( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Le lacrime <3
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
allora... è tutto molto bello...
però dal titolo mi ero illuso che raccontassi... o ancora meglio testimoniassi le tue avventure a sofia, con la diplomatica, ma non solo...
vabbè meglio di niente.
però dal titolo mi ero illuso che raccontassi... o ancora meglio testimoniassi le tue avventure a sofia, con la diplomatica, ma non solo...
vabbè meglio di niente.
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Per quello dovrai aspettare un po’ australia 
Comunque è evidente che anche questo racconto è made in sofia suvvia.
Comunque è evidente che anche questo racconto è made in sofia suvvia.
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
A rileggere un bel BW mi sarei quasi emozionato nella attesa di una pizzetta di sabato sera e
Che postolone d primo impatto tutto da scrollare x leggerlo d un fiato …
X vivere disperato …
La libidine m è paura d cadere …
interverrò ovv più in topic appena finisco la mia messicana !

Che postolone d primo impatto tutto da scrollare x leggerlo d un fiato …
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La libidine m è paura d cadere …
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Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E'quando donate voi stessi che donate veramente.
-Kahlil Gibran-
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Baaalkaan il tuo post mi ha commosso sino alle lacrime innanzitutto mi scuso per un commento piuttosto brusco a maggio nei tuoi riguardi ma ero molto irritato per il coprifuoco. Poi ferma la stima per il Grande Timoniere le mie simpatie sono tardostaliniane all'interno di una formazione piccoloborghese e piuttosto controriformista.Soros non è cattivo in quanto giudio ma perchè stronzo e seminatore di zizzania e tale rimarrebbe anche se turco o sudafricano.La prostituzione non era ancora sdoganata ma qualità e prezzi erano assai più favorevoli.Berlusconi come puttaniere è OK il resto NO.balkan wolf ha scritto: ↑21/01/2023, 7:48Scoprii quella che sarebbe diventata la mia casa virtuale per un ventennio scarso con una ricerca Google sulla produzione di porno. Era una mia velleità data la cronica disorganizzazione bulgara e i limitati mezzi di diffusione del periodo: realtà come non dico pornhub ma anche un semplice sito con contenuti mensili dovevano ancora venire.
Pure goggle era meno efficiente trovavi proprio meno roba e faticavi di più a fare le ricerche mirate. Ma soprattutto non c’erano gli iPhone! Il portatile era l”avanguardia tecnologica. Si batteva sulla tastiera di plastica come martelli in un turno in fonderia stando più ingobbiti di andreotti alla sua scrivania durante il sequestro moro. Insomma uno sgobbo mica da ridere! Fanculo ai boomers che dicono che una volta si stava meglio. Fanculo alle signore marise del “qui era tutta campagna”… il progresso tecnologico è una figata pazzesca! Avessi avuto un iPhone X e ci fosse stato tiktok ( non pensate male… giusto qualche selfie in modalità “faccino da troia” ) avrei conquistato il mondo! D’altronde se Goebbels avesse avuto Facebook parleremmo tutti tedesco. Personaggio herr doktor: uno disabile fisico che fu il principale responsabile morale, quello materiale fu il disabile psichico himmler, dello sterminio dei disabili… non siate ingenui: lo decidiamo noi chi è disabile e chi non lo è. E poi dicono che i krukki non hanno senso dell’umorismo.
I libri di storia del tremila considereranno iPhone più importante della stampa a caratteri mobili probabilmente.
Nota chiamo sempre iPhone lo smartphone non perché sono una ragazzina Fashon victim ma perché non sono un nerd cicciacula col feticismo dello smanettare fine a se stesso. Apple è più semplice e della potenza me ne fotto… non ho il cazzo piccolo. La potenza dell’hardware è la cilindrata di quelli che non ce la hanno fatta.
Internet faceva comunque la differenza. Certo ti faceva entrare in casa tutte quelle persone che nella vita reale sarebbero state fermate dal portiere nell’androne del palazzo ma non si può avere tutto.
Con il web non è colto chi sa tante cose ma chi sa dove andarle a cercare… credo sia di Umberto eco. Morto male. ricordo una delle sue ultime foto in cui, sotto i calzoni, si vedeva il pannolone da vecchio cagone. Brutta cosa la senilità… “live fast, die young, leave a pretty corpose.”
Era il forum di una rivista sull’intrattenimento per adulti: videoimpulse, quando chiuse la rivista il forum rimase attivo e, grazie a me, venne ribattezzato superzeta. Era il nomignolo con cui sfottevo il padrone di casa quando ci litigavo in riferimento alla zeta fiammeggiante ( iniziale del suo cognome e omaggio inconsapevole a zukov ) abbinata a un ego persino più gonfio del mio!… e ce ne vuole! Diventammo molto amici.
Venivo dalle chat di fine anni novanta, si scopava mica poco con le chat, e quindi non ero nuovo alla interazione telematica. Un forum è diverso però, rimane tutto scritto e, di conseguenza, le risposte sono dilatate nel tempo: scrivo oggi e mi rispondono domani mentre la chat è in tempo reale. Cambia tutto! Si crea uno stracazzo di archivio, si rilegge nel breve periodo, si ha del tempo per rispondere… ahh basta cazzate da nerd giudeo in ciabatte!.. c’era spazio e tempo per flame infiniti… cosi tante cose da fare, così poco tempo.
Ahahah ahah ahah a hahaha ( risata diabolica che echeggia tra le valli dei carpazi ).
Il posto mi piacque subito e iniziai a leggere prima di iscrivermi, soprattutto gli splendidi racconti di porno mondo del grande axel braun ( il più grande regista “vero” di porno nel mondo ). Storie incredibili ed esilaranti di un ex. Paninaro figlio di una leggenda del porno europeo ambientate tra Milano e los angeles.
Sono sempre stato un provocatore, un troll ante litteram se così vogliamo dire, e quindi scelsi il mio alias ( nickname o nome di battaglia ) con una certa cura e “sensibilità”: balkan wolf il lupo dei balkani! In omaggio alla tigre dei balkani, il criminale di guerra serbo arkan scomparso da poco.
Una volta, con uno che faceva il saccente sul porno, gli dissi: “sono balkan wolf di super zeta. Non sai chi sono? Usa Google!” E lo feci prima della mitica telefonata al call center fatta da massimo carminati. Grande il kamerata Carminati nar più banda della magliana… praticamente una biclasse di dungeons and dragons!
Non essendo uno sprovveduto entrai nel forum in punta dei piedi e feci il mio primo post: un elogio al mio attore preferito il francese david perry. Al quale mi ispiravo durante le mie scorribande sessuali: tecnica pura! Il fred astaire del materasso. Tutto con un attrezzo di lavoro molto simile al mio, ben dotato d’ordinanza ( se sei normodotato datti al texas hold’em e lascia perdere la figa ) ma nulla di eclatante. Breve discussione e finii nel dimenticatoio. Secondo post, quello per cui ero entrato, sulla produzione di porno e fu un buco nell’acqua non ottenendo informazioni utili ma molto importante per la mia formazione. Feci il mio primo “flame” ( litigio telematico ) tenendo testa a un vecchio forumista particolarmente spocchioso che si era permesso di trattarmi con sufficienza.
Il forum era diviso in argomenti it ( in topic ovvero sul porno ) e ot ( off topic ovvero su tutto il resto ) e, nel giro di pochi mesi, presi piede in entrambi. Di porno ne sapevo abbastanza… molto ferrato su private e conoscevo la filmografia completa di jules jordan a memoria. Qualche figa dal vivo la vedevo e avevo una opinione su tutto… rigorosamente sbagliata! Mi sedevo dalla parte del torto perché dalla parte della ragione non c’era più posto. La resistenza esotica e la scrittura futurista fecero il resto.
