OT : Quelli che il Natale...

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Gargarozzo
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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2491 Messaggio da Gargarozzo »

L'odio più profondo e oscuro è l'indifferenza che impernia esistenze. Ti può morire davanti chiunque, e in fondo che ti frega se non puoi farci un selfie?, ma soprattutto: che mi frega do sapere qualsiasi cosa se già so tutto, a cominciare da sapere chi sono: sono indifferente al mistero del cosmo, degli altri, perfino di me stesso, se sono così preso dal mio cosiddetto Ego ipertrofico che tutto abbraccia, e per tutta la vita senza saperlo recito una parte obbligatoria sul lavoro, una gli familiari, una perfino con lo svago quando sono al calcetto del giovedì sera, una parte obbligatorio non può mancare quando faccio beneficenza, una per quando vado a puttane, ed una per quando esprimo il mio impegno sociale sui social network e sui forum, perdio!
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Desmond
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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2492 Messaggio da Desmond »

La vita moderna è tutta una grande distrazione, un grande diversivo.

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hermafroditos
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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2493 Messaggio da hermafroditos »

legionofdoom ha scritto:
17/12/2023, 7:16
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El Diablo ha scritto:
17/12/2023, 0:08
Ho smesso di festeggiare il natale intorno ai 17/18 anni.
Sia come festa religiosa che come occasione per scoppiare di cibo in due giorni.
Le religioni in generale non mi sono mai piaciute, scritte dagli uomini per gli uomini, insomma una farsa (con rispetto per chi ci crede).
E, sempre più spesso, sono proprio gli uomini di religione a darmi conferma che ho ragione.
Io intorno ai 20 anni.
Alla fine è soltanto un buon pretesto per abbuffarsi di cibo e regali e basta.
Un conto è festeggiarlo con la propria famiglia (moglie, figli e basta), un altro andare a trovare parenti/amici che non vedi da anni e con cui, magari, non vai tanto d'accordo.
Non vado neanche più alle grandi cene che organizzano colleghi/amici, ma solo quelle più "intime", in pizzeria, con quei 2-4 colleghi/amici di lungo corso, perchè, onestamente, mi rompo le palle a dover andare fino "a casa del diavolo" per mangiare un boccone e parlare del più e del meno.
Meglio pochi amici, con cui farsi quattro risate, che non tutti questi veglioni organizzati.
E, comunque. Sono veramente in pochissimi ad andare in Chiesa per la veglia di mezzanotte, ormai.
Non si sente più nemmeno lo "spirito" di andare in Chiesa, ormai.
E' tutta una cosa commerciale e consumistica, ormai.
Da persona di buon appetito devo dire che anche io detesto la questione abbuffate. Premessa: immagino che al Nord sotto questo punto di vista ve la passiate un po' meglio, essendo i vostri menù tradizionali più leggeri e coerenti.

Ho sempre detestato la questione abbuffata di pesce il 24 + abbuffata di carne il 25 + minestra maritata il 26, quest'ultima imo la mazzata finale. Sulla carta una semplice minestra, ma in realtà così piena di schifezze varie che imo è il vero piece de resistence delle feste natalizie in Campania.

Ho sempre trovato più garbato e fulfilling al tempo stesso (ebbene sì) il menù natalizio lumbard e bolognese, per dirne una.

In teoria anche quello napoletano della Vigilia sarebbe di per sé invitante, il problema imo è l'eccesso di roba fritta che spesso si aggiunge al menù tradizionale e il contrasto con il menù di carne del giorno successivo.

Ecco, già mi sta venendo la nausea.

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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2494 Messaggio da hermafroditos »

Gargarozzo ha scritto:
18/12/2023, 7:22
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L'odio più profondo e oscuro è l'indifferenza che impernia esistenze. Ti può morire davanti chiunque, e in fondo che ti frega se non puoi farci un selfie?, ma soprattutto: che mi frega do sapere qualsiasi cosa se già so tutto, a cominciare da sapere chi sono: sono indifferente al mistero del cosmo, degli altri, perfino di me stesso, se sono così preso dal mio cosiddetto Ego ipertrofico che tutto abbraccia, e per tutta la vita senza saperlo recito una parte obbligatoria sul lavoro, una gli familiari, una perfino con lo svago quando sono al calcetto del giovedì sera, una parte obbligatorio non può mancare quando faccio beneficenza, una per quando vado a puttane, ed una per quando esprimo il mio impegno sociale sui social network e sui forum, perdio!
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Panettone Esselunga vs Panettone Artigianale

