(O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

[Ludwig]

Fa più schifo come donna o come premier? Questo è il dilemma.

[katmandu69]

Fa più schifo come donna o come premier? Questo è il dilemma.

Fa più schifo lei o chi la vota?

[giorgiograndi]

Fa più schifo come donna o come premier? Questo è il dilemma.

Fa più schifo lei o chi la vota?

Ecco, si ricomincia.

[GeishaBalls]

Se vuoi scrivere quelle cose, se pensi quelle cose, non sei compatibile con un incarico militare, di difesa della Costituzione. È una cosa semplice

Concordo sul fatto che i froci sono da sempre cittadini normali e sul fatto che un soggetto incardinato nello stato non può fare queste considerazioni fintantochè rimane nella sua posizione.
Ritengo altresi generalmente superate le pregiudiziali che impedivano ai gay di entrare nelle forze armate (soggetti più facilmente corruttibili ed in grado pertanto di rivelare informazioni sensibili) oltre ad una possibile ridotta attitudine militare

Allora un trans ? Secondo me il trans no, perchè è quasi sempre un soggetto istabile e sul suo diritto a far parte delle forze armate prevale l'interesse collettivo ad avere in quei posti soggetti affidabili.
Comunque un generale non si deve impelagare in queste discussioni, un altro fuori dalla PA e dalle forze armate secondo me può dire quello che vuole.
Comunque il generale non si deve astenere per rispetto alla costituzione, le forze armate difendono l'Italia in ultima istanza non la costituzione.
Se la costituzione ci portasse verso la dissoluzione io riconosco in nome della perennità dell'Italia alle forze armate e ad altri soggetti un potere di ultima istanza di ripristinare la normalità

Una precisazione
Italia = un paese, una comunità di persone che vive con regole, diritti, doveri comuni, cioè quello che c’è scritto nella Costituzione.
Italia NON uguale (no = a) quello che piace al singolo vertice delle forze armate.

Molto rischioso tenere al vertice delle forze armate persone che pensano di aver il dovere di giudicare se le regole del paese sono giuste o sbagliate. Le forze armate difendono l’Italia che è quella roba che ha legittimità nella costituzione

[pan]

Sal, come al solito superi tutti con queste vignette distopiche

Al decimo anno di onoratissima militanza forumistica trovò il meglio di sé in Giorgia, continuando il parallelo con dostum e la sua amatissima Angela.



Tutto sta nell'avere pazienza.

Lunga vita a lui e al(la) Presidente!

[OSCAR VENEZIA]

Molto rischioso tenere al vertice delle forze armate persone che pensano di aver il dovere di giudicare se le regole del paese sono giuste o sbagliate. Le forze armate difendono l’Italia che è quella roba che ha legittimità nella costituzione

L’Italia trova la sua legittimità nella storia.
L’Italia persisteva alla costituzione e dovrà’ sopravvivere ad essa.
Non tutto quello che e’ scritto nella costituzione e’ idoneo a garantirne la perennita’.
L’autonomia differenziata , a titolo esemplificativo ma non esaustivo, e’ prevista dalla costituzione ed e’ idonea a portarla al disfacimento.
A quel punto qualcuno dovrebbe raccogliere nelle sue mani l’eredità dell’Italia , non della costituzione che non avrebbe più senso.
( Di Vannacci me ne fotto)

[pan]

Come "Giorgia Meloni anche"? Non le è bastato che i forzanovisti dell'assalto alla C.G.I.L. hanno contribuito non poco alla sconfitta alle Comunali di Roma?

Non capisco cosa vuoi dire.
Nel post sopraquotato mi limito a fare un parallelo fra fascismo di Mussolini e neofascismo.
Il mio post ha un carattere scientifico che prescinde giudizi di valore. Buono e cattivo.
Attribuisco senso dello stato al PNF e lo tolgo al neofascismo. Senso dello Stato ed afflato geopolitico erano propri , se vogliamo, anche del pcus : la conquista dello spazio, la tecnologia nucleare, le opere pubbliche …
Non sono propri del cattocomunismo.
Se uno vuole affermare questi concetti non e’ che ogni volta deve fare la premessa “ Premesso che non sono fascista” Quando si parla in termini scientifici non serve, Tu mi rispondi di elezioni comunali.
Se poi qualcuno vuole sapere perché non sono fascista glielo posso pure spiegare, ma in un post a parte e credo che non capirà’

Ho fatto quella domanda perché la nomini a fine post collocandola (così ho inteso) vicina agli estremisti/paranostalgici e dicendo che non sai dove andrà a parare. Mi sorprende che non abbia preso le distanze da quegli ambienti. Parlo e chiedo questa cosa perché la trovo interessante e attuale più dell'inconcluso (in Italia intendo) dibattito sui Fascismo.

[Johnny Wadd]

Mi fanno morire a priori gli italiani che parlano di purezza della razza, ché evidentemente non sanno un tubo del paese che tanto sostengono di amare, ma poi parla proprio questo che sembra un libico:

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 364613.htm

la purezza della razza non esiste da nessuna parte al mondo, in Italia in modo particolare.

che sia Sicilia o Lombardia il crogiolo di razze è significativo e non da adesso. mio nonno (siciliano) era biondo e con gli occhi azzurri, mia nonna (siciliana) era poco meno che una magherbina

Si da troppa importanza alla forma esteriore, se prendi un neonato tedesco (magari biondo e con gli occhi azzurri) e lo fai crescere in un villaggio del Kenya quello culturalmente ti diventa un africano, nel linguaggio e nel modo di pensare. Quindi basarsi solo sull'aspetto esteriore è una gran minchiata del tradizionale razzista.

In Italia ci sono tanti ragazzi con caratteristiche somatiche che a una prima occhiata diresti che non sono italiani, poi li senti parlare e non puoi che definirli italiani. Si esprimono anche con il dialetto della regione in cui sono cresciuti, parlano perfettamente anche in lombardo, veneto, pugliese o siciliano. Come forma mentis poi ragionano da tipico italiano.

Quindi l'aspetto esteriore non conta una beata minchia, conta la formazione culturale. Hitler fosse stato adottato da neonato da una coppia di ebrei ortodossi magari da grande sarebbe diventato un rabbino, altro che antisemita.

[OSCAR VENEZIA]

Ho fatto quella domanda perché la nomini a fine post

Distinguo fra chi ha destra ha senso dello stato e chi no:

1)- Giorgia Meloni ha senso dello stato, ma voglio vedere come finirà questa storia dell’autonomia differenziata.
Potrei dovermi rimangiare tutto;
2) Tutta la galassia estremista e’ anarcoide come spiego nel post
3) Casapound ha senso dello stato , almeno in teoria. Questo e’ un elemento di coincidenza con Giorgia Meloni da cui in generale e’ molto distante. Si tratta solo di un paradosso interno alla categorizzazione che ho fatto

[pan]

Mi fanno morire a priori gli italiani che parlano di purezza della razza, ché evidentemente non sanno un tubo del paese che tanto sostengono di amare, ma poi parla proprio questo che sembra un libico:

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 364613.htm

la purezza della razza non esiste da nessuna parte al mondo, in Italia in modo particolare.

che sia Sicilia o Lombardia il crogiolo di razze è significativo e non da adesso. mio nonno (siciliano) era biondo e con gli occhi azzurri, mia nonna (siciliana) era poco meno che una magherbina

Si da troppa importanza alla forma esteriore, se prendi un neonato tedesco (magari biondo e con gli occhi azzurri) e lo fai crescere in un villaggio del Kenya quello culturalmente ti diventa un africano, nel linguaggio e nel modo di pensare. Quindi basarsi solo sull'aspetto esteriore è una gran minchiata del tradizionale razzista.

In Italia ci sono tanti ragazzi con caratteristiche somatiche che a una prima occhiata diresti che non sono italiani, poi li senti parlare e non puoi che definirli italiani. Si esprimono anche con il dialetto della regione in cui sono cresciuti, parlano perfettamente anche in lombardo, veneto, pugliese o siciliano. Come forma mentis poi ragionano da tipico italiano.

Quindi l'aspetto esteriore non conta una beata minchia, conta la formazione culturale. Hitler fosse stato adottato da neonato da una coppia di ebrei ortodossi magari da grande sarebbe diventato un rabbino, altro che antisemita.

