non «riporterà i nostri ragazzi a casa», sono inimmaginabili gli investimenti occidentali per far risorgere il paese. Ma anche la decisione di Putin di dare il passaporto russo agli abitanti delle due «repubbliche ribelli», secondo il moscovita Vedomosti, sta spingendo Zelensky a fare in fretta.
«Farò la pace subito a costo di scelte impopolari e darò l’ultima parola, attraverso un referendum, al popolo ucraino», ha annunciato ieri Zelensky. Cosa ciò significhi lo ha i spiegato il suo nuovo portavoce Andrey Bogdan: «Stiamo valutando la possibilità di raggiungere un accordo di pace con la Russia e vogliamo indire un referendum popolare in modo che non solo il presidente decida e i deputati votino ma sia la società stessa a dare una valutazione degli accordi».
Il numero due ucraino ha anche aggiunto la disponibilità di giungere a un «vero» compromesso con Mosca: «Quando si va a una trattativa non esistono “linee rosse” insuperabili. Da secoli è così, si tratta senza tenere conto degli umori momentanei dell’opinione pubblica».
Quale possa essere il punto di caduta dell’accomodamento con Putin, resta da vedere.[...]
Ipse Dixit. Il comico.
C'HAI PROPRIO RAGGIONE!
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https://ilmanifesto.it/zelensky-promett ... poroshenko
tra qualche giorno saremo in grado di verificarloDrogato_ di_porno ha scritto: ↑08/12/2024, 19:09se è vero c'è stato negoziato
'Mosca ha avuto garanzie dai ribelli siriani sulle basi russe'
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... 78051.html