(O.T.) Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
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(O.T.) Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
In caso di embargo del gas russo i prezzi relativi e quelli di altri beni salirebbero, quantomeno nel breve periodo, con conseguente incremento del costo della vita e dunque, necessità di ridurre il proprio tenore di vita.
Non vi chiedo quanto siete disposti che è difficile da quantificare ma se siete disposti.
Domanda secca: si o no.
Il dipende da quanto e per quanto tempo non è contemplato.
Non vi chiedo quanto siete disposti che è difficile da quantificare ma se siete disposti.
Domanda secca: si o no.
Il dipende da quanto e per quanto tempo non è contemplato.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
- Gargarozzo
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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
Marziano, come spesso accade dai per scontate alcune cose, ad esempio che tale sacrificio economico sia effettivamente utile per le sorti generali.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
Ho dimenticato l'OT, chiedo scusa.
Il sondaggio dura 120 giorni.
Il risultato sarà molto rivelatore.
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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
subito i sofismi, ma tu non ti preoccupare di questo.Gargarozzo ha scritto: ↑04/04/2022, 14:26Marziano, come spesso accade dai per scontate alcune cose, ad esempio che tale sacrificio economico sia effettivamente utile per le sorti generali.
dallo per scontato e stai alla domanda.
SI o NO?
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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
certo, rispetto al limitato campione di coloro che avranno dato il consenso a partecipare ad un sondaggio dalle premesse così posticce.
Contento tu...
"ti invito al viaggio nel luogo che più ti assomiglia" (cit.)marziano ha scritto: ↑04/04/2022, 14:28subito i sofismi, ma tu non ti preoccupare di questo.Gargarozzo ha scritto: ↑04/04/2022, 14:26Marziano, come spesso accade dai per scontate alcune cose, ad esempio che tale sacrificio economico sia effettivamente utile per le sorti generali.
dallo per scontato e stai alla domanda.
SI o NO?

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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
no caro gargaroz, la tue risposte mi rivelano già tutto ciò che mi preme sapere.Gargarozzo ha scritto: ↑04/04/2022, 14:29certo, rispetto al limitato campione di coloro che avranno dato il consenso a partecipare ad un sondaggio dalle premesse così posticce.
Contento tu...
domanda semplice, risposta semplice.
niente sofismi.
sì, no.
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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
ad una domanda mal posta non si può rispondere, e mi fa ridere l'insistenza dei prepotenti come te.
La domanda per te "è semplice" semplicemente perché sei un "diversamente pensante" che pretende di condividere le stesse premesse.
La domanda per te "è semplice" semplicemente perché sei un "diversamente pensante" che pretende di condividere le stesse premesse.

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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
Intervengo solo per dire che non rispondo al quesito. Con tutte le variabili in gioco mi rifiuto di dare una risposta secca
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
Io ho votato sì, anche se la questione è molto complessa. Premesso che in tempi di sofferenza generale causati da pandemia e contrazione economica pluridecennale aggiungere altri elementi di crisi non è proprio sano, è comunque vero che la posta in gioco è davvero alta. La Russia controlla e vende materie prime importantissime per le nostre tecnologie oltre che i soliti gas, petrolio e carbone, e una debolezza eccessiva di UE e USA porterebbe a gravi effetti collaterali come la possibilità che la Cina annetta Taiwan, e allora sì che saremmo nei guai vista la faccenda dei microchip prodotti in quella nazione di cui DDP parlava già in passato. Gli Stati Uniti sono una sorta di isola felice (ma neanche tanto) isolata dal resto del mondo, ma la UE è molto più dipendente dal resto del mondo sotto molti fattori, in primis quello tecnologico, che direi essere piuttosto fondamentale per il nostro diffuso benessere.