Una considerazione generale su internet Italia: negli anni zero il novanta per cento degli scemi era di sinistra, dopo gli anni dieci di destra. Per natura sono sempre stato ferocemente ostile alla maggioranza perché la massa ha torto per definizione. Il forum era di estrema sinistra con il capo stalinista, severo ma giusto, e “l’aristocrazia” che oscillava tra il socialdemocratico e il maoista. Due dei più iconici tra gli utenti erano il ricercatore compulsivo di informazioni, tale ddp che era del pds, ocome cazzo si chiamava all’epoca, e un postatore seriale di immagini chiamato dos, un maoista paranoico. Appena vidi che la cosa fu possibile Feci coming out e mi dichiarai un radicale di estrema destra evoliano ed estimatore dei nar! Ci tengo a sottolinearlo sempre rivoluzionario e mai reazionario… insomma uno che si scoperebbe Francesca mambro e non certo giorgia meloni. Colpo finale, memore della lezione del sid vicious vestito dalla westwood, nazista! Vuoi fare incazzare tutti ma proprio tutti? Una svastica sul petto funziona sempre!
Erano gli anni dello sturmfront e dell’internazionale ariana quindi la mia posizione aveva una certa responsabilità morale. Bene. Mi ero garantito flame infiniti contro infiniti utenti, molti di loro dei veri ossi duri da masticare, ma come si suol dire, molti nemici molto onore!
Il confine polacco era varcato, la mia rivoluzione nichilista ( come yuiko mishima definiva il terzo Reich ) personale era cominciata!
Conoscete la filosofia dell’azione? Una volta avviata una azione diventa irreversibile a prescindere dal suo risultato. Premi il grilletto e il proiettile parte, può mancare il bersaglio o persino esplodere nella canna ma non può tornare indietro . Il mio grilletto fu il tasto di un mouse.
Combattevo su due fronti il sesso e la società.
All’epoca c’era un forte stigma sulla prostituzione, lo sdoganamento era ancora lontano, non esistevano puttanate, in senso lato, tipo la zanzara e il bunga bunga era ancora da venire… ma soprattutto l’odioso termine “escort” non si usava!Dio che bei tempi quando eravamo ancora una elite minoritaria: belli, ribelli ed eroi. Ma si sa le iene amano banchettare sul corpo del leone e quindi quasi tutti i forumisti mi accusavano scopare pagando sostanzialmente perché ero sfigato e in condizione di bisogno. Le mie difese contro questo evidente risentimento ( stavano a rosikà ) erano solide e molteplici: dal semplice ricordare che scopavo “donne normali” minimo una volta al mese al mostrare le mie foto con indice di massa corporea ventitré e cazzo da diciannove d’ordinanza. Ero l’unico a fare di questi coming out… gli altri si nascondevano come ratti da tastiera dietro i loro monitor… col timore che mogli e madri li avessero scoperti su un forum di porno. L’argomento della dipendenza era troppo sofisticato per le loro menti limitate ma non ne facevo una colpa: chi non prova la sete del vampiro non può neppure concepirla.
Affascinante il folklore sul vampiro e non è un caso che sia nato proprio dalle mie parti. Un essere immortale che per mantenersi giovane ogni notte deve bere il sangue delle vergini. Una metafora sessuale evidente, anche se, data la condizione richiesta delle vittime, il buon nosferatu a Sofia sarebbe morto in un finesettimana!
Comunque era una battaglia durissima! Era più facile convincerli che Hitler avesse ragione, ed erano tutti marxisti, che esistessero i liberi puttanieri. Per vincere dovetti scoparmi e dormire per un anno con una occidentale ricca e figa il tutto senza smettere di andare a puttane. Una fatica bestiale!
Altra battaglia persa la schiacciante superiorità fisica delle est europee… niente cazzo! Foto di fighe da manicomio, video del viale principale e esempi dal porno si infrangevano su un muro di ignoranza e negazione della realtà. Parliamo di tapini i cui unici est europei che avevano visto in vita loro erano i russi di call of duty. Il geniale contro argomento era solitamente il tirare in ballo la canalis ( ossessione del morto di figa italico )… io chiedevo cortesemente quante canalis avessero visto stamattina al bar durante la colazione e non ottenevo risposta.
L’unico supporto che ricevevo era da un forumista che era una mia versione potenziata: estdipendente, un nome un programma, che faceva quello che facevo io ma con dieci anni di anticipo e a praga! Lo consideravo un maestro ma partecipava meno di me. I suoi erano raid della lutwaffe con bombardamenti verticali di precisione mentre io ero la wermacht che avanzava rapida e inesorabile via terra.
Un altro punto su cui battevo spesso era la mia teoria sulla figa non sex. Alessia marcuzzi faceva più pagine di jenna jameson ed, essendo su un forum di porno, lo reputavo inaccettabile! Se sei solo figa e non sai fare un cazzo devi fare un’attività legata al sesso… per dissipare ogni possibile ombra di maschilismo tossico ( sempre detestato ) chiarisco: se sai posare e sfilare fai la modella, se sai suonare fai la musicista e se sai costruire i missili fai la cazzo dì ingegnere aereo spaziale! Se non sai fare una beata minchia ma sei figa e vuoi emergere devi diventare funzionale allo scopo ovvero, perdonate il bisticcio di parole, scopare. Socrate, che probabilmente non è mai esistito ma non era un pirla, indica come un tipo di bellezza la funzione: uno scudo d’oro non è bello perché non protegge. Una bonazza che dice cazzate dalla de filippi non è bella. Inoltre è troppo facile appoggiarsi alla morte di figa e alla morte di fama ( sudditanza mediatica ) di un paese di bavosetti.
Tutta colpa di berlusconi ovviamente che ha scientificamente rincoglionito un paese già rincoglionito. Lui ha vinto negli anni ottanta con mediaset e non negli anni novanta con forza italia… il drive inn ci ha montato la testa a tutti!… da piccoli.
Su quel pirla del silvio, e passiamo nel politico sociale, sostenevo contemporaneamente due tesi contrapposte: difendevo il berlusconismo politico come salvezza da possibili colpi di coda post guerra fredda da parte del più grande partito comunista d’occidente. Condannavo il berlusconismo culturale come atto finale di quella egemonia della società dei consumi iniziata col boom economico e profetizzata da pasolini: silvio ha messo le famose lucciole ( quelle del famoso articolo degli scritti corsari, non le troie. Meglio specificare) in un vaso da dare come premio ai concorrenti di ok il prezzo è giusto.
All’atto pratico questo si traduceva in feroci prese per il culo nei confronti dei kompagnucci che appena tornati dal girotondo anti berlusconiano si sparavano una puntata di striscia la notizia con puntuale bavetta sulle veline… sempre preferito la corvagna alla più blasonata canalis… molto più fighetta marcetta.
Sulle questioni più spinose, mi riferisco al filo spinato che circondava i lager, usavo un mash up del delirio aggressivo del Celine di bagatelle per un massacro e il razzismo spirituale di evola dell’imperialismo pagano. Senza contare un classico che non passa mai di moda: i protocolli dei savi di sion! Più falsi del sorriso di una puttana ma estremamente efficaci… lo facevo consapevole del fatto e non come gli scemotti complottisti di vent’anni dopo che credono davvero che soros vada fisicamente al cimitero di praga ( gran bel quartiere josefov. Gli ebreucci si trattano bene ). Ogni sabato notte. Per farla breve l’ebreo cattivo non esisteva!… me lo ero inventato io! Nonostante il mio cordiale antisemitismo in politica estera ero invece spudoratamente filo israeliano per due semplici motivi: chi sa la storia sa anche che, in quella faccenda, hanno ragione gli ebreacci e, molto più importante, erano tutti filo palestinesi. Uzi uzi sento odor di palestinucci!
