Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Speriamo non cambi idea.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Nuova commentatrice Rai per il giro d'Italia. A me sembra sia una cosa politically correct. Se sto pensando una minchiata ditemelo subito e accetterò il vostro giudizio perchè non mi va di passare per sessista, ma una scelta simile a discapito di un ex corridore che di Giri ne ha corsi davvero e sa di cosa sta parlando, ci vedo uno schiaffo alla competenza.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
è probabilmente una scelta studiata. Ma a me sembra discretamente preparata e stranamente mi piace anche ascoltarla. (cosa strana per una telecronista/commentatrice donna).
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Ex ciclista, preparata e premiata (vinse un titolo nazionale nel 2012).
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giada_Borgato
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Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Zagorakis ha scritto: ↑15/05/2021, 22:16Nuova commentatrice Rai per il giro d'Italia. A me sembra sia una cosa politically correct. Se sto pensando una minchiata ditemelo subito e accetterò il vostro giudizio perchè non mi va di passare per sessista, ma una scelta simile a discapito di un ex corridore che di Giri ne ha corsi davvero e sa di cosa sta parlando, ci vedo uno schiaffo alla competenza.
come se poi, tra l'altro, essere un ex corritore faccia di te un buon commentatore...
Quando non si ha uno stile, si puó avere qualsiasi stile.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Commentava già sulla Rai il ciclismo da un po', soprattutto femminile, ma anche classiche come Liegi e Fiandre . L'anno scorso c'era Bugno al Giro, da addormentarsi.Zagorakis ha scritto: ↑15/05/2021, 22:16Nuova commentatrice Rai per il giro d'Italia. A me sembra sia una cosa politically correct. Se sto pensando una minchiata ditemelo subito e accetterò il vostro giudizio perchè non mi va di passare per sessista, ma una scelta simile a discapito di un ex corridore che di Giri ne ha corsi davvero e sa di cosa sta parlando, ci vedo uno schiaffo alla competenza.
Nella vita c'è una sola regola...purtroppo l'ho dimenticata. The Crew.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Zagorakis ha scritto: ↑15/05/2021, 22:16Nuova commentatrice Rai per il giro d'Italia. A me sembra sia una cosa politically correct. Se sto pensando una minchiata ditemelo subito e accetterò il vostro giudizio perchè non mi va di passare per sessista, ma una scelta simile a discapito di un ex corridore che di Giri ne ha corsi davvero e sa di cosa sta parlando, ci vedo uno schiaffo alla competenza.
Secondo il tuo ragionamento, Pirlo dovrebbe essere un grande commentatore di calcio, oltre che allenatore di livello eccelso.
Lo scorso anno la coppia De Luca - Bugno fu una cosa obbrobriosa, si faceva davvero fatica a seguire le tappe.
Il primo totalmente incompetente e insopportabile, ma lo è sempre stato fin dai suoi interventi sulla moto, il secondo terribile da ascoltare (con i coglioni che toccavano terra ci davo lo straccio in casa).
Ed io ho cominciato a seguire il ciclismo con lui, è stato il primo ciclista per cui ho tifato davvero.
Il miglior commentatore tecnico rimarrà Cassani, ma la Borgato sta dimostrando competenza e verve.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Ottimo esempio della mentalità corrente, spero soprattutto a destra, cioè quella che accusa di “politically correct” i cambiamenti allo status quo.Gerda ha scritto: ↑15/05/2021, 23:29Secondo il tuo ragionamento, Pirlo dovrebbe essere un grande commentatore di calcio, oltre che allenatore di livello eccelso.Zagorakis ha scritto: ↑15/05/2021, 22:16Nuova commentatrice Rai per il giro d'Italia. A me sembra sia una cosa politically correct. Se sto pensando una minchiata ditemelo subito e accetterò il vostro giudizio perchè non mi va di passare per sessista, ma una scelta simile a discapito di un ex corridore che di Giri ne ha corsi davvero e sa di cosa sta parlando, ci vedo uno schiaffo alla competenza.
