[OT] Signore e signori: la guerra.

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Floppy Disk
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3361 Messaggio da Floppy Disk »

Desmond ha scritto:
26/02/2022, 20:14
Su Reddit gira un video di un giovane soldato russo che piange seduto su uno scalino, mentre un gruppo di civili ucraini gliene dice di tutti colori.
Pretendo troppo se ti chiedo di trovarlo e condividerlo?
I'm a humanist. Maybe the last humanist.

In the long run we are all dead.

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OSCAR VENEZIA
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3362 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Mi chiederei anche se oltre ad essere stati gli Usa che che hanno spinto per avere l'Ucraina nella Nato non ci sia stato un desiderio autonomo dell'Ucraina di farvi parte.
Se l'unico problema che si può avere con Putin è che non bisogna puntargli missili Nato contro, basta farlo e si andrà d'amore e d'accordo con lui.
In realtà la Russia non è mai stato un vicino tranquillizzante.
Gli Usa sono lontani dall'Ucraina e per questo non hanno attriti con essa quindi sono un alleato preferibile ad un vicino occhiuto ed invadente,che gravita nello stesso continente non perchè gli Usa sono più buoni.
E' un principio molto sottovalutato.
Se noi tagliassimo totalmente con gli Usa dovremmo stringere alleanze sempre più strette con vicini che in quanto tali sono competitor.
Buono e cattivo c'entra meno di quanto si creda.

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Desmond
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3363 Messaggio da Desmond »

Floppy Disk ha scritto:
26/02/2022, 20:18
Desmond ha scritto:
26/02/2022, 20:14
Su Reddit gira un video di un giovane soldato russo che piange seduto su uno scalino, mentre un gruppo di civili ucraini gliene dice di tutti colori.
Pretendo troppo se ti chiedo di trovarlo e condividerlo?
https://www.reddit.com/r/PublicFreakout ... ame=iossmf

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CanellaBruneri
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3364 Messaggio da CanellaBruneri »

Basterebbe, forse che i russi si impantanassero...l'Ucraina comunque è grande.

P.S. non sono uno di quelli che condannano l'invasione "ma però...". Condanno e basta. E comunque, avrei voluto morì prima
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie

Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

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Gerda
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3365 Messaggio da Gerda »

tetsuya31 ha scritto:
26/02/2022, 19:25
https://tg24.sky.it/mondo/2022/02/26/an ... ignificato

Chi di hacker ferisce di hacker perisce. Io avrei messo sulla home page del cremlino un bel fotomontggio di putin inculato da un nero, di quelli che faceva sempre un utente qui con altri politici

Gli hacker hanno mandato a Putin un’email “Enlarge your army”.
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"

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Drogato_ di_porno
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3366 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Biden ha detto "o sanzioni o terza guerra mondiale"
Il presidente degli Usa, Joe Biden, in un'intervista a Bryan Tyler Cohen, parla esplicitamente di Terza guerra mondiale come alternativa all'imposizione di dure sanzioni alla Russia. "Ci sono due opzioni: o la terza guerra mondiale o far pagare" un prezzo alto alla Russia, afferma Biden. "Queste sanzioni sono le più ampie della storia dal punto di vista economico e politico", aggiunge il presidente americano precisando che il suo obiettivo finora è stato quello di tenere la nato unita.
Siccome la terza guerra mondiale non la vogliono (agli americani interessa soprattutto la Cina), per ora siamo fermi al pecunia non olet:
(ANSA) - La scure delle sanzioni americane si abbatte su Vladimir Putin e la sua cerchia ristretta di collaboratori. Ma, secondo i critici, non colpisce il jet set degli ultraricchi russi, quegli oligarchi uomini del presidente con immense fortune parcheggiate all'estero. Se la Gran Bretagna e Londra sono emerse negli anni come il porto preferito dei paperoni di Mosca, Miami e New York non sono molto da meno, così come le università americane dove molti dei figli degli oligarchi russi studiano. Diversi osservatori americani ritengono che per far veramente male a Putin sarebbe necessario non tanto imporre sanzioni finanziarie agli oligarchi, ma strappare la doppia cittadinanza e lo stile di vita fastoso a cui sono abituati con le loro famiglie e spiegare che è colpa di Putin. Seguendo strada, è la convinzione, anche gli oligarchi potrebbero trasformarsi in attivisti anti guerra. Il Washington Post fa il caso dell'uomo simbolo, Roman Abramovich, proprietario della squadra di calcio del Chelsea, di uno yacht con eliporto e piscina, di una casa da 200 milioni di dollari a pochi passi da Kensington Palace e di altre proprietà ai Caraibi e negli Stati Uniti. Abramovich era nella lista dei target di sanzioni proposta lo scorso anno da Alexei Navalny.
L'unica vera sanzione sarebbe lo swift ma già si parla di "esclusioni selettive" che non colpirebbero le banche russe impegnate nella compravendita del gas....ma allora che cazzo di sanzioni sono? L'ennesima presa per i fondelli.

