Alberto Genovese, "la ho ammazzata": confessione-choc della cugina, la notte dell'orrore
Si torna a parlare di Alberto Genovese, in attesa di martedì, giorno in cui si celebrerà la prima udienza del processo per violenza sessuale. Se ne torna a parlare perché trapela quanto detto agli investigatori durante gli interrogatori, in cui parla anche della sua dipendenza dalla droga, di come sia cominciata cinque anni fa e di come sia poi tutto precipitato a tempo record. E dai verbali emergono anche le parole della cugina del manager, Giorgia B., figlia della sorella della madre di Genovese, oggi 38enne. Giorgia è sempre stata vicinissima ad Alberto, che la aveva coinvolta in tutte le sue attività, tanto da darle una quota e un lavoro in una delle sue start-up. E in un verbale dello scorso 7 aprile, rivelato da Repubblica, si legge: "Siamo come fratelli. Mi ha confidato di avere tante donne. Moltissime gli ronzavano attorno. So che lui faceva molti regali ed era molto generoso. Ricordo in particolare una borsa di Chanel. Mi aveva detto di averla regalata a una ragazza dopo un rapporto violento, forte.. e mi disse che io non avrei voluto avere un regalo di quel genere a quel prezzo.. qualche sua fidanzata si è auto-fatta dei regali, usando le carte di credito di mio cugino". Una testimonianza drammatica, quella di Giorgia. Sulla notte del 10 ottobre, quella delle venti ore di violenza contro una 18enne, la cugina rivela: "Mi ha detto di essersi reso conto di averle fatto male. Ha cominciato a dirmi quello che le aveva fatto, ma io l'ho interrotto subito. Ricordo che eravamo a pranzo in un castello (...) a un certo punto hanno messo un lento e io mi sono commossa, perché era da tanto - gli ho detto - che mancavano occasioni del genere. Alberto mi ha risposto: Bello tutto, ma lo sai che io mi voglio drogare e andare a letto con le tipe". Prima di allora, di altre ragazze, "mi aveva detto cose tipo l'ho uccisa, l'ho ammazzata", conclude la cugina.
[O.T.] DELITTI
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Re: [O.T.] DELITTI
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Re: [O.T.] DELITTI

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Re: [O.T.] DELITTI
Un milione 575 mila euro è la richiesta di risarcimento presentata ad Alberto Genovese dalla 18enne che è accusato di aver violentato a Terrazza sentimento. Per i consulenti di parte, dopo la notte del 10 ottobre 2020 la ragazza presenta una «grave depressione post traumatica» e «l'invalidità permanente del 40 per cento». «Dilaniata dal non riuscire a ricordare cosa le sia accaduto», la 18enne è arrivata a chiedere di vedere filmati delle telecamere del superattico dell'ex re delle startup, che è accusato anche della cessione della droga. In attesa di un accordo tra le parti, l'udienza preliminare è stata rinviata al 28 gennaio.
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Re: [O.T.] DELITTI
come voleva dimostrarsi si va verso una richiesta di aprire il portafogli. un classico. se il babbeo sganciava a prestazione - altro che borsetta in regalo alla Berlusca - non succedeva nulla (probabilmente). certo doveva vedere come regolare il prezzario delle prestazioni SM ma sicuramente si sarebbe messo d’accordo
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Re: [O.T.] DELITTI
è la potenza della "Terrazza sentimento"
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Re: [O.T.] DELITTI
Pizze "farcite" con droga e cellulari per i detenuti di Rebibbia, scattano gli arresti
Arrivavano all’interno della pizza ’"farcita" la droga - oppiacei, hashish e cocaina - e le Sim card ai detenuti del carcere di Rebibbia. Lo hanno scoperto i carabinieri della Compagnia Roma Eur e gli uomini del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo che ha portato all’arresto di 7 persone, tra cui un agente della Polizia Penitenziaria. Gli inquirenti sono riusciti a bloccare una consegna di una pizza «farcita» con 40 pasticche di un oppiaceo e 10 Sim card. Durante l’indagine, iniziata a luglio 2019 e proseguita fino allo scorso febbraio, hanno scoperto che un poliziotto della penitenziaria, già sospeso e finito ai domiciliari, si era accordato «ripetutamente» con un detenuto «per l’introduzione all’interno del carcere, a cadenza mensile, di più pacchi contenenti sostanza stupefacente, cellulari e sim card e altri oggetti richiesti di volta in volta dal detenuto - si legge nelle 55 pagine di ordinanza -, nonché per consentire l’utilizzo di telefoni cellulari all’interno delle celle durante il proprio orario di servizio, ricevendo in cambio, per ogni consegna, 300 euro o altre utilità». «Il dipendente della polizia penitenziaria - sottolinea il gip Maddalena Cirpiani - ha mostrato una notevole capacità a delinquere essendosi posto a servizio dei detenuti in totale spregio della divisa indossata». Come documentato dalle indagini, la richiesta di droga e di schede telefoniche perveniva da alcuni detenuti che si occupavano della successiva rivendita nell’ambito del reparto G8 del carcere romano. È emerso inoltre il coinvolgimento dei familiari di alcuni detenuti che per veicolare l’introduzione delle dosi di droga e delle Sim card, si servivano tra l’altro dei ’pacchi colloquio'.