Predicavo anche la guerra razziale, una teoria affascinante che circolava negli ambienti white power dell’epoca. In sostanza per salvare la razza ariana dall’estrazione bisognava esacerbare i conflitti etnici in occidente, con azioni di terrorismo anche individuali ( brevik è stato il maestro indiscusso ), per scatenare una guerra civile tra indigeni e immigrati con ovvia vittoria dei primi data la superiorità di uomini e mezzi.
Il mio argomento più forte era che i nostri nipoti non si sarebbero potuti scopare bionde con gli occhi azzurri e che in un mondo senza svetlane non sarebbe valsa la pena vivere.
Individualmente non c’era partita. Blastavo chiunque muovendomi sulle pieghe della dialettica tipo la divisione fantasma di rommel. Nelle grandi manovre invece le mie erano le vittorie perdute di von manstein: non sbagliavo un cazzo ma perdevo la guerra!… l’inferiotà numerica era schiacciante. Il capo mi aggrediva a muso duro tenendomi impegnato mentre il fact checker mi aggirava su un fianco esponendo le mie menzogne ( che ripetevo mille volte per farle diventare verità ). Sull’altro lato lavorio di logoramento con battutine ironiche, alcune molto divertenti, saccenza inopportuna sul mio italiano scorretto ( inutile citargli il marinetti del quale non avevano letto neppure una riga ) e generico biasimo moralista.
Vincevo spesso nei singoli settori ma venivo travolto dalla pressione complessiva.
L’argomento più stupido e, come tale, molto frequente era il get a life ( fatti una vita ) ovvero l’accusa di vivere su internet. Ero solito rispondere serafico: passo tanto tempo sul forum solo perché più di due/quattro ragazzine al giorno non riesco fisicamente a scoparmele. Mentivo come una troia che dice a un turista itaGliano di aver avuto tre orgasmi… mi piaceva proprio rompere il culo dialetticamente a quei subumani!… era il massimo piacere che provavo!… con i pantaloni addosso si intende.
Qualche altro forumista degli anni zero ha voglia di seguire il mio esempio? Mi farebbe molto piacere.
Racconti dalle cinquemila battute in su però… che non siete dei troll russi in una chat telegram!
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Visto che il topic ha fallito gli intenti originari lo riconverto in senso letterale: BW l’anno d’oro della efebofilia.
L’idea mi è venuta dalle rimostranze del buon australia, al quale spero fi fare cosa gradita. È semplicemente un racconto nulla di più, nulla di meno.
Sperando di divertirvi vi utilizzo come cavie per la mia nuova scrittura ( la terza? La quarta? Ho perso il conto ).
Le avventure di un giovane le cui ossessioni sono le adolescenti slave la roulette e il terzo Reich.
Ero seduto nella mia pizzeria preferita e divoravo la solita margherita servita da una ammiccante contadinotta pienotta non particolarmente bella ma con un sorriso luminoso e due tettone naturali che le avrebbero sicuramente fatto vincere un oscar per la best titfuck scene. Sapete cosa ci mettono i bulgari sulla pizza? L’emmental!… cristo santo ce la ricoprono con quella merda gialla! Dopo un po’ ti ci abitui, accetti che NON è pizza ma altro, e inizi persino ad apprezzarne il gusto più intenso rispetto a una pizza vera. Ero un po’ nervoso ma, una volta tanto, non per le donne ma per la voglia di giocare. A livello di intensità momentanea il tavolo verde batte persino il materasso! Finita la pizza ordino il mio solito tiramisù, di cui ero ghiottissimo, li produceva un mio amico che, per ragioni commerciali, li “sbagliava” adattandoli ai raffinati palati locali: dolcissimi! Data la mia nota carenza di affetto apprezzavo abbastanza la cosa… e poi bisogna adattarsi… “ahh signora marisa il posto è bello ma vome si mangia in itaGlia!” Brave brave Che poi vi viene il culone e le cosce a prosciutto e vi chiavano solo i desperadoes. Che poi il posto era brutto e si mangiava abbastanza bene ( carni molto buone ), ovviamente le attrattive erano altre.
Finisco il dolce e chiedo caffè e conto. Pago una stupidata alla prosperosa inserviente che gratifico con una banconota del valore del cinquanta per cento della smetka ( conto ) non prima di essermi fatto portare una biro, ora le producono anche loro mettendo fine alla pacchia pre cortina di ferro, con la quale scrivo il mio numero di telefono sulla cartamoneta. La contadinotta vede, a giudicare dalla fila di denti che illumina la sala, apprezza.
Ero indeciso su dove giocare e, stranamente, non stavo neppure valutando la figaggine delle croupier come il mio solito. L’operazione odierna era ben più complessa di qualche sguardo intrigante o qualche broncetto sexy. Mentre passeggiavo svogliato mi ricordai che il pensare è per gli stupidi. Noi cervelluti ci affidiamo all’ispirazione! Passai davanti all’oklaoma, una sala da gioco a tema western, stranamente senza pupazzone di jhon wayne sopra l’ingresso ma con delle ridicole porte da saloon che conferivano comunque il classico stile Disneyland dei burini. La sobrietà sofiota era salva!
Faccio un ingesso trionfale sbattendo le porte come clint estwood nel finale de gli spietati e vado a cambiare il grano. La cassiera mi riempie un cestello di fiches da uno guardandomi male perché la facevo lavorare troppo, cambiai una bella sommetta, io un po’ preoccupato perché il cestello porta notoriamente sfiga ( roba da slot ). Non male la cassiera: occhi verdi severi, capelli castani lunghi e mento a punta le conferivano un aspetto abbastanza atipico per una locale. Un po’ sciatta in confronto all’eleganza del luogo ma ampiamente trombabile. Le cassiere sono più difficili da rimorchiare delle croupier perché il contatto dura molto meno tempo e, soprattutto, non sono pagate per far divertire il cliente. Punto a favore vedono i gettoni delle vincite trasformarsi in moneta sonante e questo, psicologicamente, influisce. Però non beccano le mance come le croupier che sono anche mediamente più fighe e vestite meglio perché devono fare immagine.
Nel corridoio delle slot un subumano particolarmente vistoso attira inevitabilmente la mia attenzione. Per dirla tutta era una subumana ma a definirla donna ce ne voleva parecchio ( le slave vecchie sono orribili tanto quanto le giovani sono belle ). La classica baba contadina: grossa, rovinata, malvestita. Indossava un vestitone a lenzuolo grigio scuro, le mancava giusto il fazzoletto in testa per poter entrare in uno di quei manifesti di propaganda sovietica, quelle cazzate dove contadini e operai si abbracciano felici sotto la falce e il martello. Mi piazzo dietro, con la disinvoltura di una tottenkompf dietro a una fossa comune, e decido di gufarla un po’. La slot era a tema irladese ma oggi niente pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno per questa baba san. Un paio di leprecauni sifilitici e una infinita di trifoglio, mai allineato, come da programma la vecchiaccia finisce le monetine e io mi immagino fasciato in una divisa di hugo boss nera con una luger sulla sua nuca e il disprezzo nei miei occhi chiari.
