Sempre stata sul cazzo questa frase (comprese le trasposizioni ai 30, 40, 50, ecc)
Non vuol dire niente di niente
Non vuol dire niente a chi e' rivolta la frase, per chi la dice vuol dire troppo.
Io mi riprometto di non dirla a nessuno, schiena permettendo
È una frase assurda, manco che quello che la dice non avesse vissuto quell'età, saltando direttamente dai 15 ai 35
Che poi l'ultima volta l'ho sentita proferire (non proprio l'esatta frase ma il senso era quello) era da una cariatide ricca sfondata che non aveva mai lavorato neanche 5 minuti ad un poveretto emaciato che due mesi dopo è schiattato di leucemia, "caliamo un pelo vietoso" (cit.)
De Amicis gode nella tomba
Gli antichi Greci disprezzavano il lavoro (degradazione dell’uomo libero), i loro poeti cantavano l’ozio, supremo dono degli dei. Virgilio argomenta che è proprio grazie all’ozio che la civiltà greca ha prodotto Platone, Aristotele e Alessandro Magno.
Secondo me i romani trovarono la giusta via di mezzo, la mattina la dedicavano al lavoro e il pomeriggio all’otium: terme, spettacoli, filosofia, esercizi dello spirito. E troie.
Cosa vuoi di più dalla vita?
Il mio ideale di giornata:
5:30 sveglia
6:00 - 14:00 lavoro
22:00 nanna
"la spaccherei come il frutto dell'Eden" (cit. Satana in autobus)
Ti dirò se guardo come è messo un mio amico che ha avuto "successo" (economico, fama nel suo settore, donne e viaggi) preferisco di gran lunga la mia scelta: lui è oggi un 40enne che ne dimostra 60.
ma si tromba quelle di 20... LUI
L'ultima volta che ci siamo visti, circa 8/9 anni fa, mi raccontava che aveva speso migliaia di euro in borse di lusso...
Bel pirla !!!
Latin lover italian stallion ma prima dammi la Gucci bag!
"la spaccherei come il frutto dell'Eden" (cit. Satana in autobus)
L'alcool non lo sopporto proprio più, dev'essermi scattato qualcosa a livello psicologico che non afferro.
C’è comunque una pressione sociale altissima che ci spinge “a bere”. Io da qualche tempo mi sono convertito alla birra analcolica, che ritengo la miglior bibita in assoluto: dissetante, rinfrescante, senza alcol, pochissimo zucchero, niente o pochi conservanti e additivi.
Un paio di giorni fa entro in un bar e ordino una birretta senz’alcol. Il barista mi guarda strano ma non dice nulla. Me la bevo con calma. Il barista guarda il bicchiere vuoto e mi fa: “ne vuoi un’altra o è troppo forte?”
Gli antichi Greci disprezzavano il lavoro (degradazione dell’uomo libero), i loro poeti cantavano l’ozio, supremo dono degli dei. Virgilio argomenta che è proprio grazie all’ozio che la civiltà greca ha prodotto Platone, Aristotele e Alessandro Magno.
Secondo me i romani trovarono la giusta via di mezzo, la mattina la dedicavano al lavoro e il pomeriggio all’otium: terme, spettacoli, filosofia, esercizi dello spirito. E troie.
Heh, a me fa sempre ridere che dei greci (/ateniesi) sia rimasta la reputazione relativa al loro avanguardistico pensiero illuminato, nonostante facessero ampio uso di schiavi. Troppo facile così.
Dei super radical-chic ante litteram.
Il barista guarda il bicchiere vuoto e mi fa: “ne vuoi un’altra o è troppo forte?”
Conosco bene diversi turchi e devo notare che in tema di BIRRA sono molto più elastici di altri musulmani (arabi, pakistani, italiani) che conoscevo a Roma...
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Gli antichi Greci disprezzavano il lavoro (degradazione dell’uomo libero), i loro poeti cantavano l’ozio, supremo dono degli dei. Virgilio argomenta che è proprio grazie all’ozio che la civiltà greca ha prodotto Platone, Aristotele e Alessandro Magno.
Secondo me i romani trovarono la giusta via di mezzo, la mattina la dedicavano al lavoro e il pomeriggio all’otium: terme, spettacoli, filosofia, esercizi dello spirito. E troie.
Heh, a me fa sempre ridere che dei greci (/ateniesi) sia rimasta la reputazione relativa al loro avanguardistico pensiero illuminato, nonostante facessero ampio uso di schiavi. Troppo facile così.
Dei super radical-chic ante litteram.
l'ho scritto diverse volte qui dentro. mio padre andò in pensione a 58 anni esatti. a me mancano pochissimi anni ad avere 58 anni. se fossi certo di poter andare in pensione a 58 anni tirerei i remi in barca. anzi, smetterei di lavorare o "farei finta di lavorare". invece probabilmente dovrò lavorare per ancora....boh? 12, 13 anni? manco so quale sia la dead line per la pensione. a me non spiace lavorare per carità, ma le rotture di palle di oggi sono insopportabili. è appena venuto a trovarmi in ufficio un ex collega che è anche amico. ha qualche anno più di me, due o tre. sto cercando di fare entrare la sua attività da/con me e sono convinto che per lui sarebbe la scelta migliore. però poi lo vedevo così devastato dal lavoro e costretto ad esserlo perchè di lavorare ha estremo bisogno che francamente mi faceva un pò pena
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
markome ha scritto:E' pieno di gente che no sa cosa darebbe per poter andare in pensione
anche solo perché oltre alle visite in senso stretto i medici devono fare un sacco di corsi di aggiornamento (pagati, eh -- un privilegio di cui da commercialista ero invidiosissimo )
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate