Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Ai tempi delle menomazioni ai piedi delle donne, la fiaba Cenerentola era severamente vietata in Cina.
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Vietatissimo pure farla con le nuvole di drago sui resti di sugo del pollo al curry
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
come accennavo in un altro topic però il finto politicamente scorretto è oggi la scusa dei reazionari.
Parlano di opposizione al presunto pensiero unico quando in realtà è solo opposizione alle rivoluzioni sociali.
Alla luce di questo un rivoluzionario, o anche un semplice progressista, come si deve collocare?
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Un progressista o comunque una persona con un minimo di cervello sa benissimo che il cinema e la musica (e comunque tutte le arti in genere) sono sempre lo specchio della società in cui viviamo. Questi che censurano Biancaneve non hanno la minima conoscenza del mondo del cinema (facciamogli vedere Ilsa), se ci fai caso chi è a favore della cancel culture è notoriamente ignorante come una capra, parlano di cultura ma non entrano mai nei dettagli, non credo che abbiano mai aperto un libro in vita loro, diversamente non potrebbero ragionare (?) in questo modo.balkan wolf ha scritto: ↑04/05/2021, 15:56
Alla luce di questo un rivoluzionario, o anche un semplice progressista, come si deve collocare?
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
correttobalkan wolf ha scritto: ↑04/05/2021, 15:56come accennavo in un altro topic però il finto politicamente scorretto è oggi la scusa dei reazionari.
Parlano di opposizione al presunto pensiero unico quando in realtà è solo opposizione alle rivoluzioni sociali.
Alla luce di questo un rivoluzionario, o anche un semplice progressista, come si deve collocare?
in realtà il politically correct è ampia minoranza, sebbene appaia il contrario perché, al di fuori dei social, in effetti i mezzi di comunicazione sono in larga parte orientati progressisticamente, o almeno non sono retrogradi o trogloditi come invece i falsi politically uncorrect
la regola è semplice: quando uno dice di essere fuori dal coro, in realtà fa parte della larghissima maggioranza, di norma becera e reazionaria, e basta farsi appunto un giro dei social per trovare ampie evidenze
questo vale a partire da montanelli ad arrivare ai suoi tardi epigoni in sessantaquattresimo (non è un caso che la di gran lunga peggiore trasmissione televisiva si chiami, appunto, fuori dal coro)
ora, io non sono certo un rivoluzionario, nè un patito del politicamente corretto, ma è ovvio che fra il chiamare qualcuno frocio e lo scandalizzarsi per il bacio a cenerentola le posizioni razionali non manchino
del resto ricordo che, quando qualcuno gridò a Storace "di' qualcosa di destra", questi, vero epigono di quell'area culturale, rispose prontamente "a frocio!"
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Io mi sono sempre ritenuto di Sinistra, certamente progressista anche se certo non rivoluzionario (i rivoluzionari fanno la rivoluzione, non si limitano a chiacchierarne). Eppure certe stronzate non mi sento di appoggiarle e nemmeno di subirle senza contestarle per via dell'area politica da cui provengono. Anzi, da una parte mi fanno anche girare i coglioni in quanto le considero tutt'altro che rivoluzioni sociali, per me sono un guardarsi l'ombelico per manifesta incapacità e scarsa voglia di incidere dove servirebbe di più.balkan wolf ha scritto: ↑04/05/2021, 15:56come accennavo in un altro topic però il finto politicamente scorretto è oggi la scusa dei reazionari.
Parlano di opposizione al presunto pensiero unico quando in realtà è solo opposizione alle rivoluzioni sociali.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Io lo chiamo vittimismo della maggioranza ed è davvero di moda sui social. Nei casi cronici si rivendica il diritto all’intolleranza come fondamento della democrazia!
Inutile tirare in mezzo popper ( popper, tirare... la avete capita?
) per capire che è una cagata.
Ps
Oggi salvini ha fatto un post in difesa di quello stupratore del principe azzurro... infame! La brigata biancaneve
ti punirà!
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Infatti ha puntualmente usato la parola "buonsenso", concetto astratto usato notoriamente dalle capre reazionarie che essendo incapaci di argomentare usano questa parolina, che dal loro punto di vista funziona come asso pigliatutto.balkan wolf ha scritto: ↑04/05/2021, 17:29
Oggi salvini ha fatto un post in difesa di quello stupratore del principe azzurro... infame! La brigata biancaneveti punirà!
