docu ha scritto: ↑17/10/2022, 22:52
A volte abbiamo fatto un gioco tipo i pentiti che debbono rifarsi una vita e cambiare tutto
Io opterei x comprare un palazzotto con negozio dedicato alla rivendita di tabacchi e gioco lotto in posto di mare

tipo Ancona o quelle robe lì la costa abruzzese o molisana che con un investimento normale ti prendi tutto
Parakarro ha scritto: ↑18/10/2022, 20:02
io mi fido ma il 10% di guadagno (anche se lordo) sui giochi è pura fantasia.. anzi fantascienza.. diciamo un 1,5\2% forse pure lordo?
su lotto e lotterie non so quanto siano il futuro...
ovvio il 2021 ha segnato un forte incremento rispetto al 2020 (ma eravamo chiusi in casa e molti giocatori incalliti sono pure morti) tornando sopra quota 11 miliardi ma resta comunque molto meno del 2019 quando eravamo quasi a 15 miliardi o al 2018 quando eravamo intorno a quota 19
certo, anche 10 miliardi sono una marea di denari ma le estrazioni, per un esercente, vanno bene come specchietto per poi tener dentro i clienti e fargli spendere in altro
La tabaccheria, come investimento di quel tipo per cascare un po' in piedi, è/era un po' un classico.
Per dirne una, nel forum finanzaonline il thread 'Investire in una Tabaccheria' è fine (pagina 98) nella sua ottava incarnazione - quindi 100 pagine per 8, o 2000 post per 8. Negli anni mi ci sono affacciato qualche volta e si facevano tante considerazioni (quanto valgano rispetto all'aggio e via dicendo).
Va anche detto che la 'learning curve' sia piuttosto ripida, quindi sia una cosa rapida.
Uno mio amico più grande, 15 anni fa ne prese una, e nel patto c'era quello di fargli insegnare il mestiere per due mesi.
Mentre, chessò, pasticciere, dubito ti ci inventi in un trimestre.
Non so come vadano gli affari; sottolineo peraltro che, intendiamoci, fosse solo tabacchi, lotto ecc., insomma non faceva bar, i caffé ecc.
Non era un amico stretto e quindi, nella fattispecie purtroppo, già dopo 2 anni l'avevo perso di vista (eh sì: chissà come è andata, come va).
Nondimeno, oh, attività come quelle delle tabaccherie sono sempre andati contro la mia indole. Perché proprio non le capisco.
Già quando avevo 10 anni avevo notato che le sigarette ad esempio in Francia/Svizzera francese li vendessero in negozietti normali abbastanza random (insomma non c'era tutta 'sta storia delle tabaccherie' come in Italia).
Ecco: un business che stia in piedi solo, o quasi, per mera burocrazia, mentre la sua insita ragione d'esistere sarebbe opinabile assai, mi procura una sensazione strana.
Nel caso delle tabaccherie, non solo c'è quello per i tabacchi, ma pure le scommesse al giorno d'oggi uno le può fare da casa in mutande dopo essersi sparato una pippa su, boh, Jenna Haze.
Per carità, eh, rischia che, sapendo come girino le cose nella penisola, in Italia continuino a fatturare bene per altri decenni, così come altri, chessò i taxisti, e chi ci sia entrato anche solo 5 anni fa non sia stato minimamente un fesso, però già si partirebbe con una attitudine un po' strana.
Contronatura.
E' un po' come se si mettesse domani un 17enne a fare il direttore artistico della LuxVide - nota per le fiction rassicuranti (solfa) per i 70enni di RaiUno.
Quanto sopra a priori, senza entra nemmeno nel merito del fatto che vendere tabacchi e gioco d'azzardo non sia il massimo dal punto di vista della "soddisfazione personale", che lo svapo potrebbe anche prender sempre maggior piede, e così via.
p.s. dei dati nel thread in questione non ricordo nulla ma, dovessi dire, oh, pure a me 8-10% (anche lordi) sui giochi suonerebbero come tantissimi.
Ma proprio tantissimi.