Ah a proposito Bill Gates si conferma essere l'incarnazione della Democrazia (penso che se Pericle avesse avuto la sventura di conoscerlo sarebbe fuggito in Persia)
11 luglio 2021
L’Istituto cubano Finlay e l’Istituto Pasteur in Iran hanno siglato un accordo per il trasferimento di tecnologia al fine di produrre in Iran il vaccino cubano Soberana 02, contro il covid-19. I due paesi avevano già raggiunto un’intesa l’8 gennaio per test clinici della fase 3 di questo vaccino in Iran.
"Cuba e Iran hanno una lunga storia di cooperazione nel settore della biotecnologia. In particolare la collaborazione fra l’Istituto di vaccini Finlay di Cuba e l’Istituto Pasteur in Iran sopra il vaccino contro il covid si basa su un rapporto strategico nel campo della ricerca e lo sviluppo di tecnologie per i vaccini", spiega un comunicato dell’Istituto cubano.
Non c’è niente di spontaneo e tantomeno gratis nelle manifestazioni che si sono svolte a Cuba. L’operazione in corso contro Cuba è l’applicazione del Manuale del “golpe blando” di Gene Sharp, l’ex agente CIA che ha determinato il cambiamento della strategia golpista statunitense nell’elaborazione di una destabilizzazione permanente in tutti i paesi dove Washington ritiene sia praticabile un cambio di regime, sostituendo quello scelto dagli elettori dei distinti paesi con uno deciso dall’establishment economico e politico statunitense.
Dopo il Venezuela, il Nicaragua e la Bolivia, gli USA hanno deciso siano maturi i tempi per destabilizzare in profondità anche Cuba, sperando vi siano le condizioni per una sollevazione. Convinti che l’uscita di scena di Fidel e Raul abbia ridimensionato la coesione sociale e politica dell’isola, Miami e Washington hanno dato il via all’operazione “regime change”.
Impossibile che il sogno americano possa farsi realtà: in primo luogo il governo cubano gode di sostegno popolare sostanzialmente immutato e, pur in una situazione estremamente difficile, i dati che presenta Cuba nella lotta al Covid continuano ad essere tra i migliori del mondo. Con una popolazione di 11.333.483 abitanti, il numero di contagiati è di 218.396 e le vittime rappresentano lo 0,65 dei casi confermati. Tutt’altra storia a Miami, dove pur disponendo di ogni mezzo sanitario e di denaro la percentuale dei decessi è ben più alta: 1,28. Solo in Florida vi sono stati già 37.895 morti; la regione metropolitana del Cile con poco più di sette milioni di abitanti ha avuto 17.377 morti (2,62%), per non parlare di Rio de Janeiro, dove con 6.748.000 abitanti i morti sono stati 56.321, pari a circa il 5,78 dei casi confermati. E nemmeno a Madrid c’è da stare allegri, perché con 6.752.763 di abitanti hanno avuto 739.000 casi e 15.469 morti, ovvero il 2.09% dei casi confermati. L’aiuto umanitario dovrebbe andare in Brasile o in Ecuador, non a Cuba. Difficile ipotizzare un aiuto umanitario a chi sa aiutarsi da sola e, anzi, aiuta gli altri.
La linea con la quale Trump prima e Biden ora si scagliano contro l’isola socialista si chiama ferocia. Non vi sono nella storia esempi di tanta crudeltà criminale, ad eccezione del nazifascismo, ma non è un caso che le 243 diposizioni prese da Trump per stringere un nodo scorsoio al collo di Cuba siano state quasi interamente confermate da Joe Biden. Non vi sono differenze apprezzabili tra i due, appartenenti uno all’establishment finanziario ed un altro a quello politico statunitense. Agiscono all’unisono proprio perché si ritiene che vi siano le condizioni giuste per tentare un affondo che ripaghi di tutte le umiliazioni subite dal 1959 ad oggi.
La moneta coniata dai vaccari per celebrare lo sbarco vittorioso alla Baia dei PORCI