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
l'intolleranza sta crescendo a ritmi record, perché se censuri un film, un videogioco e altre cagate destinate ai giovani, crei dei piccoli intolleranti del futuro, è oggettivo, e tutta sta cagata di politicamente corretto, dittatura delle idee, non fa altro che aumentare il bacino di incazzati, e aggiungere intolleranti alla variabile.balkan wolf ha scritto: ↑04/05/2021, 17:29Io lo chiamo vittimismo della maggioranza ed è davvero di moda sui social. Nei casi cronici si rivendica il diritto all’intolleranza come fondamento della democrazia!
Da ex videogiocatore hardcore mi tengo sempre informato sul mondo dei videogame e ogni tanto rigioco ai miei preferiti, e ti assicuro che nel mondo dei videogiochi abbiamo tanti esempi di ormai invasione di politicamento corretto che rompe i coglioni a iosa, ormai come una manna stanno distruggendo tanti nuovi videogiochi per presunte cose razziste o discriminatorie.
Basterebbe guardare cosa succede in ogni settore, anche nel calcio tipo con cavani che fu squalificato per razzismo ecc
e anche prima di arrampicarsi sugli specchi e di parlare sempre di reazionari o chi si lamenta per non andare incontro al così detto progressismo o uguaglianze. Non ci sarà mai uguaglianza o amore per il prossimo, se mi cambi un videogioco perché se un tizio spara a un nero e un tizio è più colorato rispetto ad un altro, o ha capelli afroamericani non si possono mettere su un bianco o si censura il gioco e viene considerato razzista e si cambia il videogioco, la trama e tutto il resto...

E non hai idea di quanti giovani stanno somatizzando nel vedere i videogiochi tagliati, censurati. e distrutti al principio, perché quando qualcuno che non gioca ai videogiochi e vede il videogioco sul twitter di sfuggita, poi si crea l'effetto onda dei social e i produttori del videogioco devono correggerlo per evitare che sia "razzzzzista" e far parlare quei cofglioni nazisti del politicamente corretto

Basterebbe farti un giro su un qualsiasi forum di videogames e sentire qualche opionione di videogiocatori sul "politicamente corretto" nei videogiochi, per capire dove sta andando l'incazzatura.

Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Non entro ulteriormente nel nucleo dell'argomento, osservo solamente che trovo la diatriba sulle quantità (maggioranza, minoranza, ecc) un discutibile annacquamento delle riflessioni. Da quand'é che si dà (piú o meno) per scontato che la verità preferibile si accompagni (soprattutto: sempre, ed in ogni caso) ad una massa maggioritaria di persone?
La ragione (che per quanto mi riguarda, non ne è necessariamente agli antipodi) puó dunque essere ridotta ad un'affluenza di corpi che fremono d'imporsi, a prescindere dal percorso a cui sono arrivati a quell'urgenza?
Vale anche per altri argomenti.
Superfluo (forse) ricordare come le maggioranze abbiano appoggiato varie cazzate in varie epoche e latitudini.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Se facessero un remake, (e potrebbero farlo) come ne hanno fatti tanti di vecchi giochi, probabilmente quello sarebbe censurato perché "mostrerebbe" un atteggiamento ritenuto "discriminatorio" perché darebbe l'impressione che quell'individuo rappresenti un comportamento negativo di tutta la categoria che andrebbe a rappresentare, e ci sarebbero tante battaglie social e i produttori del videogioco dovrebbero tagliare di netto quell'animazione e nel caso sia anche altrove, rifare tutte le animazioni..,

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Qualcosa non va.Cowboy ha scritto: ↑04/05/2021, 17:03
Io mi sono sempre ritenuto di Sinistra, certamente progressista anche se certo non rivoluzionario (i rivoluzionari fanno la rivoluzione, non si limitano a chiacchierarne). Eppure certe stronzate non mi sento di appoggiarle e nemmeno di subirle senza contestarle per via dell'area politica da cui provengono. Anzi, da una parte mi fanno anche girare i coglioni in quanto le considero tutt'altro che rivoluzioni sociali, per me sono un guardarsi l'ombelico per manifesta incapacità e scarsa voglia di incidere dove servirebbe di più.
se al Primo Maggio in Italia mi vengono a parlare del DL ZAN e si crea un putiferio, un casino, una commedia tragicomica tra la RAI e un tizio rapperrrr, e NON si parla invece dei lavoratori che ormai stanno inguaiati, o andare nello specifico, e parlare dei lavoratori Amazon che sono trattati da schiavi e fanno pipì nelle bottigliette di plastica pur di arrivare puntuali alle consegne dell'Algoritmo AMAZON.A nessuno su quel palco del concertone fotteva un cazzo dei lavoratori.
E si, capisci che qualcosa non va, in questa sinistra, se si devono affidare a uno come Fedez, come gli americanetti che la sinstra diventa hoollyvoodiana rappresentata dai miliardari al caviale, io chiamerei sinistra ormai al caviale anche quella che si sta formando in Italia.