#2495 Messaggio da Fuente »

Vinz Clortho ha scritto:
11/12/2023, 13:56
guarda, c'è tutta la differenza del mondo: dal burro alla vaniglia, per dire. Poi, che i prezzi dei panettoni artigianali siano completamente ridicoli è un dato di fatto. Ma sono proprio di due campionati completamente diversi. Del resto stiamo parlando di 5 euro per 1 kg di prodotto (panettone esselunga appena votato come migliore della GDO) contro un 37/45 euri per quelli artigianali. Non sono nemmeno prodotti comparabili.
Comunque, oh, alla fine è venuto fuori che due persone, sotto tetti diversi, mi abbian detto di averlo preso quello Esselunga di cui sopra - in gran parte per via dell'aver appunto letto della posizione nella classifica sopracitata, nello specifico del 'panettone esselunga basso' - e che rispetto a quello di pasticceria non è che notino 'sta grande differenza. Anzi, bendati rischia pure che sceglierebbero quello Esselunga.

Che poi mi sono fatto dare il pezzo di cartone con gli ingredienti e...

Immagine

Guardando, in quello del Super non è che ci siano oli di semi o altri oli strani (come magari potevo pensare visto il prezzo), c'è il burro.
Ne leggo altra roba scrausa,
Di conseguenza nemmeno vedrei tanto dove quello artigianale medio, rispetto ad altri tipi di dolci, potrebbe avere grossi margini "per fare il buco" (inteso in gergo ciclistico) a livello di ingredienti:
lo zucchero è zucchero, la farina è farina, il lievito è lievito, l'uvetta è uvetta, i canditi sono canditi.
Visto che le uova in quello 'Le Grazie' siano quelle allevate a terra...
Non mi venite a dire che le uova dei panettoni artigianali sian necessariamente quello giallo di "galline pastured" libere di scorrazzare in un locus amoenus, e stesso discorso per il burro assolutamente da mucche pastured+grassfed, che avrei i miei dubbi.
Fosse anche l'uvetta ed altro Bio, a parte che avrei nuovamente qualche dubbio, al massimo può essere un discorso di salute, ma a livello di gusto la differenza resterebbe discutibile.

Come già detto io sul panettone non posso aver idea. Sarebbe un po' troppo clamorosa e quindi magari no. Probabilmente non sarà come per vini & compagnia bella.
Ma visto che specialmente in Italia abbondi l'attitudine "poser" su queste cose, mai dire mai. Dell'italiano medio mi fido proprio proprio poco*.
Del resto dopo aver sentito de "l'acqua di Napoli" come argomentazione relativa alla supremazia del caffé, e analoghe favole spudorate, vale tutto.
E questo non sarebbe certo il primo "mito" che alla prova dei fatti crolli come un castello di carte.


*

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SoTTO di nove
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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2496 Messaggio da SoTTO di nove »

Io ancora ricordo la delusione quando ho assaggiato un panettone artigianale "di Milano" regalatomi da una amica che a suo dire doveva essere favoloso.
Comunque non è solo questione di ingredienti. Contano anche le proporzioni.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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alternativeone
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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2497 Messaggio da alternativeone »

