Erano le primissime storie di Tex, il carattere e le caratteristiche del personaggio non erano ancora ben definite e lui tendeva ad essere più un eroe/vendicatore spietato che il personaggio che tutti conosciamo.
Floppy Disk ha scritto: ↑29/12/2022, 10:43
manigliasferica ha scritto: ↑29/12/2022, 7:25
Trez ha scritto: ↑28/12/2022, 21:28
Ottime osservazioni, specialmente l'osservazione del culo di Lilith...

ma il più sporcaccione della combriccola è il vecchio reprobo Kit Carson, nessun dubbio è il vero peccatore di gola e di gnocca...
ma sara', a me tex figlio del tex e vecio hanno dato sempre l'impressione di avere solo in testa: andare a cavallo, sparare, sconfiggere i cattivi, bistecche e patatite in grande quantita.
quei 3 la figa in testa zero.
ricordano quei tizi che vanno a caccia, pesca, o sistemano i motori come passatempo. hanno qualcosa di omosessuale non lo sanno ma lo hanno.
uomini tutti insieme a sparare a toccare pezzi di ferro unti...
Perché nel fumetto texiano il sesso viene affrontato pochissimo per precisa scelta autoriale. Ricordo solo una storia di almeno venti o trenta anni fa dove un ricercato si trova in dolce compagnia all'interno di un bordello ed è costretto a cessare le sue attività perché il socio criminale lo informa dell'arrivo di Tex e Kit. In ogni caso la scena è rappresentata in maniera molto pudica.
Per questa e altre ragioni, Tex secondo me nel corso degli ultimi anni non è invecchiato benissimo. Si vede che il team di sceneggiatori e soprattutto Mauro Boselli cerca di renderlo il più appetibile possibile, ma tra un pubblico che ormai non legge più, la crisi economica e varie altre ragioni come appunto la vecchiaia del western inteso in senso così classico (ma forse del western in generale) non so quanto si potrà tirare avanti. I romanzi a fumetti che escono ogni tanto, quelli con la copertina rigida per intendersi, hanno un taglio un po' più autoriale, a partire dai disegni e dall'impostazione delle tavole che è molto meno classica dei fumetti mensili.
In effetti nei fumetti di Bonelli G.L. il sesso viene accennato solo marginalmente se funzionale alla storia, gli eroi sono praticamente esenti da qualsiasi pulsione sessuale, come fossero personaggi neutri, eroi a tutto tondo dediti solo alla loro missione. Ma quasi tutti i protagonisti dei fumetti nati in quel periodo erano cosi, tra l'altro fino agli anni 60 la censura e un certo bias culturale erano molto incentrate sui fumetti e per evitare critiche e denunce si preferiva una impostazione molto asettica dei personaggi, sia dal lato sentimentale-sessuale che da quello della violenza mostrata. Su questo stile era sintonizzata tutta la Bonelli (prima Audace), ma in generale parlerei di tutti gli editori italiani, che volevano evitare censure o di doversi dichiarare VM18. Basti vedere i problemi che ebbe Bunker con il suo Kriminal, che oltre a storie torbide e immagine crude, aveva personaggi femminili svestiti e poco pudici, oggetto di immediate censure e sequestri, dovendo poi fare tagli e modifiche negli albi seguenti, nonostante nascesse come fumetto indicato per adulti.
Che io ricordi, il primo personaggio Bonelli interessato (decisamente) alle donne (non contando il piccolo Ranger e il Comandante Mark, che aveva sì la fidanzatina ma in modo del tutto platonico) fu Mister No, ma si parla già del 1975. Per la verità ci sarebbe in precedenza la collana Storia del West dove la sessualità era rappresentata in modo realistico, ma erano storie diverse, quasi sempre autoconclusive, non c'era un vero è proprio personaggio portante.