se il psg spende milioni e ha gli allenatori migliori ma questi non vincono in europa non va bene
se in europa vincono sempre le stesse perche' spendono piu' degli altri non va bene
se il psg spende milioni per vincere solo il campionato francese non va bene
se il psg non lo vince, ma lo vince una che spende meno dimostrando che c'e' speranza anche per le piccole, non va bene
c è sempre tanta musica nell' aria -- a cup of tea would restore my normality-- “Non vi è alcuna strada che porta alla pace: la pace è la via”nulla contro l'utente Tenz
Anche il discorso che una squadra spende fior di milioni e poi non vince la Champions è per me stucchevole. La CL la vince una sola squadra e spesso è per un verificarsi di eventi incerti, fortuna o caso, che vinci o meno.
Tripletta del Real e tutti gli altri, Barcellona, PSG, Bayern, i 2 Manchester, Chelsea e Liverpool erano fallimentari, perchè pagavano decine di milioni i giocatori e li acquistavano per centinaia per non vincere magari neppure il campionato nazionale.
Poi vince il Bayern e la solfa è la stessa per tutti gli altri, a cui si aggiunge pure la Juve.
Poi vince il Liverpool, allora si esalta il percorso di crescita di questo e il grandissimo Klopp, mentre gli altri tutti somari.
L'anno dopo, questo: Klopp chi? Quest'anno si parla del grande Pep, che domina il campionato e farà la grande doppietta con la CL con un percorso entusiasmante e inarrestabile! Azz.... contrordine, quel sopravvalutato di Guardiola (con quelle checche del City) si è fatto fottere da Touchel, si proprio quel cazzone di cui abbiamo sparlato fino a ieri, non ritenendolo all'altezza di certi livelli.
Realisticamente, io compro i giocatori e li pago per fare uno squadrone per competere su tutti i fronti, specialmente sul versante Champions per chi ha campionati più semplici da vincere. Se sono competitivo e me la gioco non lo reputo un fallimento, se gioco male e non supero il girone o esco male agli ottavi con una squadra decisamente più debole, allora si potrà dire che si è fallito. Il PSG negli ultimi 2 anni ha fatto finale e semi, eliminando grandi squadre con ottime prestazioni, per me ha fatto bene anche se è mancato l'ultimo acuto. Sul campionato male, ma ci sta che un anno si stecchi, con l'avversario che al contempo fa miracoli. Ma se si fa un confronto con la Juventus, per dirne una con un andamento simile nel tempo, appare impietoso comunque.
Le bastonate le prendono tutti, quelli più bravi ne prendono meno.
Guardiola è come Sacchi, ha innovato dando un'impronta riconoscibile al suo gioco. E come Sacchi, ha saputo vincere avendo al contempo grandissimi campioni (ma si è visto che non è scontato). Quindi, come Sacchi, ha fatto scuola e molti giovani allenatori si sono ispirati a lui, poi ognuno cerca di metterci del suo, con varianti e accorgimenti. Sacchi nel giro di pochi anni è stato superato, perchè è rimasto ancorato all'integralismo del suo gioco, a cui gli altri avevano trovato contromosse tattiche e a livello fisico, e non ha più ottenuto nessun risultato. Guardiola invece ha evoluto il suo gioco e trovato nel tempo equilibri diversi, rimanendo comunque ai vertici. Non so se sia il migliore, ma sicuramente nell'ultimo decennio è nel mazzo dei migliori 3/4 e il suo tiki taka ha fatto scuola. A me non piace, ma contestarne la validità è assurdo. E comunque perchè è un problema suo se viene visto come il migliore, magari senza esserlo?
Ronzinante, Tata almeno la sufficienza, ha cannato la partita con la Roma ma poi quando ha giocato è stato bravo.
Pobega per me può fare il vice kessie interditore con licenza di inserirsi in area.
Poi un centravanti e un'ala destra che saelaemakers è un boeini belga.
Abbiamo bisogno di gente che segna.
Simy non lo so... Può giocare in una (presunta) grande squadra?
Concordo su Tata. Ma quella prima con la Roma è stata devastante. Merito a lui di essersi ripreso psicologicamente. Comunque l'ho messo tra quelli che terrei.
Pobega è una mezz'ala, non può giocare nei due, e non sa fare neanche il Chala. Non c'entra nulla in quel gioco.
Simy non lo so neanche io. Era un idea low cost che potrebbe anche funzionare.
L'anno dopo, questo: Klopp chi? Quest'anno si parla del grande Pep, che domina il campionato e farà la grande doppietta con la CL con un percorso entusiasmante e inarrestabile! Azz.... contrordine, quel sopravvalutato di Guardiola (con quelle checche del City) si è fatto fottere da Touchel, si proprio quel cazzone di cui abbiamo sparlato fino a ieri, non ritenendolo all'altezza di certi livelli.
