[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Pare che il Chelsea già stia abbandonando la barca, seguito dal City
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Meno male. Magari salta questa cosa. Certo bella figura di merda mondiale delle "12". La UEFA se la legherà al dito?.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Sciolta al sole in pochi giorni direi!
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
se ci ripensano dopo 1 giorno dall'annuncio dopo aver contrattato per chissà quanto tempo, non sarà certo per l'ira dei tifosi o le minacce dell'uefa, ma sarà solo perchè allora questo annuncio è stato solo una farsa, un tentativo di mettere sotto pressione l'UEFA in qualche modo
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
L'AD dello United ha dato le dimissionialternativeone ha scritto: ↑20/04/2021, 20:35Pare che il Chelsea già stia abbandonando la barca, seguito dal City
Dopo le indagini, gli telefonano le troie
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Facile facileBenDean ha scritto: ↑20/04/2021, 0:45Forse me lo sono perso ma mi stupisce non aver letto ancora dichiarazioni del berlusca che sognava la superlega 30 anni fa e la riproponeva ciclicamente.
Vediamo come va avanti il teatrino stavolta, molti attori sono gli stessi dei tentativi precedenti(finanziatori inclusi).
Per cercare di tappare qualche buco e sistemare qualche altra cosa ai proprietari va benissimo creare un po' di scompiglio.
Bah.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
«Purtroppo nelle coppe europee prevale l'imponderabile.
Dobbiamo trasformale in un campionato continentale, una formula che consentirebbe alle società certezze gestionali e certezze economiche.
Pensate che con un paio di giocatori in più nell'organico si potrebbe disputare un numero di partite doppio.
Andremmo a giocare a Madrid, a Barcellona, a Lisbona, non in qualche sperduto paesino di provincia. Inutile fare demagogia: le formazioni di un certo livello, capaci di contare su un certo pubblico e su incassi conseguenti, devono avere il diritto a competere tra di loro. Poi eventualmente si può studiare una formula basata sui playoff. In questo senso sono felice che Bologna e Lazio tornino in Serie A anche se il campionato a 18 squadre va esattamente nella direzione opposta agli interessi del calcio. Con che spirito ad esempio una provinciale può venire a San Siro a giocarsela contro il Milan? Al massimo cercherà di salvare lo 0-0.
È questo lo spettacolo? Dobbiamo cambiare».
Silvio Berlusconi
[dall'intervista al 'Corriere della Sera' del 17 maggio 1988; via Giuseppe Pastore]
Dobbiamo trasformale in un campionato continentale, una formula che consentirebbe alle società certezze gestionali e certezze economiche.
Pensate che con un paio di giocatori in più nell'organico si potrebbe disputare un numero di partite doppio.
Andremmo a giocare a Madrid, a Barcellona, a Lisbona, non in qualche sperduto paesino di provincia. Inutile fare demagogia: le formazioni di un certo livello, capaci di contare su un certo pubblico e su incassi conseguenti, devono avere il diritto a competere tra di loro. Poi eventualmente si può studiare una formula basata sui playoff. In questo senso sono felice che Bologna e Lazio tornino in Serie A anche se il campionato a 18 squadre va esattamente nella direzione opposta agli interessi del calcio. Con che spirito ad esempio una provinciale può venire a San Siro a giocarsela contro il Milan? Al massimo cercherà di salvare lo 0-0.
È questo lo spettacolo? Dobbiamo cambiare».
Silvio Berlusconi
[dall'intervista al 'Corriere della Sera' del 17 maggio 1988; via Giuseppe Pastore]
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
https://www.repubblica.it/sport/calcio/ ... 8-P1-S1-T1
al 50% farsa, al 50% quaquaraqua. e della peggiore specie
direi che i dirigenti delle 12 (Inter compresa) possono dimettersi in blocco
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Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Operazione simpatia superlega direi riuscita benissimo.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Leggo troppa fretta di liquidare tutto senza porsi grandi domande 
Fosse pure, comunque, sarebbe anche cosí divertente.

