Come se per Israele siano una priorità dopo che hanno già ucciso centinaia di persone. Come sperano di ottenere qualcosa con questa minaccia.
Anzi prima li uccidono e prima Israele potrà bombardare senza l'ansia di colpire i suoi cittadini. (ma bombarderanno ugualmente).
Al massimo Hamas poteva sperare in un veloce scambio di prigionieri, altro non può ottenere. Saranno sacrificati in ogni caso.
Qua ragionano come se non fosse successo nulla.
Spero che tu ti sbagli, credo proprio tu abbia ragione. Segni di magnanimità o di ragionevolezza sarebbero interpretati come debolezza, non solo all’interno ma forse anche all’esterno di Israele.
E figuriamoci se vogliono mostrare di essere deboli. Ci aspettano mesi durissimi
Come se per Israele siano una priorità dopo che hanno già ucciso centinaia di persone. Come sperano di ottenere qualcosa con questa minaccia.
Anzi prima li uccidono e prima Israele potrà bombardare senza l'ansia di colpire i suoi cittadini. (ma bombarderanno ugualmente).
Al massimo Hamas poteva sperare in un veloce scambio di prigionieri, altro non può ottenere. Saranno sacrificati in ogni caso.
Qua ragionano come se non fosse successo nulla.
Hamas spera solo che Israele faccia più morti possibili per aizzare altro odio e legittimarsi come unica guida dei palestinesi, dando il colpo di grazia definitivo a Fatah che appariva completamente inane di fronte all'aumento della pressione israeliana in Cisgiordania
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Come se per Israele siano una priorità dopo che hanno già ucciso centinaia di persone. Come sperano di ottenere qualcosa con questa minaccia.
Anzi prima li uccidono e prima Israele potrà bombardare senza l'ansia di colpire i suoi cittadini. (ma bombarderanno ugualmente).
Al massimo Hamas poteva sperare in un veloce scambio di prigionieri, altro non può ottenere. Saranno sacrificati in ogni caso.
Qua ragionano come se non fosse successo nulla.
Spero che tu ti sbagli, credo proprio tu abbia ragione. Segni di magnanimità o di ragionevolezza sarebbero interpretati come debolezza, non solo all’interno ma forse anche all’esterno di Israele.
E figuriamoci se vogliono mostrare di essere deboli. Ci aspettano mesi durissimi
Ho paura che chi e' in ostaggio avrà solo due opzioni:
Esser sgozzati con tanto di video
Esser uccisi dai raid israeliani
Non credo che faranno trattative per scambio prigionieri.
Spero di sbagliare.
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
Mieli ha detto che alla fine i buoni vincono sempre, direi che si può lucchettare il 3d, in attesa della vittoria
Concettualmente mi pare più elevato
Almeno Luttwak fa un minimo di analisi aldilà delle cappellate propagandistiche
Poiché negli ultimi mesi Hamas aveva rifiutato di unirsi alla più piccola Jihad islamica nel lanciare razzi contro Israele, sembrava che alla fine i suoi leader avessero deciso di dare priorità al benessere dei loro cittadini a Gaza rispetto agli inutili attacchi missilistici. Israele ha prontamente ricambiato il cessate il fuoco de facto di Hamas consentendo a migliaia di abitanti di Gaza di lavorare in Israele: prima 17mila, poi 20mila, con il potenziale per molti altri. I loro guadagni stavano cambiando la vita di più di 100.000 membri delle famiglie con la possibilità di fare molto di più. Ciò che stava accadendo sul campo sembrava aprire una strada verso la tranquillità per Israele e un certo grado di prosperità per Gaza. Evidentemente era tutta un'illusione. Hamas, proprio come l'Olp di Arafat, è disposto a fare tutto per la Palestina e niente per i palestinesi. Questo errore di valutazione politica potrebbe aver giocato un ruolo di fondo nell'abbassamento della guardia di Israele. Ma non è una scusa per il massiccio fallimento dell'intelligence che ha permesso ad Hamas di portare a termine la sua offensiva a sorpresa e in effetti non è nemmeno rilevante, perché il controllo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, delle azioni del nemico per individuare «indicatori di minaccia» non dovrebbe essere spento per qualsiasi motivo, mai.
