il Parsi vaneggia di "principi dell'ordine internazionale" che però stranamente non valgono nel caso di Iraq, Libia, Siria, Afghanistan, Somalia, Yemen ecc...
as usual coscienze elastiche producono "principi" elastici
Perché la “scellerata guerra” scatenata dal despota del Cremlino ci riguarda tutti. Non è solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti dell’indipendenza nazionale ucraina, ma costituisce anche un attacco diretto al cuore dell’ordine internazionale: alle sue regole, alle sue istituzioni e ai princìpi sui quali si fondano. Questi princìpi sono i cardini di un ordine nel quale la legge del più forte cede il passo alla forza della legge, proprio come accade nelle nostre democrazie. Perché l’ordine internazionale costruito a partire dal secondo dopoguerra ha assunto come propri i medesimi valori, le stesse procedure, le tipiche modalità di lavoro che caratterizzano le democrazie. E’ questo che lo ha reso – e lo rende – così diverso dagli assetti che lo hanno preceduto e che lo fa definire un ordine “liberale”, che prevede il rifiuto della guerra come pratica ordinaria per perseguire i propri obiettivi politici e tollera il ricorso alle armi nel solo caso della legittima difesa, individuale e collettiva.