In generale so che è facile parlare di sacrifici stando dietro la tastiera di un PC e considerando che ci sono persone più sfortunate che non arrivano a fine mese, ma in linea puramente teorica dei sacrifici andranno comunque fatti, si può solo decidere se farli adesso (e saranno pesanti) o farli dopo (e saranno ancora peggiori). È un po' come la faccenda del cambiamento climatico: possiamo ignorare il problema e gozzovigliare con i nostri abnormi consumi da fonte fossile e poi lasciare che la Natura fra qualche decennio ci presenti il conto, e sarà davvero salato, oppure fare sacrifici adesso e sperare che servano a vivere meglio in futuro. Per la guerra in Ucraina è la stessa cosa: se lasciamo mano libera a Putin il suo appetito non si sazierà e verranno fuori altri despoti più o meno grandi che ci presenteranno nuove grane; se agiamo con decisione adesso, il presente sarà brutto e non è detto che il futuro sarà roseo ma è sempre meglio dell'alternativa che sarà sicuramente nera.
In ogni caso, parlando più in generale, mi sembra evidente che Fukuyama aveva davvero torto e che anche il cosiddetto Occidente è entrato nell'età dell'incertezza e della paura. I tempi dell'Italia degli anni Ottanta felice e spendacciona che non si preoccupava del futuro e che ignorava il debito pubblico mostruoso e l'inflazione a due cifre sono finiti. Ricordo che come prima cosa la nostra professoressa di Economia all'università ci disse che le risorse sono limitate e questa massima si sta rivelando assai vera. Generalizzano direi anche le nostre possibilità e le nostre opzioni lo sono: si può solo scegliere il meno peggio e barcamenarsi tra mille ostacoli, ma ignorare questi ultimi e andare dritti sparati conduce solo ad un tragico schianto. Tutto questo per me, ovvio.
In generale so che è facile parlare di sacrifici stando dietro la tastiera di un PC e considerando che ci sono persone più sfortunate che non arrivano a fine mese, ma in linea puramente teorica dei sacrifici andranno comunque fatti, si può solo decidere se farli adesso (e saranno pesanti) o farli dopo (e saranno ancora peggiori). È un po' come la faccenda del cambiamento climatico: possiamo ignorare il problema e gozzovigliare con i nostri abnormi consumi da fonte fossile e poi lasciare che la Natura fra qualche decennio ci presenti il conto, e sarà davvero salato, oppure fare sacrifici adesso e sperare che servano a vivere meglio in futuro. Per la guerra in Ucraina è la stessa cosa: se lasciamo mano libera a Putin il suo appetito non si sazierà e verranno fuori altri despoti più o meno grandi che ci presenteranno nuove grane; se agiamo con decisione adesso, il presente sarà brutto e non è detto che il futuro sarà roseo ma è sempre meglio dell'alternativa che sarà sicuramente nera.
In ogni caso, parlando più in generale, mi sembra evidente che Fukuyama aveva davvero torto e che anche il cosiddetto Occidente è entrato nell'età dell'incertezza e della paura. I tempi dell'Italia degli anni Ottanta felice e spendacciona che non si preoccupava del futuro e che ignorava il debito pubblico mostruoso e l'inflazione a due cifre sono finiti. Ricordo che come prima cosa la nostra professoressa di Economia all'università ci disse che le risorse sono limitate e questa massima si sta rivelando assai vera. Generalizzano direi anche le nostre possibilità e le nostre opzioni lo sono: si può solo scegliere il meno peggio e barcamenarsi tra mille ostacoli, ma ignorare questi ultimi e andare dritti sparati conduce solo ad un tragico schianto. Tutto questo per me, ovvio.
I'm a humanist. Maybe the last humanist.
In the long run we are all dead.
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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
la domanda non e' corretta. C'e' poco da essere disposti o meno, non abbiamo potere decisionale.
Se vuoi si puo' interpretare quel disposti come disposizione morale, se lo riteniamo giusto o meno.
Al momento credo le maggiori spese siano state quantificate in 2mila euro in piu' all'anno a famiglia. A gente come me e Tenz non cambia molto, soprattutto a Tenz, tanto siamo ricchi e solitari e quell'uscita non ci sposta di molto.