hermafroditos ha scritto:
18/12/2023, 9:30
legionofdoom ha scritto:
17/12/2023, 7:16
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El Diablo ha scritto:
17/12/2023, 0:08
Ho smesso di festeggiare il natale intorno ai 17/18 anni.
Sia come festa religiosa che come occasione per scoppiare di cibo in due giorni.
Le religioni in generale non mi sono mai piaciute, scritte dagli uomini per gli uomini, insomma una farsa (con rispetto per chi ci crede).
E, sempre più spesso, sono proprio gli uomini di religione a darmi conferma che ho ragione.
Io intorno ai 20 anni.
Alla fine è soltanto un buon pretesto per abbuffarsi di cibo e regali e basta.
Un conto è festeggiarlo con la propria famiglia (moglie, figli e basta), un altro andare a trovare parenti/amici che non vedi da anni e con cui, magari, non vai tanto d'accordo.
Non vado neanche più alle grandi cene che organizzano colleghi/amici, ma solo quelle più "intime", in pizzeria, con quei 2-4 colleghi/amici di lungo corso, perchè, onestamente, mi rompo le palle a dover andare fino "a casa del diavolo" per mangiare un boccone e parlare del più e del meno.
Meglio pochi amici, con cui farsi quattro risate, che non tutti questi veglioni organizzati.
E, comunque. Sono veramente in pochissimi ad andare in Chiesa per la veglia di mezzanotte, ormai.
Non si sente più nemmeno lo "spirito" di andare in Chiesa, ormai.
E' tutta una cosa commerciale e consumistica, ormai.
Da persona di buon appetito devo dire che anche io detesto la questione abbuffate. Premessa: immagino che al Nord sotto questo punto di vista ve la passiate un po' meglio, essendo i vostri menù tradizionali più leggeri e coerenti.

Ho sempre detestato la questione abbuffata di pesce il 24 + abbuffata di carne il 25 + minestra maritata il 26, quest'ultima imo la mazzata finale. Sulla carta una semplice minestra, ma in realtà così piena di schifezze varie che imo è il vero piece de resistence delle feste natalizie in Campania.

Ho sempre trovato più garbato e fulfilling al tempo stesso (ebbene sì) il menù natalizio lumbard e bolognese, per dirne una.

In teoria anche quello napoletano della Vigilia sarebbe di per sé invitante, il problema imo è l'eccesso di roba fritta che spesso si aggiunge al menù tradizionale e il contrasto con il menù di carne del giorno successivo.

Ecco, già mi sta venendo la nausea.
Per le prossime 2 settimane ogni cosa in frigo odorerà di insalata di rinforzo, un nome un programma.
...step into this room and dance for me

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hermafroditos
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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2498 Messaggio da hermafroditos »

alternativeone ha scritto:
18/12/2023, 12:24
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hermafroditos ha scritto:
18/12/2023, 9:30
legionofdoom ha scritto:
17/12/2023, 7:16
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El Diablo ha scritto:
17/12/2023, 0:08
Ho smesso di festeggiare il natale intorno ai 17/18 anni.
Sia come festa religiosa che come occasione per scoppiare di cibo in due giorni.
Le religioni in generale non mi sono mai piaciute, scritte dagli uomini per gli uomini, insomma una farsa (con rispetto per chi ci crede).
E, sempre più spesso, sono proprio gli uomini di religione a darmi conferma che ho ragione.
Io intorno ai 20 anni.
Alla fine è soltanto un buon pretesto per abbuffarsi di cibo e regali e basta.
Un conto è festeggiarlo con la propria famiglia (moglie, figli e basta), un altro andare a trovare parenti/amici che non vedi da anni e con cui, magari, non vai tanto d'accordo.
Non vado neanche più alle grandi cene che organizzano colleghi/amici, ma solo quelle più "intime", in pizzeria, con quei 2-4 colleghi/amici di lungo corso, perchè, onestamente, mi rompo le palle a dover andare fino "a casa del diavolo" per mangiare un boccone e parlare del più e del meno.
Meglio pochi amici, con cui farsi quattro risate, che non tutti questi veglioni organizzati.
E, comunque. Sono veramente in pochissimi ad andare in Chiesa per la veglia di mezzanotte, ormai.
Non si sente più nemmeno lo "spirito" di andare in Chiesa, ormai.
E' tutta una cosa commerciale e consumistica, ormai.
Da persona di buon appetito devo dire che anche io detesto la questione abbuffate. Premessa: immagino che al Nord sotto questo punto di vista ve la passiate un po' meglio, essendo i vostri menù tradizionali più leggeri e coerenti.

Ho sempre detestato la questione abbuffata di pesce il 24 + abbuffata di carne il 25 + minestra maritata il 26, quest'ultima imo la mazzata finale. Sulla carta una semplice minestra, ma in realtà così piena di schifezze varie che imo è il vero piece de resistence delle feste natalizie in Campania.

Ho sempre trovato più garbato e fulfilling al tempo stesso (ebbene sì) il menù natalizio lumbard e bolognese, per dirne una.