Finchè si compra gas dalla Russia si finanzia la guerra di Putin. Punto.
La Germania, l'Italia e la Francia stanno lavorando all'ipotesi di un blocco selettivo dello Swift per la Russia. Secondo fonti tedesche e francesi l'idea è quella di congelare la comunicazione con quasi tutte le banche e istituzioni russe a parte quelle che garantiscono la compravendita di gas come Gazprombank. Sarebbero stati gli americani a proporlo agli europei per rompere soprattutto le resistenze di Roma e Berlino, preoccupate dal rischio che Mosca chiuda i rubinetti del gas.
gli italiani sono stati cuccati a trattare affari con Putin fino al giorno prima dell'invasione:
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In Russia c'è stato bank run per 1,3 mld di dollari ma come ha ricordato Carlo Jean il paese dispone di risorse valutarie per 600 mld di dollari e un fondo sovrano da 200 mld. Oltre al capoccione cinese che gli para il culo.

Infine da segnalare un curioso (ma neppure tanto conoscendo i miei polli) cortocircuito ideologico: l'ANPI (notoriamente antiamericana) critica la NATO e per questo viene accusata di filo-nazismo, da quegli stessi giornalisti che il 25 aprile la incensano (non facciamo nomi).
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Enrico Pallazzo
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3367 Messaggio da Enrico Pallazzo »

Floppy Disk ha scritto:
26/02/2022, 20:17

Eh già, sono talmente filoputiniano che nella discussione sul Covid mi è capitato di discutere con Enrico Pallazzo sulla validità e la sicurezza del vaccino Sputnik, con io che affermavo che la documentazione russa era ben poco trasparente e lui che ribadiva che i russi non potevano essere degli idioti ad averlo commercializzato. Poi chi sarebbero i "quattro gatti"? DDP che sono mesi (anzi, credo anni) che va parlando sui danni che fanno le propagande specie quella liberale sul presunto Occidente? Mi pare anche di essermi pronunciato più volte nel forum contro la cosiddetta "controinformazione" di destra che è sempre stata simpatizzante di personaggi autoritari, come appunto Putin.
e questo farebbe di me un filoputiniano? :-D
è sempre amore!

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SoTTO di nove
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3368 Messaggio da SoTTO di nove »

Stasera sentivo il tipo di FI (mi sfugge il nome) che parlando della NATO tranquillizzava tutti sostenendo che è una alleanza prettamente difensiva.
Ma la guerra in Serbia, dove non c'era di mezzo una aggressione ad uno stato membro, chi la fece?
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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El Diablo
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3369 Messaggio da El Diablo »

Gli ucraini saranno anche tosti, ma hanno il destino segnato.
Poco fa ho visto alcuni video allucinanti, stanno affrontando i russi con le molotov...
Addirittura alcuni scagliavano sassi contro i carri armati, per poi essere schiacciati dagli stessi.
E comunque le perdite russe ci sono eccome, anche molti prigionieri.
L'unica cosa che accomuna tutti i video che sto vedendo è che ci sono cadaveri ovunque, oltre a pezzi sparsi in ogni dove.
Brutta storia, brutta davvero.
C'è solo da sperare che finisca in fretta.
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

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TeNz
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3370 Messaggio da TeNz »

El Diablo ha scritto:
26/02/2022, 22:04

Brutta storia, brutta davvero.
C'è solo da sperare che finisca in fretta.
beh stiamo mandando munizioni e armi in supporto agli ucraini.

vogliamo allungare il conflitto, cosa potrà mai andare storto.
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.