Ha ormai ereditato le peggio cose da quella americana. E fattuale.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Visto che in qualche modo se ne parlava anche nel topic sui Super Straight, ribadisco il mio pensiero anche qui. Gli eccessi di politicamente corretto sono sicuramente fastidiosi e in molti casi senza senso, ma la reazione che il più delle volte si ha di fronte a simili boutade è a sua volta eccessiva. Di base è sempre un problema di diritti sociali e civili, e a volte simili controversie (ma forse si dovrebbero definire "fintoversie") finiscono per far perdere di vista il vero obiettivo, che è appunto garantire pari diritti e dignità a tutti, come è giusto che sia in una società civile.
Sono pochi i casi in cui l'eccesso di politicamente corretto ha fatto davvero male in senso pratico. Un caso che ricordo è quello di August Ames (di cui immagino si sarà parlato sul forum), che avendo pure depressione e disturbi vari si è suicidata per gli innumerevoli insulti ricevuti via web da gente qualunque e colleghi per non aver recitato con un attore che recitava anche in ruoli gay. Solo in casi come questo si può essere davvero sdegnati (e sarebbe anche augurabile che lo Stato prendesse provvedimenti punitivi verso quelli che insultano), in tutti gli altri si può tranquillamente oscillare tra l'ignorare e farsi una risata.
Ovviamente non è mia intenzione sminuire i casi come quello di August Ames solo perché numericamente minoritari rispetto ai casi di violenza di segno opposto verso omosessuali e minoranze varie che sono ovviamente più numerosi. La violenza fisica e verbale, insulto compreso, va sempre condannata e stigmatizzata.
Sono pochi i casi in cui l'eccesso di politicamente corretto ha fatto davvero male in senso pratico. Un caso che ricordo è quello di August Ames (di cui immagino si sarà parlato sul forum), che avendo pure depressione e disturbi vari si è suicidata per gli innumerevoli insulti ricevuti via web da gente qualunque e colleghi per non aver recitato con un attore che recitava anche in ruoli gay. Solo in casi come questo si può essere davvero sdegnati (e sarebbe anche augurabile che lo Stato prendesse provvedimenti punitivi verso quelli che insultano), in tutti gli altri si può tranquillamente oscillare tra l'ignorare e farsi una risata.
Ovviamente non è mia intenzione sminuire i casi come quello di August Ames solo perché numericamente minoritari rispetto ai casi di violenza di segno opposto verso omosessuali e minoranze varie che sono ovviamente più numerosi. La violenza fisica e verbale, insulto compreso, va sempre condannata e stigmatizzata.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Il politicamente corretto nelle arti è una stupidaggine e manco perdo tempo a parlarne.
Il problema è che i reazionari, con la scusa della libertà di pensiero, attaccano le rivoluzioni sociali... il che è perfettamente logico e lecito ma profondamente disonesto intellettualmente.
Più terra terra se oggi essere politicamente scorretto significa pensarla come salvini, fusaro o belpietro meglio il politicamente corretto ragionato, non yankee e non estetico.
“E compito del rivoluzionario combattere tutto ciò che sostiene il reazionario e difendere tutto quello che combatte il reazionario.”
Mao il libretto rosso.
https://www.instagram.com/p/BmF9l8vgNoD ... 5fr5oyqbvi
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“E compito del rivoluzionario combattere tutto ciò che sostiene il reazionario e difendere tutto quello che combatte il reazionario.”
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Le decisioni motivate dal Politically Correct tanto contestate dai politici italiani, e dalla migliore intellighenzia di superzeta, non erano decisioni motivate dal Politically Correct.Billy Drago ha scritto: ↑26/04/2021, 20:35Howard University, l’ateneo simbolo degli afroamericani cancella gli studi classici.
- Nei giorni scorsi la lunga marcia verso un futuro liberato dalle opere di Omero e Cicerone, classificati come pericolosi «dead white males» («uomini bianchi morti») teorici della «supremazia bianca» sulle altre razze, ha subito una improvvisa accelerazione.
È una di quelle decisioni che in Europa vengono guardate con scoramento e che gli accademici americani tendono però a commentare con prudenza per non essere accusati di collaborazionismo con quelli che vengono visti come antichi suprematisti bianchi, fautori di schiavitù e patriarcato, e per questo da cancellare al più presto dai vari curricula accademici, rimpiazzati da autori esplicitamente antirazzisti, femministi, intersezionali.
Ennesimo caso creato ad arte per generare reazioni di indignazione / fate girare / dove andremo a finire signora mia
https://www.pagellapolitica.it/blog/sho ... TCNMYtnX88