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Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Eh, sì. E sulla cosa delle 18 squadre (ormai sono 20 da un po' pensa un po' te) gli do ragione: pure io tornerei a 16.alternativeone ha scritto: ↑20/04/2021, 21:40«Purtroppo nelle coppe europee prevale l'imponderabile.
Dobbiamo trasformale in un campionato continentale, una formula che consentirebbe alle società certezze gestionali e certezze economiche.
Pensate che con un paio di giocatori in più nell'organico si potrebbe disputare un numero di partite doppio.
Andremmo a giocare a Madrid, a Barcellona, a Lisbona, non in qualche sperduto paesino di provincia. Inutile fare demagogia: le formazioni di un certo livello, capaci di contare su un certo pubblico e su incassi conseguenti, devono avere il diritto a competere tra di loro. Poi eventualmente si può studiare una formula basata sui playoff. In questo senso sono felice che Bologna e Lazio tornino in Serie A anche se il campionato a 18 squadre va esattamente nella direzione opposta agli interessi del calcio. Con che spirito ad esempio una provinciale può venire a San Siro a giocarsela contro il Milan? Al massimo cercherà di salvare lo 0-0.
È questo lo spettacolo? Dobbiamo cambiare».
Silvio Berlusconi
[dall'intervista al 'Corriere della Sera' del 17 maggio 1988; via Giuseppe Pastore]
Però diciamo pure che nel 1988 c'era ancora la Coppa Campioni, quindi ci andavano solo le vincitrici, e partivi subito ad eliminazione diretta... addirittura dai 16esimi. Quindi di partite ne facevi massimo 9 e minimo 2.
La Champions attuale, massimo 13 partite minimo 6, è già diversa ed il progetto della prossima vorrebbe aumentare le "partite certe" a 10, le squadre a 36 ecc.
Quindi direi che la direzione sia stata quella comunque.
Io, ripeto fino alla nausea, invece che uno strappo così, non ho capito perché le big non abbiano fatto cartello anni fa per diminuire le partite di campionato.
Lo pensano in tanti, peraltro nemmeno solo le big (e i loro tifosi) che abbiano le coppe europee; immaginiamoci.
Spagna e Inghilterra che abbian ben 2 coppe nazionali, pure non è che l'abbia mai capita tanto come cosa.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ma dell'Inter si sa qualcosa? Qualcuno li ha avvertiti?
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Berlusconi ad inizio anni '90 era anni luce avanti a tutti. Il calcio di oggi è figlio suo. Tutta l'Europa ha imparato da lui. Il calcio professionistico l'ha creato lui. Il calcio gestito come un'azienda è roba sua. Per usare le parole di Massimo Fini
30 anni fa.
Berlusconi ad inizio anni '90 vendeva già videocassette nei supermercati, che forse non esistevano in nessun paese d'Europa.Silvio Berlusconi è entrato nel mio mirino nell'estate del 1986, un quarto di secolo fa, quando presentò il Milan all'Arena di Milano con contorno di vallette, letterine, cantanti alla moda, saltimbanchi. Mancava la puttanona scosciata in groppa all'elefante e saremmo stati in pieno Super Bowl. Era l'inizio dell'americanizzazione del calcio e quella definitiva del nostro Paese. Scrissi per l'Europeo un pezzo intitolato "Un americano a Milano" che cominciava così: «O il calcio distruggerà Berlusconi o Berlusconi distruggerà il calcio» (Europeo, 2/8/1986). Naturalmente ha vinto lui, come sempre. Era da pochi mesi presidente del Milan che disse: «Non capisco perché a San Siro debbano venire anche i tifosi delle altre squadre togliendo il posto ai nostri». Qui c'è già tutto Berlusconi. Un bambino goloso che vuole giocare solo lui con la palla, gli avversari, se ci sono, devono essere di pura parata a sua maggior gloria, se fanno il loro mestiere «remano contro».Un prepotente patologico. Del resto bastava vederlo giocare, come è capitato a me, sul campetto dei Salesiani di via Copernico a Milano: era alto come il nano Bagonghi, ma pretendeva di fare il centravanti e non passava mai la palla. Anche qui c'è tutto