Finito il puerile divertimento entro nella sala per i giocatori veri e mi siedo al tavolo con la croupier migliore… nulla di eclatante ma non certo da buttare: faccia un po’ anonima, fisico model type d’ordinanza ( un po’ anonimo anche quello da ste parti ), punto di forza il taglio alla sid vicious! Capelli neri corti a porcospino… olga is a punk rocker!
Oggi volevo eseguire la mia giocata preferita a livello estetico: le fleur du mal! Non molto razionale ma divertente e potenzialmente lucrosa.
Consisteva nel piazzare un pezzo en plein sul diciassette ( il mio numero preferito per ovvi motivi sessuali ) e coprire, sempre con un pezzo, le quattro doppie vicine a formare una croce o, come lo vedevo nella mia mente, un fiore.
Costo a rullata cinque pezzi. Vincite:?” Dodici volte in caso di petalo ma circa ottanta volte se usciva il diciassette nero! Le vincite minori servivano per continuare a giocare, garantendo due rullate e mezza, l’obbiettivo era il colpo grosso. Capitale per dieci rullate ( di più diventava improduttivo ).
Colgo il fiore al quarto colpo! Che culo! Lascio cinque di mancia alla sorella di sid e ne piazzo altri cinque sullo zero che non usciva da un po’. Persa la puntata mi alzo, saluto miss vicious e vado a incassare il mio sudato guadagno del cento per cento. È questo il bello della roulette: puoi settare il livello di rischio sulle tue esigenze, chi spera di sbancare investendo quattro soldi farebbe meglio a giocare al gratta e vinci cazzo!
Sono di nuovo in giro e, naturalmente, mi preparo a cogliere il mio fiore del male. Questa volta stranamente non ho fretta. Sono sereno, quasi spensierato, mi concedo una passeggiata nel parco ( più che parco una enorme piazza con qualche albero marcio ) davanti al solito ndk. Vedo una vecchina che, a differenza della vecchiaccia delle slot, è una vecchia per bene e vende i fiori per non chiedere l’elemosina in maniera palese. Un pensionato bulgaro, grazie alle meraviglie del socialismo reale, prende in un mese quanto una puttana in due ore ( al netto delle trattenute dei mafiosi ). Le compro un fiore giallo, lo volevo nero ovviamente ma non si può avere tutto, pagandolo dieci volte il suo prezzo, comunque una miseria. Spezzo il gambo è me lo infilo nell’occhiello della giacca di pelle lunga da vero nazydandy. Attraverso lo spiazzo e mi dirigo verso il baretto marcio davanti a un liceo per un caffè e per controllare il vivaio. Il caffè bulgaro fa abbastanza cagare e, nei bar prolet, te lo servono in bicchieri di plastica! Inoltre non hanno la concezione del latte freddo e ti danno una assurda panna radioattiva in tollini del discount. Ma chi se ne frega del caffè! Il bar ha una belle vista sul campo sportivo della scuola che, manco a dirlo, a quest’ora pullula di atletici fighini. Qua si fanno due ore di educazione fisica tutti giorni dalle elementari fino al diploma… grazie al cazzo che hanno dei fisici da paura poi! Guardo le pallavoliste che giocano tipo mimi hayiuara, sempre odiata la pallavolo, penso allo spreco di energie e di furia agonistica che potrebbero essere indirizzate decisamente meglio.
Queste sono un po’ piccole per smarchettare, escludendo quelle che si falsificano il documento per lavorare, in bulgaria l’età minima per la nobile professione è ovviamente diciotto. Ma non certo troppo piccole, escludendo le primine, per i piaceri della carne. Sono quelle che la domenica pomeriggio affollano allupate una discoteca da prolet popolovic qua vicino in un passaggio sotterraneo. È sempre un impatto visivo notevole quando ci entri… e come se avessero clonato lolita di nabokov e la avessero lanciata in un rave impasticcata fino ai capelli di mdma.
Sulla precocità delle bambine locali non posso non citare una massima di mr. dino, il mio amico produttore di tiramisù, un mezzosangue bulgaro-romagnolo che sembrava un incrocio tra un gangster e andrea roncato. Eravamo in uno di questi bar studenteschi e c’era una lolita veramente giovane, sicuramente dei primi anni. La piccina, molto ma molto carina, fumava atteggiatissima… roba che marlene dietrich scansati proprio. La lumiamo tutto il tempo, perché oggettivamente bucava la scena, e per appagare la sua vanità ( quello che desiderava ). Il mio compagno di tavolo commenta serafico: “se la fuma la fa anca i bucchin.” Quanta saggezza!
Bon ready for action! Pago il conto anche al tavolo vicino senza nessuna velleità sessuale, semplice omaggio alle splendide labbra carnose e perfettamente disegnate di un delle due devocke sedute, l’altra faceva abbastanza cagare di viso. Era palesemente la classica “scudiera” che le belle fighe si portano appresso per scaricargli i corteggiatori molesti. Loro sono prima stupite poi ammirate, alzo il bicchiere per congedare miss. Pompino della terza E, e mi alzo. Occasione sprecata? Un buon coltivatore sa quando seminare e quando raccogliere… inoltre di boccucce imbronciate e poi spalancate oggi ne avrò da stancarmene.
La scelta del bordello era praticamente obbligata. Mi servivano tante lavoratrici e, dato buget e performance richiesta, che fosse contemplata l’opzione sveltina da mezz’ora ( lo standard è un’ora ), solo una minoranza di luoghi di perdizione la offrono.
Dato che è infondo a un viale soviet che più soviet non si può, che oltretutto comincia dalla parte opposta della vitusha, dove mi trovavo io, decido d preservare le mie energie e non turbare il mio senso estetico… chiamo un taxi tipo calboni fuori dall ippopotamo.
Sta cosa di fermare i taxi con la mano come a New York però fa figo… molto sex and the city.
Facciamo il giro e mi compiaccio degli effetti della propaganda occidentale sulle deboli menti slave. Grazie a mtv tutte le ragazzine si vestono come brittaney spears e tutte trentroienni come anastascha…la maggioranza se lo può permettere!
L’automobile giallo canarino parcheggia su un dissestato marciapiede davanti al casermone. In men che non si dica il mio indice è incollato al bottone rosso… purtroppo non quello dell’arsenale atomico del ex. Cccp… solo quello dell’ennesimo bordello.
Nella sala principale ci sono, come da programma, un mezza dozzina di robottine ( robot è una parola slava che significa lavoratore ) pronte all’azione. Scelgo le tre con l’aspetto più infantile. È l’età apparente che conta. Molte mie partner erano tardo adolescenti che dimostravano un po’ di anni di meno… insomma una ventiduenne con il musetto da sedicenne batteva sempre una diciottenne con già la faccia di una ventiroienne.
Scelgo le tre fortunate: una morettina con i codini a maialina e l apparecchio dentale… scelta obbligata dato che codini ( o treccine ), apparecchio e lentiggini, purtroppo a lei mancavano, forniscono teen points: ogni punto abbassa di un anno l’età apparente. La seconda è una biondo platino, platealmente tinta, che non aveva la faccia imbronciata: era un broncio con dietro una faccia! Labbroni arricciati che si attaccavano in modo leonino al nasino all’insù e sguardo sognante. Completa la squadra una zingara per dare quel tocco esotico e per non farmi sospettare razzista ( eseguivo solo gli ordini ). Bella e cupa con la carnagione scura i capelli neri lunghissimi, occhi dello stesso colore dal taglio orientale. Sembrava un incrocio tra la dea kali e una di quelle giovani mendicanti “io scapata di bosnia” che ammorbano le metropolitane milanesi. Pago la mezz’ora e mi guardano come fossi la controfigura per le scene di sesso di roger rabbit… donnine di poca fede.