Magari avrebbe infornato palestinesi.
Per dire: sono d'accordo sul peso grandissimo dell'ambiente, tuttavia anche la genetica esiste e il bambino tedesco nel Kenya avrebbe grossi problemi dermatologici con il sole.

[Johnny Wadd]

Mi fanno morire a priori gli italiani che parlano di purezza della razza, ché evidentemente non sanno un tubo del paese che tanto sostengono di amare, ma poi parla proprio questo che sembra un libico:

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 364613.htm

la purezza della razza non esiste da nessuna parte al mondo, in Italia in modo particolare.

che sia Sicilia o Lombardia il crogiolo di razze è significativo e non da adesso. mio nonno (siciliano) era biondo e con gli occhi azzurri, mia nonna (siciliana) era poco meno che una magherbina

Si da troppa importanza alla forma esteriore, se prendi un neonato tedesco (magari biondo e con gli occhi azzurri) e lo fai crescere in un villaggio del Kenya quello culturalmente ti diventa un africano, nel linguaggio e nel modo di pensare. Quindi basarsi solo sull'aspetto esteriore è una gran minchiata del tradizionale razzista.

In Italia ci sono tanti ragazzi con caratteristiche somatiche che a una prima occhiata diresti che non sono italiani, poi li senti parlare e non puoi che definirli italiani. Si esprimono anche con il dialetto della regione in cui sono cresciuti, parlano perfettamente anche in lombardo, veneto, pugliese o siciliano. Come forma mentis poi ragionano da tipico italiano.

Quindi l'aspetto esteriore non conta una beata minchia, conta la formazione culturale. Hitler fosse stato adottato da neonato da una coppia di ebrei ortodossi magari da grande sarebbe diventato un rabbino, altro che antisemita.

Magari avrebbe infornato palestinesi.
Per dire: sono d'accordo sul peso grandissimo dell'ambiente, tuttavia anche la genetica esiste e il bambino tedesco nel Kenya avrebbe grossi problemi dermatologici con il sole.

Culturalmente in ogni caso sarebbe un africano e non un tedesco, il fisico poi si adatta alle condizioni dell'ambiente circostante, la pelle scura è dovuta a una reazione del fisico al calore del sole, cresciuto da neonato in quell'ambiente non credo che avrebbe grossi problemi dermatologici, non avrà la stessa carnagione di un puro indigeno del luogo, ma neanche i problemi dermatologici che avrebbe un ventenne tedesco catapultato di botto dai zero gradi di Berlino ai +35° africani.

La cultura è quello che differenzia l'uomo dagli animali, una tigre rimane tale anche se cresce in uno zoo, un uomo non nasce già formato mentalmente e fisicamente e quindi immutabile, viene formato dall'ambiente culturale e fisico in cui cresce.

[giorgiograndi]

Mi fanno morire a priori gli italiani che parlano di purezza della razza, ché evidentemente non sanno un tubo del paese che tanto sostengono di amare, ma poi parla proprio questo che sembra un libico:

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 364613.htm

la purezza della razza non esiste da nessuna parte al mondo, in Italia in modo particolare.

che sia Sicilia o Lombardia il crogiolo di razze è significativo e non da adesso. mio nonno (siciliano) era biondo e con gli occhi azzurri, mia nonna (siciliana) era poco meno che una magherbina

Si da troppa importanza alla forma esteriore, se prendi un neonato tedesco (magari biondo e con gli occhi azzurri) e lo fai crescere in un villaggio del Kenya quello culturalmente ti diventa un africano, nel linguaggio e nel modo di pensare. Quindi basarsi solo sull'aspetto esteriore è una gran minchiata del tradizionale razzista.

In Italia ci sono tanti ragazzi con caratteristiche somatiche che a una prima occhiata diresti che non sono italiani, poi li senti parlare e non puoi che definirli italiani. Si esprimono anche con il dialetto della regione in cui sono cresciuti, parlano perfettamente anche in lombardo, veneto, pugliese o siciliano. Come forma mentis poi ragionano da tipico italiano.