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Drogato_ di_porno
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3371 Messaggio da Drogato_ di_porno »

articoli di Morya Longo (sole24ore)
[Scopri]Spoiler
Guardando le chiusure delle Borse di ieri, con quelle europee rimbalzate ben oltre il 3% e quella di Mosca in recupero del 26%, verrebbe da dire che i listini si siano sollevati quando Vladimir Putin ha aperto (ma in serata ha un po' richiuso) la porta del dialogo con l'Ucraina. Come se vedessero una guerra lampo e la fine della ostilità. Ma questo è vero solo in parte: i listini salivano, e non poco, anche prima di questa apertura. Salivano mentre Kiev veniva bombardata. Mentre l'Europa discuteva di nuove sanzioni. Mentre l'esercito russo sembrava entrare nel Paese come un coltello nel burro. C'è dunque altro per spiegare il rimbalzo delle Borse ieri. E l'altro è questo: il mercato è tornato a scommettere sul fatto che guerra e sanzioni colpiranno l'economia europea e statunitense quel tanto che basta per non fare troppo male ma contemporanamente per indurre le banche centrali (la Bce innanzitutto) a fare marcia indietro sui rialzi di tassi. Ieri pomeriggio, quando le Borse europee chiudevano, le informazioni erano ancora vaghe, incomplete e imprecise. Eppure i mercati scommettevano su questo: economia colpita ma non troppo e Banche centrali più accomodanti del previsto. E le parole del numero uno Bce Christine Lagarde, che ha fatto capire che la Bce terrà conto di questa situazione nelle sue decisioni, hanno avvalorato la tesi. Il gran rimbalzo Non si spiegano altrimenti (aggiungendo anche le ricoperture dopo i cali di giovedì) i brillanti rimbalzi di ieri: Milano +3,60%, Parigi +3,55%, Francoforte +3,67%, Londra +3,91%. E a ruota, in serata, anche le Borse Usa. Rimbalzo favorito e parallelo al calo del prezzo del gas e del petrolio (Brent sotto i 100 dollari). Ma l'aspetto forse che più colpisce (e che forse più dovrebbe far riflettere chi parlava ancora ieri di sanzioni «dure») è stata la reazione della Borsa di Mosca (+26% ieri, dopo aver perso circa il 40% giovedì) e il rimbalzo del rublo (+1,7% sul dollaro). Si è anche affievolita la corsa ai beni rifugio, a partire dall'oro. Le ragioni sono di duplice natura. Da un lato tecniche, con le ricoperture seguite a un posizionamento eccessivamente pessimista giovedì. Dall'altro economiche. Per l'Europa la sensazione, come detto, è che l'economia resterà colpita quel poco che basta per far passare alla Bce la voglie di stringere troppo i cordoni della politica monetaria. Per la Russia la percezione (che in qualunque momento potrebbe essere smentita dai fatti) che le sanzioni non siano così dure come si poteva temere. Colpo ancora timido Nel momento in cui le Borse chiudevano si ragionava ancora sulle sanzioni varate la sera di giovedì. E, pur nella loro vaghezza, sin dalla mattina sono arrivati studi di economisti per valutarne l'impatto. Il risultato dei calcoli è sintetizzato da Richard Flax, Cio di Moneyfarm, quando parla di «natura relativamente moderata (per il momento) delle sanzioni». Opinione condivisa da molti. Gli economisti di Commerzbank hanno provato a stimare l'impatto di un po' tutti i principali capitoli di queste misure. E giungono anch' essi alla stessa conclusione: l'impatto c'è, ma nulla di drammatico. Ha poco effetto, per esempio, il fatto che la Russia - per usare le parole di Von Der Leyen - «non avrà più accesso ai mercati finanziari più importanti». «L'economia russa è poco dipendente dai mercati internazionali - osserva Commerzbank -, avendo un surplus di bilancio che varia tra il 4% e il 6% del Pil». Dunque, questo è colpo quasi a salve. Non molto diverso l'impatto delle sanzioni che hanno colpito le banche, che rende difficile per loro fare attività oltreconfine. «Le misure - stima sempre Commerzbank - non impediscono il business con la Russia». Discorso un po' diverso sulle restrizioni all'export, soprattutto di beni tecnologici, perché «potrebbero colpire l'economia russa nel lungo termine». Per questo Commerzbank ha abbassato le previsioni di crescita. Ma nulla che possa mettere in ginocchio il Paese nel breve. Gli effetti sull'economia L'impatto comunque ci sarà. Soprattutto in Russia, ma anche in Europa e negli Stati Uniti. Per la Russia Capital Economics stima che questa situazione possa togliere dalle precedenti stime sul Pil uno o