Appena entriamo in camera le rassicuro di non essere pazzo e di volere samo svirke ( il termine slag locale per la fellatio, letteralmente “flauto” )… loro ridacchiano e fanno per spogliarsi, le fermo e le faccio tenere su i loro sobri outfit: tutti i classici della bulgaria Fashon, non proprio quella di Parigi, ma con un certo impatto visivo… stivaloni col tacco alto, minigonne girofiga, top con addominale a vista, la zingara ha persino degli occhiali da sole vistosi calati sul viso.
Ora la parte più importante dell’operazione: estraggo un paio di banconote, le metto sul comodino e le prometto a quella che me lo avrebbe succhiato meglio. È l’avidità che muove il mondo!… l’avidità è sana!… l’avidità fa progredire come dicono in Wall Street.
Is blowjob contest time! Cinque minuti di prova individuale seguiti da dieci minuti di prova a squadra prima dell’ inappellabile giudizio… giudizio altamente qualificato data la mia predilezione per il sesso orale. Questa piccola, grande ossessione deriva, quasi sicuramente, dal fatto che me lo hanno succhiato prima di baciarmi! A metà adolescenza non avevo ancora avuto una ragazza e mi ritrovai una mattina in macchina con la testa di una zoccoletta neopatentata tra le gambe.
Mi preparo alle grandi manovre, mi sdraio aggiustando i cuscini sulla spalliera del letto mentre le tre concorrenti sono già a carponi. Comincia apparecchio/codini mentre le altre due si sdraiano sul fianco ai miei lati accarezzandomi pigramente. Quella che mi intrigava di più si rivela una mezza delusione. Fa il suo la lavoro con perizia e una certa varietà ma non ha personalità! Poco contatto visivo soprattutto… e gli occhi sono lo specchio dell’anima. Combinato con una tecnica non certo viruosistica, fortuna che sa lavorarlo di bocca senza fare cazzate con l’apparecchio. Non bocciata ma sicuramente rimandata a settembre. La bionda intanto guarda il soffitto sognante… la gypsy queen invece guarda con attenzione la performance della rivale e sembra quasi prendere appunti.
Sotto alla numero due! Superbroncetto mi da fiducia: ha proprio la faccia giusta e se la performance è all’altezza potremmo avere una vincitrice anticipata. Si piazza tra le mie gambe e comincia l’operazione… ci sa abbastanza fare con il classico repertorio della troiaggine visiva: sputi, sguardo assassino gola profonda lento e mantenuto e un intrigante uso del cazzo a modi rossetto sfregandosi la punta sulle labbra. Codini guarda preoccupata mentre la zingara con una certa sufficienza. Io sono soddisfatto e, finito il tempo, la faccio gentilmente accomodare.
Esmeralda scalpita e, prima di entrare in azione, si raccoglie i capelli in una lunga coda e mi dice a muso duro: “sai cosa significa questo?”… piccolina ma vieni a rubare in casa al ladro? La accontento afferrandola per la criniera e iniziamo il più classico dei facefucking bello robusto. Lei tiene perfettamente il ritmo e, nella seconda parte della performance, fa tutto da sola bloccandomi le mani sui fianchi afferrandomi all’altezza dei polsi. Grande energia e professionalità. Forse un po’ ripetitiva ma MASSIMO RISPETTO.
Seconda parte della gara fondamentale per valutare il gioco di squadra e lo spirito di iniziativa. Come era prevedibile, dato il carisma dimostrato, la leggitrice di tarocchi sale in cattedra!… dirige, tira capelli, spinge testoline e infila il cazzo nelle boccucce delle altre due. Il tutto con sicurezza e autorità. Gran finale con loro in ginocchio, faccini schiacciati uno accanto all’altro e immancabili linguatte protese. Parte il facial e dedico la maggior parte della sbroda, non tantissima a dire il vero, alla bionda per motivi estetici ma senza trascurare le altre: la zingarella per riconoscenza e apparecchio per cercare di colpirglielo con uno schizzo di precisione.
Alla fine, per un momento, son tentato di barare e far vincere la bionda solo per non dare trenta cucuzze a una che hai tempi d’oro sarebbe finita in saponette ma evito. Bisogna sempre essere meritocrati con le puttane. La vincitrice incassa e con arroganza esclama: “è normale!” Le altre sono un po’ deluse ma si riprenderanno in fretta.
Mentre sto tornando a casa ripenso alla giornata positiva e mi rendo conto che il massimo piacere è stata la sferetta sul diciassette… un triplo pompino posso averlo quando voglio… piegare la fortuna no! Ora merenda per riprendere energie, casa, un po’ di cazzaggio su internet ( forum e download di porno ), cena e sega serale con l’ultimo feeding freenzy del maestro jj.
Per un istante penso a quanto sia ripetitiva e seriale la mia esistenza… scaccio questa assurdità e, sogghignando, seduto sedie posteriore del taxi mi dico: “un’altra giornata di merda in paradiso.”
L’idea mi è venuta dalle rimostranze del buon australia, al quale spero fi fare cosa gradita. È semplicemente un racconto nulla di più, nulla di meno.
Sperando di divertirvi vi utilizzo come cavie per la mia nuova scrittura ( la terza? La quarta? Ho perso il conto ).
Le avventure di un giovane le cui ossessioni sono le adolescenti slave la roulette e il terzo Reich.
Ero seduto nella mia pizzeria preferita e divoravo la solita margherita servita da una ammiccante contadinotta pienotta non particolarmente bella ma con un sorriso luminoso e due tettone naturali che le avrebbero sicuramente fatto vincere un oscar per la best titfuck scene. Sapete cosa ci mettono i bulgari sulla pizza? L’emmental!… cristo santo ce la ricoprono con quella merda gialla! Dopo un po’ ti ci abitui, accetti che NON è pizza ma altro, e inizi persino ad apprezzarne il gusto più intenso rispetto a una pizza vera. Ero un po’ nervoso ma, una volta tanto, non per le donne ma per la voglia di giocare. A livello di intensità momentanea il tavolo verde batte persino il materasso! Finita la pizza ordino il mio solito tiramisù, di cui ero ghiottissimo, li produceva un mio amico che, per ragioni commerciali, li “sbagliava” adattandoli ai raffinati palati locali: dolcissimi! Data la mia nota carenza di affetto apprezzavo abbastanza la cosa… e poi bisogna adattarsi… “ahh signora marisa il posto è bello ma vome si mangia in itaGlia!” Brave brave Che poi vi viene il culone e le cosce a prosciutto e vi chiavano solo i desperadoes. Che poi il posto era brutto e si mangiava abbastanza bene ( carni molto buone ), ovviamente le attrattive erano altre.
Finisco il dolce e chiedo caffè e conto. Pago una stupidata alla prosperosa inserviente che gratifico con una banconota del valore del cinquanta per cento della smetka ( conto ) non prima di essermi fatto portare una biro, ora le producono anche loro mettendo fine alla pacchia pre cortina di ferro, con la quale scrivo il mio numero di telefono sulla cartamoneta. La contadinotta vede, a giudicare dalla fila di denti che illumina la sala, apprezza.