Arrivavano all’interno della pizza ’"farcita" la droga - oppiacei, hashish e cocaina - e le Sim card ai detenuti del carcere di Rebibbia. Lo hanno scoperto i carabinieri della Compagnia Roma Eur e gli uomini del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo che ha portato all’arresto di 7 persone, tra cui un agente della Polizia Penitenziaria. Gli inquirenti sono riusciti a bloccare una consegna di una pizza «farcita» con 40 pasticche di un oppiaceo e 10 Sim card. Durante l’indagine, iniziata a luglio 2019 e proseguita fino allo scorso febbraio, hanno scoperto che un poliziotto della penitenziaria, già sospeso e finito ai domiciliari, si era accordato «ripetutamente» con un detenuto «per l’introduzione all’interno del carcere, a cadenza mensile, di più pacchi contenenti sostanza stupefacente, cellulari e sim card e altri oggetti richiesti di volta in volta dal detenuto - si legge nelle 55 pagine di ordinanza -, nonché per consentire l’utilizzo di telefoni cellulari all’interno delle celle durante il proprio orario di servizio, ricevendo in cambio, per ogni consegna, 300 euro o altre utilità». «Il dipendente della polizia penitenziaria - sottolinea il gip Maddalena Cirpiani - ha mostrato una notevole capacità a delinquere essendosi posto a servizio dei detenuti in totale spregio della divisa indossata». Come documentato dalle indagini, la richiesta di droga e di schede telefoniche perveniva da alcuni detenuti che si occupavano della successiva rivendita nell’ambito del reparto G8 del carcere romano. È emerso inoltre il coinvolgimento dei familiari di alcuni detenuti che per veicolare l’introduzione delle dosi di droga e delle Sim card, si servivano tra l’altro dei ’pacchi colloquio'.
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Re: [O.T.] DELITTI
eh certo i sentimenti sono importanti. ragazzi che gente
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Re: [O.T.] DELITTI
Esatto!estdipendente ha scritto: ↑03/11/2021, 13:09come voleva dimostrarsi si va verso una richiesta di aprire il portafogli. un classico. se il babbeo sganciava a prestazione - altro che borsetta in regalo alla Berlusca - non succedeva nulla (probabilmente). certo doveva vedere come regolare il prezzario delle prestazioni SM ma sicuramente si sarebbe messo d’accordo
Il merda non ha avuto le palle per pagare direttamente preferendo fingersi un seduttore.
Non ha retto neppure il pagamento indiretto e, colmo di risentimento, è finito a stuprare ragazzine.
Subumano sessuale da manuale!
Personalmente non ne faccio una questione di convenienza o di furbizia: ovvio che era un gonzo! È proprio una questione esistenziale. Terrazza risentimento si conferma una sintesi perfetta.
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Re: [O.T.] DELITTI
balkan c'è del risentimento in questi tuoi strali contro la terrazza del risentimento
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Re: [O.T.] DELITTI
Rabbia drugy! Sono sempre stato un fiero puttaniere. Più del 95% a pagamento diretto: non ho bisogno di prendermi per il culo io.
Genovese ha la pesante aggravante di aver fatto del male, probabilmente in modo irreversibile, alle ragazzine… da colpo alla nuca senza processo!
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Re: [O.T.] DELITTI
questo e’ tutto da dimostrare. quelle non erano ragazzine che facevano ginnastica nel parco erano mignotte immense della provincia che vengono a Milano non lavorano un’ora e vivono alla grande alle spalle dei babbei come questo qui. se igni tanto gli brucia un po’ il deretano sono i rischi del mestiere. ma quando mai una di diciotto anni va a casa di un uomo adulto a pippare per giorni a scrocco e si lamenta pure. certo, si lamenta di non essere stata pagata e ha ragione - se sara’ dimostrato. tutto il resto sono cazzate.balkan wolf ha scritto: ↑03/11/2021, 19:38Rabbia drugy! Sono sempre stato un fiero puttaniere. Più del 95% a pagamento diretto: non ho bisogno di prendermi per il culo io.
Genovese ha la pesante aggravante di aver fatto del male, probabilmente in modo irreversibile, alle ragazzine… da colpo alla nuca senza processo!
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Re: [O.T.] DELITTI
nel momento venisse dimostrato che appena entrate veniva confiscato il telefono erano chiuse a chiave e forzate a pippare tutto cambia. buttare via la chiave. ma dubito sia andato cosi’ .. e che non ho viste io di scombinate come quelle. sono tutte uguali. soldi senza lavorare. tutto gli e’ dovuto perche’ sono carine. pippano e scopano ma come dicono loro. beh invece questa volta no. guarda un po’.
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Re: [O.T.] DELITTI
ma è possibile che ciclicamente arrivi sempre sto poraccio avvoltoio...a cui piace scoopare e sa sempre la verità su tutto? ma non lo avevano rinchiuso in manicomio?Drogato_ di_porno ha scritto: ↑28/10/2021, 13:01ne ha parlato anche un imbolsito Furbizio Corona
https://www.ilsussidiario.net/news/fabr ... a/2096310/
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Re: [O.T.] DELITTI
beh in questo caso direi e’ chiaro: qualche troia e qualche pippatore li avra’ ben visti. direi che la sua opinione e’ qualificata in questo caso
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