In teoria bisognerà aspettare anni per scoprire cosa è successo. Ma in realtà c'è solo un modo in cui Hamas ha potuto agire con enorme sorpresa: fornendo informazioni preziose, anzi «utilizzabili», a individui che erano fonti dell'intelligence israeliana, anche se ciò ha consentito agli israeliani di distruggere i razzi prima che potessero essere lanciati contro di loro. Poiché i razzi distrutti appartenevano alla Jihad islamica, che è il principale concorrente di Hamas, e per di più di orientamento sciita (l'Iran è il finanziatore), Hamas stessa non ha pagato alcun prezzo per riempire «l'orizzonte dello spionaggio», al di sotto del quale erano pianificati gli attacchi di sabato. Esistono tecniche che con molta abilità e pazienza possono scoprire agenti doppiogiochisti, ma nessun trucco permette di distinguere gli agenti che riferiscono come meglio possono ciò che realmente sanno in report abbastanza buoni da tenere tutti troppo occupati per cercare ciò che non sanno. Evidentemente anni di guerra con Israele e i suoi servizi di intelligence hanno insegnato ad Hamas come combatterli in modo efficace. Colto di sorpresa, a causa degli errori di Israele che hanno permesso ad Hamas di prendere l'iniziativa, è ora il turno di Israele di agire... E non solo bombardando il quartier generale di Hamas. È necessario un approccio completamente nuovo, senza nulla fuori discussione.
Indubbiamente ipersintetica. Ma l'espansionismo è il tratto comune.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
il "disimpegno" fu una mossa imposta da Bush Jr. a Sharon a causa delle difficoltà incontrate nella gestione del post guerra in Iraq 2003, quando la guerriglia sunnita falcidiava i soldati americani e destabilizzava il paese con attentati sanguinosi (era il periodo di Al-Zarqawi e dell'emergere di Al-Qaeda in Iraq, poi diventata ISIS, anche sotto il comando dei quadri militari superstiti di Saddam e del partito baathista, quest'ultimo appoggiato dai sauditi dopo che gli americani avevano portato al potere gli Sciiti). Bush pensava di migliorare mediaticamente la sua posizione di occupante, va ricordato che Hamas è sempre stato uno sostenitore delle guerriglie sunnite e che i suoi leader come Khaleed Meshal erano di casa a Doha e Riyad. Per i Palestinesi non cambiò nulla, Gaza assunse allora la configurazione che ha oggi. Il celebre motto di Sharon era "La Giordania è la Palestina", nel senso che prima o poi tutti i Palestinesi andranno espulsi dal paese. Sharon diede il via alla seconda intifada dopo la visita alla spianata il 28 settembre 2000: https://www.rainews.it/archivio-rainews ... 861fc.html
Israele continua ad espandere le proprie colonie e a rendere più complicata la formazione di uno stato palestinese con un territorio unitario, tanto che ormai anche nei discorsi dei diplomatici la Cisgiordania viene paragonata a un formaggio svizzero coi buchi.
Ultima modifica di Drogato_ di_porno il 10/10/2023, 6:57, modificato 1 volta in totale.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Il rispetto dei diritti umani sarebbe da richiedere per tutti, anche per quelli che hanno opinioni che non ci piacciono, mi sembra assurdo doverlo ricordare. Ma l’ansia di dare la colpa alla sinistra italiana deve essere troppo forte.
Detto questo parlerei del merito, di quello che i paesi arabi sanno e in cosa si identificano. Sicuramente hanno il conto dei palestinesi morti molto più evidente di quello che abbiamo in qui, e non possiamo meravigliarci le condanne della reazione di Israele, dei bombardamenti di palazzi a Gaza.