Ero indeciso su dove giocare e, stranamente, non stavo neppure valutando la figaggine delle croupier come il mio solito. L’operazione odierna era ben più complessa di qualche sguardo intrigante o qualche broncetto sexy. Mentre passeggiavo svogliato mi ricordai che il pensare è per gli stupidi. Noi cervelluti ci affidiamo all’ispirazione! Passai davanti all’oklaoma, una sala da gioco a tema western, stranamente senza pupazzone di jhon wayne sopra l’ingresso ma con delle ridicole porte da saloon che conferivano comunque il classico stile Disneyland dei burini. La sobrietà sofiota era salva!
Faccio un ingesso trionfale sbattendo le porte come clint estwood nel finale de gli spietati e vado a cambiare il grano. La cassiera mi riempie un cestello di fiches da uno guardandomi male perché la facevo lavorare troppo, cambiai una bella sommetta, io un po’ preoccupato perché il cestello porta notoriamente sfiga ( roba da slot ). Non male la cassiera: occhi verdi severi, capelli castani lunghi e mento a punta le conferivano un aspetto abbastanza atipico per una locale. Un po’ sciatta in confronto all’eleganza del luogo ma ampiamente trombabile. Le cassiere sono più difficili da rimorchiare delle croupier perché il contatto dura molto meno tempo e, soprattutto, non sono pagate per far divertire il cliente. Punto a favore vedono i gettoni delle vincite trasformarsi in moneta sonante e questo, psicologicamente, influisce. Però non beccano le mance come le croupier che sono anche mediamente più fighe e vestite meglio perché devono fare immagine.
Nel corridoio delle slot un subumano particolarmente vistoso attira inevitabilmente la mia attenzione. Per dirla tutta era una subumana ma a definirla donna ce ne voleva parecchio ( le slave vecchie sono orribili tanto quanto le giovani sono belle ). La classica baba contadina: grossa, rovinata, malvestita. Indossava un vestitone a lenzuolo grigio scuro, le mancava giusto il fazzoletto in testa per poter entrare in uno di quei manifesti di propaganda sovietica, quelle cazzate dove contadini e operai si abbracciano felici sotto la falce e il martello. Mi piazzo dietro, con la disinvoltura di una tottenkompf dietro a una fossa comune, e decido di gufarla un po’. La slot era a tema irladese ma oggi niente pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno per questa baba san. Un paio di leprecauni sifilitici e una infinita di trifoglio, mai allineato, come da programma la vecchiaccia finisce le monetine e io mi immagino fasciato in una divisa di hugo boss nera con una luger sulla sua nuca e il disprezzo nei miei occhi chiari.
Finito il puerile divertimento entro nella sala per i giocatori veri e mi siedo al tavolo con la croupier migliore… nulla di eclatante ma non certo da buttare: faccia un po’ anonima, fisico model type d’ordinanza ( un po’ anonimo anche quello da ste parti ), punto di forza il taglio alla sid vicious! Capelli neri corti a porcospino… olga is a punk rocker!
Oggi volevo eseguire la mia giocata preferita a livello estetico: le fleur du mal! Non molto razionale ma divertente e potenzialmente lucrosa.
Consisteva nel piazzare un pezzo en plein sul diciassette ( il mio numero preferito per ovvi motivi sessuali ) e coprire, sempre con un pezzo, le quattro doppie vicine a formare una croce o, come lo vedevo nella mia mente, un fiore.
Costo a rullata cinque pezzi. Vincite:?” Dodici volte in caso di petalo ma circa ottanta volte se usciva il diciassette nero! Le vincite minori servivano per continuare a giocare, garantendo due rullate e mezza, l’obbiettivo era il colpo grosso. Capitale per dieci rullate ( di più diventava improduttivo ).
Colgo il fiore al quarto colpo! Che culo! Lascio cinque di mancia alla sorella di sid e ne piazzo altri cinque sullo zero che non usciva da un po’. Persa la puntata mi alzo, saluto miss vicious e vado a incassare il mio sudato guadagno del cento per cento. È questo il bello della roulette: puoi settare il livello di rischio sulle tue esigenze, chi spera di sbancare investendo quattro soldi farebbe meglio a giocare al gratta e vinci cazzo!
Sono di nuovo in giro e, naturalmente, mi preparo a cogliere il mio fiore del male. Questa volta stranamente non ho fretta. Sono sereno, quasi spensierato, mi concedo una passeggiata nel parco ( più che parco una enorme piazza con qualche albero marcio ) davanti al solito ndk. Vedo una vecchina che, a differenza della vecchiaccia delle slot, è una vecchia per bene e vende i fiori per non chiedere l’elemosina in maniera palese. Un pensionato bulgaro, grazie alle meraviglie del socialismo reale, prende in un mese quanto una puttana in due ore ( al netto delle trattenute dei mafiosi ). Le compro un fiore giallo, lo volevo nero ovviamente ma non si può avere tutto, pagandolo dieci volte il suo prezzo, comunque una miseria. Spezzo il gambo è me lo infilo nell’occhiello della giacca di pelle lunga da vero nazydandy. Attraverso lo spiazzo e mi dirigo verso il baretto marcio davanti a un liceo per un caffè e per controllare il vivaio. Il caffè bulgaro fa abbastanza cagare e, nei bar prolet, te lo servono in bicchieri di plastica! Inoltre non hanno la concezione del latte freddo e ti danno una assurda panna radioattiva in tollini del discount. Ma chi se ne frega del caffè! Il bar ha una belle vista sul campo sportivo della scuola che, manco a dirlo, a quest’ora pullula di atletici fighini. Qua si fanno due ore di educazione fisica tutti giorni dalle elementari fino al diploma… grazie al cazzo che hanno dei fisici da paura poi! Guardo le pallavoliste che giocano tipo mimi hayiuara, sempre odiata la pallavolo, penso allo spreco di energie e di furia agonistica che potrebbero essere indirizzate decisamente meglio.
Queste sono un po’ piccole per smarchettare, escludendo quelle che si falsificano il documento per lavorare, in bulgaria l’età minima per la nobile professione è ovviamente diciotto. Ma non certo troppo piccole, escludendo le primine, per i piaceri della carne. Sono quelle che la domenica pomeriggio affollano allupate una discoteca da prolet popolovic qua vicino in un passaggio sotterraneo. È sempre un impatto visivo notevole quando ci entri… e come se avessero clonato lolita di nabokov e la avessero lanciata in un rave impasticcata fino ai capelli di mdma.
Sulla precocità delle bambine locali non posso non citare una massima di mr. dino, il mio amico produttore di tiramisù, un mezzosangue bulgaro-romagnolo che sembrava un incrocio tra un gangster e andrea roncato. Eravamo in uno di questi bar studenteschi e c’era una lolita veramente giovane, sicuramente dei primi anni. La piccina, molto ma molto carina, fumava atteggiatissima… roba che marlene dietrich scansati proprio. La lumiamo tutto il tempo, perché oggettivamente bucava la scena, e per appagare la sua vanità ( quello che desiderava ). Il mio compagno di tavolo commenta serafico: “se la fuma la fa anca i bucchin.” Quanta saggezza!
Bon ready for action! Pago il conto anche al tavolo vicino senza nessuna velleità sessuale, semplice omaggio alle splendide labbra carnose e perfettamente disegnate di un delle due devocke sedute, l’altra faceva abbastanza cagare di viso. Era palesemente la classica “scudiera” che le belle fighe si portano appresso per scaricargli i corteggiatori molesti. Loro sono prima stupite poi ammirate, alzo il bicchiere per congedare miss. Pompino della terza E, e mi alzo. Occasione sprecata? Un buon coltivatore sa quando seminare e quando raccogliere… inoltre di boccucce imbronciate e poi spalancate oggi ne avrò da stancarmene.