Vedi anche Mourinho, che ai tempi dell'Inter era osannato come carismatico condottiero per il quale i giocatori erano disposti a buttarsi nel fuoco (la superstar Etò felicissimo di sacrificarsi a fare il terzino) e disposti a sabotare Benitez l'anno dopo in quanto nemico storico di Josè. Quando il portoghese passa al Real Madrid diventa uomo divisivo che va d'accordo coi portoghesi e brasiliani (Marcelo, Coentrao, CR7) e litiga con gli "spagnoli" (Casillas, Ramos ecc.), non vince la Champions, viene cacciato, e negli anni successivi prima Porcellotti e poi Zidane vincono 4 Champions in 5 anni, della serie "Con quel Real vinceva pure mia nonna, solo Mourinho è riuscito nell'impresa di non vincere nulla" (cioè di non vincere la Champions). Quasi che la Champions fosse la misura di tutto, l'unico trofeo che conti per giudicare un allenatore.
E' vero che Guardiola è stato strapompato mediaticamente come innovatore che ha imposto nuovi standard: come Sacchi aveva imposto la zona, il 4-4-2, la squadra corta, il fuorigioco alto (mitico emulatore il Foggia di Zeman) e il pressing a tutto campo, così Pep ha imposto la dittatura del possesso palla (tiki taka), del gioco offensivo a tutti costi con immediata e forsennata riconquista della palla (la regola dei "6 secondi"), il rinvio lungo (perfino quello del portiere) è diventato un'eresia, tutte le squadre hanno cominciato l'azione palla a terra dai piedi del portiere (causando disastri a non finire nelle squadre con portieri o difensori non all'altezza). Come sempre accade, col passare del tempo gli avversari hanno preso contromisure: ricordo la prima intervista di Capello quando assunse la guida del Milan post Sacchi "Ho ereditato un grande patrimonio ma non faremo più il fuorigioco così alto". Naturalmente i detrattori di Sacchi dicevano "Con Van Basten e soci vinceva anche mia nonna infatti dopo ha vinto anche Capello" (ammazza ste nonne tutte intenditrici di calcio).
La verità secondo me è che nel Milan di Sacchi e nel Barcellona di Guardiola le idee innovative dei tecnici (ereditate dall'Ajax/Olanda di Rinus Michel e Cruijff, il fraseggio di Bielsa, Aragones e Rijkaard) si sono sposate con caratteristiche uniche di certi giocatori creando qualcosa che ha lasciato un'impronta ma non è più riproducibile. Lo disse Boban dopo la fine del Milan degli olandesi: "Difficilmente QUEL Milan potrà ripetersi, torneremo a vincere ma non in quel modo". Tutti oggi fanno il calcio totale (attaccare e difendere in 10), l'intensità e la velocità sono aumentate, ma la gente si ricorderà più di Sacchi o Guardiola che dei grandissimi Ottmar Hitzfeld e Jupp Heynckes.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Guardiola si è guadagnato un'aura su santone che lo accompagna da anni e che non lo abbandonerà mai. Quest'aura lo fa assolutamente sopravvalutare rispetto ai suoi effettivi meriti tecnici che sono molto datati. Quello che ha fatto di grande lo ha fatto a Barcellona aiutato da una squadra che se non era la migliore di tutti i tempi poco ci manca. Dopo solo vittorie nazionali piuttosto scontate (specialmente quelle tedesche) e grandissime delusioni europee. Nell'ultima delle quali sabato ci ha messo tanto del suo con scelte di formazione che definire strambe è un eufemismo. Ma i santoni una volta che lo sono diventati, nell'immaginario popolare continuano ad esserlo.
Guardiola si è guadagnato un'aura su santone che lo accompagna da anni e che non lo abbandonerà mai. Quest'aura lo fa assolutamente sopravvalutare rispetto ai suoi effettivi meriti tecnici che sono molto datati. Quello che ha fatto di grande lo ha fatto a Barcellona aiutato da una squadra che se non era la migliore di tutti i tempi poco ci manca. Dopo solo vittorie nazionali piuttosto scontate (specialmente quelle tedesche) e grandissime delusioni europee. Nell'ultima delle quali sabato ci ha messo tanto del suo con scelte di formazione che definire strambe è un eufemismo. Ma i santoni una volta che lo sono diventati, nell'immaginario popolare continuano ad esserlo.
Ha dominato un campionato non proprio banale come quello inglese e altrettanto ha fatto in Champions, con un percorso di 11 vittorie e 1 pareggio, fino alla finale. Ma noi guardiamo solo l'ultima, ovviamente.
Quindi nessun merito tecnico attuale; vogliamo dire stagione di merda? E diciamolo!