[O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

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Markster
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1351 Messaggio da Markster »

Sempre fra TV e siti internet .... ma in corsia questi non ci stanno mai ?!?!

:o :-D

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1352 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Miguel Bosé e il Covid: «Ma quale pandemia, è un complotto per vendere vaccini ordito dal Forum di Davos»

Miguel Bosé continua la sua postura negazionista nei confronti della pandemia e del Covid. Il popolare cantante spagnolo, infatti, è stato protagonista della seconda parte dell'intervista con il conduttore Jordi Evole, sull'emittente televisiva La Sexta. Sin dal marzo dell'anno scorso, Miguel Bosé si era espresso su posizioni che tendono a negare la pandemia e la gravità della diffusione del Sars-CoV-2. Dopo la prima parte dell'intervista, andata in onda domenica 11 aprile, ieri sera il cantante ha rincarato la dose nella seconda parte, di cui parla anche il portale spagnolo 20minutos.es. «Solo io possiedo la verità, altro che bufale. Sono negazionista e lo dico a testa alta. Non mi interessa ciò che pensano gli altri, se avessi dato peso alle parole di altri non avrei mai avuto questa carriera» - le parole di Miguel Bosé - «Dov'è il virus? Io non lo vedo. Questo è solo un complotto per sottomettere i popoli e vendere i vaccini, io mi sono informato e documentato. Non ci servono i vaccini, ma le cure». La svolta antivaccinista di Miguel Bosé ha del clamoroso, se si pensa che lo stesso cantante, anni fa, lanciò una raccolta fondi per la ricerca e lo sviluppo di un vaccino contro l'Hiv. Quando il conduttore Jordi Evole lo ha invitato a confrontarsi con uno scienziato, il cantante si è rifiutato categoricamente. «Non sono un professionista, non ho le conoscenze adeguate per parlare con uno scienziato. Ma sono molto informato e sono dalla parte della verità» - ha affermato Miguel Bosé - «Questa faccenda non ha neanche il potenziale per poter essere una epidemia, l'hanno voluta trasformare in una pandemia. E sono particolarmente accreditato a parlare di questo argomento, visto che mi ha toccato direttamente e ho avuto modo di approcciarlo». Il riferimento di Miguel Bosé è alla morte della madre Lucia, scomparsa a 89 anni nel marzo 2020 proprio dopo aver contratto il coronavirus. Il cantante però non ha dubbi sulle proprie teorie: «Questa falsa pandemia non è nata dalla Cina, ma da un cartello di supermiliardari psicopatici che rispondono al nome di Forum di Davos. Hanno pianificato tutto questo da 10-15 anni, basta cercare le informazioni sul web e troverete tutto. Queste persone si credono padroni dell'umanità e del pianete perché sono molto ricchi e molto arroganti. Ma vedrete: cadranno tutti, uno dopo l'altro. Politici, scienziati e imprenditori farmaceutici: non potranno più uscire di casa tranquilli. Ci sarà un'altra Norimberga e coinvolgerà tutto il sistema, da destra a sinistra. Voglio un mondo nuovo e lo avremo». Miguel Bosé ha poi spiegato di essere amareggiato per le tante critiche ricevute dopo le sue affermazioni e punta il dito anche contro la Global Alliance for Vaccines and Immunization (Gavi), una fondazione che promuove le vaccinazioni nelle zone più povere del mondo e che secondo il cantante farebbe parte della Fondazione Bill & Melinda Gates, anche se non è vero. «Una mia cara amica mi ha detto: "Mio cognato lavora per Gavi e forse non sei molto informato". Le ho risposto: "Io sono molto informato, forse è tuo cognato che non sa neanche con chi lavora"» - le parole del cantante - «Sono tornato a essere più lucido di tanti anni fa ed è per questo che so la verità».

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1353 Messaggio da Drogato_ di_porno »

The new “double mutation” variant from India 🇮🇳 #B1617 is surging fast in UK—5x increase in % of #COVID19 cases in just 2 weeks. Same with the South Africa 🇿🇦 #B1351 variant. When did they increase? After schools reopened.
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1354 Messaggio da Drogato_ di_porno »

l'India è una centrifuga
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1355 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Flop da 100 milioni per i banchi a rotelle: uno su due non è utilizzato
Dovevano essere una garanzia di distanziamento ma sei mesi dopo si sono rivelati un pessimo affare con un alto costo. Abbandonati nei magazzini o negli scantinati delle scuole. E ora fioccano gli esposti alla Corte dei conti.
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1356 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1357 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1358 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Il principio di cautela e prevenzione è pensato per situazioni di incertezza, che potrebbero avere conseguenze sistemiche e irreversibili. E gli effetti della campagna di vaccinazione non rientrano in questa casistica, semmai la combattono

https://www.ilfoglio.it/salute/2021/03/ ... a-2100608/
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1359 Messaggio da dostum »

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1360 Messaggio da dostum »

Dicevano che io perseguitassi le povere donne politicanti costrette ad essere "più brave" degli uomini.Chi potrebbe trovare qualcosa di buono in Mariastronza Gelmini esperta in pompini?