La scelta del bordello era praticamente obbligata. Mi servivano tante lavoratrici e, dato buget e performance richiesta, che fosse contemplata l’opzione sveltina da mezz’ora ( lo standard è un’ora ), solo una minoranza di luoghi di perdizione la offrono.
Dato che è infondo a un viale soviet che più soviet non si può, che oltretutto comincia dalla parte opposta della vitusha, dove mi trovavo io, decido d preservare le mie energie e non turbare il mio senso estetico… chiamo un taxi tipo calboni fuori dall ippopotamo.
Sta cosa di fermare i taxi con la mano come a New York però fa figo… molto sex and the city.
Facciamo il giro e mi compiaccio degli effetti della propaganda occidentale sulle deboli menti slave. Grazie a mtv tutte le ragazzine si vestono come brittaney spears e tutte trentroienni come anastascha…la maggioranza se lo può permettere!
L’automobile giallo canarino parcheggia su un dissestato marciapiede davanti al casermone. In men che non si dica il mio indice è incollato al bottone rosso… purtroppo non quello dell’arsenale atomico del ex. Cccp… solo quello dell’ennesimo bordello.
Nella sala principale ci sono, come da programma, un mezza dozzina di robottine ( robot è una parola slava che significa lavoratore ) pronte all’azione. Scelgo le tre con l’aspetto più infantile. È l’età apparente che conta. Molte mie partner erano tardo adolescenti che dimostravano un po’ di anni di meno… insomma una ventiduenne con il musetto da sedicenne batteva sempre una diciottenne con già la faccia di una ventiroienne.
Scelgo le tre fortunate: una morettina con i codini a maialina e l apparecchio dentale… scelta obbligata dato che codini ( o treccine ), apparecchio e lentiggini, purtroppo a lei mancavano, forniscono teen points: ogni punto abbassa di un anno l’età apparente. La seconda è una biondo platino, platealmente tinta, che non aveva la faccia imbronciata: era un broncio con dietro una faccia! Labbroni arricciati che si attaccavano in modo leonino al nasino all’insù e sguardo sognante. Completa la squadra una zingara per dare quel tocco esotico e per non farmi sospettare razzista ( eseguivo solo gli ordini ). Bella e cupa con la carnagione scura i capelli neri lunghissimi, occhi dello stesso colore dal taglio orientale. Sembrava un incrocio tra la dea kali e una di quelle giovani mendicanti “io scapata di bosnia” che ammorbano le metropolitane milanesi. Pago la mezz’ora e mi guardano come fossi la controfigura per le scene di sesso di roger rabbit… donnine di poca fede.
Appena entriamo in camera le rassicuro di non essere pazzo e di volere samo svirke ( il termine slag locale per la fellatio, letteralmente “flauto” )… loro ridacchiano e fanno per spogliarsi, le fermo e le faccio tenere su i loro sobri outfit: tutti i classici della bulgaria Fashon, non proprio quella di Parigi, ma con un certo impatto visivo… stivaloni col tacco alto, minigonne girofiga, top con addominale a vista, la zingara ha persino degli occhiali da sole vistosi calati sul viso.
Ora la parte più importante dell’operazione: estraggo un paio di banconote, le metto sul comodino e le prometto a quella che me lo avrebbe succhiato meglio. È l’avidità che muove il mondo!… l’avidità è sana!… l’avidità fa progredire come dicono in Wall Street.
Is blowjob contest time! Cinque minuti di prova individuale seguiti da dieci minuti di prova a squadra prima dell’ inappellabile giudizio… giudizio altamente qualificato data la mia predilezione per il sesso orale. Questa piccola, grande ossessione deriva, quasi sicuramente, dal fatto che me lo hanno succhiato prima di baciarmi! A metà adolescenza non avevo ancora avuto una ragazza e mi ritrovai una mattina in macchina con la testa di una zoccoletta neopatentata tra le gambe.
Mi preparo alle grandi manovre, mi sdraio aggiustando i cuscini sulla spalliera del letto mentre le tre concorrenti sono già a carponi. Comincia apparecchio/codini mentre le altre due si sdraiano sul fianco ai miei lati accarezzandomi pigramente. Quella che mi intrigava di più si rivela una mezza delusione. Fa il suo la lavoro con perizia e una certa varietà ma non ha personalità! Poco contatto visivo soprattutto… e gli occhi sono lo specchio dell’anima. Combinato con una tecnica non certo viruosistica, fortuna che sa lavorarlo di bocca senza fare cazzate con l’apparecchio. Non bocciata ma sicuramente rimandata a settembre. La bionda intanto guarda il soffitto sognante… la gypsy queen invece guarda con attenzione la performance della rivale e sembra quasi prendere appunti.
Sotto alla numero due! Superbroncetto mi da fiducia: ha proprio la faccia giusta e se la performance è all’altezza potremmo avere una vincitrice anticipata. Si piazza tra le mie gambe e comincia l’operazione… ci sa abbastanza fare con il classico repertorio della troiaggine visiva: sputi, sguardo assassino gola profonda lento e mantenuto e un intrigante uso del cazzo a modi rossetto sfregandosi la punta sulle labbra. Codini guarda preoccupata mentre la zingara con una certa sufficienza. Io sono soddisfatto e, finito il tempo, la faccio gentilmente accomodare.
Esmeralda scalpita e, prima di entrare in azione, si raccoglie i capelli in una lunga coda e mi dice a muso duro: “sai cosa significa questo?”… piccolina ma vieni a rubare in casa al ladro? La accontento afferrandola per la criniera e iniziamo il più classico dei facefucking bello robusto. Lei tiene perfettamente il ritmo e, nella seconda parte della performance, fa tutto da sola bloccandomi le mani sui fianchi afferrandomi all’altezza dei polsi. Grande energia e professionalità. Forse un po’ ripetitiva ma MASSIMO RISPETTO.
Seconda parte della gara fondamentale per valutare il gioco di squadra e lo spirito di iniziativa. Come era prevedibile, dato il carisma dimostrato, la leggitrice di tarocchi sale in cattedra!… dirige, tira capelli, spinge testoline e infila il cazzo nelle boccucce delle altre due. Il tutto con sicurezza e autorità. Gran finale con loro in ginocchio, faccini schiacciati uno accanto all’altro e immancabili linguatte protese. Parte il facial e dedico la maggior parte della sbroda, non tantissima a dire il vero, alla bionda per motivi estetici ma senza trascurare le altre: la zingarella per riconoscenza e apparecchio per cercare di colpirglielo con uno schizzo di precisione.
Alla fine, per un momento, son tentato di barare e far vincere la bionda solo per non dare trenta cucuzze a una che hai tempi d’oro sarebbe finita in saponette ma evito. Bisogna sempre essere meritocrati con le puttane. La vincitrice incassa e con arroganza esclama: “è normale!” Le altre sono un po’ deluse ma si riprenderanno in fretta.
Mentre sto tornando a casa ripenso alla giornata positiva e mi rendo conto che il massimo piacere è stata la sferetta sul diciassette… un triplo pompino posso averlo quando voglio… piegare la fortuna no! Ora merenda per riprendere energie, casa, un po’ di cazzaggio su internet ( forum e download di porno ), cena e sega serale con l’ultimo feeding freenzy del maestro jj.
Per un istante penso a quanto sia ripetitiva e seriale la mia esistenza… scaccio questa assurdità e, sogghignando, seduto sedie posteriore del taxi mi dico: “un’altra giornata di merda in paradiso.”
