GeishaBalls ha scritto: ↑23/07/2023, 22:31
legionofdoom ha scritto: ↑23/07/2023, 20:36
GeishaBalls ha scritto: ↑23/07/2023, 13:53
Un ricercatore di Cambridge (noto covo di comunisti) come Regeni? Tutta roba della sinistra!
Ricercatore?
Bah.....la storia di Regeni ha sempre puzzato di "bruciato", per me.
Troppe incongruenze, troppe cose che non tornano.
Anche se la stampa ha sempre voluto fare credere il contrario, in tutti questi anni, per me e' sempre stato un "burattino", mandato in Egitto dai servizi segreti di sua Maestà per smuovere gli equilibri interni del paese.
Era costantemente osservato dalle autorità e dai servizi segreti Egiziani, e difficilmente questi si mettono a seguire 24/7 un qualsiasi studente Pinco Pallino di Cambridge che va in Egitto per una semplice ricerca o una vacanza.
C'era qualcosa di molto più grande, sotto.
Eccone un altro che si ritiene troppo furbo
Non è necessario esprimere un giudizio su tutto, soprattutto su casi così. Se a tacere rischi di far pensare che non capisci un cazzo, ecco, meglio mantenerlo quel dubbio
Naturalmente ho provato orrore leggendo le parole del Venezia, e parimenti trovo fin troppo iperbolica la lettura di legion.
Su una cosa però ha ragione, e qui ci colleghiamo a quanto scritto da DDP: si è trovato coinvolto in qualcosa più grande di lui. Prima di tutto - nonostante il blasone che comporta ancora oggi la
British education - nel Regno Unito un dottorando è considerato uno studente a tutti gli effetti, ha decisamente meno autonomia rispetto a quanto accade in Italia. Questo avviene soprattutto perché non si verifica selezione tramite concorso, ma come per qualunque cosa da queste parti (scrivo "queste" perché al momento mi trovo in UK) basta pagare e la si ottiene.
Per la cronaca anche in Italia i dottorandi sono ufficialmente degli studenti, ma c'è una percezione diversa a causa della difficoltà per accedere a un percorso simile.
In secondo luogo, ci sono davvero tante cose che non quadrano. L'idea di un progetto dottorale sul ruolo di un istituto pre-moderno quale quella del venditore ambulante nell'Egitto al tempo della globalizzazione è senza dubbio affascinante. Tuttavia, c'era da considerare che l'Egitto - anche prima delle cosiddette primavere arabe - non era una democrazia compiuta. Com'è possibile che un dottorando presso una delle università più prestigiose del mondo, la docente a supervisione del progetto e il collegio dei docenti non ne fossero consapevoli?
Voglio credere nella buona fede di Regeni, ma per il resto? Imo, senza evocare necessariamente tesi come quelle espresse da legion, e senza ricorrere a quella di DDP (che pure ha un suo perché), il tutto potrebbe essere semplicemente causato dal modo in cui certi atenei anglosassoni sono completamente out of touch nonostante i posizionamenti altissimi nei ranking internazionali.