Charlotte Angie: una brutta storia

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pan
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#376 Messaggio da pan »

GeishaBalls ha scritto:
16/07/2023, 14:16
pan ha scritto:
16/07/2023, 5:10
30 anni a 43 anni sono comunque una condanna pesantissima se scontata per intero.
Sono contrario all'ergastolo per lo stesso motivo per cui sono per l'abrogazione dell'Inferno.
certo, concordo che sia una pena pesantissima. Ehm, qual è la motivazione per non abrogare l’inferno?
Ergastolo ostativo e Inferno sono pene senza fine, quindi senza possibilità di riscatto e redenzione. Noi umani non siamo un granché; ci togli anche l'ultima possibilità, l'ultima speranza, cosa ci rimane?
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

manigliasferica
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#377 Messaggio da manigliasferica »

giorgio lo scorso anno qui sul topic avevi detto che tu e altri avreste fatto qualcosa tipo una colletta etc per il bimbo della angie.
non subito dicesti perche' giustamente non era il momento, ma in seguito.
sei/siete riusciti a fare qualcosa? hai conosciuto qualcuno della sua famiglia?

giorgiograndi
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#378 Messaggio da giorgiograndi »

pan ha scritto:
16/07/2023, 22:28
GeishaBalls ha scritto:
16/07/2023, 14:16
pan ha scritto:
16/07/2023, 5:10
30 anni a 43 anni sono comunque una condanna pesantissima se scontata per intero.
Sono contrario all'ergastolo per lo stesso motivo per cui sono per l'abrogazione dell'Inferno.
certo, concordo che sia una pena pesantissima. Ehm, qual è la motivazione per non abrogare l’inferno?
Ergastolo ostativo e Inferno sono pene senza fine, quindi senza possibilità di riscatto e redenzione. Noi umani non siamo un granché; ci togli anche l'ultima possibilità, l'ultima speranza, cosa ci rimane?
Presumo che il dolore per la perdita di un figlio sia senza fine, per non parlare di come crescere senza una madre.
presumo ti tormenti fino al momento della morte

Per quale motivo chi ha causato tale dolore dovrebbe invece smettere di soffrire con una data di scadenza?
L’inferno che passa il figlio o genitore non ha scadenza e per tanto il perpetuatore merita si soffrire per almeno lo stesso periodo di tempo
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#379 Messaggio da marziano »

qui una spiegazione tecnica.
cosa sono le aggravanti, quali sono quelle che conducono all'ergastolo e quali no.
perché la corte non le ha ritenute sussistenti e, come vedrete, perché probabilmente con buona ragione.
è una lezione di diritto penale applicato ma merita.

https://threadreaderapp.com/thread/1681 ... 51808.html
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pan
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#380 Messaggio da pan »

giorgiograndi ha scritto:
17/07/2023, 12:48
pan ha scritto:
16/07/2023, 22:28
GeishaBalls ha scritto:
16/07/2023, 14:16
pan ha scritto:
16/07/2023, 5:10
30 anni a 43 anni sono comunque una condanna pesantissima se scontata per intero.
Sono contrario all'ergastolo per lo stesso motivo per cui sono per l'abrogazione dell'Inferno.
certo, concordo che sia una pena pesantissima. Ehm, qual è la motivazione per non abrogare l’inferno?
Ergastolo ostativo e Inferno sono pene senza fine, quindi senza possibilità di riscatto e redenzione. Noi umani non siamo un granché; ci togli anche l'ultima possibilità, l'ultima speranza, cosa ci rimane?
Presumo che il dolore per la perdita di un figlio sia senza fine, per non parlare di come crescere senza una madre.
presumo ti tormenti fino al momento della morte

