https://www.google.com/url?sa=t&source= ... 7022999207Nip ha scritto: ↑23/07/2021, 8:34Mi è sfuggita la notizia che ha generato il discorso...qual è lo sport per cui hanno allungato gli shorts delle atlete?
Oddio non credo che il business degli sport femminili (che comunque è poco, ad eccezione per il tennis) sia dettato per lo più dai maschi allupati anche perchè la maggior parte delle atlete non è che siano granchè attraenti. Forse un po' nella pallavolo c'era questa dinamica, mi ricordo certi primi piani ai culi con la scusa di inquadrare gli schemi dettati con le mani dietro la schiena.
Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Io avevo dato una risposta simile a quelle di Lebowski e poi pensavo fosse finita lì, ma vedo la discussione sia andata avanti.
Ribadisco il sex appeal pesi tantissimo, a maggior ragione negli sport femminili.
Certi commentatori lo sport mi sa che l'abbian sempre seguito poco.
Ha ragione lui.
Avevo anche scritto che pure io magari non mi sentirei a mio agio ad utilizzare un certo abbigliamento.
Però l'aspetto economico resta.
Tutte le polemiche relative agli stipendi delle calciatrici uscite 1-2 anni fa? Puoi anche pretendere di esser considerata una professionista ma se a vedere le tue partite ci viene lo stesso pubblico che per una squadra di Eccellenza, dove vuoi andare?
Ricordiamo poi la WNBA che in pratica è sovvenzionata dalla NBA e che nonostante gli sforzi non se la fili nessuno; per forza dico io: è mediocre ed antiestetica.
Oppure le tenniste che abbian ottenuto gli stessi premi dagli Slam degli uomini, nonostante il pubblico sia molto meno e peraltro giochino sui 3 set e non sui 5.
Quest'ultimo plateale trionfo del PC.
Invece, chessò, non mi pare che ci siano modelli uomini che guadagnino come Giselle Bundchen o Adriana Lima.
Ecco che, per quanto io sia favorevole a tale libertà nell'abbigliamento, temo che se venisse schiaffato loro in faccia che 'vanno bene i pantaloncini, ma allora saremo costretti a pagarvi il 35% in meno', ne uscirebbe un bordello.
le sorelle Williams anche al loro peak le avrebbero prese da un tennista maschio al #350.
Quest'ultimo in quanto a guadagni però sta messo molto diversamente.
Lo sport femminile può avere appeal per altre motivazioni, così come ci siano pugili, combattenti, nelle categorie inferiori che possano suscitare molto interesse nonostante sia implicito che un peso mosca le prenderebbe di brutto da un peso massimo.
Ribadisco il sex appeal pesi tantissimo, a maggior ragione negli sport femminili.
Certi commentatori lo sport mi sa che l'abbian sempre seguito poco.
Ha ragione lui.
Avevo anche scritto che pure io magari non mi sentirei a mio agio ad utilizzare un certo abbigliamento.
Però l'aspetto economico resta.
Tutte le polemiche relative agli stipendi delle calciatrici uscite 1-2 anni fa? Puoi anche pretendere di esser considerata una professionista ma se a vedere le tue partite ci viene lo stesso pubblico che per una squadra di Eccellenza, dove vuoi andare?
Ricordiamo poi la WNBA che in pratica è sovvenzionata dalla NBA e che nonostante gli sforzi non se la fili nessuno; per forza dico io: è mediocre ed antiestetica.
Oppure le tenniste che abbian ottenuto gli stessi premi dagli Slam degli uomini, nonostante il pubblico sia molto meno e peraltro giochino sui 3 set e non sui 5.
Quest'ultimo plateale trionfo del PC.
Invece, chessò, non mi pare che ci siano modelli uomini che guadagnino come Giselle Bundchen o Adriana Lima.
Ecco che, per quanto io sia favorevole a tale libertà nell'abbigliamento, temo che se venisse schiaffato loro in faccia che 'vanno bene i pantaloncini, ma allora saremo costretti a pagarvi il 35% in meno', ne uscirebbe un bordello.
Non so so se convenga metterla sotto quell'aspetto:CanellaBruneri ha scritto: ↑22/07/2021, 21:06Prova a farti un set con una delle sorelle Williams oppure un po' di fioretto con la Vezzali, poi mi dici ...
le sorelle Williams anche al loro peak le avrebbero prese da un tennista maschio al #350.
Quest'ultimo in quanto a guadagni però sta messo molto diversamente.
Lo sport femminile può avere appeal per altre motivazioni, così come ci siano pugili, combattenti, nelle categorie inferiori che possano suscitare molto interesse nonostante sia implicito che un peso mosca le prenderebbe di brutto da un peso massimo.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Fuente perdonami ma il punto non credo fosse questo.
Si sta parlando di PC e di quanto questa benedetta notizia sia rappresentativa dell'ipermoralismo femminista o meno.
La visibilità dello sport femminile ci entra il giusto.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
State dicendo delle assurdità abbastanza evidenti. Non so se è un'arrampicata sugli specchi volontaria (spero per voi di no) o dettata dal turbinare degli eventi, ma il caso è semplice, tutto il contorno che ci infilate non c'entra una cippa.