due punti percentuali. L'Ispi ricorda che con le precedenti sanzioni del 2014 (che furono ancora più blande di quelle attuali), fu calcolato che nel 2017 (tre anni dopo) il Pil fosse più basso di 2,3 punti percentuali rispetto a quanto non sarebbe stato senza sanzioni. Ma i mercati guardano più all'Europa e agli Usa. E anche qui l'impatto ci sarà: sia sull'inflazione (che sarà più elevata) sia sulla crescita. Gli economisti censiti da Bloomberg hanno abbassato le previsioni medie di crescita dell'Eurozona nel 2022 dal 4,2% stimato a inizio anno al 4% attuale. Per gli Usa la media è scesa dal 3,9% al 3,7%. Tanto basta per sperare che la Bce (più difficilmente la Fed) allontani l'intenzione di terminare gli acquisti di titoli di Stato prematuramente e di alzare i tassi già nel 2022. E, come visto, questo è ciò che i mercati vogliono sentirsi dire. Fino a rimbalzare con vigore mentre in Europa scoppiano le bombe.
[Scopri]Spoiler
Morya Longo, nell'edizione di oggi de Il Sole 24 Ore, cita alcuni dati interessanti. Il debito pubblico russo all'estero è sempre più ridotto, ha 630 miliardi di dollari di riserve: 150 miliardi in oro. Negli anni questa cifra si è ridotta, specialmente quella che fa riferimento alla moneta americana. E da quando Mosca ha deciso di blindare le proprie posizioni rivendicando uno spazio di influenza come quello che aveva ai tempi dell'Unione Sovietica o dell'Impero, ha cominciato a sviluppare delle formule di sopravvivenza economica e finanziaria per evitare di essere in balia dell'Occidente. Scelte che hanno costruito una "fortezza", come la chiamano gli esperti, che di fatto può sopravvivere per mesi, se non anni, anche di fronte al più duro embargo messo in campo dal blocco Ue e Stati Uniti. Questo non significa che l'economia russa non soffra le sanzioni. Qualcuno ricorda che le misure messe in campo nel 2014, quando Mosca decise di annettere la Crimea, hanno rosicchiato diversi punti percentuali di Pil. Ma basta leggere i dati dell'export di gas e petrolio per dare un quadro dei pro e dei contro della conflittualità tra Occidente e Russia. "Ogni singolo giorno, secondo i calcoli di Bloomberg, vende 3,5 milioni di barili di petrolio e 275 milioni di metri cubi di gas a Europa, Stati Uniti e Gran Bretagna, incassando qualcosa come 700 milioni di dollari. Ogni 24 ore" scrive il quotidiano finanziario riferendosi alla politica del Cremlino. Bloccare le materie prime colpirebbe la Russia? Certo. Ma colpirebbe prima l'Europa. Colpire il sistema finanziario russo, sganciandolo dal sistema Swift, sarebbe un colpo duro? Sicuramente. Ma Mosca anche in questo caso ha iniziato da anni una politica di diversificazione dei circuiti finanziari. E se l'Europa può dire di avere un'economia decisamente più forte di quella russa, d'altro canto è proprio la Russia a poter sopravvivere forse anche meglio rispetto alle misure messe in campo dall'Occidente. L'impressione è che per anni si sia pensato che quello di Putin fosse solo un metodo e non una vera e propria strategia nel breve e medio termine. Impossibile comprendere, per ora, gli effetti sul lungo. Perché lo "zar" deve mettee in conto un pericoloso isolamento non privo di conseguenze interne sianell'opinione pubblica che negli apparati dello Stato profondo. Ma le debolezze dell'Occidente, in particolare dell'Europa, sono state talmente evidenti da far sì che il Cremlino potesse in questi anni non solo prepararsi militarmente all'azione, come osservato con la guerra in Ucraina e prima ancora in Siria, ma anche a prevederne le conseguenze. Questo non significa prevenirle in tutto: le sanzioni possono colpire duramente le capacità di Mosca di finanziarsi altrove, di colmare il gap tecnologico, e rischiano di concedere la Russia alle mire cinesi (cosa che non piace a molti). Tuttavia, rovesciando il punto di vista, appare difficile applicare il nostro modello di pensiero a quello che invece domina nelle stanze del potere del Cremlino. L'idea dei due blocchi diventa in questo caso non solo militare, ma anche di filosofia del potere: Putin è disposto a pagare le conseguenze delle sue azioni. L'Occidente invece deve ancora accettare di dover dare un prezzo alla propria essenza. E se è compatto nel condannare la guerra all'Ucraina, non lo è nel quantificare il tributo da dare alla propria causa.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3372 Messaggio da Dogbert »