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Anche io sto qui dentro da 20 anni, leggo ogni tanto, scrivo pochissimo, però davvero questa è una comunità bellissima, piena zeppa di spunti e di gente interessante. A partire da Balkan
- balkan wolf
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Naaa il ventennale invisibile!!!
Che personaggio farol!
Piacere di conoscerti.
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
piaciuto molto , io ci sono da una decina d'anni, che cosa mi sono perso 

Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
mi segno. ciao fratello.
- maipiùmichinai
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Comprai la mia pirma copia di Videoimpulse alla fine nel 97/98, all’epoca ero un ragazzo quindicenne, lo nascondevo sotto la sella dello scooter e poi a casa tra le mie riviste di aeronautica.
Ricordo l’articolo di Axel Braun alla visita per il militare…
Passa qualche anno, è il 2005/2007, scopro questo forum per caso, nel pieno della sua stagione più produttiva
Ricordo i post del Rambo sardo Wardog, i racconti dalla Cina di Nik978, le avventure di Cangaceiro, i racconti da “imprenditore pre crisi 2008” di Stealth
Ricordo quella volta in cui durante un flame un tizio scrisse a Balkan “guarda che ci metto due minuti ad arrivare un Porta Venezia”.
Senza contare i vari topi “Milano Girls Fuck Off”, i proto-meme de “Il Deboscio”.
Mi iscrissi nel 2007, ma intervenni sempre pochissimo.
Ad un certo punto l’università finì, entrai nel mondo del lavoro e lasciai perdere questo forum per circa dieci anni, per poi riscoprilo durante questo ultimo biennio
Per me Superzeta era la lettura preferita nel web di allora; in quegli anni il livello del forum era molto alto, in alcuni post si percepiva chiaramente che dietro c’erano dei contrappesi culturali non indifferenti.
Guardando indietro non posso non notare come ERA EFFETTIVAMENTE UN’ALTRA EPOCA.
Si facevano queste lunghe disquisizioni sullo “scopo pagando/non pagando/a pagamento indiretto” quando oggi anche i media mainstream fanno da cassa di risonanza per Onlyfans.
Si parlava di culo brasilero e anatomie slave quando poi (attraverso Instagram) è emerso il modello della “figa fitness tatuata” come canone estetico di questi anni Venti.
Si parlava di quanto si facesse sentire nella società l'"effetto Mediaset", quando, a vederle oggi, le tv del Cavaliere sembrano in palese sofferenza davanti alle grandi piattaforme streaming che tutti conosciamo.
Alla fine siamo tutti cresciuti, ero un ragazzo un po’ nerd di 23 anni e dalle vostre conversazioni ho appreso molto di come gira il mondo.
Oggi ne ho 39 ed eccomi di nuovo qui.
Grazie per tutto questo Superzeta,
...anche se senza di voi forse mi sarei laureato un anno prima
Ricordo l’articolo di Axel Braun alla visita per il militare…
Passa qualche anno, è il 2005/2007, scopro questo forum per caso, nel pieno della sua stagione più produttiva
Ricordo i post del Rambo sardo Wardog, i racconti dalla Cina di Nik978, le avventure di Cangaceiro, i racconti da “imprenditore pre crisi 2008” di Stealth
Ricordo quella volta in cui durante un flame un tizio scrisse a Balkan “guarda che ci metto due minuti ad arrivare un Porta Venezia”.
Senza contare i vari topi “Milano Girls Fuck Off”, i proto-meme de “Il Deboscio”.
Mi iscrissi nel 2007, ma intervenni sempre pochissimo.
Ad un certo punto l’università finì, entrai nel mondo del lavoro e lasciai perdere questo forum per circa dieci anni, per poi riscoprilo durante questo ultimo biennio
Per me Superzeta era la lettura preferita nel web di allora; in quegli anni il livello del forum era molto alto, in alcuni post si percepiva chiaramente che dietro c’erano dei contrappesi culturali non indifferenti.
Guardando indietro non posso non notare come ERA EFFETTIVAMENTE UN’ALTRA EPOCA.
Si facevano queste lunghe disquisizioni sullo “scopo pagando/non pagando/a pagamento indiretto” quando oggi anche i media mainstream fanno da cassa di risonanza per Onlyfans.
Si parlava di culo brasilero e anatomie slave quando poi (attraverso Instagram) è emerso il modello della “figa fitness tatuata” come canone estetico di questi anni Venti.
Si parlava di quanto si facesse sentire nella società l'"effetto Mediaset", quando, a vederle oggi, le tv del Cavaliere sembrano in palese sofferenza davanti alle grandi piattaforme streaming che tutti conosciamo.
Alla fine siamo tutti cresciuti, ero un ragazzo un po’ nerd di 23 anni e dalle vostre conversazioni ho appreso molto di come gira il mondo.
Oggi ne ho 39 ed eccomi di nuovo qui.
Grazie per tutto questo Superzeta,
...anche se senza di voi forse mi sarei laureato un anno prima
Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Infanzia di un Lupo
Fu rovinato dalla Geometria dalle Squadre (Ahia) passò all'Asse (AhiaAhia) per giungere al Fascio (AhiaAhiaAhia)
Fu rovinato dalla Geometria dalle Squadre (Ahia) passò all'Asse (AhiaAhia) per giungere al Fascio (AhiaAhiaAhia)
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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- Drogato_ di_porno
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
dos hai dimenticato questo (altro che TikTok): https://spazio70.com/societa-e-cultura/ ... reloaded=1
non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente
- balkan wolf
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- Località: Balkan caverna
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Grazie dell’intervento mai più… mi ricordo di te: posti pochissimo, hai un grande avatar e non sei un pirla.
A proposito di claasici
Prima ho avuto uno dei miei soliti momenti celine mentre scrivevo una roba sulle melanzane:
“ E parliamo di under venti!… figuriamoci le altre!… sedicenni con delle vite ( in senso anatomico ) già sbudellate che pare siano state incise sui fianchi e ne siano fuoriuscite un po’ di trippe!… scappate dalla panza!… alla rinfusa. Gambe troppo troppo corte che non fanno da impalcatura minima a culoni troppo pesanti!… progettate male insomma! … male impastate dal fornaio, proprio male, senz’appello, senza redenzione!”
Dai cazzo la petite musique è la sua!
A proposito di claasici
Prima ho avuto uno dei miei soliti momenti celine mentre scrivevo una roba sulle melanzane:
“ E parliamo di under venti!… figuriamoci le altre!… sedicenni con delle vite ( in senso anatomico ) già sbudellate che pare siano state incise sui fianchi e ne siano fuoriuscite un po’ di trippe!… scappate dalla panza!… alla rinfusa. Gambe troppo troppo corte che non fanno da impalcatura minima a culoni troppo pesanti!… progettate male insomma! … male impastate dal fornaio, proprio male, senz’appello, senza redenzione!”
Dai cazzo la petite musique è la sua!
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: ( ot? ) balkan wolf presenta: gli anni d’oro.
Balkan mi inizi a perdere colpi sull'attualità delle melanzanine...una delle tendenze è questa: https://www.tiktok.com/@maya.puravida (non è nè la prima nè la sola)
Guarda come era (basta scorrere in basso) come è diventata e come sfrutta 'sta roba per fare visualizzazioni e in uno dei video anche la madre contribuisce a "fare visualizzazioni"...
Guarda come era (basta scorrere in basso) come è diventata e come sfrutta 'sta roba per fare visualizzazioni e in uno dei video anche la madre contribuisce a "fare visualizzazioni"...
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill