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Dunque falliscono domani?GeishaBalls ha scritto: ↑02/03/2023, 6:52Intanto in Russia l’economia va così (sole24ore, morning)
Il rublo ha perso il 20% del suo valore dal mese di dicembre e oggi ne servono 75 per fare un dollaro, a luglio ne bastavano 50. Cosa significa?Innanzitutto che funzionano le misure di price cap europee su gas e petrolio. Perché sono crollate le entrate di Mosca. Che ora deve vendere al ribasso il suo greggio a Cina e India: lo sconto russo, rispetto alla quotazione ordinaria del Brent, è salito a oltre 29 dollari al barile (la quotazione è intorno agli 80 dollari).Anche se il rublo debole aiuta le esportazioni, riduce però il flusso di risorse verso il bilancio pubblico. Nel momento in cui la spesa aumenta per la guerra e la voce difesa è ormai il 4,1% del Pil.Per sostenere le sue finanze e per non far precipitare il rublo Mosca vende valuta cinese: 54 miliardi di rubli in renmimbi solo in gennaio. Partita delicata e non infinita: nel complesso, le riserve russe sono 580 miliardi di dollari, ma 300 sono bloccati dall'Occidente e non disponibili.La Cina, quindi, sta salvando la Russia che, giorno dopo giorno, ne diventa sempre più dipendente. Ma Pechino può fare poco o nulla sull'inflazione, corollario del rublo debole. In un anno, l'avanzo delle partite correnti russe è crollato del 69 per cento. Così il caro vita si sente: il tasso ufficiale è al 12%, tendente al 15 per cento. La vita reale è diversa. Un caso? Un chilo di cetrioli in pochi mesi è aumentato del 64 per cento.
Hanno 580 miliardi di riserve, direi che puoi stare tranquillo. Il senso dell’articolo lo hai capito?katmandu69 ha scritto: ↑02/03/2023, 13:25Dunque falliscono domani?GeishaBalls ha scritto: ↑02/03/2023, 6:52Intanto in Russia l’economia va così (sole24ore, morning)
Il rublo ha perso il 20% del suo valore dal mese di dicembre e oggi ne servono 75 per fare un dollaro, a luglio ne bastavano 50. Cosa significa?Innanzitutto che funzionano le misure di price cap europee su gas e petrolio. Perché sono crollate le entrate di Mosca. Che ora deve vendere al ribasso il suo greggio a Cina e India: lo sconto russo, rispetto alla quotazione ordinaria del Brent, è salito a oltre 29 dollari al barile (la quotazione è intorno agli 80 dollari).Anche se il rublo debole aiuta le esportazioni, riduce però il flusso di risorse verso il bilancio pubblico. Nel momento in cui la spesa aumenta per la guerra e la voce difesa è ormai il 4,1% del Pil.Per sostenere le sue finanze e per non far precipitare il rublo Mosca vende valuta cinese: 54 miliardi di rubli in renmimbi solo in gennaio. Partita delicata e non infinita: nel complesso, le riserve russe sono 580 miliardi di dollari, ma 300 sono bloccati dall'Occidente e non disponibili.La Cina, quindi, sta salvando la Russia che, giorno dopo giorno, ne diventa sempre più dipendente. Ma Pechino può fare poco o nulla sull'inflazione, corollario del rublo debole. In un anno, l'avanzo delle partite correnti russe è crollato del 69 per cento. Così il caro vita si sente: il tasso ufficiale è al 12%, tendente al 15 per cento. La vita reale è diversa. Un caso? Un chilo di cetrioli in pochi mesi è aumentato del 64 per cento.
ed è la strategia dei regimi, sfruttare il vantaggio rispetto alle democrazie cioè potersene infischiare dell’opinione pubblica. Ecco perché spendono nei social media per influenzare i paesi democratici, corrompono politici ecc: le democrazie sono malleabili.cicciuzzo ha scritto: ↑02/03/2023, 13:30In calo il sostegno degli americani agli aiuti a Kiev
Il sostegno degli americani all'Ucraina è in calo. Secondo gli ultimi sondaggi, la percentuale dei cittadini Usa favorevoli agli aiuti a Kiev è calata dal 60% di maggio al 48% nell'ultimo mese, con il 26% degli americani convinti che gli Stati Uniti abbiano già dato troppo all'Ucraina. Questa tendenza agita la Casa Bianca soprattutto in vista della stagione elettorale. E la preoccupazione è talmente palpabile, riporta il New York Times, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta cercando di instaurare un contatto diretto con lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy per chiedere l'appoggio del Congresso.
La libertà di pensiero è la più grande qualità di una democrazia, se incominciamo a pensare che è uno svantaggio è un brutto segno.GeishaBalls ha scritto: ↑02/03/2023, 21:18ed è la strategia dei regimi, sfruttare il vantaggio rispetto alle democrazie cioè potersene infischiare dell’opinione pubblica. Ecco perché spendono nei social media per influenzare i paesi democratici, corrompono politici ecc: le democrazie sono malleabili.cicciuzzo ha scritto: ↑02/03/2023, 13:30In calo il sostegno degli americani agli aiuti a Kiev
Il sostegno degli americani all'Ucraina è in calo. Secondo gli ultimi sondaggi, la percentuale dei cittadini Usa favorevoli agli aiuti a Kiev è calata dal 60% di maggio al 48% nell'ultimo mese, con il 26% degli americani convinti che gli Stati Uniti abbiano già dato troppo all'Ucraina. Questa tendenza agita la Casa Bianca soprattutto in vista della stagione elettorale. E la preoccupazione è talmente palpabile, riporta il New York Times, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta cercando di instaurare un contatto diretto con lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy per chiedere l'appoggio del Congresso.
E le persone si indignano a breve ma poi si stancano, si dimenticano, si abituano anche alle ingiustizie e tornano a pensare ai fatti propri
LA RIVOLUZIONE DEI CETRIOLI debbo inoltre farti notare che il prezzo del greggio viene abbassato artificialmente da Wasghington tramite la vendita delle riserve strategicheGeishaBalls ha scritto: ↑02/03/2023, 21:18ed è la strategia dei regimi, sfruttare il vantaggio rispetto alle democrazie cioè potersene infischiare dell’opinione pubblica. Ecco perché spendono nei social media per influenzare i paesi democratici, corrompono politici ecc: le democrazie sono malleabili.cicciuzzo ha scritto: ↑02/03/2023, 13:30In calo il sostegno degli americani agli aiuti a Kiev
Il sostegno degli americani all'Ucraina è in calo. Secondo gli ultimi sondaggi, la percentuale dei cittadini Usa favorevoli agli aiuti a Kiev è calata dal 60% di maggio al 48% nell'ultimo mese, con il 26% degli americani convinti che gli Stati Uniti abbiano già dato troppo all'Ucraina. Questa tendenza agita la Casa Bianca soprattutto in vista della stagione elettorale. E la preoccupazione è talmente palpabile, riporta il New York Times, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta cercando di instaurare un contatto diretto con lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy per chiedere l'appoggio del Congresso.
E le persone si indignano a breve ma poi si stancano, si dimenticano, si abituano anche alle ingiustizie e tornano a pensare ai fatti propri