Berlusconi. Quando il Cavaliere afferma «Bisogna fare gioco di squadra» in realtà vuol dire che si deve giocare per lui. E chi non ci sta finisce fuori. E venne il "caso Lentini", il giovane asso del Torino. Berlusconi lo voleva a tutti i costi e fece un'offerta di 40 miliardi. Il giocatore dichiarò pubblicamente che i soldi non erano tutto, che ci sono anche altri valori, sentimentali, affettivi, emotivi, che lui era nato a Torino, giocava nel Torino dall'età di otto anni e lì voleva restare. Allora Berlusconi portò l'offerta all'incredibile cifra di 64 miliardi e il giocatore, figlio di operai delle Banchigliette, cedette. Il Cavaliere aveva dimostrato al ragazzo e al vasto mondo giovanile che ruota intorno al calcio che i soldi, nella vita, sono tutto. Una sana pedagogia. Come in una sinistra favola gotica Lentini, psicologicamente disturbato dal cambiamento d'ambiente, ebbe uno stupido incidente d'auto e non servì mai al Milan. Lo stupro era stato inutile, come nella canzone di De Andrè, "Il Re fa rullare i tamburi", dove il Re, incapricciatosi della sposa del Marchese, gliela toglie con le lusinghe e la prepotenza, ma la Regina, celando la sua offesa, regala dei fiori alla rivale «e il profumo di quei fiori ha ucciso la Marchesa». In quel periodo Berlusconi comprava giocatori dappertutto, sapendo di non poterli fare giocare, pur di toglierli alle altre squadre. Il nazionale De Napoli in due stagioni giocò sette minuti, Savicevic, che allora era il miglior giocatore del mondo dopo Maradona, rimase a palleggiare per due anni nel parco di Arcore (c'erano i tre olandesi ed esistevano ancora i limiti all'impiego degli stranieri). Nonostante abbia sempre in bocca la "lealtà" Berlusconi è un uomo profondamente, intimamente, sleale, antisportivo. Non è affatto vero che ami la competizione, il suo sogno è un mondo ecumenico, un cielo dove brilli una sola stella, la sua. È un uomo che non sa perdere. La grottesca e disgustosa sceneggiata di Marsiglia docet. Si è servito del Milan come principale strumento pubblicitario della Fininvest («Il Milan vince perché adotta la filosofia della Fininvest»), snaturando completamente il senso, psicologico e sociale, del calcio. Perché uno va allo stadio per dimenticare, almeno per un paio d'ore, gli affanni quotidiani, i problemi economici e politici, non per ritrovarseli sul campo sotto forma di Fininvest o di Parmalat o di Fiat e, più tardi, di presidenza del Consiglio. In fondo bastava il calcio per capirlo. In compenso Berlusconi non capisce nulla di calcio. Voleva introdurre il "time out" come nel basket per eliminare i "tempi morti". Ma quando si sta per tirare un calcio d'angolo o una punizione, e in area succede di tutto perché i giocatori, attaccanti e difensori, cercano di trovare la posizione migliore, è un "tempo morto" quello?
Sempre ad inizio anni '90 disse che avrebbe creato 2 Milan, due squadre (era l'unico in Europa ad avere una rosa di 30 giocatori), una delle quali sarebbe andata in giro per il mondo in perenne tournée, una specie di Globetrotter itinerante, come le attuali tournée estive ma 365 giorni all'anno.
30 anni fa.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ricordo un'intervista di Laporta (all'epoca presidente del Barcellona) di una decina d'anni fa, in piena epoca Guardiola, in cui diceva di essersi ispirato a Berlusconi.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Se diluisci gli scontri pericolosi, aumentando il volume dei punti facili, moltiplichi le probabilità di arrivare davanti... Io me lo spiego così.Fuente ha scritto: ↑20/04/2021, 22:38Io, ripeto fino alla nausea, invece che uno strappo così, non ho capito perché le big non abbiano fatto cartello anni fa per diminuire le partite di campionato.
Lo pensano in tanti, peraltro nemmeno solo le big (e i loro tifosi) che abbiano le coppe europee; immaginiamoci.
Spagna e Inghilterra che abbian ben 2 coppe nazionali, pure non è che l'abbia mai capita tanto come cosa.