Arginato l’ostacolo scuole, confermate le linee guida del piano riaperture con qualche speranza in più per quanto riguarda le future regioni gialle, il governo Draghi nel mettere a punto gli ultimi dettagli del decreto (che sarà in vigore dal 26 aprile fino a fine luglio) si trova a che fare con il nodo coprifuoco. Il pressing dei ristoratori di città, province e regioni guidato dal presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga e appoggiato convintamente, all’interno del governo dalla Lega di Matteo Salvini è asfissiante. Un’ora in più di respiro e di lavoro, dalle 22 alle 23. Fin da subito, cioè in concomitanza con il giorno delle riaperture, il 26 aprile. Come ha spiegato il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. «Preferirei una flessibilità arrivando al coprifuoco alle 23 piuttosto che alle 22 perché nelle città ci si trasferisce tra Comuni per andare a cenare, e il rischio é che alle 21 uno abbia già terminato per andare a casa».

****Iscriviti alla newsletter Speciale coronavirus

Ma la parola d’ordine, per ora, resta una sola. Gradualità. Come ha confermato questa mattina il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini. «Il coprifuoco evoca brutte cose, e non vediamo l'ora tutti noi di allungare l'orario e di poterlo poi abolire», ha spiegato il ministro, «ma tutto si tiene in una gradualità e in una progressività. Noi abbiamo proposto alle 22 perché abbiamo ascoltato il Cts e perché questo ritorno a regole normali deve essere graduale per evitare impennate del virus. E' chiaro - ha aggiunto - che da parte del Governo c'è fiducia che i comportamenti corretti delle persone ci porteranno a passare gradualmente dalle 22 alle 23 e alle 24 per poi togliere del tutto il coprifuoco. Quando? Non c'è il partito delle aperture e il partito delle chiusure, dobbiamo essere tutti insieme contro il virus. Non c'è un pezzo di politica contro l'altro, c'è un mondo intero in lotta contro il Covid. Siccome il Covid c'è, rimane e circola, dobbiamo fare grandissima attenzione. Poi queste scelte non competono a me ma al Consiglio dei ministri e ci confronteremo, ma c'è volontà di allentare le misure gradualmente senza permettere al virus di ripartire". Parole confermate dal ministro Patuanelli: «Il coprifuoco rimarrà alle 22, come deciso dalla cabina di regia».
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GiarneseUmnberto
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1361 Messaggio da GiarneseUmnberto »

Il problema è che tra 2 settimane daranno la colpa alla "riapertura" delle attività, e non alle scuole per l'aumento dei contagi se ci sarà.

hanno fatto la battaglietta ideologica per far tornare a scuola quelle mandrie di capre, 1 mese o 2, non cambiava nulla, se ne parlava il prossimo anno, i presidi e tutta l'allegra combriccola già hanno messo le mani avanti, dicendo che è tutto rimasto invariato, c'era il problema scuola prima ed è rimasto il solito problema scuola contagio, non si è fatto nulla, quindi si doveva dare priorità a chi manda avanti la baracca per la stagione estiva, si crea lavoro e far lavorare le persone per mandare avanti sto baraccone. Ormai tutti si son messi a lavorare a nero, voglio vedere tra qualche anno come manderanno avanti la baracca degli sprechi e il magna magna degli enti inutili più la beota questione, di campare gente a vita.

e il coprifuoco è l'ennesima cazzata

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1362 Messaggio da Moderatore1 »

dostum ha scritto:
21/04/2021, 13:07
Dicevano che io perseguitassi le povere donne politicanti costrette ad essere "più brave" degli uomini.Chi potrebbe trovare qualcosa di buono in Mariastronza Gelmini esperta in pompini?