Vi ricordate i festeggiamenti per strada l’11 settembre 2001? Ecco, mi pare che non sia questo il caso, non sia ancora a quel punto, qui condanna la reazione spropositata e sbilanciata di Israele, che sembra una rappresaglia
il "disimpegno" fu una mossa imposta da Bush Jr. a Sharon a causa delle difficoltà incontrate nella gestione del post guerra in Iraq 2003, quando la guerriglia sunnita falcidiava i soldati americani e destabilizzava il paese con attentati sanguinosi (era il periodo di Al-Zarqawi e dell'emergere di Al-Qaeda in Iraq, poi diventata ISIS, anche sotto il comando dei quadri militari superstiti di Saddam e del partito baathista, quest'ultimo appoggiato dai sauditi dopo che gli americani avevano portato al potere gli Sciiti). Bush pensava di migliorare mediaticamente la sua posizione di occupante, va ricordato che Hamas è sempre stato uno sostenitore delle guerriglie sunnite e che i suoi leader come Khaleed Meshal erano di casa a Doha e Riyad. Per i Palestinesi non cambiò nulla, Gaza assunse allora la configurazione che ha oggi. Il celebre motto di Sharon era "La Giordania è la Palestina", nel senso che prima o poi tutti i Palestinesi andranno espulsi dal paese. Sharon diede il via alla seconda intifada dopo la visita alla spianata il 28 settembre 2000: https://www.rainews.it/archivio-rainews ... 861fc.html
Israele continua ad espandere le proprie colonie e a rendere più complicata la formazione di uno stato palestinese con un territorio unitario, tanto che ormai anche nei discorsi dei diplomatici la Cisgiordania viene paragonata a un formaggio svizzero coi buchi.
Forse intendeva “non tutti sanno che… i piani di pace vengono disattesi da 70 anni”
Il rispetto dei diritti umani sarebbe da richiedere per tutti, anche per quelli che hanno opinioni che non ci piacciono, mi sembra assurdo doverlo ricordare. Ma l’ansia di dare la colpa alla sinistra italiana deve essere troppo forte.
Detto questo parlerei del merito, di quello che i paesi arabi sanno e in cosa si identificano. Sicuramente hanno il conto dei palestinesi morti molto più evidente di quello che abbiamo in qui, e non possiamo meravigliarci le condanne della reazione di Israele, dei bombardamenti di palazzi a Gaza.
Vi ricordate i festeggiamenti per strada l’11 settembre 2001? Ecco, mi pare che non sia questo il caso, non sia ancora a quel punto, qui condanna la reazione spropositata e sbilanciata di Israele, che sembra una rappresaglia
Nel medio oriente i diritti umani sono labili e ovunque nel mondo arabo manca la democrazia
A sensazione però provo più simpatia per le dittature che quanto meno sono un po laiche: la Siria di assad, l'Iraq di saldame, la Libia di gheddafi
Che sono quelle che abbiamo osteggiato e sconfitto
Ps: se in Egitto ci fossero i fratelli musulmani ancora coda sarebbe entrato in questi anni?
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
A tal proposito penso anche a quanto è bello, facile e comodo schierarsi in maniera incondizionata dalla parte di Hamas dal divano di casa. Sarebbe tuttavia interessante sapere quali sono le loro idee in tema di diritti civili e quanto siano indulgenti nei confronti di progressisti, atei, agnostici e laici di sorta.
Sicuramente tra di loro ce ne sono certi che come minimo simulano un atteggiamento laico per portare l'acqua al proprio mulino, soprattutto le cellule che avranno in Occidente*, ma quanti saranno così?
*Ieri ero in attesa di un treno presso una stazione della Greater London area (alla faccia di cicciuzzo che le survey politiche e sociologiche le può fare al massimo a Cinisello Balsamo), a un certo punto ho sentito un tizio parlare in arabo circa quanto sta accadendo in Palestina (non parlo arabo, ma i riferimenti a politici e toponimi erano inequivocabili). Mi sono subito fatto il flash circa la sua identità (e sì, avrei anche voluto giocare con la sua nerchia asinina).