Per quale motivo chi ha causato tale dolore dovrebbe invece smettere di soffrire con una data di scadenza?
L’inferno che passa il figlio o genitore non ha scadenza e per tanto il perpetuatore merita si soffrire per almeno lo stesso periodo di tempo
Premetto una distinzione tra morte della figlia e morte della madre, nel senso che la prima incide in genere maggiormente della seconda, anche se in questo caso la differenza è minima vista l'età della vittima e del figlio. A 73 anni quell'uomo sarà un individuo del tutto diverso da oggi e non smetterà di soffrire neanche in caso di mancato pentimento, ma semplicemente constatando di aver gettato la sua vita in un'orribile cella. In ogni caso nessuna condanna allevierà di un solo grammo la pena dei congiunti e nemmeno la sua scarcerazione tra trenta anni la appesantirà perché anche essi saranno cambiati in trenta anni. Infine lo Stato italiano nella sua Costituzione non concepisce la condanna in termini esclusivamente retributivi, ma persegue anche la riabilitazione del detenuto e per questo la Corte Costituzionale si è espressa contro l'ergastolo ostativo che non sarebbe comunque applicabile a questo assassino che quindi avrebbe la possibilità di essere scarcerato secondo le vie ordinarie previste per l'ergastolo non ostativo.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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cicciuzzo
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#381 Messaggio da cicciuzzo »

Pan, giuridicamente hai ragione. Moralmente no. A fronte di tanta premeditazione non esiste riabilitazione. Tra l'altro sappiamo tutti che non farà 30 anni, ma meno molto meno. Come i fratelli bianchi o i tanti casi visti in questi anni
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

manigliasferica
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#382 Messaggio da manigliasferica »

giorgiograndi ha scritto:
17/07/2023, 12:48
pan ha scritto:
16/07/2023, 22:28
GeishaBalls ha scritto:
16/07/2023, 14:16
pan ha scritto:
16/07/2023, 5:10
30 anni a 43 anni sono comunque una condanna pesantissima se scontata per intero.
Sono contrario all'ergastolo per lo stesso motivo per cui sono per l'abrogazione dell'Inferno.
certo, concordo che sia una pena pesantissima. Ehm, qual è la motivazione per non abrogare l’inferno?
Ergastolo ostativo e Inferno sono pene senza fine, quindi senza possibilità di riscatto e redenzione. Noi umani non siamo un granché; ci togli anche l'ultima possibilità, l'ultima speranza, cosa ci rimane?
Presumo che il dolore per la perdita di un figlio sia senza fine, per non parlare di come crescere senza una madre.
presumo ti tormenti fino al momento della morte

Per quale motivo chi ha causato tale dolore dovrebbe invece smettere di soffrire con una data di scadenza?
L’inferno che passa il figlio o genitore non ha scadenza e per tanto il perpetuatore merita si soffrire per almeno lo stesso periodo di tempo
io ho perso la mamma quando ero piccolo. sono cresciuto benissimo. da ragazzino mi sono messo in casini fino a grande ma lo avrei fatto lo stesso perche' e' nel dna della famiglia.
certo se mia mamma veniva massacrata come quella povera ragazza probabilmente un tormento e rabbia vendetta lo avrei o forse rassegnazione. difficile dirlo bisogna provarlo.
ma siccome e' morta in un incendente capita a milioni te ne fai una ragione.

e' proprio il modo in cui e' stata uccisa la ragazza che su di lei dovrebbe cadere l'oblio.
se prendeva un colpo in testa e niente scempio del corpo non dico che andava bene, ma e' un'altra cosa del inferno che lei ha subito.
speriamo che suo figlio stiano la famiglia il piu' possibile a suo figlio.

docu
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#383 Messaggio da docu »

Massimo della pena
Ed all’estero
in Romania o in Siberia …

in cella insieme a Ivan il terribile e qualche serial killer cannibale …
Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E'quando donate voi stessi che donate veramente.
-Kahlil Gibran-

marziano
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#384 Messaggio da marziano »

cicciuzzo ha scritto:
18/07/2023, 5:34
Pan, giuridicamente hai ragione. Moralmente no. A fronte di tanta premeditazione non esiste riabilitazione. Tra l'altro sappiamo tutti che non farà 30 anni, ma meno molto meno. Come i fratelli bianchi o i tanti casi visti in questi anni
premeditazione in senso tecnico giuridico la corte dice che non c'è.

in effetti se leggi sopra scopri come mai.

A norma dell’art. 577 comma 1 n. 3 c.p., l’aggravante della premeditazione comporta l’aumento di pena per l’omicidio da non meno di anni 21 all’ergastolo.