In teoria anche quello napoletano della Vigilia sarebbe di per sé invitante, il problema imo è l'eccesso di roba fritta che spesso si aggiunge al menù tradizionale e il contrasto con il menù di carne del giorno successivo.

Ecco, già mi sta venendo la nausea.
Per le prossime 2 settimane ogni cosa in frigo odorerà di insalata di rinforzo, un nome un programma.
Esatto, che peraltro è una delle cose che preferisco! Comunque toh, non vedendoti più scrivere stavo già per postare un SOS nel thread dei forumisti scomparsi.

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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2499 Messaggio da alternativeone »

E che ci sta da scrivere? Meglio pensare a magnà
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legionofdoom
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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2500 Messaggio da legionofdoom »

hermafroditos ha scritto:
18/12/2023, 9:30
legionofdoom ha scritto:
17/12/2023, 7:16
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17/12/2023, 0:08
Ho smesso di festeggiare il natale intorno ai 17/18 anni.
Sia come festa religiosa che come occasione per scoppiare di cibo in due giorni.
Le religioni in generale non mi sono mai piaciute, scritte dagli uomini per gli uomini, insomma una farsa (con rispetto per chi ci crede).
E, sempre più spesso, sono proprio gli uomini di religione a darmi conferma che ho ragione.
Io intorno ai 20 anni.
Alla fine è soltanto un buon pretesto per abbuffarsi di cibo e regali e basta.
Un conto è festeggiarlo con la propria famiglia (moglie, figli e basta), un altro andare a trovare parenti/amici che non vedi da anni e con cui, magari, non vai tanto d'accordo.
Non vado neanche più alle grandi cene che organizzano colleghi/amici, ma solo quelle più "intime", in pizzeria, con quei 2-4 colleghi/amici di lungo corso, perchè, onestamente, mi rompo le palle a dover andare fino "a casa del diavolo" per mangiare un boccone e parlare del più e del meno.
Meglio pochi amici, con cui farsi quattro risate, che non tutti questi veglioni organizzati.
E, comunque. Sono veramente in pochissimi ad andare in Chiesa per la veglia di mezzanotte, ormai.
Non si sente più nemmeno lo "spirito" di andare in Chiesa, ormai.
E' tutta una cosa commerciale e consumistica, ormai.
[Scopri]Spoiler
Da persona di buon appetito devo dire che anche io detesto la questione abbuffate. Premessa: immagino che al Nord sotto questo punto di vista ve la passiate un po' meglio, essendo i vostri menù tradizionali più leggeri e coerenti.

Ho sempre detestato la questione abbuffata di pesce il 24 + abbuffata di carne il 25 + minestra maritata il 26, quest'ultima imo la mazzata finale. Sulla carta una semplice minestra, ma in realtà così piena di schifezze varie che imo è il vero piece de resistence delle feste natalizie in Campania.

Ho sempre trovato più garbato e fulfilling al tempo stesso (ebbene sì) il menù natalizio lumbard e bolognese, per dirne una.

In teoria anche quello napoletano della Vigilia sarebbe di per sé invitante, il problema imo è l'eccesso di roba fritta che spesso si aggiunge al menù tradizionale e il contrasto con il menù di carne del giorno successivo.

Ecco, già mi sta venendo la nausea.
Quando già prepari un buon risotto con i gamberi, e come secondo una bella insalata di salmone cremosa, cos'altro vuoi di più, a Vigilia?
Logico che se vado al ristorante, e mi mangio già una bella frittura mista di pesce, al massimo come secondo mi mangio un'insalata e poi il dolce.
Ma niente terzo o quarto piatto.

L'ultima volta che ho fatto un'abbuffata sono stato abbastanza male, di stomaco, e non avevo neanche bevuto vino o birra.

A Natale mangerò dei tortellini con panna e prosciutto, e poi un po' di polenta con la salsiccia e il Tiramisu' che farà mia moglie.
Un po' di panettone, magari, ma nient'altro.