Siete partiti dalle rivendicazioni femministe per arrivare al perchè gli uomini guardano gli sport femminili, al diritto di guardare i culi commisurati al guadagno delle atlete, che quindi devono scoprirsi per mantenere quei guadagni e dare seguito alle protofemministe altrimenti sarebbero incoerenti ....
Ma vi rendete conto?
Il caso è uno solo, la federazione internazionale ha "venduto" i culi delle atlete per avere più visibilità, contando evidentemente sul target maschi allupati. Le atlete della federazione norvegese non ci stanno e si sentono maggiormente a proprio agio coprendosi le chiappe e, sfidando le sanzioni della federazione, dopo anni di inutili richieste, si sono coperte nella finalina dell'europeo. Non credo che per loro cambi qualcosa a livello di ingaggi (dato che in Norvegia già giocavano in calzoncini) e probabilmente poco gli interessa.
L'unica discussione che si può intavolare è se la federazione è legittimata ad imporre il bikini o meno. Secondo me, visto che non ha nessuna ricaduta sportiva o tecnica, direi di no. Incentivare e promuovere si, obbligare no.
P.S.: personalmente preferisco culi più scoperti, ma me ne farò una ragione, anche in considerazione del fatto che non ho mai visto una partita di beach handball.
Siete partiti dalle rivendicazioni femministe per arrivare al perchè gli uomini guardano gli sport femminili, al diritto di guardare i culi commisurati al guadagno delle atlete, che quindi devono scoprirsi per mantenere quei guadagni e dare seguito alle protofemministe altrimenti sarebbero incoerenti ....


Il caso è uno solo, la federazione internazionale ha "venduto" i culi delle atlete per avere più visibilità, contando evidentemente sul target maschi allupati. Le atlete della federazione norvegese non ci stanno e si sentono maggiormente a proprio agio coprendosi le chiappe e, sfidando le sanzioni della federazione, dopo anni di inutili richieste, si sono coperte nella finalina dell'europeo. Non credo che per loro cambi qualcosa a livello di ingaggi (dato che in Norvegia già giocavano in calzoncini) e probabilmente poco gli interessa.
L'unica discussione che si può intavolare è se la federazione è legittimata ad imporre il bikini o meno. Secondo me, visto che non ha nessuna ricaduta sportiva o tecnica, direi di no. Incentivare e promuovere si, obbligare no.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Pallamano in spiaggia, sport di nicchia. Rispetto al Beach volley i movimenti rendono i costumini veramente mini.Nip ha scritto: ↑23/07/2021, 8:34Mi è sfuggita la notizia che ha generato il discorso...qual è lo sport per cui hanno allungato gli shorts delle atlete?
Oddio non credo che il business degli sport femminili (che comunque è poco, ad eccezione per il tennis) sia dettato per lo più dai maschi allupati anche perchè la maggior parte delle atlete non è che siano granchè attraenti. Forse un po' nella pallavolo c'era questa dinamica, mi ricordo certi primi piani ai culi con la scusa di inquadrare gli schemi dettati con le mani dietro la schiena.
Non capisco in effetti i divieti di usare gli shorts. Anche nel volley (non so nel beach) vengono usati.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Neanche tu sei andato al mare?Salieri D'Amato ha scritto: ↑23/07/2021, 10:09State dicendo delle assurdità abbastanza evidenti. Non so se è un'arrampicata sugli specchi volontaria (spero per voi di no) o dettata dal turbinare degli eventi, ma il caso è semplice, tutto il contorno che ci infilate non c'entra una cippa.
Siete partiti dalle rivendicazioni femministe per arrivare al perchè gli uomini guardano gli sport femminili, al diritto di guardare i culi commisurati al guadagno delle atlete, che quindi devono scoprirsi per mantenere quei guadagni e dare seguito alle protofemministe altrimenti sarebbero incoerenti ....![]()
Ma vi rendete conto?
Il caso è uno solo, la federazione internazionale ha "venduto" i culi delle atlete per avere più visibilità, contando evidentemente sul target maschi allupati. Le atlete della federazione norvegese non ci stanno e si sentono maggiormente a proprio agio coprendosi le chiappe e, sfidando le sanzioni della federazione, dopo anni di inutili richieste, si sono coperte nella finalina dell'europeo. Non credo che per loro cambi qualcosa a livello di ingaggi (dato che in Norvegia già giocavano in calzoncini) e probabilmente poco gli interessa.
L'unica discussione che si può intavolare è se la federazione è legittimata ad imporre il bikini o meno. Secondo me, visto che non ha nessuna ricaduta sportiva o tecnica, direi di no. Incentivare e promuovere si, obbligare no.
P.S.: personalmente preferisco culi più scoperti, ma me ne farò una ragione, anche in considerazione del fatto che non ho mai visto una partita di beach handball.