La nozione di premeditazione non trova una definizione esplicita nel codice penale e dunque gli elementi che la definiscono sono di elaborazione giurisprudenziale e in particolare della Corte di Cassazione.
Per la Cassazione la “mera preordinazione del delitto”, consiste nell’apprestamento dei mezzi minimi necessari all’esecuzione dell’omicidio, nella fase a quest’ultima immediatamente precedente, e non è sufficiente ad integrare l’aggravante della premeditazione, che richiede invece il radicamento e la persistenza costante, per un apprezzabile lasso di tempo, nella psiche del reo del proposito omicida. Sintomi evidenti della premeditazione sono stati individuati nel “previo studio delle occasioni e dell’opportunità per l’attuazione” nell’, adeguata organizzazione di mezzi e nella predisposizione delle modalità esecutive del crimine (Cass. pen. I, sent. 29/04/2022, n. 37825).

Sintomi evidenti della premeditazione sono stati individuati nel “previo studio delle occasioni e dell’opportunità per l’attuazione” e nella adeguata organizzazione di mezzi e nella predisposizione delle modalità esecutive del crimine (Cass. pen. I, sent. 29/04/2022, n. 37825).

in pratica, se hai bisogno di ripulire, se ti affanni a nascondere il cadavere, se non sai che cazzo fare dopo il delitto, cioè se l'autore "improvvisa", non c'è premeditazione.

Si impara ogni giorno (io stesso non lo sapevo)
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SoTTO di nove
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#385 Messaggio da SoTTO di nove »

Preso atto della spiegazione sulla premeditazione comunque non mi convince perchè non tiene conto della differenza che ci può essere tra un killer professionista e un uomo normale
Un killer professionista tra quel dicembre 2021 e il delitto pianifica tutto cioè delitto "alibi" e cosa fare dopo, un uomo normale che pensa "prima o poi" di uccidere quella persona pensa soprattutto a portare a termine il delitto. (e quindi a scegliere solamente QUANDO agire)

Insomma se io covo pensieri omicidi per almeno due mesi (perchè mi sono sentito usare e la perderò per sempre) quando poi realizzo che è legata decido che è il MOMENTO giusto. Ergo, anche se non ho pensato a cosa fare dopo del corpo (e di crearmi un alibi) quel MOMENTO è decisivo per farmi agire in quanto non essendo un killer professionista il punto più importante del piano criminoso è avere la certezza di portarlo a compimento.
Ergo puoi dire che non era premeditato solo perchè non ti sei costruito un alibi? Mah.
Più semplicemente se sei una persona normale e decidi di vendicarti e uccidere qualcuno il punto focale è SOLO aspettare l'occasione giusta. e se l'hai aspettata per due mesi per me è comunque un delitto premeditato.
Indipendentemente se ti sei creato un alibi.

Ma quello che non mi torna è il tema gelosia. L'hanno giudicata come gelosia a livello amoroso (poteva fare sesso con altri quindi non era geloso).
No, Fontana era geloso perchè mollandolo non aveva più modo di far parte del suo mondo (quello hard)
Infatti lei non era la sua fidanzata ma era la sua ragazza (quella che gli serviva per continuare a girare contenuti, anche con altre).

Quindi la motivazione della gelosia c'era tutta. e con questa anche la decisione di ucciderla. (con la spiegazione di cosa intendo per premeditazione scritto sopra).

In poche parole.
Lei gli comunica che se ne andrà via. Lui geloso per la imminente perdita della "gallina dalle uova d'oro" decide che si vendicherà.
e aspetta SOLO il momento meno rischioso. Cioè quando è legata.

è troppo una coincidenza che l'abbia uccisa (e quindi perso la testa) proprio mentre non poteva difendersi. Scartare la premeditazione, e quindi il fatto che aveva di proposito aspettato quel momento solo perchè non sapeva cosa fare dopo è voler credere agli asini che volano.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#386 Messaggio da TeNz »

tra l'altro il fatto di richiedere con un profilo fake un video violento, chiamarlo il "gran finale" che significa tutto e niente se non terminasse con un omicidio, uccidere la vittima cercando di sbarazzarsi del corpo in modi diversi.
paradossalmente se il primo modo usato ( la griglia ) avesse funzionato in quel caso si parlerebbe di premeditazione?

il fatto che non abbia funzionato potrebbe solo essere stata l'inesperienza.

cioè per ipotesi se fontana fosse stato uno stupido, parlo proprio di qi basso e avesse inanellato una serie di cazzate una dietro l'altra , andrebbero considerate delle prove attenuanti?
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.

