Allora, visto che continuano le polemiche, vi "regalo" il mio bilancino.
Mi ripeto e premetto, a 10 ori secchi preferisco 30 medaglie sparse con i nostri atleti protagonisti in quasi tutte le gare a cui partecipano; in primis perchè mi diverto come spettatore (che egoisticamente è la cosa che a me interessa di più), poi perchè indica una buona salute dello sport italiano.
Detto questo i bilanci si fanno non solo in base al numero delle medaglie vinte, ma anche delle aspettative. E questa volta, visti i risultati con cui gli atleti si presentavano e i pronostici di riviste ed esperti del settore, eravano una spedizione forse mai così forte, con aspettative altissime, tra cui un considerevole numero di ori (che comunque hanno un peso decisamente maggiore delle altre medaglie).
Ragion per cui, fino ad oggi si poteva parlare comunque di risultati buoni ma sotto le aspettative, proprio in virtù della mancanza dell'eccellenza, pur trovando finali e bronzi in considerevole quantità.
Andando ad analizzare gli sport maggiori, trovo che il nuoto abbia confermato che siamo un movimento in fortissima crescita, e i risultati delle staffette lo confermano. Singolarmente invece, sia pure con qualche medaglia insperata, sono mancate delle medaglie certe, anche pesanti; vedi soprattutto Paltrinieri (sfortunatissimo) che puntava ad un doppio oro e probabilmente anche ad un terzo nella 10 km, vedi la Quadarella, la Pilato e la Panziera che si pensava portessero 4/5 medaglie sicure, mentre invece ci dobbiamo accontentare di 2 bronzetti.
Scherma: il nostro serbatoio stavolta ha deluso. Vero che i risultati son sempre in bilico e favoriti assoluti non esistono, ma proprio in virtù dei nostri schermitori tutti di alto livello e soprattutto della forza delle squadre (che ricordo erano solo 8 per categoria) più che nel sigolo atleta si poteva aspettarsi dal complesso una serie di medaglie più numerose e soprattutto più pregiate, un paio di ori sarebbero stati il minimo sindacale.
Tiro: anche quì si aspettavano più medaglie e 1/2 ori, invece flop totale.
Canottaggio: c'erano buoni equipaggi e si puntava credo a 3/5 medaglie, sperando in un possibile oro. Tutto sommato mi sembra che ci siamo ben comportati, anche se è mancato l'oro.
Ciclismo, arco, judo, lotta, pesi, tennis, takewondo: avevamo diversi atleti da medaglia, ma nessuno sicuro e in sport molto aleatori, qualche defaillance e qualche exploit danno un soddisfacente risultato. L'unico vero buco è dato da Ganna nella cronometro di ciclismo, che sembrava un oro certo. Ma l'oro del takewondo in qualche modo compensa.
Poi siamo arrivati all'atletica, dove si sperava in una medaglia di Tamberi, ma a bassa voce, dato che la sfortuna lo ha sempre accompagnato ai grandi appuntamenti; poi c'era questo Jacobs, sbocciato nell'ultimo anno, all'ombra di un Tortu incensato da tutti e coccolato dalla federazione, che con i risultati ottenuti ci faceva pensare ad una prestigiosa finale dei 100 mt. Un Jacobs che dopo le batterie acquistava consistenza e dopo l'incredibile semifinale faceva sognare.
E oggi si è consumata l'apoteosi, Tamberi si è dimostrato mai così lucido e concentrato, e poi finalmente la dea bendata gli ha strizzato l'occhio, portando a 3 errori netti Barshim, che fino a 2,37 era sembrato di un altro pianeta.
E subito dopo Jacobs si presentava con una tranquillità quasi irreale, di quello che sa di essere il più forte e che riuscirà a dare tutto per vincere, non una medaglia ma l'oro. Ancora non ci credo, ma ho visto un italiano in una finale olimpica dei 100 metri vincere. Che solo a dirlo sembra di raccontare una barzelletta.
E queste 2 medaglie signori forumisti fanno tutta la differenza del mondo.
E' vero che in definitiva sono sempre 2 ori per il medagliere, è vero che sono isolati, dietro non c'è nessun movimento, ma vogliamo mettere l'emozione (io che sono un "freddo" sui 100 ho esultato con pugni al cielo e un
Evvai!! più forte che per gli europei di calcio)! Vogliamo mettere il prestigio dell'atletica ed in particolare della gara forse più importante dell'intero panorama olimpico, i 100 metri. il mondo è passato dal riconoscere e parlare di Bolts-Giamaica a Jacobs-Italia.
Queste, se permettete, per me, valgono più di 3 ori nel fioretto, uno nell'arco e uno nel canottaggio e nel judo, con tutto il rispetto per queste discipline..
Saremo sempre indietro nel medagliere, ma io vivo soprattutto di emozioni più che fossilizzarmi su un quadro contabile, e con oggi direi che con queste inaspettate e incredibili vittorie e tutte le altre medaglie e finali raggiunte, posso dirmi soddisfatto.
E comunque, non finisce quì.
PS: al contrario di molti quì (apprezzo le parole di DDP, suo storico detrattore, mentre alti staranno ben zitti), ho sempre avuto grandissima simpatia per Tamberi e le sue stravaganze. Ha sempre mostrato un volto umano e accettato le disgrazie con un sorriso, seppur amaro, sulle labbra; oggi ha fatto vedere la persona che è anche nella vittoria, con un "abbiamo vinto" (lui e tutto il suo staff), con il riconoscimento della forza di Barshim ("lui è il più forte di tutti), con la modestia e la grande empatia che vedo sa suscitare in tutti gli atleti, in un mondo dove regnano agonismo e rivalità esasperate, dove
mors tua vita mea, testimoniato dal siparietto con Barshim, con l'abbraccio vero con Jacobs, con quello alla Rojas vincitrice del salto triplo e soprattutto con quello affettuoso con la gran figa Mamona. Il tutto mi ha commosso.
Simile impressione mi ha fatto Jacobs, antidivo e ragazzo per bene, che raccontava la storia di un'impresa leggendaria con la semplicità degli umili, senza quell'enfasi smodata che si nota a volte in chi fa proclami trionfalistici dopo aver vinto la corsa regionale.
Campioni di umanità, prima che nello sport, il che me li fa amare a prescindere.
PPS: Condoglianze Canella, un abbraccio.