Se avessi famiglia e tirassi fine mese gia' adesso non avrei giocoforza la disposizione reale alla rinuncia, quella morale potrebbe anche esserci ma varrebbe meno.
Se vuoi si puo' interpretare quel disposti come disposizione morale, se lo riteniamo giusto o meno.
Al momento credo le maggiori spese siano state quantificate in 2mila euro in piu' all'anno a famiglia. A gente come me e Tenz non cambia molto, soprattutto a Tenz, tanto siamo ricchi e solitari e quell'uscita non ci sposta di molto.
Se avessi famiglia e tirassi fine mese gia' adesso non avrei giocoforza la disposizione reale alla rinuncia, quella morale potrebbe anche esserci ma varrebbe meno.
c è sempre tanta musica nell' aria -- a cup of tea would restore my normality-- “Non vi è alcuna strada che porta alla pace: la pace è la via” nulla contro l'utente Tenz
Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
Votato si. Al "sistema putin" non va piu data una lira anche a costo di fare la doccia con l'acqua fredda.
I prudenti durano solo lo stretto necessario per morire tranquilli
Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
tenz si trasforma nello zombie di mosconi, se andiamo avanti un altro po'.ziggy7 ha scritto: ↑04/04/2022, 15:33la domanda non e' corretta. C'e' poco da essere disposti o meno, non abbiamo potere decisionale.
Se vuoi si puo' interpretare quel disposti come disposizione morale, se lo riteniamo giusto o meno.
Al momento credo le maggiori spese siano state quantificate in 2mila euro in piu' all'anno a famiglia. A gente come me e Tenz non cambia molto, soprattutto a Tenz, tanto siamo ricchi e solitari e quell'uscita non ci sposta di molto.
Se avessi famiglia e tirassi fine mese gia' adesso non avrei giocoforza la disposizione reale alla rinuncia, quella morale potrebbe anche esserci ma varrebbe meno.
certo è che quei 4 spicci di merda che ho risparmiato nei due anni precedenti non me li vogliono proprio lasciare ### ##### !!!!!
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
Domanda senza senso.
Prima cosa non sarà uguale per tutti l'esborso. Uno che ne subirà le conseguenze solo indirettamente potrà guardare al suo portafoglio ma quelli che verranno travolti dall'aumento dei costi di produzione finiranno per fallire portandosi dietro chi lavora per loro.
Già adesso vengono spenti forni industriali, l'altro giorno parlavo con un amico che mi diceva che stava a casa una settimana perchè alla sua ditta non conveniva produrre asfalto.
Tutti adesso stanno facendo finta che "ce lo possiamo permettere" quando non è assolutamente vero.
e questo è lo scenario dei primi 5/6 mesi quando ci sarà un rialzo dei costi per via della semplice decisione di non importare più gas.
Ma quando poi finiranno le scorte, non compensate da gas comprato a prezzi maggiori, sarà un disastro.
Non ho poi ancora sentito gli USA aggiungere alla loro caritatevole offerta di venderci il loro gas la parola "a prezzi super scontati", così da rimetterci in parti uguali.
No, non lo faranno mai. Tanto come dice Luttwak, e Tetsuya basta un maglione in più o fare la doccia con l'acqua fredda.
è questa la funzione del gas nel mondo moderno per loro.
Io comunque ho votato NO.
Prima cosa non sarà uguale per tutti l'esborso. Uno che ne subirà le conseguenze solo indirettamente potrà guardare al suo portafoglio ma quelli che verranno travolti dall'aumento dei costi di produzione finiranno per fallire portandosi dietro chi lavora per loro.
Già adesso vengono spenti forni industriali, l'altro giorno parlavo con un amico che mi diceva che stava a casa una settimana perchè alla sua ditta non conveniva produrre asfalto.
