lider maximo ha scritto: ↑04/10/2022, 14:39
Salieri D'Amato ha scritto: ↑03/10/2022, 14:36
perchè al momento non vedo un approccio sbagliato alle partite, solitamente la Juve entra bene in campo e mena le danze (vedi Benfica), poi cala di intensità e si smarrisce, ma quì la mano dell'allenatore in senso stretto conta relativamente, i problemi sono più di carattere mentale e ritorno al fatto che manchino leader carismatici e motivatori in campo o che addirittura ci sia una cordellina contro l'allenatore.
Ma chi deve dare la mentalità, l'intensità, la condizione fisica, la saldezza psicologica alla squadra, io, tu, Garga o topo gigio?
A questo punto ridiciamo il ruolo dell'allenatore a quello di un fantoccio, anzi io direi di metterci al posto SUO un burattino, forse farebbe anche meglio e, non ci sarebbero nemmeno rischi di ammutinamenti.
A volte penso proprio che le spariate a caso, pur di difendere uno che non sta facendo nulla, ripeto nulla, per guadagnarsi lo stipendio, quando parli di (assenza) di leader carismatici stai servendo un assist clamoroso ai detrattori del livornese, come per dire che senza giocatori di un certo "peso" LUI cade nel panico e non sa più come arrangiarsi a "gestire" la situazione.
Lo stesso dicasi per i motivatori, ritorno a dire chi dovrebbe dare motivazioni ai giocatori, sia quelli che giocano che i subentranti, io, tu, Garga o topo gigio?
Ma insomma, il responsabile dello staff tecnico che compiti ha, cosa deve fare?
Salieri D'Amato ha scritto: ↑03/10/2022, 14:36
A me non piace galleggiare nella mediocrità, ma vedere la squadra vincere, e non giocando male; perchè ribadisco per l'ennesima volta che se giochi mali non vinci, o meglio puoi vincere qualche partita di culo o per prodezze dei giocatori, ma non raggiungi mai il bersaglio grosso.
Quindi non sei d'accordo con Lui quando dice "meglio essere bruttini e vincenti che bellini e perdenti"? Un concetto che nemmeno una mente perversa sarebbe riuscito a partorire.
Quando guardo una partita della juve, attuale e passata, mi sembra di assistere all'elogio della estemporaneità, della giocata del singolo, dell'episodio, solo che prima avevi una squadra che dava piste alla concorrenza, mentre ora che sei alla pari, più o meno, trovi molta più difficoltà a vincere anche le partite sulla carta più scontate.
Salieri D'Amato ha scritto: ↑03/10/2022, 14:36
Poi tu ed altri confondete sempre il giocare bene con la spettacolarità e il fraseggio, ma questo è un altro discorso, questo si opinabile. Al momento non stiamo giocando bene, o meglio non abbiamo continuità nel corso della partita, cosa deleteria a certi livelli, quindo no, non sono per niente contento.
E tu, conformemente al tuo credo, immagino che in questo momento difenda a spada tratta Inzaghi, perchè la sua Inter crea ed è più spettacolare di altre squadre che le sono davanti attualmente, Milan compreso. Se poi i risultati non vengono, pazienza, a tuo dire preferisci perdere giocando "bene" che vincere giocando "allegriamente". Vero?
Come sopra, con l'aggiunta che la juve fa un altro sport rispetto alle altre, proprio manco ci prova a giocare a calcio, cioè non so se mi spiego, non si tratta di giocare bene o male, proprio non sa giocare a calcio. Che è una cosa ben diversa.
E inzaghi si sta avvicinando a grandi passi al suo collega di Livorno, l'"allegrismo" un virus il cui vaccino è di facile individuazione, e non è prodotto da moderna o pfizer, indovina qual'è?
Dunque, dunque, tante domande. passiamo a rispondere.
L'allenatore deve plasmare, aiutare, incrementare mentalità e autostima, ma essenzialmente sono doti che i giocatori hanno dentro. Una squadra è un insieme di individualità che trovano un'amalgama non solo grazie, ma soprattutto insieme all'allenatore, allo staff e alla società. A volte si crea l'alchimia giusta e si riesce a fare una squadra compatta, unita e capace di andare oltre i propri mezzi tecnici individuali, altre volte non si riesce e si fallisce anche con potenzialità grandissime. Dipendesse "solo" dall'allenatore vi sarebbero quelli che vincono e riescono ad ottenere il meglio dalle proprie squadre sempre, quelli che ci riuscirebbero in parte sempre e quelli che non ci riescono mai. Invece le dinamiche sono sempre diverse varie, i fattori cambiano, ecc., Cosicchè, per dire, Ancelotti sarebbe stato un buon allenatore ma non vincente alla Juve, diventa un grande al Milan, delizia e poi croce al Chelsea, sembra perdere il tocco al PSG, poi torna un grande al Real, un bravino e poi mediocre al Bayern, un bollito a Napoli e poi si riscopre grandissimo al Real. Invece non è cosi, la bravura di un allenatore si valuta nella summa del suo operato, nel complesso di una carriera, nel fatto che nel complesso abbia fatto meglio o peggio rispetto al materiale umano che aveva a disposizione e alle dinamiche ambientale in cui si è trovato ad operare.
E ricorda, chi vince è sempre stato bravo, ha saputo toccare le corde giuste, tecniche e mentali, anche se aveva la miglior squadra.
Bruttini e vincenti, significa "vincere, anche senza solleticare il raffinato palato dei lider", con gioco essenziale ma concreto. Giocare bene è un altra cosa, puoi giocar bene senza essere spettacolare, neutralizzando il gioco avversario, bloccandone le fonti e riuscendo a indirizzare la gara nei tuoi canoni e riuscire a fare gol a tua volta, eludendo le loro contromisure. Quando la Juve vinceva, facendo un paio di reti e congelando il gioco, senza che l'avversario fosse in grado di abbozzare una reazione efficace, stava giocando bene, anche se poco spettacolare. Magari si tornasse a quei livelli di gioco! Così come puoi giocar male dando spettacolo, come portarsi scriteriatamente all'attaco, senza preoccuparsi troppo delle coperture, perdendo magari 2-3. grandi numeri, magie, duetti ... ma se poi prendi 3 gol, non è che poi può dare la colpa ai difensori che non sono all'altezza del resto della squadra.
Ecco, lo sapevo, Inzaghi perde e quindi si è allegrizzato, non è più quello spettacolare anche se perdente che tanto vorresti vedere nella Juve!
Uno che si è allegrizzato è piuttosto Gasperini, che non avendo più o al momento quei determinati giocatori, che gli permettavano di fare la differenza e una rete più degli altri anche con atteggiamento molto aggressivo e squadra altissima, ha cambiato assetto, molto più prudente e con difesa bassa e a 4. Ora vince speculando, come con la Fiorentina, e non mi sembra che l'ambiente sia dispiaciuto o che qualcuno gli muova critiche.