Comunque, si'.
Avendo amici di Napoli, so che da voi a Vigilia e Natale si mangia molto bene. :wink:
Mi raccomandò le mozzarelle di bufala. Quelle non devono mancare mai, in una tavola partenopea che si rispetta. 8)

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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2501 Messaggio da ziggy7 »

hermafroditos ha scritto:
18/12/2023, 12:31
alternativeone ha scritto:
18/12/2023, 12:24
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hermafroditos ha scritto:
18/12/2023, 9:30
legionofdoom ha scritto:
17/12/2023, 7:16
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Io intorno ai 20 anni.
Alla fine è soltanto un buon pretesto per abbuffarsi di cibo e regali e basta.
Un conto è festeggiarlo con la propria famiglia (moglie, figli e basta), un altro andare a trovare parenti/amici che non vedi da anni e con cui, magari, non vai tanto d'accordo.
Non vado neanche più alle grandi cene che organizzano colleghi/amici, ma solo quelle più "intime", in pizzeria, con quei 2-4 colleghi/amici di lungo corso, perchè, onestamente, mi rompo le palle a dover andare fino "a casa del diavolo" per mangiare un boccone e parlare del più e del meno.
Meglio pochi amici, con cui farsi quattro risate, che non tutti questi veglioni organizzati.
E, comunque. Sono veramente in pochissimi ad andare in Chiesa per la veglia di mezzanotte, ormai.
Non si sente più nemmeno lo "spirito" di andare in Chiesa, ormai.
E' tutta una cosa commerciale e consumistica, ormai.
Da persona di buon appetito devo dire che anche io detesto la questione abbuffate. Premessa: immagino che al Nord sotto questo punto di vista ve la passiate un po' meglio, essendo i vostri menù tradizionali più leggeri e coerenti.

Ho sempre detestato la questione abbuffata di pesce il 24 + abbuffata di carne il 25 + minestra maritata il 26, quest'ultima imo la mazzata finale. Sulla carta una semplice minestra, ma in realtà così piena di schifezze varie che imo è il vero piece de resistence delle feste natalizie in Campania.

Ho sempre trovato più garbato e fulfilling al tempo stesso (ebbene sì) il menù natalizio lumbard e bolognese, per dirne una.

In teoria anche quello napoletano della Vigilia sarebbe di per sé invitante, il problema imo è l'eccesso di roba fritta che spesso si aggiunge al menù tradizionale e il contrasto con il menù di carne del giorno successivo.

Ecco, già mi sta venendo la nausea.
Per le prossime 2 settimane ogni cosa in frigo odorerà di insalata di rinforzo, un nome un programma.
Esatto, che peraltro è una delle cose che preferisco! Comunque toh, non vedendoti più scrivere stavo già per postare un SOS nel thread dei forumisti scomparsi.
Bistecca di vitello
Fetta di pane nero multicereali
Radicchio tardivo di Treviso solo con sale pepe e olio

Toh, apprendete della classe

Piuttosto, voi due, visto che quel lemoncello non si è più visto, potreste ben organizzare la spedizione di n.1 gapitone avvolto in rossa carta brillante

Edit: fratmo
c è sempre tanta musica nell' aria -- a cup of tea would restore my normality-- “Non vi è alcuna strada che porta alla pace: la pace è la via” nulla contro l'utente Tenz

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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2502 Messaggio da gaston »

:lol: :lol: :lol:

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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2503 Messaggio da Floppy Disk »

Desmond ha scritto:
18/12/2023, 8:38
La vita moderna è tutta una grande distrazione, un grande diversivo.
Direi quasi la vita in generale. Come diceva Seneca:
Dove ci porta la morte? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l'esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l'effetto è uno solo: non essere.
Vabbè, stasera va così.
I'm a humanist. Maybe the last humanist.

In the long run we are all dead.

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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2504 Messaggio da SoTTO di nove »

Le maratone film di Natale di TV8 durano più di quelle di Mentana. Partono alla mattina e durano tutto il giorno, da giorni. Ogni volta che faccio zapping c'è un film con la parola Natale nel titolo.
Ma quante cazzo di commedie natalizie hanno fatto?
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Re: OT : Quelli che il Natale...

#2505 Messaggio da Drogato_ di_porno »

SoTTO di nove ha scritto:
18/12/2023, 23:14
Le maratone film di Natale di TV8 durano più di quelle di Mentana. Partono alla mattina e durano tutto il giorno, da giorni. Ogni volta che faccio zapping c'è un film con la parola Natale nel titolo.
Ma quante cazzo di commedie natalizie hanno fatto?
però sono tutte commedie sentimentali melense
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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