Tutti adesso stanno facendo finta che "ce lo possiamo permettere" quando non è assolutamente vero.
e questo è lo scenario dei primi 5/6 mesi quando ci sarà un rialzo dei costi per via della semplice decisione di non importare più gas.
Ma quando poi finiranno le scorte, non compensate da gas comprato a prezzi maggiori, sarà un disastro.
Non ho poi ancora sentito gli USA aggiungere alla loro caritatevole offerta di venderci il loro gas la parola "a prezzi super scontati", così da rimetterci in parti uguali.
No, non lo faranno mai. Tanto come dice Luttwak, e Tetsuya basta un maglione in più o fare la doccia con l'acqua fredda.
è questa la funzione del gas nel mondo moderno per loro.
Io comunque ho votato NO.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
Certo che sei un fenomeno. La doccia con l'acqua fredda per me è solo una battuta, so bene quanto sia purtroppo importante il gas russo nella filiera italiana, e di questo bisogna ringraziare chi negli anni ha lavorato piu per gli interessi di gazprom che dei nostri, inclusa la banda di Salvini dell'hotel Metropol tanto per dirne uno, ma temo siano in tanti e di tutti gli schieramenti.SoTTO di nove ha scritto: ↑04/04/2022, 16:54
No, non lo faranno mai. Tanto come dice Luttwak, e Tetsuya basta un maglione in più o fare la doccia con l'acqua fredda.
è questa la funzione del gas nel mondo moderno per loro.
Tra l'altro sono appena tornato da una visita di lavoro a una centrale Enel a turbogas (non male come primo giorno del mio nuovo lavoro

Per me bisogna iniziare da subito e con leggi di emergenza a costruire una rete di approvvigionamento alternativa (rigassificatori, metaniere ecc) senza aspettare e sperare che putin venga decapitato o riabilitato. E nel frattempo razionare e arrangiarsi con quello che si ha o con fonti alternative (vedi pellet, cippato, pompe di calore, fotovoltaico, collettori termici solari, riaccendere vecchie centrali a carbone ecc ecc) con costi ovviamrnte purtroppo piu alti sia economici che ambientali durante questo periodo di transizione.
Ma a quanto pare basta rispondere a un sondaggio in maniera diversa dalla tua per venire subito equiparato a un tizio guerrafondaio che non ho mai nominato ne calcolato in vita mia e di cui condivido ben poche idee.
Per te evidentemente è accettabile e consigliabile per noi occidentali continuare a foraggiare un individuo/regime che ci minaccia un giorno si e l'altro pure di tirarci le atomiche in testa mentre fa bombardamenti e massacri di civili un giorno si e l'altro pure (ah gia dimenticavo, quello che combina putin in Ucraina sono fake news americane, il livello della discussione è questo ahimè).
Tieniti le tue idee che io mi tengo le mie, poi sarà la storia a giudicare chi aveva ragione, ok?
Ho zero voglia di continuare e non continuerò a discutere di questa roba in questo forum, ti va bene cosi?
Ciao e buon proseguimento.
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- SoTTO di nove
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Re: (O.T.) Ucraina e libertà: siete disposti ad una rinuncia economica?
Se te riassumi il problema del gas con questo monorigo non sta a me intuire che te sai come va il mondo e quella era solo una battuta.Al "sistema putin" non va piu data una lira anche a costo di fare la doccia con l'acqua fredda.
Quindi se vuoi argomentare argomenta, se scrivi un monorigo puoi anche farmi sapere che era una battuta e ne prenderò atto, ma è scorretto poi prendersela con chi risponde a quello che TU scrivi.
Come è ridicolo darmi del fenomeno per lo stesso motivo. Impara a scrivere se non vuoi essere preso per uno che non capisce di cosa si sta parlando.
P.s. Tutta la pappardella che segue te la potevi risparmiare. e sono stato gentile. Fatti un po' di cazzi tuoi ed evita i moralismi di sto cazzo.
è un po' che da quel pulpito su cui ti sei issato non ti si schioda più.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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