Comunque i ragazzi hanno un futuro come promoter di sport femminili, già mi immagino la regola "ogni tre gol subito un pompino all'arbitro". E la lira si impenna.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Lebowski, cosa ne pensi in ottica PC, i calciatori ormai tutti che si truccano e hanno una cura del corpo, dei capelli, che neanche i modelli, gli attori.
lo devono fare per rendere piu' appetitoso e giovanile il "gioco calcio" che sta soffrendo la sfida con il mondo dei videogiochi che interessa molto di piu' ai giovanissimi, giovani e 30enni...
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

Nigmatullin esci le chiappe1!!1!!
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
questo se lo sistemano a dovere puo' dare soddisfazioni ad un pubblico gay orientato.
ha i linementi dolci da ragazzino, bisogna sistemarci i capelli per limitargli l'impatto delle orecchie.
palestra e tatuaggi.
ha i linementi dolci da ragazzino, bisogna sistemarci i capelli per limitargli l'impatto delle orecchie.
palestra e tatuaggi.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Ah, ma io lo dissi subito che un certo abbigliamento imposto avrebbe fatto storcere la bocca pure a me.
Di per se ci sta; l'interrogativo e se in certe battaglie poi alcuni si vogliano prendere pure le conseguenze o se invece si brami ad avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Poi quale che fosse divenuto il punto centrale nella conversazione, onestamente a guardare la pagina a ritroso non lo so.
Dico solamente che leggendo le posizioni di Lebowski vs i suoi interlocutori mi sentirei di dare ragione decisamente al primo.
Suvvia, da una notizia nascono anche discorsi in senso più lato.Salieri D'Amato ha scritto: ↑23/07/2021, 10:09State dicendo delle assurdità abbastanza evidenti.
Siete partiti dalle rivendicazioni femministe per arrivare a...
Il caso è uno solo, la federazione internazionale ha "venduto" i culi delle atlete per avere più visibilità, contando evidentemente sul target maschi allupati. Le atlete della federazione norvegese non ci stanno e si sentono maggiormente a proprio agio coprendosi le chiappe e, sfidando le sanzioni della federazione, dopo anni di inutili richieste, si sono coperte nella finalina dell'europeo. Non credo che per loro cambi qualcosa a livello di ingaggi (dato che in Norvegia già giocavano in calzoncini) e probabilmente poco gli interessa.
L'unica discussione che si può intavolare è se la federazione è legittimata ad imporre il bikini o meno. Secondo me, visto che non ha nessuna ricaduta sportiva o tecnica, direi di no. Incentivare e promuovere si, obbligare no.
Ok, nella fattispecie potrà anche essere un discorso federazione norvegese vs federazione internazionali, ma le considerazioni possono anche riferirsi a scenari assimilabili a questa specifica ma magari con peculiarità un filo diverse.
Tra l'altro, anche nella contingenza non sarebbe del tutto vero: tra sponsor, premi, visibilità al movimento ecc., anche se l'ingaggio delle giocatrici si suppone venga pagato dai loro club norvegesi, a qualche livello influisce. Sono vasi comunicanti.
Sarebbe come prendere l'esempio in cui i giocatori dell'Italia facessero qualcosa che abbassasse gli spettatori delle loro partite del 20%.
Premesso che io non sia esattamente d'accordissimo sull'imporre il giocare in mutande.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Era il portiere della nazionale Russia di 20 anni fa. Troppo tardi.manigliasferica ha scritto: ↑23/07/2021, 10:53questo se lo sistemano a dovere puo' dare soddisfazioni ad un pubblico gay orientato.
ha i linementi dolci da ragazzino, bisogna sistemarci i capelli per limitargli l'impatto delle orecchie.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
ahahah
allora si niente matusa.
o meglio solo matusa sexy come Figo e Rijkaard padre

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Il regolamento è sacro.
"Secondo il regolamento, le giocatrici di Beach Handball devono indossare «slip del bikini con una vestibilità aderente e tagliati con un angolo verso l’alto verso la parte superiore della gamba»; inoltre, «i lati dello slip del del bikini non devono essere più di quattro pollici»."
Provate a giocare a calcio coi pantaloni lunghi, non vi fanno nemmeno entrare in campo.
"Secondo il regolamento, le giocatrici di Beach Handball devono indossare «slip del bikini con una vestibilità aderente e tagliati con un angolo verso l’alto verso la parte superiore della gamba»; inoltre, «i lati dello slip del del bikini non devono essere più di quattro pollici»."
Provate a giocare a calcio coi pantaloni lunghi, non vi fanno nemmeno entrare in campo.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Hai visto la foto di Nigmatullin, vero?Billy Drago ha scritto: ↑23/07/2021, 11:29Il regolamento è sacro.
"Secondo il regolamento, le giocatrici di Beach Handball devono indossare «slip del bikini con una vestibilità aderente e tagliati con un angolo verso l’alto verso la parte superiore della gamba»; inoltre, «i lati dello slip del del bikini non devono essere più di quattro pollici»."
Provate a giocare a calcio coi pantaloni lunghi, non vi fanno nemmeno entrare in campo.
O anche lui

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Solo ai portieri è consentito l'uso dei pantaloni lunghi. Kiraly lo chiamavo l'uomo in pigiama, visto dal vivo a San Siro in uno sciagurato Milan-Hertha Berlino con gol delli'raniano Ali Daei