Ovviamente hai ragione. Avresti ancora più ragione se parlassimo di due personaggi "normali". Trump e Musk però tanto normali non sono, entrambi si distinguono per non avere nessun senso delle istituzioni, nessun senso di quello che occorra per cambiarle e nessun senso della misura in assoluto.Salieri D'Amato ha scritto: ↑13/11/2024, 15:07A parte l'articolo che non è un articolo ma un commento di tenore superzetiano medio/basso, il problema non è tanto la parte politica con cui si schiera, o che finanzi a convenienza entrambe le parti, per un imprenditore salvaguardare anche politicamente i propri interessi lo ritengo legittimo. Pensare che questi personaggi aderiscano ad una ideologia è utopico e nel caso degli USA anche inutile.Cowboy ha scritto: ↑13/11/2024, 14:51Articolo un po' del cazzo, diciamolo. Partendo dalla premessa, corretta, che se un personaggio vuole sostenere pubblicamente questa o quella fazione politica non dovrebbe essere discriminato rispetto a qualcun altro. Se però lo stesso personaggio cambia fazione senza dare spiegazioni plausibili, il sospetto che lo faccia per convenienza è legittimo.cicciuzzo ha scritto: ↑13/11/2024, 14:17due pesi e due misure a seconda di come ci si schiera, obviously
https://www.huffingtonpost.it/rubriche/ ... -17665891/
La cosa anomala e preoccupante è il fatto che X ha fatto una massiccia campagna mediatica sopra le righe, che Musk è sempre presente insieme a Trump anche in incontri formali e parli di politica e si permetta di dare consigli e minacciare agli altri Stati che fa pensare che di fatto sia ben più di un sostenitore.
In questo contesto, e tenuto conto della paranoia di Trump verso il Deep State o qualunque altra minaccia (anche immaginaria) possa ostacolarlo, non mi pare stranissimo che si porti il suo nuovo amichetto in ogni situazione possibile.