Lo scorso anno la coppia De Luca - Bugno fu una cosa obbrobriosa, si faceva davvero fatica a seguire le tappe.
Il primo totalmente incompetente e insopportabile, ma lo è sempre stato fin dai suoi interventi sulla moto, il secondo terribile da ascoltare (con i coglioni che toccavano terra ci davo lo straccio in casa).
Ed io ho cominciato a seguire il ciclismo con lui, è stato il primo ciclista per cui ho tifato davvero.
Il miglior commentatore tecnico rimarrà Cassani, ma la Borgato sta dimostrando competenza e verve.
È femmina, quindi necessariamente non capisce nulla di sport - non sono io che ho pregiudizi, è lei che è femmina - quindi deve essere la dittatura del politicamente corretto.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Ecco, sì, anch'io appena sentita mi sono chiesto quanto nel fatto che l'abbian messa proprio quest'anno abbia pesato "il clima" attuale.Gerda ha scritto: ↑15/05/2021, 23:29Lo scorso anno la coppia De Luca - Bugno fu una cosa obbrobriosa, si faceva davvero fatica a seguire le tappe.Zagorakis ha scritto: ↑15/05/2021, 22:16Nuova commentatrice Rai per il giro d'Italia. A me sembra sia una cosa politically correct. Se sto pensando una minchiata ditemelo subito e accetterò il vostro giudizio perchè non mi va di passare per sessista, ma una scelta simile a discapito di un ex corridore che di Giri ne ha corsi davvero e sa di cosa sta parlando, ci vedo uno schiaffo alla competenza.
Il primo totalmente incompetente e insopportabile, ma lo è sempre stato fin dai suoi interventi sulla moto, il secondo terribile da ascoltare (con i coglioni che toccavano terra ci davo lo straccio in casa).

Però, concorde anche con chi abbia replicato, dopo 10 secondi mi ero già detto che meglio di Bugno l'anno scorso di sicuro fosse e non di poco.
A me dispiace perché Bugno è il ciclista che ho maggior rimpianto di non aver potuto vedere da contemporaneo: è il mio tipo di ciclista - così come lo è Mansell per quel che riguardi i piloti di F1. Mi è sempre piaciuto. Però come color commentator del giro era oggettivamente inascoltabile.

E anche come playbyplay rispetto a De Luca c'è di meglio.
Sto seguendo poco: per ora ho sentito solo due finali di tappa. A naso mi pare passabile ma peggio di altri che ci siano stati in passato.
Insomma, per fare esempi di chi ci sia stato a lungo, Cassani e Martinello credo fossero meglio anche se ormai manco li ricordi più vivamente e soprattutto lei l'abbia sentita poco.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Ma ancora state a parlare di donne e uomini, sulla competenza di chi ha vinto più e chi vinto meno?
Io, in una trasmissione sportiva vorrei un cronista che sappia parlare e fare una telecronaca avvincente. Affiancato a questo, vorrei un commentatore/opinionista competente e che sappia esprimersi in maniera chiara e capibile dal pubblico. Punto.
Per i cronisti ve ne sono pochissimi del primo tipo, e visto che la quasi totalità sono uomini è evidente che il sesso non incide positivamente in relazione a queste figure, mi sembrano assai scarsi entrambi.
Per quanto attiene invece ai commentatori, ho notato che nel corso degli anni si è cercato spesso il nome più che la spigliatezza e la propietà di linguaggio, con scelte a volte veramente assurde di gente che autonomamente non spiccicava parola. E poi che competenza dovrebbe, a priori, avere in più un campione di un gregario, non conoscono forse le stesse cose, le regole scritte e non scritte,non hanno vissuto lo stesso mondo, non hanno gareggiato insieme?
Queste sono le cose che vanno viste, parlare di uomini o donne è ridicolo.