Mjasky
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#387 Messaggio da Mjasky »

giorgiograndi ha scritto:
15/07/2023, 13:32
Floppy Disk ha scritto:
14/07/2023, 22:36
giorgiograndi ha scritto:
14/07/2023, 8:33
Giustizia fallimentare, la gerontocrazia (intesa anche come insegnamento), ha rovinato il mondo.
Più che di gerontocrazia, parlerei di incompetenza e soprattutto una grande mancanza di empatia. Sono state tante le sentenze demenziali o quasi nei casi di cronaca nera, e nulla può togliermi dalla mente che spesso derivano dall'incapacità del giudice di mettersi nei panni della vittima. Purtroppo non è un bias facilmente risolvibile, anche perché un conto è essere giustamente garantisti con l'imputato quando non c'è chiarezza su un determinato reato, un conto è pensare ai suoi diritti quando il fatto è palese e dimenticandosi dei diritti della vittima, nonché dei parenti e amici di quest'ultima.
Comunque è solo il primo grado, speriamo nell'appello.
Un giudice non si dovrebbe limitare al dibattimento, ma dovrebbe informarsi sul contesto tecnico dell’industria porno.
È da notare la stampa, come il giudice, abbia da principio decontestualizzato il tutto fuori dal porno.
Un affermazione del tipo “Angie traeva vantaggi dal pazzoide”, significa non avere nessuna idea del contesto.

Per poter giudicare bisogna contestualizzare, è evidente che il giudice, a prescindere dalla durata della pena, non ha capito un cazzo, probabilmente perché troppo vecchio per riuscire comprendere non le motivazioni dell’omicidio, ma il contesto in cui tali motivazioni si sono generate. (Stessa cosa per il procuratore che non ha, nemmeno lui, capito un cazzo)

Ecco perché “gerontocrazia”, una cosa è un medico anziano che acquisisce esperienza con il tempo, una cosa diversa è un vecchio rincoglionito che non ha idea del mondo che lo circonda con tutte le sue sfumature ma si ostina a prendere decisioni per gli altri, generando quel cesso che è la giustizia italiana.

Persone del genere devono fare i pensionati
La contestualizzazione dei fatti è sempre un'arma a doppio taglio.
In questo caso lo dici perché avrebbe aggravato la posizione dell'imputato?
E se invece l'avesse attenuata?

Io capisco l'indignazione. Purtroppo la verità è un'altra. Nessuna condanna sarà mai ritenuta congrua e soddisfacente dinanzi a una tragedia di questo genere.
Nessuno ridarà la vita a quella ragazza. Nessuno ridarà la madre a quel bambino.

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#388 Messaggio da Gargarozzo »

Mjasky ha scritto:
18/07/2023, 15:57
Nessuno ridarà la vita a quella ragazza. Nessuno ridarà la madre a quel bambino.
Domanda provocatoria atta a rompere i coglioni :-D , e se colui che invoca la pena di morte non sia altro che un serial killer un po' pigro e un po' vigliacco?

Non gliene fotte nulla della vittima, salvo sfruttarne il pathos per armare un boia che sfoghi i propri istinti omicidi. E infatti parla solo di questo
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#389 Messaggio da El Diablo »

I serial killer amano uccidere e contemporaneamente sfidare gli investigatori.
Quindi ne dubito :DDD
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#390 Messaggio da Cowboy »

Gargarozzo ha scritto:
18/07/2023, 17:24
Mjasky ha scritto:
18/07/2023, 15:57
Nessuno ridarà la vita a quella ragazza. Nessuno ridarà la madre a quel bambino.
Domanda provocatoria atta a rompere i coglioni :-D , e se colui che invoca la pena di morte non sia altro che un serial killer un po' pigro e un po' vigliacco?

Non gliene fotte nulla della vittima, salvo sfruttarne il pathos per armare un boia che sfoghi i propri istinti omicidi. E infatti parla solo di questo
Se intendi dire che tra i favorevoli alla pena capitale c'é qualche potenziale omicida, hai probabilmente ragione. Se invece vuoi sostenere che chiunque sia favorevole alla pena di morte sia un potenziale serial killer (pigro e vigliacco), stai dicendo una fesseria.

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