Arginato l’ostacolo scuole, confermate le linee guida del piano riaperture con qualche speranza in più per quanto riguarda le future regioni gialle, il governo Draghi nel mettere a punto gli ultimi dettagli del decreto (che sarà in vigore dal 26 aprile fino a fine luglio) si trova a che fare con il nodo coprifuoco. Il pressing dei ristoratori di città, province e regioni guidato dal presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga e appoggiato convintamente, all’interno del governo dalla Lega di Matteo Salvini è asfissiante. Un’ora in più di respiro e di lavoro, dalle 22 alle 23. Fin da subito, cioè in concomitanza con il giorno delle riaperture, il 26 aprile. Come ha spiegato il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. «Preferirei una flessibilità arrivando al coprifuoco alle 23 piuttosto che alle 22 perché nelle città ci si trasferisce tra Comuni per andare a cenare, e il rischio é che alle 21 uno abbia già terminato per andare a casa».

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Ma la parola d’ordine, per ora, resta una sola. Gradualità. Come ha confermato questa mattina il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini. «Il coprifuoco evoca brutte cose, e non vediamo l'ora tutti noi di allungare l'orario e di poterlo poi abolire», ha spiegato il ministro, «ma tutto si tiene in una gradualità e in una progressività. Noi abbiamo proposto alle 22 perché abbiamo ascoltato il Cts e perché questo ritorno a regole normali deve essere graduale per evitare impennate del virus. E' chiaro - ha aggiunto - che da parte del Governo c'è fiducia che i comportamenti corretti delle persone ci porteranno a passare gradualmente dalle 22 alle 23 e alle 24 per poi togliere del tutto il coprifuoco. Quando? Non c'è il partito delle aperture e il partito delle chiusure, dobbiamo essere tutti insieme contro il virus. Non c'è un pezzo di politica contro l'altro, c'è un mondo intero in lotta contro il Covid. Siccome il Covid c'è, rimane e circola, dobbiamo fare grandissima attenzione. Poi queste scelte non competono a me ma al Consiglio dei ministri e ci confronteremo, ma c'è volontà di allentare le misure gradualmente senza permettere al virus di ripartire". Parole confermate dal ministro Patuanelli: «Il coprifuoco rimarrà alle 22, come deciso dalla cabina di regia».
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Dostum, non so se, come e quanto moderarti. Da quanto so, nonostante varie segnalazioni, i tuoi fotomontaggi sono sempre stati considerati "espressione artistica", satira sui potenti e pertanto tollerati.

In teoria l'immagine di un pompino dovrebbe avere la stessa valenza, se non maggiore, della frase evidenziata nel tuo post. Eppure è questa che stona, forse l'infantile Mariastronza, che da l'idea tu voglia connotare ancora più il disprezzo per la Gelmini.

Diciamo che se accompagni i tuoi lavori con una frase ironica o senza particolare acredine o offese allegate, al momento può andar bene, soprattutto in considerazione che siamo su SZ, dove un atto sessuale è sempre ben visto quale che sia il contesto.

giorgiograndi
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1363 Messaggio da giorgiograndi »

https://www.wsj.com/articles/an-america ... re_twitter
Il buon senso sull Wall Street Journal, contro la politica della paura e del rischio zero

"What are the lessons of Covid-19? It depends who you ask. Some believe politicization of the pandemic response cost lives. Others believe a stronger U.S. public-health system would have reduced Covid-19 deaths significantly. Still others say lockdowns should have been longer and more stringent, or that they were ineffective. But one lesson that should transcend ideological differences: Don’t put one illness above all other problems in society, a condition known as “Covid mania.”

The novel coronavirus has caused suffering and heartbreak, particularly for older adults and their loved ones. But it also has a low mortality rate among most people and especially the young—estimated at 0.01% for people under 40—and therefore never posed a serious threat to social and economic institutions. Compassion and realism need not be enemies. But Covid mania crowded out reasoned and wise policy making.

Americans groaned when leaders first called for “two weeks to slow the spread” in March 2020. Months later, many of these same Americans hardly blinked when leaders declared that lockdowns should continue indefinitely. For months Covid had been elevated above all other problems in society. Over time new rules were written and new norms accepted.

Liberty has played a special role in U.S. history, fueling advances from independence to emancipation to the fight for equal rights for women and racial minorities. Unfortunately, Covid mania led many policy makers to treat liberty as a nuisance rather than a core American principle.

Covid mania has also wreaked havoc on science and its influence on policy. While scientists’ passion for discovery and improving health has fueled research on the novel coronavirus, Covid mania has interpreted scientific advancements through an increasingly narrow frame. There has only been one question: How can scientific findings be deployed to reduce Covid-19 spread? It hasn’t mattered how impractical these measures may be. Discoveries that might have helped save lives, such as better outpatient therapies, were ignored because they didn’t fit the desired policy outcome.