Per me il commentatore per eccellenza, quello che ha dato l'esempio e il là alla categoria, rimarrà sempre il primo che abbia ascolato, la meravigliosa Lea Pericoli nel tennis, che mi affascinava da ragazzino.
Io, in una trasmissione sportiva vorrei un cronista che sappia parlare e fare una telecronaca avvincente. Affiancato a questo, vorrei un commentatore/opinionista competente e che sappia esprimersi in maniera chiara e capibile dal pubblico. Punto.
Per i cronisti ve ne sono pochissimi del primo tipo, e visto che la quasi totalità sono uomini è evidente che il sesso non incide positivamente in relazione a queste figure, mi sembrano assai scarsi entrambi.
Per quanto attiene invece ai commentatori, ho notato che nel corso degli anni si è cercato spesso il nome più che la spigliatezza e la propietà di linguaggio, con scelte a volte veramente assurde di gente che autonomamente non spiccicava parola. E poi che competenza dovrebbe, a priori, avere in più un campione di un gregario, non conoscono forse le stesse cose, le regole scritte e non scritte,non hanno vissuto lo stesso mondo, non hanno gareggiato insieme?
Queste sono le cose che vanno viste, parlare di uomini o donne è ridicolo.
Per me il commentatore per eccellenza, quello che ha dato l'esempio e il là alla categoria, rimarrà sempre il primo che abbia ascolato, la meravigliosa Lea Pericoli nel tennis, che mi affascinava da ragazzino.
La via più breve tra due cuori è il pene
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Nell’atletica in Rai io mi ero affezionato alla voce “penetrante” di Franco Bragagna, grande oratore e giornalista molto competente, e al commento tecnico di Attilio Monetti (spesso interrotto dal primo che tende a prevaricare sugli altri) e di Stefano Tilli.
Ci sono altri commentatori che si avvicendano di recente, ma le emozioni della diretta che sa creare Bragagna non le ho trovate in nessun altro, uomo o donna.
Allo stesso tempo, non cambierei mai la voce dal campo di gara e le interviste di Elisabetta Caporale, secondo me una delle migliori in quel ruolo (atletica e nuoto), così come la De Stefano nel ciclismo, ma nel secondo caso credo sia più per abitudine.
Entrambe (Caporale e De Stefano) hanno dei timbri di voce particolari e molto riconoscibili rispetto alla Borgato, che però sta dimostrando di saper affrontare la lunga diretta senza troppe preoccupazioni.
Tranne Tilli, nessuno di questi che ho citato (uomini e donne) è un ex atleta.
Ci sono altri commentatori che si avvicendano di recente, ma le emozioni della diretta che sa creare Bragagna non le ho trovate in nessun altro, uomo o donna.
Allo stesso tempo, non cambierei mai la voce dal campo di gara e le interviste di Elisabetta Caporale, secondo me una delle migliori in quel ruolo (atletica e nuoto), così come la De Stefano nel ciclismo, ma nel secondo caso credo sia più per abitudine.
Entrambe (Caporale e De Stefano) hanno dei timbri di voce particolari e molto riconoscibili rispetto alla Borgato, che però sta dimostrando di saper affrontare la lunga diretta senza troppe preoccupazioni.
Tranne Tilli, nessuno di questi che ho citato (uomini e donne) è un ex atleta.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Vabbe'... allora mi sa che "vediamo" cose diverse.Gerda ha scritto: ↑17/05/2021, 7:41Allo stesso tempo, non cambierei mai la voce dal campo di gara e le interviste di Elisabetta Caporale, secondo me una delle migliori in quel ruolo (atletica e nuoto), così come la De Stefano nel ciclismo, ma nel secondo caso credo sia più per abitudine.
Entrambe (Caporale e De Stefano) hanno dei timbri di voce particolari e molto riconoscibili rispetto alla Borgato, che però sta dimostrando di saper affrontare la lunga diretta senza troppe preoccupazioni.
La Caporale, già anni fa, quindi in tempi non sospetti (prima che ci fosse tutto questo PC e contro-PC), io mi chiedevo chi l'avesse selezionata.
Intanto di lingue parla giusto l'inglese ed il francese, che sticazzi dai: l'inglese è scontato e il francese dall'italiano è facile. Per quel ruolo pretendo minimo o tedesco o russo, e pure lo spagnolo. Ma poi, clamoroso, il suo inglese ed il suo francese sono pure scarsi. Un inglese così, parametrato al ruolo, più che scarso è osceno.
Tanto il resto, le domande ecc., sono le solite 3 cazzatine da 20 anni.
Io mi son sempre chiesto perché ci fosse proprio lei lì. Nemmeno da dire che sia mai stata un gran tocco di fregna.
Non si spiega.
La De Stefano che almeno parla pure spagnolo (anch'esso facile, dall'italiano, ma è sempre una in più a sempre Inglese e Francese, e parlarne 3 è comunque più raro di 2) e che nelle altre due lingue ora non la ricordo bene ma la rimembro molto più forte rispetto alla Caporale, fa anche più un lavoro da conduttrice e via dicendo e si carpisce che sia appassionata e ci capisca di tale sport.
Quindi già lei, pur non toccando vette incredibili - oh ricordiamoci che quei lavori si contano sulle dita della mano, mentre un certo tipo di formazione che poi non dia generalmente grandi sbocchi, o comunque non sbocchi troppo "lucrosi", ce l'hanno in tante - la salvo.
La trovo un "pacchetto" molto più credibile, solido.
La Caporale proprio no. Ed era una considerazione che facevo già poco più che maggiorenne, quindi da non "sgamato", ma proprio perché a mio avviso plateale.
Ecco, l'unica cosa su cui possa essere d'accordo è sul discorso del timbro.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
La "battaglia" contro la Caporale (in senso buono) la sento da sempre.
Probabilmente hai ragione tu/voi, ma sembra quasi che, quando non sento la sua voce post gara, mi manca qualcosa.
Abitudine.
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- Salieri D'Amato
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Che poi mi dite quale altro cronista/intervistatore parla bene l'inglese o alte lingue?
La Caporali per certi versi è caciarona e approssimativa su certe interviste, ma ha una capacità rara di andare subito al dunque con gli atleti, spesso saltando gli interminabili convenevoli di altri ed entrando in empatia con loro. Inoltre subito dopo le gare riesce a intervistare o magari strappare una dichiarazione al volo ai campionissimi vincitori prima di tutti (o quasi) gli altri, e non parlo solo di italiani, cosa che mi ha sempre piacevolmente stupito. Ricordo che con chi l'ha proceduta, per sentire l'intervista ad un Bolt campione mondiale, toccava aspettare 20 minuti o anche mezz'ora.
La Caporali per certi versi è caciarona e approssimativa su certe interviste, ma ha una capacità rara di andare subito al dunque con gli atleti, spesso saltando gli interminabili convenevoli di altri ed entrando in empatia con loro. Inoltre subito dopo le gare riesce a intervistare o magari strappare una dichiarazione al volo ai campionissimi vincitori prima di tutti (o quasi) gli altri, e non parlo solo di italiani, cosa che mi ha sempre piacevolmente stupito. Ricordo che con chi l'ha proceduta, per sentire l'intervista ad un Bolt campione mondiale, toccava aspettare 20 minuti o anche mezz'ora.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Mi viene in mente Ettore Giovannelli, che al Giro intervista ancora stile F1, come se la partenza fosse la pit-lane o il paddock (a me non dispiace).Salieri D'Amato ha scritto: ↑17/05/2021, 11:30Che poi mi dite quale altro cronista/intervistatore parla bene l'inglese o alte lingue?
Nella vita c'è una sola regola...purtroppo l'ho dimenticata. The Crew.