E se mandassimo Moderatore1 a sistemare la questione? 🤔 /s

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OSCAR VENEZIA
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3373 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Fantastico!
Il governo e’ corso in soccorso dell’Ucraina tenendo a precisare che ha inviato solo dispositivi “non letali ( “elmetti e giubbotti antiproiettile).
Cioè’ tu vuoi aiutare un paese che e’ stato invaso e gli mandi solo roba non letale ??!
Così quando gli sparano addosso muoiono un po’ più tardi ?
E se ti trovi tu in quella situazione e vedi che ti mandano solo elmetti come la prendi ?
Mi ricorda mio zio che quando il figlio andava a gareggiare in moto gli diceva “ mi raccomando vai piano !”

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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3374 Messaggio da gaston »

guardate che non è così semplice, alla fine l' economia russa va contestualizzata , e i dati ci dicono che la russia è un gigante militare e politico e un nano economico, la sua economia ha dimensioni vicine a quelle della Spagna per capirci, per quanto riguarda le riserve auree e valutarie sono stata sì raddoppiate dalle sanzioni del 2014 che portarono ad una forte crisi dell'economia russa , ma non sono minimamente sufficienti a reggere una drammatica crisi valutaria , né si può sperare in un fattivo aiuto della cina che è impegnata in una robusta crisi debitoria sul fronte interno.
Infatti se è vero che il debito pubblico russo è percentualmente basso è altresì vero che il sistema bancario è debole e pesantemente indebitato .
Insomma putin sta giocando una partita rischiosa, sanzioni pesanti gli possono fare veramente male

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kayo
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#3375 Messaggio da kayo »

SoTTO di nove ha scritto:
26/02/2022, 22:00
Stasera sentivo il tipo di FI (mi sfugge il nome) che parlando della NATO tranquillizzava tutti sostenendo che è una alleanza prettamente difensiva.
Ma la guerra in Serbia, dove non c'era di mezzo una aggressione ad uno stato membro, chi la fece?
In Bosnia stava avvenendo un genocidio. L'assedio a Sarajevo durò quasi 4 anni. Già dopo il massacro di Srebrenica c'era chi si criticava pesantemente la NATO sul fatto che non fosse intervenuta.
Io, onestamente non ho una opinione chiara in quei fatti... ma so solo che l'intervento pose fine alla guerra di Bosnia e costrinse tutte le parti a trovare un accordo

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