A prime example is mask research. However one feels about wearing masks, look at the evidence from California. Despite a mask mandate imposed last April and steady, high rates of compliance, California experienced a surge in Covid-19 cases over the winter.

Mandating masks may help in some settings, but masks are not the panacea officials have presented them as. In September, then-Centers for Disease Control and Prevention director Robert Redfield declared that “this face mask is more guaranteed to protect me against Covid than when I take a Covid vaccine.”

The statement was remarkable because he made it before seeing vaccine trial data. Those data and data from people who have recovered from Covid clearly demonstrate that this statement is false. Immunity is far more effective than whatever efficacy masks may offer.

Covid mania is also creating new conflicts over vaccine mandates. The same people who assured the public that a few weeks of lockdown would control the pandemic now argue that vaccinating children, for whom no vaccine has yet been approved, is essential to end the pandemic. Children account for less than 0.1% of Covid deaths in the U.S. Is enough known about vaccines to conclude that their benefits outweigh potential risks to children?

“Yes” is the answer of a salesman, not a scientist. Mandating a vaccine for children without knowing whether the benefits outweigh the risks is unethical. People who insist we should press on anyway, because variants will prolong the pandemic, should be reminded that a large reservoir of unvaccinated people in the U.S.—and in the world—will always exist. We cannot outrun the variants.

The good news is that recent state legislative efforts in Utah, Tennessee and Ohio to ban vaccine passports may burst the Covid mania bubble. If passports are banned, then risks from Covid must be assessed in the same way other risks—such as playing a sport or starting a new medication—are considered. In many places throughout the country, zero has become the only tolerable risk level. Why else are people who have been vaccinated or recovered from Covid still asked to wear masks? Reasonable policies cannot sprout from unreasonable levels of risk tolerance.

The pandemic has been devastating for many Americans, but policies grounded in Covid mania have compounded the harm and delayed a return to normal life. The challenges ahead require rational decision making that considers costs and benefits and keeps sight of the countless things in life that matter.

Dr. Ladapo is an associate professor at UCLA’s David Geffen School of Medicine."
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1364 Messaggio da giorgiograndi »

GiarneseUmnberto ha scritto:
21/04/2021, 14:18
Il problema è che tra 2 settimane daranno la colpa alla "riapertura" delle attività, e non alle scuole per l'aumento dei contagi se ci sarà.

hanno fatto la battaglietta ideologica per far tornare a scuola quelle mandrie di capre, 1 mese o 2, non cambiava nulla, se ne parlava il prossimo anno, i presidi e tutta l'allegra combriccola già hanno messo le mani avanti, dicendo che è tutto rimasto invariato, c'era il problema scuola prima ed è rimasto il solito problema scuola contagio, non si è fatto nulla, quindi si doveva dare priorità a chi manda avanti la baracca per la stagione estiva, si crea lavoro e far lavorare le persone per mandare avanti sto baraccone. Ormai tutti si son messi a lavorare a nero, voglio vedere tra qualche anno come manderanno avanti la baracca degli sprechi e il magna magna degli enti inutili più la beota questione, di campare gente a vita.

e il coprifuoco è l'ennesima cazzata
C'e' qualche decina di milioni di turisti americani che non sa deve andare in vacanza, vaccinati e benestanti.
Questa banda di folli, supportata da un banda ancora piu' grande di persone ancora piu' folli, mette un coprifuoco fino al 31 luglio.
Gli stessi folli che davano del razzista a Zaia che voleva mettere in quarantena i cinesi, ma tacciano quando i cinesi tamponano analmente chiunque va in cina (gli stessi cinesi che dicevano che gli anti infiammatori non funzionano e parlavano di polmonite)

Togliere la cassa integrazione, sbloccare i licenziamenti e tagliare lo stipendio di tutti i lavoratori pubblici non essenziali
Che la redistribuire della poverta, tanto cara al PD, sia amogenea
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#1365 Messaggio da giorgiograndi »

https://twitter.com/molumbe/status/1384 ... 75461?s=20

Zangrillo: "solo il 13% dei morti "covid" della cosi' detta "terza ondata" sono dovute al covid... mentre l'87% dei morti "covid" e' in realta' morto per patologie gravi trascurate"

Il che vuol dire che ieri, su 364 morti "covid", la realta' e' che le morti dovute al covid sono meno di 50, gli altri sono morti per mancanza di cure specifiche dovute all'allarmismo e alla politica "della paura" che si e' instaurata nel tempo
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