Quindi l'aspetto esteriore non conta una beata minchia, conta la formazione culturale. Hitler fosse stato adottato da neonato da una coppia di ebrei ortodossi magari da grande sarebbe diventato un rabbino, altro che antisemita.

Discorso perfetto, l'integrazione funziona cosi': hai UNO "straniero" (semplifichiamo) che cresce in una comunita' di nativi (oppure un numero decisamente minore di "stranieri" paragonato ai locali) e ne acquisisce usi e costumi. Appunto si integra

Il problema e' questo (per esempio):

(articolo del 2016)
Nidi: boom di bambini stranieri, sono il 21% degli iscritti
Rispetto a 7 anni fa, le domande di ammissione sono diminuite per i bambini italiani e aumentate per i piccoli di origine straniera. Al Navile il 40% dei bimbi da 0 a 2 anni ha origini non italiane
https://www.bolognatoday.it/cronaca/asi ... zioni.html

Se prendi padova, sempre nel 2016, quasi la meta' erano di origine straniera
https://www.ilgazzettino.it/pay/padova_ ... 47275.html

Se questa tendenza continua, non hai piu' "integrazione" ma qualcosa di diverso che non e' definibile se non con una forma di colonizzazione indotta (o coatta?).
E quando avrai insegnanti che sono sono cresciuti in questo modello, fai tu le dovute considerazioni.

Cosa identifica il cittadino italiano? Una serie di usi, costumi, abitudini che sono parte della nostra cultura (che e' parte della definizione di etnia: "Aggruppamento umano fondato sulla comunità o sulla forte affinità di caratteri fisico-somatici, culturali, linguistici e storico-sociali"

Senza usare la parola etnia, almeno chi ha due lauree riesce a concentrarsi sul concetto senza cadere in banalita', ma usando la parola "cultura": se tu hai piu' bambini in una scuola di "cultura" A e meno di cultura B, la cultura a A tende a prevalere su quella B. Forse non hai capito che in pochi anni i bambini di origine straniera saranno piu' di quelli di origine italiana, e la cultura italiana verra' cancellata.
Chi rimane avra' passaporto italiano, ma non avra' una cultura "italiana", ne avra' un'altra che magari probabilmente sara' caratterizzata, per esempio, dal cambiamento nel rispetto che gli italiani hanno per le donne (che e' gia' sotto la media).

Il tuo discorso non applicabile alla situazione attuale, dove l'integrazione e' utopia.

[Johnny Wadd]

Ti sfugge il fatto che questi bambini "stranieri" crescendo cosi piccoli in Italia in ogni caso assumeranno una cultura tipicamente italiana, tenderebbero a integrarsi nella società italiana, non a cambiarla, quindi non vedo questo pericolo di essere colonizzati. Mi pare il solito mantra dei sovranisti, non per nulla è un cavallo di battaglia dei leghisti.

Questi bambini cosi piccoli sono una pagina bianca tutta da scrivere, non sono già formati culturalmente. Quindi impossibile che possano colonizzarti.

Chi paventa questo pericolo fa invece un danno veramente grosso, vuole creare una società che li discrimina per il colore della pelle, ghettizzandoli e tenendoli ai margini della società creando cosi delle bombe sociali che poi possono esplodere come in Francia. E poi avranno la faccia tosta di dire "visto che avevamo ragione?".

[Gargarozzo]

Le variabili sono tante, ad esempio i rapporti tra le vecchie generazioni e le nuove, però

Chi paventa questo pericolo fa invece un danno veramente grosso, vuole creare una società che li discrimina per il colore della pelle, ghettizzandoli e tenendoli ai margini della società creando cosi delle bombe sociali che poi possono esplodere come in Francia. E poi avranno la faccia tosta di dire "visto che avevamo ragione?".

qui c'è del vero.

[Salieri D'Amato]

Sal, come al solito superi tutti con queste vignette distopiche

Al decimo anno di onoratissima militanza forumistica trovò il meglio di sé in Giorgia, continuando il parallelo con dostum e la sua amatissima Angela.

Tutto sta nell'avere pazienza.

Lunga vita a lui e al(la) Presidente!

Grazie grazie
... anche se avrei sperato che questo non fosse il meglio dei miei parti.